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Tutte le tasse che sogna il PD

ciaca

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Tutte le tasse che sogna il PD
« il: Novembre 30, 2015, 09:25:16 am »
Dalle biciclette ai cimiteri: tutte le tasse che sogna il Pd

Paolo Bracalini

Mancava solo la «bici-tax», eccola. L'idea è del senatore Marco Filippi, capogruppo Pd in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama. Nel suo emendamento alla riforma del codice della strada il senatore propone di inserire questa novità: «Individuare criteri e modalità d'identificazione delle biciclette nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti», «attraverso un'idonea tariffa per i proprietari». In pratica, traducono le associazioni dei ciclisti già in rivolta, un bollo e una targa anche per le biciclette.

Il senatore piddino, assalito su Twitter, si difende spiegando di non essere stato capito: «Per favore leggere tutti, l'emendamento è riferito a cicli adibiti a trasporto di merci o persone per attività commerciali: la sicurezza è la priorità!». Ma la spiegazione non sembra convincere molti, anche perché l'emendamento parla di «biciclette e veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone»: in poche parole tutte le biciclette. Perciò, scrive ad esempio il blog Salvaiciclisti, «chiediamo, e non smetteremo di farlo, al senatore Marco Filippi di ritirare il suo emendamento». Se il senatore Pd intendeva altro rispetto a bollo e targa per le bici, forse gli conviene modificare il testo dell'emendamento, troppo ambiguo. Per ora il risultato che ha ottenuto è una pagina personale su Wikipedia, dove l'unica nota biografica presente è questa: «Nel novembre 2015, con un emendamento a un ddl delega, ha proposto di eventualmente tassare le biciclette».Sarà un caso, ma non è la prima volta che il Partito Democratico dimostra una notevole fantasia fiscale.

Questa estate, in pieno incubo da default della Grecia, il deputato del Pd Giampaolo Galli ha pensato che per evitare la Grexit, l'unica soluzione fosse una Grextax, un'imposta per finanziare i debiti di Atene. «Default o exit sarebbero devastazione per loro e per Ue. Non possiamo consentirlo. Occorre una tassa per la Grecia» aveva scritto sui social, prima di essere anche lui crivellato dalle critiche. Ma dalle fervide menti dei parlamentari Pd è uscita anche una tassa sui morti, visto che sui vivi la pressione fiscale invade già ogni campo. Il disegno di legge sulla disciplina delle attività funerarie presentato a prima firma dal senatore democratico Vaccari e controfirmato da mezzo Senato piddino, chiede di introdurre l'Iva al 10% sui servizi funebri, e a questa aggiungere una tassa una tantum di 30 euro (rivalutata ogni anno secondo gli indici Istat) per ogni operazione funebre che il parente del defunto abbia la sventura di chiedere (tumulare il caro estinto, cremarlo...).

Ancora più avanti, però, un piccolo comune della rossa Emilia Romagna, Castelvetro Piacentino, a guida Pd, dove hanno messo direttamente l'Imu anche sulle tombe.Mentre la Camera ha da poco approvato lo ius soli per concedere la cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri residenti in Italia, ai figli di italiani residenti all'estero il Pd ha regalato un'imposta di 300 euro, una tassa (emendamento firmato da Giorgio Tonini del Pd) per vedersi riconosciuta anche la cittadinanza italiana, pur essendo nati da genitori italiani. Alla Camera poi era spuntata ad un certo punta anche una tassa di scopo per i possessori di cani e gatti, «con l'obiettivo di finanziare iniziative contro il randagismo», subito cancellata dopo l'esplosione delle inevitabili proteste contro l'emendamento. Anche quello, per coincidenza, a firma Pd.

