Orologico Forum 3.0

Il potere del brand. Forse.

guagua72

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #15 il: Ottobre 06, 2015, 08:44:56 am »
Se i parametri sono quelli sopra riportati e vengono combinati in modo oggettivo, possiamo prendere a riferimento la classifica. Da tale classifica, se imparziale, desumo che il mondo compra telefonini e usa computer Apple, Samsung e   HP, si veste da Zara o H&M ( non ricordo se quest'ultima è nella lista), gira in Toyota e VW, beve coca cola, usa router cisco. Ovviamente non parliamo di Nestlè che nel primo, secondo e terzo mondo riempie la pancia a tutti. Inoltre desumo che ci sono molti che conoscono il Brand Prada , il diavolo veste Prada, e ambiscono a possedere un qualsiasi ammenicolo firmato Hermès. Non mi pare siamo molto lontani dalla realtà. Anche Italiana. L'unica vera sorpresa è non trovare Ferrari. Passeggiando per la strada principale delle città di provincia e non, troveremo tutti questi marchi.

guagua72

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #16 il: Ottobre 06, 2015, 08:48:36 am »
Ieri mi sono letto bene la classifica e i suoi criteri, ed allora penso che sia giusto includere Cartier ed escludere altri, quasi inevitabile. Rolex avrebbe potuto esseci se adottasse criteri finanziari trasparenti, cosa che non fa. Patek, Omega, Longines, Ferrari, sono troppo piccole per poter entrare.
Sì , forse Ferrari non può vantare fatturati importanti , di fronte a tali colossi, ma il brand mi pare abbia una rilevanza molto più ampia del fatturato della sola casa automobilistica. Dai giocattoli alle bandierine, ai vestiti, alle magliette...comunque molto interessante.

guagua72

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #18 il: Ottobre 06, 2015, 08:54:16 am »

A me più che altro stupisce la presenza di marchi molto settoriali come SAP...chi mi spiega in sintesi come é stilata la graduatoria?

La spiegazione è lunga e comprende un video, provo a fare un riassunto molto sintetico:
- deve essere un marchio globale, che raggiunge clienti appartenenti ad ambiti culturali diversi
- presenza in quelli che sono definiti "mercati del futuro"
- almeno il 30% delle revenue arriva da fuori la nazione di origine
- devono esserci dati economici sufficienti per l'analisi
- deve avere un profitto economico superiore al costo del capitale
- deve essere un brand riconoscibile in tutte le economie del mondo
In sostanza globale, visibile e finanziariamente trasparente.
La valutazione segue lo standard ISO 10688 per la valutazione monetaria del brand.
Vengono valutati:
- Ruolo del brand: la porzione di decisione di acquisto dovuta al brand piuttosto che altri fattori (prezzo, convenienza, funzionalità)
- Forza del brand: capacità di creare fidelizzazione, quindi domanda futura e ampi margini. La valutazione è fatta su 10 parametri non specificati. Il paragone è rispetto al settore industriale di competenza e ai competitor mondiali

Per questo genere di studi non credo valga troppo la tesi pago-quindi-entro-in-classifica, non avrebbe alcun senso.


Io credo che Seiko tra i marchi possa rientrare e mi chiedo se nel mondo ci sia un individuo che non conosce il brand, ma evidentemente non ho ben compreso i parametri per la classifica.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

tick

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #19 il: Ottobre 06, 2015, 09:05:49 am »
Qui la spiegazione in merito al posizionamento di Ferrari:

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-02-18/brand-finance-cavallino-rampante-e-brand-piu-influente-mondo-133142.shtml?uuid=ABzKPKx

E' una classifica di un altro anno, fatta da un'altra società e con criteri diversi.
The quieter you become, the more you can hear

Manu

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #20 il: Ottobre 06, 2015, 09:15:02 am »
ma è una classifica che tiene conto del  "valore"
forse, in ogni caso, questi big dell'orologeria non possono competere per "valore" generale.

p.s.
manca la Ferrari, come già segnalato...quindi è ovviamente una classifica che premia non il solo appeal, ma il valore economico nel complesso.
« Ultima modifica: Ottobre 06, 2015, 09:17:31 am da Manu »

tick

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #21 il: Ottobre 06, 2015, 09:23:54 am »

manca la Ferrari, come già segnalato...quindi è ovviamente una classifica che premia non il solo appeal, ma il valore economico nel complesso.

