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Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?

mbelt

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #135 il: Ottobre 21, 2015, 12:32:11 pm »
Ci stiamo però allontanando dal nocciolo della questione che era il "made in Italy", la sua forza (in quanto brand) e capacità di aggiungere valore e far vendere nel mondo.
Una forza che si esplica in molti settori merceologici ma che storicamente non ha legami, se non occasionali, con l'oroLogeria almeno quella di un certo pregio.
Pacifico che se Giulio Papi, vincent calabrese, Demetrio cabiddu o qualche altro orologiaio di fama e origini italiane decidesse, non si capisce in base a quali criteri, di basare una produzione in Italia avrebbe certamente argomenti da spendere nelle storielle commerciali di contorno al prodotto, altrettanto pacifico che in quel caso il made in italy sul quadrante avrebbe pochissimo appeal e non aggiungerebbe praticamente nulla in termini di margini e vendite. D'altronde i papi, calabrese e cabiddu sono sempre loro ovunque producessero.
Lo swiss made é per l' orologeria ciò che il made in italy é per abbigliamento e la calzatura, nella mente degli acquirenti entrambi evocano nel rispettivo settore prodotti di qualità superiore che non hanno eguali, ed un fondo di verità c'è :)
A me interessa che ci siano grandi orologi di grandi orologiai, dove li fanno non è un problema.
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2015, 12:34:03 pm da mbelt »
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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #136 il: Ottobre 21, 2015, 14:03:13 pm »
Ho capito e ringrazio per gli interessanti interventi che ho avuto la possibilitá di leggere, che meritano piú che una riflessione.
Quanto al mio sogno di vedere un giorno degli orologi belli, ben fatti e espressione della genialità, del buon gusto e del talento italiano, fabbricati in Italia, continueró a coltivarlo, auspicando che possa divenire realtá.
Mi piace aggiungere che all'origine di molte delle fantastiche opere d'arte che Orologiai, spesso sconosciuti, hanno realizzato, hanno potuto esserlo partendo da altrettanti sogni.
La stessa Storia dell'Orologeria, così bella ed affascinante, sarebbe ben diversa se non fosse stata scritta da uomini che amavano sognare, magari con poca dimestichezza ai conti ed al profitto, elementi che alcuni autorevoli appassionati considerano come la colpa da ascrivere alle strapotenti Holdings che controllano, oggi, il mercato dell'Orologeria. Ma senza sogni che cosa ne sará della Bella Orologeria, quella che Vi piacerebbe vedere perché Vi fa, per l'appunto, sognare ?
Beppe
Grazie delle risposte Beppe, tu vedi la poesia oltre la meccanica e questo credo sia la base di ogni sognatore che poi apre vie nuove sino ad ora non esplorate...io credo che oltre il lato economico-finanziario (pur sapendo che le famose casette nei boschi svizzeri con i mastri orologiai dentro non ci sono più da un pezzo..) la spinta venga anche dalle emozioni, da un qualcosa che non riesci ad afferrare...dal rischio, dalla passione insomma...
Ferrari avrebbe potuto fare altro nella vita ma aveva la scintilla...
Quindi per me l'imprenditore che deve far quadrare un conto economico è anche un visionario...vedi Tesla...chi è quel pazzo che si mette oggi a produrre auto elettriche?
Un imprenditore o un visionario pazzo?
Entrambi e due...