Il Giornale

Insomma, piccoli "statisti" crescono
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 09:27:11 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #1 il: Novembre 30, 2015, 09:40:10 am »
Angelo cerca di capirli!
Da li esce il loro stipendio, cercano di aguzzare l'ingegno poveretti! (poveretti soprattutto noi! :'( )

Airangel

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #2 il: Novembre 30, 2015, 11:21:26 am »
ragazzi, quando si parla di politica non in generale, ma nello specifico, ovvero citando partiti, il terreno è scivoloso e delicato.
Quindi rispettate tutte le opinioni senza trascendere sennò sego e chiudo ok?
Vi mettiamo alla prova, sapete che qui potete parlare di tutto ma sempre nell'alveo di cui sopra.
Grazie.

ALAN FORD

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #3 il: Novembre 30, 2015, 11:34:51 am »
E che abbiamo detto di male o di non vero?

ciaca

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #4 il: Novembre 30, 2015, 11:42:00 am »
Ma infatti non ho ben compreso il problema, io ho solo riportato un articolo letto su il giornale di oggi, con tanto di fonte citata in calce. :)

Ricordo un grande economista (Maffeo Pantaleoni) che disse che qualunque imbecille sarebbe capace di inventarsi una nuova tassa, vogliamo "segarlo"?

Il fatto che le 4 proposte di tasse discusse nell'articolo, e che appaiono di idiozia rara, abbiano poi la stessa paternità politica, quella del PD, potrebbe essere una coincidenza oppure no. Ognuno in tal senso potrà farsi la propria opinione.
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 11:46:33 am da ciaca »
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Airangel

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #5 il: Novembre 30, 2015, 12:05:21 pm »
ragazzi, per esperienza so che quando si parla di politica spesso si trascende, non ho detto che NON potete parlarne, ho solo detto che non vogliamo che si trascenda, appunto perchè la politica è uno dei temi hot in qualunque posto di conversazione, che sia al bar o in ufficio o nel forum.

Detto questo, potete tranquillamente scriverne.

Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #6 il: Novembre 30, 2015, 13:53:14 pm »
Ma quali tasse?

Il governo Renzi ha abbassato le tasse, la fiducia è alle stelle, ha sconfitto i temibili centurioni davanti al colosseo... allacciatevi le cinture che si decolla!

Siamo senza speranza
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

lupo

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #7 il: Novembre 30, 2015, 19:16:42 pm »
Il problema tasse, una cosa grottesca chiunque ne parla di qualsiasi colore politico li vuole abolire .Unica certezza che quando sono al governo hanno sempre un modo per farti un salasso. Inutile illudersi, questi sono tutti eguali e i spillano quattrini a gogo

ciaca

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #8 il: Novembre 30, 2015, 19:37:47 pm »
Il "sono tutti uguali", almeno con riferimento all'andamento della pressione fiscale al variare dei governi, mi sembra un luogo comune smentito dai fatti.



Anche da questo grafico ognuno può trarre le sue conclusioni.
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mbelt

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #9 il: Novembre 30, 2015, 20:01:26 pm »
Se si intende scrivere seriamente, allora quel grafico non indica nulla. Perché ogni governo teoricamente può abbassare le tasse, ma se non diminuisce la spesa pubblica ( oltre 800 miliardi di euro l'anno) il governo successivo le deve aumentare ancora di più ....e così è andata avanti sino ad ora. Per ora nessun governo ha ridotto la spesa pubblica, che in gran parte è in comprimibile,ma larga parte si può ridurre ma ci vuole volontà. Volontà che aveva Tommaso Paoda Schioppa, che è stato il primo a provare a ridurre le spese. Non ha avuto il tempo ma ha posto le basi per farlo. Poi è mancata la voltontà. Peraltro in certi momenti e con certi governi l'avanzo primario ( necessario per ridurre il debito pubblico) era aumentato, e altri l'hanno azzerato. Non scrivo chi ha fatto chi, tanto basta cercare e si scopre facilmente. C'è stato pure un governo, non dico quale, che ha concesso ai dipendenti pubblici un aumento da capogiro, per colpa di un vicepremier.....c'è stato anche un governo che ha firmato il fiscal compact, salvo poi denunciarlo quando è andato all'opposizione.
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 20:04:16 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #10 il: Novembre 30, 2015, 20:35:11 pm »
Solo una precisazione, quella è pressione fiscale in rapporto al PIL, non in valore assoluto.
Riduzioni delle percentuali potrebbero anche registrarsi a maggiori entrate dell'erario, per il sol fatto che le tasse aumentano meno del PIL il rapporto scende.
Una "politica" fiscale degna di questo nome non può prescindere da una attenta sinergia e valutazioni delle "politiche economiche". Resta da chiedersi quale sia il concetto di "politica fiscale ed economica" di chi questo rapporto lo ha sempre fatto schizzare alle stelle, salvo rare eccezioni.
sul discorso dell'abbassamento delle spese ovviamente sfondi il portone del buon senso, ed è li che si misura la vera capacità "politica". Che evidentemente in questo paese è nulla, quale che sia il colore o il nome dei partiti.
Ma che ci sia una parte politica che ha una particolare concezione dello stato e delle tasse, come soluzione di tutti i (suoi) problemi, e più di ogni altro, mi pare un dato di fatto.
Infatti la proposta di immatricolare e tassare le biciclette mica viene da destra....
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mbelt

