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FP Journe Quantième perpetuel: le video

mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #60 il: Ottobre 29, 2015, 09:36:55 am »
La questione "modularitá" in un cronografo è cosa controversa, se non ci si concentra sul "come" è fatto ogni cronografo è, concettualmente, realizzato sovrapponendo un modulo preposto alle funzioni cronografiche ad una base tempo.
Il tentativo di definire un criterio discriminante tra "modulare" ed "integrato" appare più una questione formale che sostanziale, anche il criterio definito da Giulio Papi (ruota a colonne sullo stesso piano del bilanciere) non sembra sufficiente da solo a sottendere un maggior pregio di un cronografo così realizzato.
La cattiva fama che accompagna i cronografi c.d. "modulari" è ascrivibile alla pochezza tecnica, alla rozzezza, alla dozzinalità che contraddistingue alcune soluzioni di questo tipo che si sono diffuse in epoche di grande decadenza dell'orologeria, movimenti realizzati all'insegna del risparmio e utilizzati anche da case celebri in orologi assai cari, come quelli facenti uso di brutti moduli come i depraz o i kelek, con implicazioni anche estetiche nel mancato allineamento dei pulsanti con la corona di carica, ma che non necessariamente devono essere gli unici esempi a cui fare riferimento quando si parla di cronografo modulare.
Posso permettermi? Dunque, datemi ascolto che di Journe me ne intendo....se Journe questo orologio lo ha cancellato, non lo fa vedere, non dico ne neghi l'esistenza ma insomma non lo "ama" evidentemente c'è qualche cosa che non lo rende all'altezza delle sue aspettative o degli altri orologi. Non penso sia una questione di modulo, ci sono raramente moduli di gran pregio . È che questo sicuramente suo non lo era, oppure non funzionava bene, io non so la ragione ma una ragione ci deve essere.

Sul suo sito c'è, al pari di tutti gli altri fuori produzione.
È parsa strana anche a me l'assenza di un crono (come tipologia di orologio) nei cofanetti commemorativi delle casse da 38 mm.....c'è il Reso, c'è il Turbo, il fasi luna, l'annuale e il cronografo semplice.....mi sarei aspettato un crono al posto di quest'ultimo......

Questa scelta avvalora la tua tesi.

Però.....c'è un però......

Potrebbe essere che Journe non "apprezzi" questo modello semplicemente perchè ha fatto di meglio con questa complicazione....l'ha sostituito in collezione con il Centigraphe, con cui ha vinto il GPHG nel 2008 e che è uno dei chrono più originali del mercato.
Non credo possa essere solo quella la spiegazione. Non cancellerebbe mai o nasconderebbe mai il Calendrier perché c' oggi il perpetuo, tecnicamente superiore. Ci deve essere qualcosa su quel calibro che non lo convince.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

tick

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #61 il: Ottobre 29, 2015, 09:43:24 am »
Alla domanda; "come fa un bilanciere con una frequenza di 3 Hz a misurare una frazione di tempo che richiederebbe una oscillazione di 50 Hz?" scrissi questo:

Viene sfruttata la velocità di rotazione della ruota di scappamento sopra la quale è stata montata una ruota supplementare che ingrana a comando - l'innesto è di un tipo simile al pignone oscillante anche se qui il pignone a scatto solidale alla ruota foudrayante viene sollevato e non traslato - con la ruota della lancetta dei centesimi di secondo. Questa fa 16 salti in un secondo. La possibilità di arresto, però, è possibile in qualsiasi posizione e permette di calcolare i centesimi.

