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Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni

ciaca

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Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« il: Settembre 24, 2015, 20:02:55 pm »
Era il 1999 quando Omega introduceva il primo calibro (2500) con scappamento coaxial prodotto in serie.
Tante le promesse, tanti i vantaggi sulla carta. Maggiore precisione, maggiore efficienza energetica, minori attriti, minore manutenzione, nessuna lubrificazione necessaria, minore usura.
Sulla carta con tanto di spiegazioni tecniche, gli attriti radenti e tutto quello che abbiamo letto mille volte.
Però c'è un però, tra la teoria e la pratica c'è di mezzo il mare.
A distanza di 15 anni dall'inizio della sua produzione in serie possiamo fare un bilancio di questa che doveva essere una rivoluzione copernicana e che, almeno ai miei occhi, non sembra aver mantenuto molte delle premesse promesse?

Perché la stampa specializzata non si é mai presa la briga di fare una approfondita prova comparativa sul campo per verificare quanti dei teorici vantaggi di questo scappamento si traducono in dati di fatto?
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 20:06:16 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #1 il: Settembre 24, 2015, 20:10:17 pm »
Era il 1999 quando Omega introduceva il primo calibro (2500) con scappamento coaxial prodotto in serie.
Tante le promesse, tanti i vantaggi sulla carta. Maggiore precisione, maggiore efficienza energetica, minori attriti, minore manutenzione, nessuna lubrificazione necessaria, minore usura.
Sulla carta con tanto di spiegazioni tecniche, gli attriti radenti e tutto quello che abbiamo letto mille volte.
Però c'è un però, tra la teoria e la pratica c'è di mezzo il mare.
A distanza di 15 anni dall'inizio della sua produzione in serie possiamo fare un bilancio di questa che doveva essere una rivoluzione copernicana e che, almeno ai miei occhi, non sembra aver mantenuto molte delle premesse promesse?

Perché la stampa specializzata non si é mai presa la briga di fare una approfondita prova comparativa sul campo per verificare quanti dei teorici vantaggi di questo scappamento si traducono in dati di fatto?
Io sono convinto che fino a prova del contrario i vantaggi del coassiale ci siano. E sono eternamente grato ad Omega per aver voluto industrializzare in un settore così statico uno scappamento totalmente nuovo come il Coaxial. I dati Omega penso li abbia, non so se prima o poi ci verranno dati. Me lo auguro.
So che alcuni citano il fatto che Daniels avesse dimostrato montando il coassiale sullo speedmaster manuale che c'erano dei vantaggi soprattutto nel mantenimento della precisione negli anni. Ma per me questo esprimenti del grandissimo Daniels non esauriscono la questione, perché tra uno scappamento fatto dalle sue mani su un esemplare è quello fatto industrialmente ci sono evidentemente differenze non secondarie. Quindi solo Omega conosce come vanno le cose.
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 20:12:33 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #2 il: Settembre 24, 2015, 20:44:33 pm »
Citazione
Io sono convinto che fino a prova del contrario i vantaggi del coassiale ci siano. E sono eternamente grato ad Omega per aver voluto industrializzare in un settore così statico uno scappamento totalmente nuovo come il Coaxial. I dati Omega penso li abbia, non so se prima o poi ci verranno dati. Me lo auguro.

Il merito di Omega, ad Omega nessuno può negarglielo. Hanno investito tanto per industrializzare la produzione in serie di questo scappamento e su questo hanno ricostruito l'identità di un marchio che, tuttavia, continua a vivere di luna e speedmaster; il che già qualcosa suggerisce.

Io però la tua convinzione non ce l'ho, nel senso che mi sorprende l'assenza di "prove" in tal senso, prove che se esistessero la casa dovrebbe avere tutto l'interesse a divulgare quanto più possibile. Invece, a parte dissertazioni teoriche sui vantaggi di questo scappamento, dati di fatto zero.
Ed è sorprendente che la presunta (fino a prova contraria) superiorità di questo scappamento sulla tradizionale ancora svizzera non si traduca in evidenze tangibili; orologi che dopo dieci anni marciano ancora come il primo giorno, orologi che hanno cronometria nettamente più stabile e pregevole, insomma le cose che la teoria pareva suggerire e che se fossero provate dall'uso dei consumatori dilagherebbero in modo virale su tutti i social e i forum del pianeta.