Non credo, non lo dice nei criteri.
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mbelt

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #22 il: Ottobre 06, 2015, 11:41:41 am »
Ieri mi sono letto bene la classifica e i suoi criteri, ed allora penso che sia giusto includere Cartier ed escludere altri, quasi inevitabile. Rolex avrebbe potuto esseci se adottasse criteri finanziari trasparenti, cosa che non fa. Patek, Omega, Longines, Ferrari, sono troppo piccole per poter entrare.
Sì , forse Ferrari non può vantare fatturati importanti , di fronte a tali colossi, ma il brand mi pare abbia una rilevanza molto più ampia del fatturato della sola casa automobilistica. Dai giocattoli alle bandierine, ai vestiti, alle magliette...comunque molto interessante.
Ma perché non leggete i criteri della classificazioni, prima di fare ipotesi sul perché un marchio manca? Sul perché manca Ferrari a me sembra chiarissimo. D'altro canto vediamo anche oggi che Ferrari sta per essere quotata in  borsa che per quanto faccia splendide macchine, per quanto abbia un marchio reputato, il suo valore non si avvicina neppure lontanamente ai giganti che sono in questa classifica, quindi l'esclusione ci sta tutta. Non c'è alcun mistero se si conoscono i criteri con cui è stata fatta. Alla fine degli anni 90 sovente il marchio che appariva in testa a questa classifica era Mercedes Benz.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #23 il: Ottobre 06, 2015, 11:48:10 am »
Citazione
presenza in quelli che sono definiti "mercati del futuro"

Questo é già un criterio che esclude a priori qualunque marchio di orologeria
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #24 il: Ottobre 06, 2015, 11:50:41 am »
Ieri mi sono letto bene la classifica e i suoi criteri, ed allora penso che sia giusto includere Cartier ed escludere altri, quasi inevitabile. Rolex avrebbe potuto esseci se adottasse criteri finanziari trasparenti, cosa che non fa. Patek, Omega, Longines, Ferrari, sono troppo piccole per poter entrare.
Sì , forse Ferrari non può vantare fatturati importanti , di fronte a tali colossi, ma il brand mi pare abbia una rilevanza molto più ampia del fatturato della sola casa automobilistica. Dai giocattoli alle bandierine, ai vestiti, alle magliette...comunque molto interessante.
Ma perché non leggete i criteri della classificazioni, prima di fare ipotesi sul perché un marchio manca? Sul perché manca Ferrari a me sembra chiarissimo. D'altro canto vediamo anche oggi che Ferrari sta per essere quotata in  borsa che per quanto faccia splendide macchine, per quanto abbia un marchio reputato, il suo valore non si avvicina neppure lontanamente ai giganti che sono in questa classifica, quindi l'esclusione ci sta tutta. Non c'è alcun mistero se si conoscono i criteri con cui è stata fatta. Alla fine degli anni 90 sovente il marchio che appariva in testa a questa classifica era Mercedes Benz.

Si Marco ma i criteri possono anche essere contestati.
La potenza di un brand è dato da un solo parametro, "la popolarità".
Ed allora io credo che se vai in uno sconfinato villaggio cinese o dell'America latina o in Australia, se chiedi il nome di un'auto veloce ti rispondono Ferrari, se chiedi di un orologio di lusso ti rispondono Rolex altro che 3M!
Quindi per me quella lista di nomi è aria fritta in gran parte.