Beppe

Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #137 il: Ottobre 21, 2015, 14:27:25 pm »
Ho capito e ringrazio per gli interessanti interventi che ho avuto la possibilitá di leggere, che meritano piú che una riflessione.
Quanto al mio sogno di vedere un giorno degli orologi belli, ben fatti e espressione della genialità, del buon gusto e del talento italiano, fabbricati in Italia, continueró a coltivarlo, auspicando che possa divenire realtá.
Mi piace aggiungere che all'origine di molte delle fantastiche opere d'arte che Orologiai, spesso sconosciuti, hanno realizzato, hanno potuto esserlo partendo da altrettanti sogni.
La stessa Storia dell'Orologeria, così bella ed affascinante, sarebbe ben diversa se non fosse stata scritta da uomini che amavano sognare, magari con poca dimestichezza ai conti ed al profitto, elementi che alcuni autorevoli appassionati considerano come la colpa da ascrivere alle strapotenti Holdings che controllano, oggi, il mercato dell'Orologeria. Ma senza sogni che cosa ne sará della Bella Orologeria, quella che Vi piacerebbe vedere perché Vi fa, per l'appunto, sognare ?
Beppe
Grazie delle risposte Beppe, tu vedi la poesia oltre la meccanica e questo credo sia la base di ogni sognatore che poi apre vie nuove sino ad ora non esplorate...io credo che oltre il lato economico-finanziario (pur sapendo che le famose casette nei boschi svizzeri con i mastri orologiai dentro non ci sono più da un pezzo..) la spinta venga anche dalle emozioni, da un qualcosa che non riesci ad afferrare...dal rischio, dalla passione insomma...
Ferrari avrebbe potuto fare altro nella vita ma aveva la scintilla...
Quindi per me l'imprenditore che deve far quadrare un conto economico è anche un visionario...vedi Tesla...chi è quel pazzo che si mette oggi a produrre auto elettriche?
Un imprenditore o un visionario pazzo?
Entrambi e due...
Hai capito, grazie.
Beppe

ciaca

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #138 il: Ottobre 21, 2015, 14:50:35 pm »
Avere una visione significa prima di tutto vedere un business la dove magari altri non lo scorgono. Ma questo é vero solo quando parliamo di start-up in settori ancora giovani, spesso nemmeno esistenti o poco esplorati.
Steve Jobs era prima di tutto un genio visionario, ma ciò nonostante ha fatto la fame per decenni nonostante a lui si dovessero buona parte delle invenzioni che hanno creato il settore dell'home computing (dal mouse all'interfaccia grafica dei primi macintosh), perché non era un altrettanto bravo imprenditore e amministratore come lo era Bill Gates che, usando alcune intuizioni del rivale e con un SO da due lire a riga di comando ma con le giuste strategie (commerciali e di supporto hardware prima di tutto), ha fatto un intero settore.
Jean Claude Bivier era prima di tutto un bravo imprenditore e amministratore, uno che ha creduto nella rinascita dell'orologeria meccanica e ci ha investito sopra (pochi spicci) passando poi all'incasso 20 anni dopo quando ha capito che quell'epoca dei piccoli pionieri della rinascita era finita, denotando anche la prima delle doti di un bravo imprenditore, non innamorarsi troppo della propria impresa.
Stiamo parlando di orologeria, non di telecomuNicazioni o viaggi nello spazio tempo, un settore a dir poco "maturo" agli occhi dei più addirittura stantío dove il massimo della "rivoluzione" sarebbe quello di tornare a fare le cose come si facevano 70 anni fa...
Ora io non ho ancora compreso, e mi piacerebbe capirlo da chi la pensa in Modo diverso, quale sarebbe la visione imprenditoriale dietro la messa in opera di una manifattura industriale orologiera made in Italy, al di la dei sogni nazionalisti che a me appaiono un po' vanagloriosi. :)
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2015, 14:56:28 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #139 il: Ottobre 21, 2015, 14:55:33 pm »
Avere una visione significa prima di tutto vedere un business la dove magari altri non lo scorgono. Ma questo é vero solo quando parliamo di start-up in settori ancora giovani, spesso nemmeno esistenti o poco esplorati.
Steve Jobs era prima di tutto un genio visionario, ma ciò nonostante ha fatto la fame per decenni nonostante a lui si dovessero buona parte delle invenzioni che hanno creato il settore dell'home computing (dal mouse all'interfaccia grafica dei primi macintosh), perché non era un altrettanto bravo imprenditore e amministratore come lo era Bill Gates che, usando alcune intuizioni del rivale e con un SO a riga di comando, ha fatto un intero settore.
Jean Claude Bivier era prima di tutto un bravo imprenditore e amministratore, uno che ha creduto nella rinascita dell'orologeria meccanica e ci ha investito sopra (pochi spicci) passando all'incasso 20 anni dopo.
Stiamo parlando di orologeria, non di telecomuNicazioni o viaggi nello spazio tempo, un settore a dir poco "maturo" agli occhi dei più addirittura stantío dove il massimo della "rivoluzione" sarebbe quello di tornare a fare le cose come si facevano 70 anni fa...
Ora io non ho ancora compreso, e mi piacerebbe capirlo da chi la pensa in Modo diverso, quale sarebbe la visione imprenditoriale dietro la messa in opera di una manifattura industriale orologiera made in Italy. :)
Non solo quoto questo pensiero, ma aggiungo anche altro. Quali vantaggi avrebbe il nostro Paese , a parte un pil migliore, e maggiore occupazione (forse) da un settore che comunque investe in ricerca e sviluppo molto poco, se il modello è quello elvetico, tencologicamente obsoleto, e senza molte altre ricadute per l'economia? Intendiamoci, meglio averle le aziende di orologeria che non averle,  ma certo non  è un settore trainante dell'economia. Di altre aziende del lusso ne abbiamo già d'altronde tante....
A me più della visione imprenditoriale mi interessa quella di prodotto, se c'è.
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2015, 14:57:20 pm da mbelt »
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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #140 il: Ottobre 21, 2015, 15:51:28 pm »
Ok, allora iniziamo a chiederci come poter far tornare "di moda" l'orologio meccanico...perchè questo mi state dicendo, che si tratta di un prodotto oramai obsoleto e fuori moda...però una Rolex che sponsorizza la F1 non mi sembra agonizzante...non ancora...