Ciao Croix, non ricordo la discussione che citi ma mi ricordo una con mbelt sullo stesso argomento. Ti dico la mia, questo calibro non consente affatto di "misurare" il centesimo di secondo, ma di approssimarlo in qualche modo o, come scrivi tu, calcolarlo con un errore che però è molto superiore a quanto uno possa attendersi.
La ruota di scappamento avrà anche una seconda ruota coassiale più granulare, ma questa si muove ad intervalli discreti con le oscillazioni del bilanciere. Questo vuol dire che tra un'oscillazione e l'altra la ruota di scappamento è, ovviamente, bloccata. In questo modo i "centesimi" non si muovono in maniera continua, cosa evidente dai filmati (purtroppo non l'ho mai avuto in mano), provocando un'accumulazione dei "centesimi" intorno alle posizioni in cui lo scappamento è statico: quando lo sferino è fermo indica per 1/6 di secondo lo stesso valore, anche se il tempo scorre.
Scrivevo che, per assurdo, questo sistema consentirebbe di "misurare" i centesimi anche con un bilanciere ad 1 hz. La possibilità di disingaggiare la ruota foudrayante in ogni momento non significa che in quel momento sia in una posizione temporalmente significativa. Lo stesso movimento tra due posizioni dello scappamento consiste in un'accelerazione ed un arresto, quindi nemmeno tra due posizioni puoi considerare che la sfera stia ruotando ad una velocità costante, l'unica che ti consentirebbe di arrestarla "in qualsiasi momento". Ci vorrebbe una soluzione alla Spring Drive in cui comunque il movimento non è effettivamente a velocità costante, ma regolato più volte al secondo dal freno elettromagnetico.
Resta quindi che, secondo me, l'orologio misura 1/6 di secondo in maniera affidabile, il centesimo no. Ed è una pecca per uno strumento che dovrebbe farlo di mestiere.
Questo detto lo trovo un orologio fantastico, nella top ten di quelli che potendo farei miei, al netto di qualsiasi discorso sull'utilità di uno strumento manuale che misuri i centesimi di secondo.
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mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #62 il: Ottobre 29, 2015, 16:28:12 pm »
Torno sull'Octa cronografo. Aveva una bella estetica, ma anche un modulo cronografico di un mm di spessore, davvero poco, penso troppo poco, per un cronografo, per giunta flyback, con contatore di 60 mm, e con gran data. Forse ha osato troppo.
Quanto ai rilievi di tk2000 sul Centigrpah non li condivido proprio. Chiaro che più alta è la frequenza , avvicinandosi a quella ideale, minore è l'errore. Ma fare questa considerazione significa non tenere conto del fatto che se con i tuoi riflessi rispetto alla misurazione di un evento introduci già un errore sul mezzo secondo, l'altro errore nell'ambito del secondo dovuto alla lentezza del bilanciere è talmente piccolo rispetto al primo da poter essere considerato nullo. Non è uno strumento professionale di misurazione, che infatti oggi sono tutti digitali , anzi lo sono almeno dai primi anni 70 del secolo scorso,  e non azionati da mano umana. E neppure quegli orologi con doppio bilanciere , di cui quello veloce per il cronografo, non sono neppure quelli strumenti professionali.
Queste le mie considerazioni.
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2015, 16:37:35 pm da mbelt »
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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #63 il: Ottobre 29, 2015, 17:41:56 pm »
Torno sull'Octa cronografo. Aveva una bella estetica, ma anche un modulo cronografico di un mm di spessore, davvero poco, penso troppo poco, per un cronografo, per giunta flyback, con contatore di 60 mm, e con gran data. Forse ha osato troppo.
Quanto ai rilievi di tk2000 sul Centigrpah non li condivido proprio. Chiaro che più alta è la frequenza , avvicinandosi a quella ideale, minore è l'errore. Ma fare questa considerazione significa non tenere conto del fatto che se con i tuoi riflessi rispetto alla misurazione di un evento introduci già un errore sul mezzo secondo, l'altro errore nell'ambito del secondo dovuto alla lentezza del bilanciere è talmente piccolo rispetto al primo da poter essere considerato nullo. Non è uno strumento professionale di misurazione, che infatti oggi sono tutti digitali , anzi lo sono almeno dai primi anni 70 del secolo scorso,  e non azionati da mano umana. E neppure quegli orologi con doppio bilanciere , di cui quello veloce per il cronografo, non sono neppure quelli strumenti professionali.
Queste le mie considerazioni.