Teo

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #25 il: Ottobre 06, 2015, 11:54:41 am »
Nelle liste che analizzano la popolarità di un marchio, che non è quella presentata dall'opener, mi ricordo che Ferrari fosse scesa al 30 esimo posto.
Comunque ben presente.
Matteo

mbelt

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #26 il: Ottobre 06, 2015, 12:00:40 pm »
Ieri mi sono letto bene la classifica e i suoi criteri, ed allora penso che sia giusto includere Cartier ed escludere altri, quasi inevitabile. Rolex avrebbe potuto esseci se adottasse criteri finanziari trasparenti, cosa che non fa. Patek, Omega, Longines, Ferrari, sono troppo piccole per poter entrare.

Sì , forse Ferrari non può vantare fatturati importanti , di fronte a tali colossi, ma il brand mi pare abbia una rilevanza molto più ampia del fatturato della sola casa automobilistica. Dai giocattoli alle bandierine, ai vestiti, alle magliette...comunque molto interessante.
Ma perché non leggete i criteri della classificazioni, prima di fare ipotesi sul perché un marchio manca? Sul perché manca Ferrari a me sembra chiarissimo. D'altro canto vediamo anche oggi che Ferrari sta per essere quotata in  borsa che per quanto faccia splendide macchine, per quanto abbia un marchio reputato, il suo valore non si avvicina neppure lontanamente ai giganti che sono in questa classifica, quindi l'esclusione ci sta tutta. Non c'è alcun mistero se si conoscono i criteri con cui è stata fatta. Alla fine degli anni 90 sovente il marchio che appariva in testa a questa classifica era Mercedes Benz.

Si Marco ma i criteri possono anche essere contestati.
La potenza di un brand è dato da un solo parametro, "la popolarità".
Ed allora io credo che se vai in uno sconfinato villaggio cinese o dell'America latina o in Australia, se chiedi il nome di un'auto veloce ti rispondono Ferrari, se chiedi di un orologio di lusso ti rispondono Rolex altro che 3M!
Quindi per me quella lista di nomi è aria fritta in gran parte.
I criteri possono essere discussi, ma se il criterio punta fondamentalmente sul valore del valore del marchio, purtroppo hanno ragione, senza possibilità di discussione. Poi possiamo dire che avrebbero potuto più dare spazio alla notorietà, ma la notorietà in sé non significa valore. Il marchio più noto non è quello che vale di più economicamente. Rolex è stata esclusa perché non da' alcuni dati essenziali, e anche questo è innegabile. Io non vedo aria fritta.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #27 il: Ottobre 06, 2015, 12:11:37 pm »
Ferrari fattura "poco", tutto qui; produce meno di 10.000 auto per anno per 2-3 mld di €

ciaca

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #28 il: Ottobre 06, 2015, 12:14:14 pm »
Una qualunque valutazione di un marchio non può prescindere dalla sua "forza" e dalla sua conseguente capacità di creare valore. I metodi sono molteplici, e con essi i parametri e i criteri con i quali li si analizza, li si pesa, li si incrocia, ma è innegabile che i dati finanziari e di bilancio, unitamente a quelli meramente strategici e macroeconomici, sono derimenti.
Il fatto che Ferrari non sia presente nella graduatoria evidentemente è la conseguenza di una dimensione aziendale che produce fatturati, utili, margini, e ritorni sugli investimenti e sul capitale, di ordine di grandezza non confrontabili con le aziende presenti nella graduatoria. Quali che siano le ragioni, non necessariamente legate allo stato di salute dell'azienda o alla forza del suo brand. Nel caso di Ferrari, probabilmente, un mercato troppo di nicchia e conseguenti volumi di vendita troppo bassi per farne un "colosso" capace di entrare in quella classifica; che poi tutti conoscano Ferrari e che Ferrari sia sinonimo nel mondo di auto sportiva, ai fini di quella classifica, non rileva.
Che non sia presente Rolex potrebbe essere legato all'assenza di informazioni finanziarie, ma anche al mercato di Rolex che certamente non è immaginabile tra quelli "del futuro". :)

Tutto questo però mi pare non serva a dare credito alla premessa del topic: ossia che il fatto che si vendono orologi per il brand non sia vero in quanto quei brand non compaiono in questa classifica.
Il fatto che non compaiono in questa classifica ci dice solo che il valore di quei brand e le loro caratteristiche non sono tali da farli ricomprendere in questa classifica, nulla ci dice invece di come incidano i marchi sulle vendite di quel particolare settore merceologico.