Invece nulla, l'unica cosa tangibile, oggi, è che Omega per la revisione di un coaxial presso la propria rete di assistenza ufficiale, ha un listino doppio rispetto ai tradizionali scappamenti ad ancora.
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 20:46:37 pm da ciaca »
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Ilmionomeènessuno

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #3 il: Settembre 24, 2015, 20:51:28 pm »
Si chiama marketing .... Non potevano continuare a montare un misero ETa e fartelo pagare 5600 euro come costa ora il Seamaster.

Con la balla del coaxial ( che per una revisione o riparazione che SOLO loro possono fare chiedono 1400 euro ) hanno raggiunto l'obiettivo... Il target ...  ;D ;D

Io ho letto di tanta gente delusa e con grandi problemi.... Altro non aggiungo

mbelt

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #4 il: Settembre 24, 2015, 20:52:11 pm »
Citazione
Io sono convinto che fino a prova del contrario i vantaggi del coassiale ci siano. E sono eternamente grato ad Omega per aver voluto industrializzare in un settore così statico uno scappamento totalmente nuovo come il Coaxial. I dati Omega penso li abbia, non so se prima o poi ci verranno dati. Me lo auguro.

Il merito di Omega, ad Omega nessuno può negarglielo. Hanno investito tanto per industrializzare la produzione in serie di questo scappamento e su questo hanno ricostruito l'identità di un marchio che, tuttavia, continua a vivere di luna e speedmaster; il che già qualcosa suggerisce.

Io però la tua convinzione non ce l'ho, nel senso che mi sorprende l'assenza di "prove" in tal senso, prove che se esistessero la casa dovrebbe avere tutto l'interesse a divulgare quanto più possibile. Invece, a parte dissertazioni teoriche sui vantaggi di questo scappamento, dati di fatto zero.
Ed è sorprendente che la presunta (fino a prova contraria) superioxrità di questo scappamento sulla tradizionale ancora svizzera non si traduca in evidenze tangibili; orologi che dopo dieci anni marciano ancora come il primo giorno, orologi che hanno cronometria nettamente più stabile e pregevole, insomma le cose che la teoria pareva suggerire e che se fossero provate dall'uso dei consumatori dilagherebbero in modo virale su tutti i social e i forum del pianeta.

Invece nulla, l'unica cosa tangibile, oggi, è che Omega per la revisione di un coaxial presso la propria rete di assistenza ufficiale, ha un listino doppio rispetto ai tradizionali scappamenti ad ancora.
Non va neppure trascurato che forse i dati più interessanti relativi a questo scappamento sono ottenibili dopo anni e anni di uso...forse neppure Omega li ha completi, perché i calibro progettato appositamente per questo scappamento non sono tanti anni che ci sono......poi bisogna vedere se li renderanno mai pubblici, e anche se ci crederemo. Io comunque ho una impostazione che tengo sempre costante: fino a prova contraria per me funziona.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #5 il: Settembre 24, 2015, 21:00:29 pm »
Vero è che il primo calibro interamente costruito attorno a questo scappamento, l'8500, ha ancora pochi anni di vita; ma è anche vero che lo scappamento ha comunque un già onorato periodo di servizio di quasi 16 anni, qualcosa si dovrebbe comunque esser vista.

Dei problemi citati da Simone ho letto tante volte anch'io, ma soprattutto per i primi movimenti.
Quello che non ho invece letto, un solo utente che si sia mai preso la briga di verificare nel tempo come marciano questi orologi. Possibile che nessuno l'abbia mai fatto? O i risultati non sono così eclatanti come ci si sarebbe aspettati, e quindi non vale la pena di renderli noti?