Condivido, tra l'altro credo che in fase realizzativa il Centigraphe sia stato fatto proprio su queste basi, e Journe abbia tenuto conto dei limiti umani dell'azionamento, molto molto più consistenti in errore, dell'errore medio del cronografo da risultare quindi trascurabile, ma ne abbiamo già parlato mi pare... ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #64 il: Ottobre 29, 2015, 17:59:13 pm »
Torno sull'Octa cronografo. Aveva una bella estetica, ma anche un modulo cronografico di un mm di spessore, davvero poco, penso troppo poco, per un cronografo, per giunta flyback, con contatore di 60 mm, e con gran data. Forse ha osato troppo.
Quanto ai rilievi di tk2000 sul Centigrpah non li condivido proprio. Chiaro che più alta è la frequenza , avvicinandosi a quella ideale, minore è l'errore. Ma fare questa considerazione significa non tenere conto del fatto che se con i tuoi riflessi rispetto alla misurazione di un evento introduci già un errore sul mezzo secondo, l'altro errore nell'ambito del secondo dovuto alla lentezza del bilanciere è talmente piccolo rispetto al primo da poter essere considerato nullo. Non è uno strumento professionale di misurazione, che infatti oggi sono tutti digitali , anzi lo sono almeno dai primi anni 70 del secolo scorso,  e non azionati da mano umana. E neppure quegli orologi con doppio bilanciere , di cui quello veloce per il cronografo, non sono neppure quelli strumenti professionali.
Queste le mie considerazioni.


Condivido, tra l'altro credo che in fase realizzativa il Centigraphe sia stato fatto proprio su queste basi, e Journe abbia tenuto conto dei limiti umani dell'azionamento, molto molto più consistenti in errore, dell'errore medio del cronografo da risultare quindi trascurabile, ma ne abbiamo già parlato mi pare... ;)
Come ebbi già modo di dire in un precedente intervento, lo spessore ridotto in un cronografo non sempre è un bene per il suo funzionamento. E' un po' più vero per un cronografo che per la maggior parte delle complicazioni.
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Errol

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #65 il: Ottobre 29, 2015, 18:05:02 pm »
Torno sull'Octa cronografo. Aveva una bella estetica, ma anche un modulo cronografico di un mm di spessore, davvero poco, penso troppo poco, per un cronografo, per giunta flyback, con contatore di 60 mm, e con gran data. Forse ha osato troppo.
Quanto ai rilievi di tk2000 sul Centigrpah non li condivido proprio. Chiaro che più alta è la frequenza , avvicinandosi a quella ideale, minore è l'errore. Ma fare questa considerazione significa non tenere conto del fatto che se con i tuoi riflessi rispetto alla misurazione di un evento introduci già un errore sul mezzo secondo, l'altro errore nell'ambito del secondo dovuto alla lentezza del bilanciere è talmente piccolo rispetto al primo da poter essere considerato nullo. Non è uno strumento professionale di misurazione, che infatti oggi sono tutti digitali , anzi lo sono almeno dai primi anni 70 del secolo scorso,  e non azionati da mano umana. E neppure quegli orologi con doppio bilanciere , di cui quello veloce per il cronografo, non sono neppure quelli strumenti professionali.
Queste le mie considerazioni.


Condivido, tra l'altro credo che in fase realizzativa il Centigraphe sia stato fatto proprio su queste basi, e Journe abbia tenuto conto dei limiti umani dell'azionamento, molto molto più consistenti in errore, dell'errore medio del cronografo da risultare quindi trascurabile, ma ne abbiamo già parlato mi pare... ;)

prendere a giustificazione della capacità di misurazione "solo approssimata" il fatto che l'errore umano è superiore a quello meccanico toglie qualsiasi concetto stesso di misuratore del tempo.

allora se guardo il cielo e il sole sta ad est è mattina, se stà in alto è più o meno mezzogiorno e se sta ad ovest è sera.
        

mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #66 il: Ottobre 29, 2015, 18:16:24 pm »
Torno sull'Octa cronografo. Aveva una bella estetica, ma anche un modulo cronografico di un mm di spessore, davvero poco, penso troppo poco, per un cronografo, per giunta flyback, con contatore di 60 mm, e con gran data. Forse ha osato troppo.
Quanto ai rilievi di tk2000 sul Centigrpah non li condivido proprio. Chiaro che più alta è la frequenza , avvicinandosi a quella ideale, minore è l'errore. Ma fare questa considerazione significa non tenere conto del fatto che se con i tuoi riflessi rispetto alla misurazione di un evento introduci già un errore sul mezzo secondo, l'altro errore nell'ambito del secondo dovuto alla lentezza del bilanciere è talmente piccolo rispetto al primo da poter essere considerato nullo. Non è uno strumento professionale di misurazione, che infatti oggi sono tutti digitali , anzi lo sono almeno dai primi anni 70 del secolo scorso,  e non azionati da mano umana. E neppure quegli orologi con doppio bilanciere , di cui quello veloce per il cronografo, non sono neppure quelli strumenti professionali.
Queste le mie considerazioni.


Condivido, tra l'altro credo che in fase realizzativa il Centigraphe sia stato fatto proprio su queste basi, e Journe abbia tenuto conto dei limiti umani dell'azionamento, molto molto più consistenti in errore, dell'errore medio del cronografo da risultare quindi trascurabile, ma ne abbiamo già parlato mi pare... ;)

prendere a giustificazione della capacità di misurazione "solo approssimata" il fatto che l'errore umano è superiore a quello meccanico toglie qualsiasi concetto stesso di misuratore del tempo.

allora se guardo il cielo e il sole sta ad est è mattina, se stà in alto è più o meno mezzogiorno e se sta ad ovest è sera.
Paragone che dimostra che non hai capito quello che io e Leandro abbiamo scritto. Perché tu puoi misurare il tempo fino al secondo, con una buona precisione, con orologi ancora portabili, e questo da decenni. Ma nel caso dei centesimi di secondo vi sono problemi che derivano dai riflessi umani. Se tu devi misurare i centesimi di secondo di un evento e per azionare l'interruttore del cronografo (che d'altronde ha anche un suo tempo di alcuni decimi per entrare in funzione dall'azionamento), impieghi diversi decimi, allora l'errore di cui scrive tk2000 non ha alcun valore, perché è di ordine di grandezza infinitesimale rispetto all'errore umano. Ecco perché ritengo la valutazione di tk2000 teorica, astratta, poco meditata perché fuori contesto. E non conosco ad oggi modo migliore per misurare i centesimi di secondo senza silicio, con un cronografo meccanico, con una buona autonomia, con uno spessore ridotto del meccanismo.  Non li conosco. E non sono né potrebbero essere oggetti professionali. Accettare come pertinente l'argomentazione di tk2000 sarebbe come dire che gli orologi meccanici millantano la misurazione del tempo perché la loro precisione è solo del 99 per cento e rotti....
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2015, 19:01:40 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #67 il: Ottobre 29, 2015, 18:37:38 pm »
La questione é ampiamente stata trattata in passato, l'errore introdotto nella misura dal perditempo legato ai riflessi dell'operatore é di ordine di grandezza superiore a quello intrinseco nello strumento di misura, motivo per il quale trovo superfluo, sul piano pratico, già la misura del decimo di secondo di uno striking 10th, figuriamoci il centesimo di secondo. Questo sul piano pratico.

Sul piano puramente concettuale tuttavia non si può fare a meno di rilevare che, tecnicamente, misurare e stimare sono due cose diverse, la misura esatta altro non é che una stima senza errore alcuno, questo sul piano teorico. Un conto é una sfera che si muove discretamente per 100 volte al secondo e misura su apposita scala il centesimo di secondo, un altro conto é invece una sfera che nel suo movimento sulla medesima scala stima e approssima una misura, seppur con un errore che é di ordine di grandezza irrilevante rispetto ad altri errori indotti nella misura da altri fattori, e quindi comunque "sufficientemente precisa" (eviterò di tediarvi con nozioni tecniche come il concetto di errore accettabile o i test di affidabilità delle misure)
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2015, 18:41:32 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #68 il: Ottobre 29, 2015, 19:31:25 pm »
Arrivo lungo sulla discussione perchè sono stato un pò latitante in questo periodo, però a Marco vogli dire solo una cosa:
CHE TU SIA MALEDETTO !!!! :D

Era da un pò che non ci pensavo, che facevo finta che non esistesse, ed ora te ne esci fuori con questo topic?