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #11 il: Novembre 30, 2015, 20:56:57 pm »
Solo una precisazione, quella è pressione fiscale in rapporto al PIL, non in valore assoluto.
Riduzioni delle percentuali potrebbero anche registrarsi a maggiori entrate dell'erario, per il sol fatto che le tasse aumentano meno del PIL il rapporto scende.
Una "politica" fiscale degna di questo nome non può prescindere da una attenta sinergia e valutazioni delle "politiche economiche". Resta da chiedersi quale sia il concetto di "politica fiscale ed economica" di chi questo rapporto lo ha sempre fatto schizzare alle stelle, salvo rare eccezioni.
sul discorso dell'abbassamento delle spese ovviamente sfondi il portone del buon senso, ed è li che si misura la vera capacità "politica". Che evidentemente in questo paese è nulla, quale che sia il colore o il nome dei partiti.
Ma che ci sia una parte politica che ha una particolare concezione dello stato e delle tasse, come soluzione di tutti i (suoi) problemi, e più di ogni altro, mi pare un dato di fatto.
Infatti la proposta di immatricolare e tassare le biciclette mica viene da destra....
È strumentale attribuire ad un partito la proposta di un parlamentare, perché io ne potrei raccontare tante. Ogni parlamentare è libero di presentare un numero infinito di proposte di legge. Quelle concordate con il partito hanno un primo firmatario, e poi tant'è firme dei leader e del capogruppo. Io contesto nettamente che esista in Italia un partito per tasse basse e uno per le tasse alte. Infatti il problema non è mai stato abbassare le tasse ma fare in modo di non doverle aumentare dopo con gli interessi. E su questo ci sono alcuni fatti che ho riassunto prima è che dicono chia ha provato a lavorare seriamente e chi ha fatto propaganda. Andate a scoprire chi sono i governi che si sono resi responsabili di certe cose. E ricordo pure che Monti era bipartisan e ha dovuto affrontare molti guai provocato dal governo precedente che non solo non ha ridotto la spesa pubblica ma l'ha aumentata....
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 20:59:56 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #12 il: Novembre 30, 2015, 21:12:39 pm »
Anche l'attuale presidente del consiglio mi pare si batta per una maggiore "flessibilità" che tradotto significa maggiore spesa in deroga ai patti di stabilità europea, e mi pare che la politica keyneskana della maggiore spesa pubblica sia stata, in questi anni, il cavallo di battaglia di molti esponenti di vertice di quel partito, inclusi alcuni recentemente fuoriusciti. Mi pare anche che molteplici siano stati i "commissari" preposti alla "spending review" i cui risultati non sono pervenuti (tutti si sono dimessi dall'incarico in palese polemica con l'indirizzo politico di chi li aveva nominati) mentre, a memoria, non ricordo un solo esponente di quel partito aver mai centrato la propria attenzione sulle politiche di contenimento della spesa pubblica. Come è anche logico in termini di opportunismo elettorale, visto che l'elettorato di quel partito ha il suo zoccolo duro nel pubblico impiego e negli apparati di stato, che della spesa pubblica costituiscono un corposo capitolo.
Mi pare, infine, che scrivere che il governo Monti sia stato un governo "bipartisan" equivalga ad affibbiare ad una pornostar l'appellativo di diversamente vergine, che poi sotto al ricatto europeo i provvedimenti criminogeni di quel governo siano stati in modo vile avallati da tutto il parlamento terrorizzato dall'idea di vedersi sottrarre dalla troika i fili del giocattolo non mi sembra possa bastare a connotare quel governo come "bipartisan" visto che a volerlo, oltre all'imposizione della tecnocrazia europea, sia stato proprio quel partito, che infatti il professore della Bocconi lo ha prima esaltato come soluzione taumaturgica di tutti i mali salvo poi rinnegarlo alla prima occasione utile.
Se non esiste un "partito delle tasse" ce n'è uno che ci assomiglia molto più di tutti gli altri messi insieme, perchè non si capisce come mai potrebbe diminuire la pressione fiscale aumentando la spesa pubblica, tanto più in un quadro di stagnazione e recessione economica, che è la ricetta che il PD ci ha propinato per anni giusto per consolidare il proprio consenso elettorale nelle corporazioni d'apparato che di tale spesa vivono; il che non significa che gli altri siano esenti da responsabilità politiche anche molto gravi, forse anche più gravi nella misura in cui hanno goduto di un ampio consenso trasversale (cosa della quale il PD non ha mai goduto, gli italiani sono stupidi furbi) che hanno utilizzato solo ed esclusivamente per risolvere problemi di cortile di un certo apparato politico e null'altro.