I 1400 per la revisione mi suonano nuovi, io ero fermo ad un massimo di 850 euro
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Bonimba

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #6 il: Settembre 24, 2015, 21:29:23 pm »
... di un marchio che, tuttavia, continua a vivere di luna e speedmaster; il che già qualcosa suggerisce.
E cosa vuoi che suggerisca oltre che confermare il fatto che il 99% degli acquirenti manco sa cosa ci sta dentro l'orologio e men che meno gli interessa della cronometria ?
 :)
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 21:31:10 pm da Bonimba »

Ilmionomeènessuno

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #7 il: Settembre 24, 2015, 21:48:06 pm »
Vero è che il primo calibro interamente costruito attorno a questo scappamento, l'8500, ha ancora pochi anni di vita; ma è anche vero che lo scappamento ha comunque un già onorato periodo di servizio di quasi 16 anni, qualcosa si dovrebbe comunque esser vista.

Dei problemi citati da Simone ho letto tante volte anch'io, ma soprattutto per i primi movimenti.
Quello che non ho invece letto, un solo utente che si sia mai preso la briga di verificare nel tempo come marciano questi orologi. Possibile che nessuno l'abbia mai fatto? O i risultati non sono così eclatanti come ci si sarebbe aspettati, e quindi non vale la pena di renderli noti?

I 1400 per la revisione mi suonano nuovi, io ero fermo ad un massimo di 850 euro

Ho forse esagerato ma , parola di concessionario Omega di Bologna , certamente oltre i 1000 ....fra spedizioni su e ritorno e revisione o riparazione....

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #8 il: Settembre 24, 2015, 21:50:11 pm »


Io però la tua convinzione non ce l'ho, nel senso che mi sorprende l'assenza di "prove" in tal senso, prove che se esistessero la casa dovrebbe avere tutto l'interesse a divulgare quanto più possibile. Invece, a parte dissertazioni teoriche sui vantaggi di questo scappamento, dati di fatto zero.
Ed è sorprendente che la presunta (fino a prova contraria) superiorità di questo scappamento sulla tradizionale ancora svizzera non si traduca in evidenze tangibili; orologi che dopo dieci anni marciano ancora come il primo giorno, orologi che hanno cronometria nettamente più stabile e pregevole.




Angelo qualche dato lo fornisco io, meglio di niente… :)
Io sono molto favorevole al coaxial e credo di poter dire che funziona, anche se aspetterei ancora un pò per delle impressioni totalmente definitive.Ho posseduto due soli Omega, uno con movimento 8500 che ho rivenduto per motivi estranei alle sue prestazioni.Ora posseggo un DeVille con coaxial 2500 versione D, (secondo me il miglior coassiale di Omega di sempre), orologio non sportivo, 36,5mm di diametro, 8,5mm di spessore, fondello a scatto, corona a scatto.Orologio del 2010 che ho comprato usato nel 2013, quindi abbastanza recente, ma utilizzato da me abbastanza spesso.Dopo cinque anni vorrei mostrarvi le sue misure al cronocomparatore, praticamente perfette, grande ampiezza e regolarità di marcia, insensibilità evidente alle posizioni, prestazioni davvero esemplari tanto che l'orologio sembra acquistato ieri.Se occorre una serie di scatti di queste misure, non ho difficoltà a postarli perché li ho fatti ora, ve li mostro anche stasera stessa, no problem.Io sento di poter dire che il coaxial funziona ed anche bene, forse non è una rivoluzione in toto, ma funziona.Sapete che il calibro 2500 è un derivato dell'Eta 2892A2.
Ma a me appare come un calibro totalmente diverso, diverso nelle prestazioni(migliori), nelle misure, nella frequenza, diverso anche nel "ticchettio" caratteristico dello scappamento.Il fatto del vantaggio di arco temporale sulla manutenzione periodica in teoria non ci sarebbe, in quanto parti del movimento come molti ruotismi, il bariletto con la molla ed altro, necessitano come su altri orologi di essere lavati e rilubrificati dopo un tot anni, eppure il punto nevralgico dell'orologio e cioè lo scappamento ne abbisogna molto, molto meno, ciò si traduce in prestazioni più "piatte" e costanti nel tempo a tutto vantaggio nell'arco di utilizzo tra un pit stop e l'altro, non mi sembra un dettaglio da poco per orologi di questo livello.
Teniamo conto anche di quanto costa un orologio Omega con questo scappamento, miracoli dell'industrializzazione a grandi volumi.
Non mi risulta ci siano altri costruttori, piccoli o grandi che possono vantare sui propri orologi uno scappamento diverso da quello ad àncora svizzera (e che tra l'altro sembra funzionare a mestiere) che non costino come un attico in centro.
Daniels il genio, ad Omega il merito di averci puntato ed investito tantissimo.
« Ultima modifica: Settembre 25, 2015, 06:34:25 am da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #9 il: Settembre 24, 2015, 21:54:13 pm »