Se però sovrapponiamo le logiche del settore orologi a quelle del lusso griffato, che sappiamo essere di fatto ormai un ambito pienamente sovrapponibile, quella classifica ci da importanti conferme, essendovi alcuni dei più noti brand di lusso griffato. D'altronde, credo non serva alcuna classifica per avere prova di quanto incida il "brand" sulle vendite di qualunque cosa, orologi inclusi :)
« Ultima modifica: Ottobre 06, 2015, 12:26:33 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Il potere del brand. Forse.
« Risposta #29 il: Ottobre 06, 2015, 12:46:20 pm »
Una qualunque valutazione di un marchio non può prescindere dalla sua "forza" e dalla sua conseguente capacità di creare valore. I metodi sono molteplici, e con essi i parametri e i criteri con i quali li si analizza, li si pesa, li si incrocia, ma è innegabile che i dati finanziari e di bilancio, unitamente a quelli meramente strategici e macroeconomici, sono derimenti.
Il fatto che Ferrari non sia presente nella graduatoria evidentemente è la conseguenza di una dimensione aziendale che produce fatturati, utili, margini, e ritorni sugli investimenti e sul capitale, di ordine di grandezza non confrontabili con le aziende presenti nella graduatoria. Quali che siano le ragioni, non necessariamente legate allo stato di salute dell'azienda o alla forza del suo brand. Nel caso di Ferrari, probabilmente, un mercato troppo di nicchia e conseguenti volumi di vendita troppo bassi per farne un "colosso" capace di entrare in quella classifica; che poi tutti conoscano Ferrari e che Ferrari sia sinonimo nel mondo di auto sportiva, ai fini di quella classifica, non rileva.
Che non sia presente Rolex potrebbe essere legato all'assenza di informazioni finanziarie, ma anche al mercato di Rolex che certamente non è immaginabile tra quelli "del futuro". :)

Tutto questo però mi pare non serva a dare credito alla premessa del topic: ossia che il fatto che si vendono orologi per il brand non sia vero in quanto quei brand non compaiono in questa classifica.
Il fatto che non compaiono in questa classifica ci dice solo che il valore di quei brand e le loro caratteristiche non sono tali da farli ricomprendere in questa classifica, nulla ci dice invece di come incidano i marchi sulle vendite di quel particolare settore merceologico.


Se però sovrapponiamo le logiche del settore orologi a quelle del lusso griffato, che sappiamo essere di fatto ormai un ambito pienamente sovrapponibile, quella classifica ci da importanti conferme, essendovi alcuni dei più noti brand di lusso griffato. D'altronde, credo non serva alcuna classifica per avere prova di quanto incida il "brand" sulle vendite di qualunque cosa, orologi inclusi :)
Hai espresso in forma più compiuta quello che intendevo io. Basti pensare, su Ferrari, quanto vale l'azienda. L'azienda non ha un valore misterioso. Si sta quotando in borsa negli USA, e prima e contestualmente si sta scorporando da FCA per cui le azioni saranno date ai soci di Exor. E quale è la valutazione di Ferrari tutta? Ad essere molto ma molto ottimisti si parla di 7 miliardi di dollari. Lo stesso Marchionne ha sparato il valore più alto possibile, i 10 miliardi di dollari. Allora guardate quali sono i valori della aziende di questa classifica. Si fa dai 170 miliardi di capitalizzazione Apple, alle svariate decine degli ultimi posti in classifica.
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