Ma questa è altra storia, io di "lavoro serio" negli ultimi 20 anni di politica italiana in parlamento non ne vedo traccia nemmeno se mi ammazzo di canne e allucinogeni.
E le condizioni in cui versa il paese mi pare ne siano la prova più evidente.
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 21:19:43 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #13 il: Novembre 30, 2015, 21:35:09 pm »
Prima che un economista molto serio , di nome Tommaso Padoa Schioppa, ministro del Governo Prodi II, avviasse la prima spending review in Italia nessun governo precedente aveva mai provato a ridurre la spesa pubblica. Anzi, i dati ci dicono che la spesa pubblica è aumentata esponenzialmente con i governi Berlusconi II e IIi. Anzi, tu dici che gli statali sono elettori del PD. Fatto sta che l'ultimo aumento abnorme delle retribuzioni pubbliche, superiori all'inflazioni, lo ha fatto il Berlusconi II. Berlusconi ha vinto le elezioni sempre con la promessa di ridurre le tasse, ma in realtà, anche quando ha fatto qualcosa, ma poco poco, poiché aumentava la spesa pubblica come mai aveva ffatto Prodi, dopo le tasse venivano aumentate anche con gli interessi. Non solo ma a volte si sono tagliati i trasferimenti alle regioni che hanno aumentato a dismisura le tasse locali ( ricordate il federalismo fasullo della Lega, che guai ha provocato e altri poteva provocare se non fosse stato stoppato). Non ha senso vedere la pressione fiscale statale, va vista quella statale e quella regionale e comunale, e vanno sommate. Andiamo a vedere il debito pubblico e l'avanzo primario. Durante il primo governo Prodi il debito fu abbassato, è riportato in alto da Berlusconi. Guardate l'avanzo primario, azzerato da Berlusconi. Quindi di cosa stiamo discutendo, della propaganda? Libero di farlo, io non sono interessato.Guarda alla tua terra Angelo, terra di sprechi pubblici clamorosi e vergognosi: vedi differenze fra centrodestra e centrosinistra nel contenere la spesa o nell'aumentarka con ogni scusa? Io non le vedo.  Quindi in Italia in materia è esistito un grande è solo partito che ha aumentato la spesa pubblica, e quindi le tasse, a dismisura. E Monti, Angelo, è stato sostenuto da entrambi i poli, da Berlusconi, dall'udc e da Bersani, salvo poi dopo fare finta di essereh stato all'opposizione. Ma le tante fiduce  di Monti parlano chiaro su chi sosteneva il Governo, e d'altronde era una cosa ufficiale ( peraltro senza Berlusconi Monti mai avrebbe potuto entrare in carica. Poi Monti ha fatto errori ma anche cose molto positive), e diversi ministri furono scelti da Berlusconi. E altri da Bersani, e altri da Casini. Quindi non spiegare a me chi sosteneva Monti, visto che c'ero, forse lo so....
Ridurre le tasse, o meglio promettere di ridurle , è facile, e tutti sanno che porta voti, anche l'attuale premier. Ma quello che nessuno fa, compreso l'attuale, è ridurre la spesa, che invece è molto difficile perché richiede riforme dolorose, e qualcuno perderà soldi. È da questo che si valuta un governo in Italia sul piano fiscale, non da chi le spara più grosse, e poi fa il contrario. E qualcuno ci crede pure.
D'altro canto, quando e come si è formato il debito pubblico? Si è formato nel biennio 70 e 80, con una accentuazione forte di Bettino Craxi, ma con il socio di maggioranza che si chiamava DC. È bene ricordarlo. Il primo premier che inverti e abbassò il debito è stato Prodi.
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 21:46:05 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Tutte le tasse che sogna il PD
« Risposta #14 il: Novembre 30, 2015, 21:49:15 pm »
Marco, io sulla spesa pubblica ho già premesso di essere assolutamente daccordo, non esiste in Italia partito della minor spesa e partito della maggior spesa, perchè tutto l'apparato vive di clientele e rendite, e le clientele e le rendite si fanno con la spesa.
Tu guardi la cosa dal punto di vista della spesa, e io ti seguo. Non si salva nessuno.