Io però la tua convinzione non ce l'ho, nel senso che mi sorprende l'assenza di "prove" in tal senso, prove che se esistessero la casa dovrebbe avere tutto l'interesse a divulgare quanto più possibile. Invece, a parte dissertazioni teoriche sui vantaggi di questo scappamento, dati di fatto zero.
Ed è sorprendente che la presunta (fino a prova contraria) superiorità di questo scappamento sulla tradizionale ancora svizzera non si traduca in evidenze tangibili; orologi che dopo dieci anni marciano ancora come il primo giorno, orologi che hanno cronometria nettamente più stabile e pregevole.




Angelo qualche dato lo fornisco io, meglio di niente… :)
Io sono molto favorevole al coaxial e credo di poter dire che funziona, anche se aspetterei ancora un pò per delle impressioni totalmente definitive.Ho posseduto due soli Omega, uno con movimento 8500 che ho rivenduto per motivi estranei alle sue prestazioni.Ora posseggo un DeVille con coaxial 2500 versione D, (secondo me il miglior coassiale di Omega di sempre), orologio non sportivo, 36,5mm di diametro, 8,5mm di spessore, fondello a scatto, corona a scatto.Orologio del 2010 che ho comprato usato nel 2013, quindi abbastanza recente, ma utilizzato da me abbastanza spesso.Dopo cinque anni vorrei mostrarvi le sue misure al cronocomparatore, praticamente perfette, grande ampiezza e regolarità di marcia, insensibilità evidente alle posizioni, prestazioni davvero esemplari tanto che l'orologio sembra acquistato ieri.Se occorre una serie di scatti di queste misure, non ho difficoltà a postarli perché li ho fatti ora, ve li mostro anche stasera stessa, no problem.Io sento di poter dire che il coaxial funziona ed anche bene, forse non è una rivoluzione in toto, ma funziona.Sapete che il calibro 2500 è un derivato dell'Eta 2892A2.
Ma a me appare come un calibro totalmente diverso, diverso nelle prestazioni(migliori), nelle misure, nella frequenza, diverso anche nel "ticchettio" caratteristico dello scappamento.Il fatto del vantaggio di arco temporale sulla manutenzione periodica in teoria non ci sarebbe, in quanto parti del movimento come molti ruotismi, il bariletto con la molla ed altro, necessitano come su altri orologi di essere lavati e rilubrificati dopo un tot anni, eppure il punto nevralgico dell'orologio e cioè lo scappamento ne abbisogna molto, molto meno, ciò si traduce in prestazioni più "piatte" e costanti nel tempo a tutto vantaggio nell'arco di utilizzo tra un pit stop e l'altro, non mi sembra un dettaglio non da poco per orologi di questo livello.
Teniamo conto anche di quanto costa un orologio Omega con questo scappamento, miracoli dell'industrializzazione a grandi volumi.
Non mi risulta ci siano altri costruttori, piccoli o grandi che possono vantare sui propri orologi uno scappamento diverso da quello ad àncora svizzera (e che tra l'altro sembra funzionare a mestiere) che non costino come un attico in centro.
Daniels il genio, ad Omega il merito di averci puntato ed investito tantissimo.
Grazie penso che tu abbia ragione.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #10 il: Settembre 24, 2015, 21:56:33 pm »
Le revisioni fatele fare ad un bravo indipendente e vi risparmiate l'ira di Dio, Omega è cara, molto. Da qualche parte dovranno rientrare gli investimenti.
Al netto del coassiale la revisione non è poi tanto diversa da quella dell'ebauche di derivazione Eta, anzi. Per gli orologi più complicati come i cronografi o altro fate voi, ma di orologiai informati e bravi ancora ce ne sono, pochi ma ce ne sono.
« Ultima modifica: Settembre 24, 2015, 22:39:35 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #11 il: Settembre 24, 2015, 22:37:50 pm »
Ecco l'orologio Coaxial 2500 al banco di prova. Orologio non certo vecchio 5 anni, ma un calo di prestazioni anche lieve dopo questo periodo dovrebbe essere presente, o magari una regolarità non troppo costante, ma le misure sembra dicano altro.







