Da non dimenticare la 8c
Ecco, io invece la 8C la dimenticherei volentieri. Perché hanno preso una Maserati, di quelle vere, e hanno fatto una diversa carrozzeria. Non mi è sembrata una gran operazione, tanto più che questa macchina è stata prodotta e venduta quando ancora c'era il vecchio piano industriale, un piano che vedeva Alfa dover fare concorrenza a VW, e allora a che serviva una Maserati ricarrozzata che costa molto di più della Maserati stessa? Quando poi devi vendere la Mito e la Giulietta? Paradossalmente oggi avrebbe più senso una macchina così, ma allora non l'aveva se non dare l'illusione che fosse vivo qualcosa che si stava uccidendo....
Tanto più che vorrei ricordare che mentre Marchionne elaborava piani industriali assurdi destinati ad essere smentiti nel giro di qualche anno, e mentre vendevano la 8C, in contemporanea quella che Marchionne aveva annunciato essere l'ultima Alfa della storia veramente nuova,ma Giulietta, conosceva la figuraccia mondiale del cambio Tct doppia frizione....la vogliamo ricordare? Ad un certo punto finalmente viene messa in vendita la Giuletta a doppia frizione. Questo cambio sta a listino due mesi, poi con sconcerto da parte anche dei concessionari esce dai listini....non se ne saprà ufficialmente nulla fino a che un anno e mezzo dopo torna e ci resta. Cosa era successo? Era successo che il cambio non funzionava, oltre tutto reiterando la figuraccia del primo robotizzato Alfa mono frizione che era stato però venduto , e allora avevano bloccato la vendita e gli ordini, e si racconta che le poche auto consegnate con questo cambio siano state bloccate prima della consegna ai clienti. E però c'era la 8c....quando si farà la storia dell'auto italiana questi episodi da manicomio qualcuno li dovrà raccontare, come quando l'Alfa allora statale rifiuto il pianale della Punto per fare l'Arna, oppure la Alfa 6 che doveva uscire nel 1974 e che uscì nel 1979 con un nuovo paraurti, oppure la follia di Pomigliano con le lamiere già arrugginite prima di essere montate sulle auto, e gli operai che sabotavano le vetture prodotte..... Poi Ale ha ricordato la sua odissea con l'Alfetta turbodiesel, ma purtroppo tre anni prima vi era stata l'odissea con la scandalosa Giulia diesel con motore Perkins, un motore agricolo. Poi si dovrebbe anche raccontare della VM motori, del mitico tre cilindri 1800 diesel che montavano sulla 33, come andava bene, quale " cuore sportivo" fosse, come era affidabile? Non ci dimentichiamo di quell'altro perla del "Pratola Serra" modulare 2.4 turbodiesel montato su Bravo , Brava, e Kappa, oltre che 156....