Attualmente è l'orologo che desidero di più (se escludiamo alcune ripetizioni o pluricomplicati irraggiungibili).
Purtroppo non ho quel budget, però se trovassi un'occasione di secondo polso non esiterei un momento a provarci, vendendomi anche tutta la collezione (tranne il Fat Inge), 5402 incluso. E senza rimorsi.

Ha tutto ciò (o quasi) che si può desiderare da un perpetuo.
E' istantaneo,
Affissioni digitali (con gran data),
Riserva di carica plurigiornaliera,
indicazioni del bisestile,
Dimensioni perfette.

Se vogliamo essere pignoli, mancano solo le fasi lunari, ma tanto non facendo l'agricoltore......

Puro spettacolo meccanico.......
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #69 il: Ottobre 29, 2015, 21:17:36 pm »
La questione é ampiamente stata trattata in passato, l'errore introdotto nella misura dal perditempo legato ai riflessi dell'operatore é di ordine di grandezza superiore a quello intrinseco nello strumento di misura, motivo per il quale trovo superfluo, sul piano pratico, già la misura del decimo di secondo di uno striking 10th, figuriamoci il centesimo di secondo. Questo sul piano pratico.

Sul piano puramente concettuale tuttavia non si può fare a meno di rilevare che, tecnicamente, misurare e stimare sono due cose diverse, la misura esatta altro non é che una stima senza errore alcuno, questo sul piano teorico. Un conto é una sfera che si muove discretamente per 100 volte al secondo e misura su apposita scala il centesimo di secondo, un altro conto é invece una sfera che nel suo movimento sulla medesima scala stima e approssima una misura, seppur con un errore che é di ordine di grandezza irrilevante rispetto ad altri errori indotti nella misura da altri fattori, e quindi comunque "sufficientemente precisa" (eviterò di tediarvi con nozioni tecniche come il concetto di errore accettabile o i test di affidabilità delle misure)


Che si provi ad esempio ad usare un cronografo classico con la scala a 1/5 di secondo. Schiacciate lo start arrivate esattamente a 10 secondi e poi fermate cercando di essere il più precisi possibile, poi osservate con il lentino dove è la sfera bloccata, su quale tacca.
Fate per 5 volte la stessa operazione ed osservate quante volte la sfera si è bloccata esattamente sulla tacca del 10.
Io l'ho fatto ora con un 7750, sono riuscito intuitivamente a centrare perfettamente il 10 solo 2 volte su 5. Per 3 volte ho mancato il bersaglio di 1/5 di secondo, che vuol dire che il 60% delle volte ho commesso un errore. Limiti dei riflessi e tempi di reazione umani, uniti al tempo della pressione del tasto.
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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #70 il: Ottobre 29, 2015, 21:53:15 pm »
La questione é ampiamente stata trattata in passato, l'errore introdotto nella misura dal perditempo legato ai riflessi dell'operatore é di ordine di grandezza superiore a quello intrinseco nello strumento di misura, motivo per il quale trovo superfluo, sul piano pratico, già la misura del decimo di secondo di uno striking 10th, figuriamoci il centesimo di secondo. Questo sul piano pratico.

Sul piano puramente concettuale tuttavia non si può fare a meno di rilevare che, tecnicamente, misurare e stimare sono due cose diverse, la misura esatta altro non é che una stima senza errore alcuno, questo sul piano teorico. Un conto é una sfera che si muove discretamente per 100 volte al secondo e misura su apposita scala il centesimo di secondo, un altro conto é invece una sfera che nel suo movimento sulla medesima scala stima e approssima una misura, seppur con un errore che é di ordine di grandezza irrilevante rispetto ad altri errori indotti nella misura da altri fattori, e quindi comunque "sufficientemente precisa" (eviterò di tediarvi con nozioni tecniche come il concetto di errore accettabile o i test di affidabilità delle misure)