ciaca

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #141 il: Ottobre 21, 2015, 15:57:00 pm »
Potrei ribaltare la prospettiva, e dire che proprio perchè è "agonizzante" sponsorizza la F1 :)
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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #142 il: Ottobre 21, 2015, 18:00:44 pm »
Con le conoscenze, tecniche, reti, comunicazioni, trasporti che abbiamo, si può fare di tutto, anche in Tibet.

ciaca

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #143 il: Ottobre 21, 2015, 18:26:43 pm »
E questo non é in discussione :)
In discussione é il senso o il vantaggio o l'idea che sta dietro il farla in Tibet piuttosto che in svizzera :D

P.s: le scarpe in Tibet? Solo se si trasferisce tutta porto Sant'Elpidio a casa del Dalai Lama, se no viene fuori una roba che alla scarpa ci assomiglia vagamente e da lontano :P
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guagua72

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #144 il: Ottobre 21, 2015, 18:50:12 pm »
Beh, certamente è tutto estremizzato e si sta parlando per sommi capi. Ovviamente per una azienda con risorse umanamente limitate sfruttare la filiera del distretto industriale è linfa vitale. Il distretto industriale è l'unico modo per sopperire alla grande parcellizzazione delle nostre industrie che, soffrendo di nanismo congenito, hanno bisogno di fare sistema , un sistema involontario che ha fatto nascere i distretti. Anche se molti dicono, forse non a torto, che questa balcanizzazione delle nostre imprese abbia affossato certi investimenti , quali la ricerca e l'innovazione, che solo con le grandi dimensioni si possono perseguire. Io personalmente non ho una ricetta, però posso assicurare che, anche nel piccolo si possono fare grandi cose, ovviamente dipende dal settore.