Però c'è un partito, più di ogni altro, che la spesa - soprattutto un certo tipo di spesa detta "sociale" ma che si pronuncia "clientelare" e "improduttiva" - l'ha sempre difesa (e che infatti ha fatto delle teorie economiche keynesiane, in modo palesemente strumentale, il proprio manifesto) e le tasse per finanziarla (sempre sulle spalle dei contribuenti che non afferiscono al proprio elettorato, prevalentemente risparmiatori, partite iva e PMI) le ha sempre aumentate. E questo è un dato storico, non un'opinione.
Ripeto, io non intendo certo assolvere l'altra parte politica dalle proprie responasabilità, che ho già premesso essere per me enormemente superiori.

La teoria in base alla quale i governi del dopo hanno aumentato la pressione per coprire le maggiori spese del governo di prim non regge, il solito vecchio refrain. Non si capisce perchè, infatti, per correggere le maggiori spese di chi è venuto prima si debba scaricarle sui contribuenti e non invece tagliarle. Evidentemente le maggiori spese, chiunque ne fosse l'artefice, facevano comodo a tutti, anche alla parte avversa, che poi troppo avcersa non doveva essere visto che la mangiatoia è uguale per tutti. E come si dice, "Pantalone paga".

Poi, per me, il problema della spesa non è nemmeno quello della sua "riduzione" quanto quello della sua riqualificazione, da spesa improduttiva per finanziare rendite e clientele a spesa capace di creare sviluppo (che è poi il fondamento delle teorie keynesiane da troppi strumentalizzate pervicacemente).

Ma per una tale operazione, che è si "politica" e non meramente ragionieristica come un generalizzato taglio lineare ed aritmetico, occorrono "statisti" e non cetto la qualunque. Statisti capaci di scelte scomode, di anteporre interessi generali ad altri di cortile, di ragionare appunto da statisti e non da opportunisti, dotati di autorevolezza e autoritari la dove necessario, capaci di fare "quello che va fatto" costi quel che costi; statisti di cui non si vede nemmeno l'ombra, tanto che un onesto burocrate ragioniere come Padoa Schioppa rischia di essere scambiato per uno "statista", al pari di certi parolai.
Statisti che evidentemente a questo ceto politico non possono appartenere, il che è il vero dramma di questo paese avvitato sulla sua mediocrità.
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 22:14:19 pm da ciaca »
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