Che si provi ad esempio ad usare un cronografo classico con la scala a 1/5 di secondo. Schiacciate lo start arrivate esattamente a 10 secondi e poi fermate cercando di essere il più precisi possibile, poi osservate con il lentino dove è la sfera bloccata, su quale tacca.
Fate per 5 volte la stessa operazione ed osservate quante volte la sfera si è bloccata esattamente sulla tacca del 10.
Io l'ho fatto ora con un 7750, sono riuscito intuitivamente a centrare perfettamente il 10 solo 2 volte su 5. Per 3 volte ho mancato il bersaglio di 1/5 di secondo, che vuol dire che il 60% delle volte ho commesso un errore. Limiti dei riflessi e tempi di reazione umani, uniti al tempo della pressione del tasto.

Ma che significa, quello però, nell'ipotesi di avere riflessi come l'uomo ragno, segnerebbe sempre il tempo giusto; il journe, anche avendo gli stessi riflessi, ogni volta ci si avvicinerebbe ....... a pene di segugio.
Journe ha tanti meriti, fa begli orologi spesso meccanicamente di alto livello, ma secondo me sul centig. Ha preso una cantonata estetica, tecnica e di concetto.
        

ciaca

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #71 il: Ottobre 29, 2015, 21:57:49 pm »
Il fatto é che da Journe si pretende sempre più degli altri, non ci si aspettano mezze misure o semplificazioni, e quindi i giudizi sono sempre più severi che neella media degli altri.
É vero, il centigraphe tecnicamente non misura il centesimo di secondo, come lo stiking 10th fa col decimo di secondo, ma resta comunque un orologio straordinario e fuori dal comune (nonostante non sia tra i miei FPJ preferiti)
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mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #72 il: Ottobre 29, 2015, 23:38:55 pm »
La questione é ampiamente stata trattata in passato, l'errore introdotto nella misura dal perditempo legato ai riflessi dell'operatore é di ordine di grandezza superiore a quello intrinseco nello strumento di misura, motivo per il quale trovo superfluo, sul piano pratico, già la misura del decimo di secondo di uno striking 10th, figuriamoci il centesimo di secondo. Questo sul piano pratico.

Sul piano puramente concettuale tuttavia non si può fare a meno di rilevare che, tecnicamente, misurare e stimare sono due cose diverse, la misura esatta altro non é che una stima senza errore alcuno, questo sul piano teorico. Un conto é una sfera che si muove discretamente per 100 volte al secondo e misura su apposita scala il centesimo di secondo, un altro conto é invece una sfera che nel suo movimento sulla medesima scala stima e approssima una misura, seppur con un errore che é di ordine di grandezza irrilevante rispetto ad altri errori indotti nella misura da altri fattori, e quindi comunque "sufficientemente precisa" (eviterò di tediarvi con nozioni tecniche come il concetto di errore accettabile o i test di affidabilità delle misure)


Che si provi ad esempio ad usare un cronografo classico con la scala a 1/5 di secondo. Schiacciate lo start arrivate esattamente a 10 secondi e poi fermate cercando di essere il più precisi possibile, poi osservate con il lentino dove è la sfera bloccata, su quale tacca.
Fate per 5 volte la stessa operazione ed osservate quante volte la sfera si è bloccata esattamente sulla tacca del 10.
Io l'ho fatto ora con un 7750, sono riuscito intuitivamente a centrare perfettamente il 10 solo 2 volte su 5. Per 3 volte ho mancato il bersaglio di 1/5 di secondo, che vuol dire che il 60% delle volte ho commesso un errore. Limiti dei riflessi e tempi di reazione umani, uniti al tempo della pressione del tasto.