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-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #12 il: Settembre 24, 2015, 22:44:30 pm »
Il mio gmt2 dello stesso anno ha esattamente le stesse prestazioni, lo stesso calo di amplitudine tra le due posizioni. Leo non vedo nulla di "eclatante" o fuori dal comune rispetto ai migliori scappamenti ad ancora di produzione industriale.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #13 il: Settembre 24, 2015, 22:45:35 pm »
Ancora 2 posizioni.
Vediamo se qualcuno nota un particolare nelle misure… ;)
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La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

erm2833

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #14 il: Settembre 24, 2015, 23:15:27 pm »
Vero è che il primo calibro interamente costruito attorno a questo scappamento, l'8500, ha ancora pochi anni di vita; ma è anche vero che lo scappamento ha comunque un già onorato periodo di servizio di quasi 16 anni, qualcosa si dovrebbe comunque esser vista.

Dei problemi citati da Simone ho letto tante volte anch'io, ma soprattutto per i primi movimenti.
Quello che non ho invece letto, un solo utente che si sia mai preso la briga di verificare nel tempo come marciano questi orologi. Possibile che nessuno l'abbia mai fatto? O i risultati non sono così eclatanti come ci si sarebbe aspettati, e quindi non vale la pena di renderli noti?

I 1400 per la revisione mi suonano nuovi, io ero fermo ad un massimo di 850 euro
Correva l'anno 1999 e dopo un secolo di scappamenti tutti uguali (da quello dell'orologio da 500 euro a quello da 100'00 euro) Omega ne industrializza uno nuovo.
Il buon erm si mette in caccia e nelle Marche trova il primo,oro rosso,poi il secondo,oro giallo,e quando esce nel 2000 in oro bianco il terzo.
Nei primi tempi mi divertivo a metterli sul tritacaffe',regolati l'uno con l'altro al secondo,e dopo qualche giorno controllavo:non un secondo di differenza.Ora da 3 son diventati 2 (il rosso si e' sacrificato sull'altare del 222).
Non li ho piu' controllati ma volendo posso ripetere la prova dopo circa 14 anni di inattivita'.

Perche' Omega e non Breguet o Blancpain?
Perche' da allora Omega ha fatto il salto di qualita',ha stracciato Zenith e Longines che erano sue dirette concorrenti,ha incassato il tourbillon centrale e sta rincorrendo Rolex.
In altre parole lo scappamento coassiale ha fatto rivivere un moribondo.Che non e' poco.

Gia' nel 99 pensai che presto lo scappamento coassiale avrebbe interessato la produzione Omega al 100%,ci stiamo arrivando.

C'e' chi preferisce spendere 14k per l'Aquanaut?
Si accomodi,ce n'e' per tutti.