ciaca

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #145 il: Ottobre 21, 2015, 19:20:57 pm »
Anche l' orologeria svizzera é nata, si é evoluta ed é risorta con il modello dei distretti e dei fornitori specializzati.
Anche Ora che i gruppi hanno verticalizzato la filiera con acquisizioni strategiche quel modello simile ai nostri distretti é in funzione.
Quando ci sono in gioco competenze molteplici, specifiche e variegate é impensabile che un solo soggetto possa acquisirle tutte, a meno di non essere un colosso come Rolex :)
Ma Rolex fa le stesse cose da 70 anni, i distretti consentono outsourcing e flessibilità che un monolite non potrà mai avere. E d'altronde per diventare un monolite con le relative risorse di acqua sotto ai ponti ne deve passare...mica ci si nasce con certi numeri e certe dimensioni.
Pure Apple e Samsung fanno outsourcing in Cina (in quel caso per ragioni di costi) e vogliamo che non la facesse una neonata manifattura orologiera ipoteticamente basata in Italia?!
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2015, 19:26:31 pm da ciaca »
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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #146 il: Ottobre 21, 2015, 19:24:34 pm »
Beh, certamente è tutto estremizzato e si sta parlando per sommi capi. Ovviamente per una azienda con risorse umanamente limitate sfruttare la filiera del distretto industriale è linfa vitale. Il distretto industriale è l'unico modo per sopperire alla grande parcellizzazione delle nostre industrie che, soffrendo di nanismo congenito, hanno bisogno di fare sistema , un sistema involontario che ha fatto nascere i distretti. Anche se molti dicono, forse non a torto, che questa balcanizzazione delle nostre imprese abbia affossato certi investimenti , quali la ricerca e l'innovazione, che solo con le grandi dimensioni si possono perseguire. Io personalmente non ho una ricetta, però posso assicurare che, anche nel piccolo si possono fare grandi cose, ovviamente dipende dal settore.
Il fatto che noi siamo forti nei distretti, con le piccole aziende, con poco capitale, sono elementi, forse gli unici, compatibili con l'alta orologerìa. Non ci sono grandi barriere all'ingresso, nn ci vogliono capitali immensi ( comunque qualche milione si), non c'bisogno di chissà quale tecnologie ma di passioni e di capacità artigianali. Però probabilmente non è sufficiente purtroppo. Se ci fosse dietro una idea forte di prodotto allora si potrebbe anche rischiare ma sapendo che è dura
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ciaca

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #147 il: Ottobre 21, 2015, 19:30:06 pm »
Se parliamo di produzioni d'alto livello a la FPJ in Italia mancherebbero, prima di tutto, le competenze che già agli stessi svizzeri cominciano a mancare, visto che investono solo in fuffa piuttosto che nella formazione di orologiai. Perché tra orologiaio e montatore di una catena industriale passa un'enorme differenza.
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guagua72

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #148 il: Ottobre 21, 2015, 19:36:17 pm »
Ecco che ritorniamo alla FUFFA, uffa.
Non confondiamo la grande industria che esternalizza con il distretto. Ferrari dalle mie parti si è creata i suoi terzisti d'elite, non per questo abbiamo un distretto della meccanica legata all'automotive. Distretto ed esternalizzazione non sempre vanno a braccetto.

guagua72

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Re:Moda, gusti, design, massificazione , costruire un brand e il prodotto?
« Risposta #149 il: Ottobre 21, 2015, 19:46:17 pm »
Anzi no, ritorno alla FUFFA, brandizzata per di più.
Il settore dove la fuffa viene propinata a livelli colossali è la moda. No ricerca, no cultura, no prodotto, no materiali. Gli investimenti di un medio, solo medio piccolo produttore di moda ( non un terzista che lavori per altri) sono concentrati al 90% sul piano media. Sto parlando di investimenti. Cioè di cespiti, attrezzature, ricerche, sviluppatori esterni ed interni, centri stile, no no no. Patrimonializziamo a bilancio le spese di pubblicità che di per se stesse , una volta, venivano spesate nell'anno. Ora nella R&D delle società abbiamo la pub e il marketing. Come dicono a P,to S, Elpidio: " ma quale scitilista c'abbiamo lu modellista interno". Insomma : prima la Panamera, poi la pubblicità, poi il prodotto. Questo per la produzione. Poi abbiamo i grandi stilisti, quelli del brand. Maison Versace: non ha un operaio addetto alla produzione. Tutto Logistica e distintivo. Roberto Cavalli, barca, botox e distintivo. Dolce e Gabbana....no quelli fanno parte della lobby lasciamo perdere....Emilio Pucci, schiaffiamo l'etichetta e una fantasia su tutto ciò che capita.....Loubutin, vi porto io dove lo fanno, compresa la suola rossa ...no quello è francese è bravo però c'e' scritto made in italy sulla suola, mah ...