Ma che significa, quello però, nell'ipotesi di avere riflessi come l'uomo ragno, segnerebbe sempre il tempo giusto; il journe, anche avendo gli stessi riflessi, ogni volta ci si avvicinerebbe ....... a pene di segugio.
Journe ha tanti meriti, fa begli orologi spesso meccanicamente di alto livello, ma secondo me sul centig. Ha preso una cantonata estetica, tecnica e di concetto.
Ma non è l'uomo ragno che può usare il Centigraph, ma l'uomo come ciascuno di noi, quindi non avrebbe senso per me se non per mera speculazione tecnica teorica assai astratta avere un sistema meccanico preciso al centesimo. Perché tanto anche avendolo nessuno di noi sarebbe in grado di misurare non dico al centesimo ma al decimo di secondo la durata di un evento....quindi preferisco di gran lunga questa soluzione che mi consente un vero cronometraggio, anche lungo, un orologio confortevole nell'uso e senza silicio. Nel momento in cui qualcun altro sarà in grado di trovare una soluzione migliore di questa, allora concluderò che il Journe sarà superato. Ma al momento non la vedo, e quindi per me il giudizio negativo è errato, non condivisibile.
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mbelt

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Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #73 il: Ottobre 29, 2015, 23:40:54 pm »
Il fatto é che da Journe si pretende sempre più degli altri, non ci si aspettano mezze misure o semplificazioni, e quindi i giudizi sono sempre più severi che neella media degli altri.
É vero, il centigraphe tecnicamente non misura il centesimo di secondo, come lo stiking 10th fa col decimo di secondo, ma resta comunque un orologio straordinario e fuori dal comune (nonostante non sia tra i miei FPJ preferiti)
Ma a me sembra che col Centigraph abbia dato di più di ogni altro costruttore di cronografi meccanici per stimare il centesimo di secondo, perché di più non ha senso fare su un orologio meccanico da polso e non è stato fatto nella realtà.
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2015, 23:43:16 pm da mbelt »
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erm2833

Re:FP Journe Quantième perpetuel: le video
« Risposta #74 il: Ottobre 29, 2015, 23:51:51 pm »
La questione é ampiamente stata trattata in passato, l'errore introdotto nella misura dal perditempo legato ai riflessi dell'operatore é di ordine di grandezza superiore a quello intrinseco nello strumento di misura, motivo per il quale trovo superfluo, sul piano pratico, già la misura del decimo di secondo di uno striking 10th, figuriamoci il centesimo di secondo. Questo sul piano pratico.

Sul piano puramente concettuale tuttavia non si può fare a meno di rilevare che, tecnicamente, misurare e stimare sono due cose diverse, la misura esatta altro non é che una stima senza errore alcuno, questo sul piano teorico. Un conto é una sfera che si muove discretamente per 100 volte al secondo e misura su apposita scala il centesimo di secondo, un altro conto é invece una sfera che nel suo movimento sulla medesima scala stima e approssima una misura, seppur con un errore che é di ordine di grandezza irrilevante rispetto ad altri errori indotti nella misura da altri fattori, e quindi comunque "sufficientemente precisa" (eviterò di tediarvi con nozioni tecniche come il concetto di errore accettabile o i test di affidabilità delle misure)


Che si provi ad esempio ad usare un cronografo classico con la scala a 1/5 di secondo. Schiacciate lo start arrivate esattamente a 10 secondi e poi fermate cercando di essere il più precisi possibile, poi osservate con il lentino dove è la sfera bloccata, su quale tacca.
Fate per 5 volte la stessa operazione ed osservate quante volte la sfera si è bloccata esattamente sulla tacca del 10.
Io l'ho fatto ora con un 7750, sono riuscito intuitivamente a centrare perfettamente il 10 solo 2 volte su 5. Per 3 volte ho mancato il bersaglio di 1/5 di secondo, che vuol dire che il 60% delle volte ho commesso un errore. Limiti dei riflessi e tempi di reazione umani, uniti al tempo della pressione del tasto.
Pero' tu,Leandro,non sei un cronometrista e non sei abituato o allenato a cronometrare.
Uno che lo fa di "mestriere" il quinto di secondo lo becca 10 volte su 10,e se invece che un polso usa un cronografo meccanico da gara becca con la stessa percentuale il decimo e si avvicina al centesimo.
Alla prossima cena ti faccio esercitare con i Lemania e gli Omega...