Orologico Forum 3.0

Il mercato e il classicismo

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #75 il: Dicembre 12, 2015, 15:37:34 pm »
A morto mi sono toccato le palle....

 :D :D :D

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #76 il: Dicembre 12, 2015, 16:10:24 pm »
Dici? e i Cellinii? 😎 di che marca sono...😜 hanno da poco rinnovato la gamma...😂

Infatti anche quelli proprio stufosi...  Vendite scarsissime ...

Sportività classica ... Dinamismo professionale .... 200 all'ora...

Un se po' andare al l'aperiparty e poi al discopub con un Roth mono pulsante ... Te pjano per tu nonno .... 8)

...e per te, come "te pjano" gli altri è tanto importante è vero?? per questo scegli qualcosa che è considerato "conforme" ai gusti degli altri? "conforme" all'idea di successo? qualcosa che possa esser economicamente capito e tradotto in quell'immagine economica e di successo a cui tanto "aspiri"?
E' per persone come te che vengono scelti attori, calciatori, tronisti per sponsorizzare un prodotto, un orologio che altrimenti non avrebbe motivi e spunti di particolare interesse.....uomini immagine di successo, sicuri, forti che fanno sentire altrettanto chi, indossando gli stessi segnatempo, spera di riuscir a celare le proprie insicurezze.

Nel mio settore ci sono i collezionisti di riferimento, collezionisti ricchi, colti, sicuri dei propri gusti che come talent scout girano e acquisiscono ciò che più gli piace e che ritengono artisticamente valido....e poi, poi c'è una pletora di collezionisti insicuri dei propri gusti, della propria cultura artistica che come voyeur attendono di scorgere cosa fanno i primi per correre poi a fare altrettanto, come se carattere, successo si potessero trasferire nel possesso di uno stesso artista (o, perchè no, nello stesso orologio).

Tornando a bomba, il DR Monopulsante, Io lo indosso serenamente in contesti assai più "in", giovani, e dinamici, dell'aperiparty, senza problemi, entusiasta e fiero della Mia scelta, lì, in mezzo a orologi tutti eguali, banali, indossati da chi si professa appassionato e "fine" conoscitore, e da chi non ha alcuna cultura del settore.
« Ultima modifica: Dicembre 13, 2015, 06:36:39 am da claudio969 »

Planar

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #77 il: Dicembre 12, 2015, 16:47:25 pm »
Voi invece trasudate vecchiume , stantio , antico , passato...polvere ,  Morto ...  8)  :P

Tiè! Mi tocco pure io  :P

Istaro

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #78 il: Dicembre 12, 2015, 18:43:47 pm »
Dici? e i Cellinii?  di che marca sono... hanno da poco rinnovato la gamma...

Infatti anche quelli proprio stufosi...  Vendite scarsissime ...

Sportività classica ... Dinamismo professionale .... 200 all'ora...

Un se po' andare al l'aperiparty e poi al discopub con un Roth mono pulsante ... Te pjano per tu nonno .... 8)

Onestamente, trasudi conformismo ed omologazione da ogni poro, non ti fai paura da solo?!

Sono convinto che massotto scherza.

Il "tipo" di uomo giovanil-impegnato che cerca di impersonare, infatti, è una tale collezione di stereotipi pubblicitari (aperiparty, discopub, 200 all'ora, non esser "vecchi") che non la trovi - tutta insieme e così dozzinale - neanche in un diciottenne sfigato...  ;D

Lui esaspera i concetti, recita una parte, per il gusto di spiazzare e prendere in giro (pensa) gli altri forumisti.

Beato lui che si diverte così... ::)
« Ultima modifica: Dicembre 12, 2015, 18:47:14 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #79 il: Dicembre 12, 2015, 20:16:05 pm »
Ne tipi ne stereotipi... La società moderna e questa .(50/60enni ) ..che uno l'accetti o no...

I 18nni si fanno le canne e sono sempre ubriachi ...e non fanno parte della mia valutazione .

L'uomo moderno e dinamico vive così... Taluni si sforzano di pensare che non sia affatto così...

Massotto come sempre cerca di stare al centro ....  :)


Istaro

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #80 il: Dicembre 12, 2015, 22:41:19 pm »
"Massotto sempre al centro"...

...ma che parli in terza persona come Fonzie?  :o  ;D
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

range

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #81 il: Dicembre 12, 2015, 23:10:55 pm »
Massò na domanda.... ma ndo ca@@o vivi...😂 😂 😂

18enni tutti ubriaci e tossici... uomini moderni tipo robot tutti uguali che non hanno manco tempo pe fasse na pelle... qua l'unico che se sforza me pare che sei te a sparà cazzate...😂 😂 😂

Però ammetto che a leggete me fai tajà...😄😄😄

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #82 il: Dicembre 12, 2015, 23:16:20 pm »
Massò na domanda.... ma ndo ca@@o vivi...😂 😂 😂

18enni tutti ubriaci e tossici... uomini moderni tipo robot tutti uguali che non hanno manco tempo pe fasse na pelle... qua l'unico che se sforza me pare che sei te a sparà cazzate...😂 😂 😂

Però ammetto che a leggete me fai tajà...😄😄😄

 :D :D :D

Planar

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #83 il: Dicembre 12, 2015, 23:53:02 pm »
Ne tipi ne stereotipi... La società moderna e questa .(50/60enni ) ..che uno l'accetti o no...

I 18nni si fanno le canne e sono sempre ubriachi ...e non fanno parte della mia valutazione .

L'uomo moderno e dinamico vive così... Taluni si sforzano di pensare che non sia affatto così...

Massotto come sempre cerca di stare al centro ....  :)

Taluni, invece, vivono come accidenti pare a loro infischiandosene di quel che fanno e pensano gli altri. Ma tu non sei un taluno di questi, tu vivi (a 200 all'ora) secondo standards impostiti dalla massa, beato te, che culo...  :D

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #84 il: Dicembre 13, 2015, 07:15:36 am »
no , io sono uno che vive ad osservare quelli che parlano di Dress Code e Roth e di quelli che comprano Roelx e vanno agli aperiparty con i colleghi o che fanno fitness alle 6 di pomeriggio nella palestra alla moda ...

Io vivo al centro , cerco almeno  :P :P

.... e mi diverto a leggere voi "Dressed code"  teatrali di antico e artistico stampo ( tutto da dimostrare poi perche non vi conosco ) e i Rolexari ....di là ...  8) 8)


guagua72

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #85 il: Dicembre 13, 2015, 07:38:59 am »
Il mercato e il classicismo:
Il mercato impone, giustamente, un prototipo di uomo dinamico, in forma, sempre pronto a cavalcare la tendenza del momento. Questo uomo naviga nei mari tranquilli e si culla nelle comodità di un gusto e nelle scelte effettuate da altri al suo posto.
Il classicismo, termine derivato da classico, non in senso stretto, fa sì che un uomo abbia memoria, memoria del passato, memoria delle proprie radici culturali, memoria anche di una certa orologeria. attenzione, avere memoria non significa essere nostalgici, si guarda al passato per comprendere meglio il futuro. "un occhio al passato ma lo sguardo dritto e aperto al futuro". Come diceva un cantautore delle mie parti…..

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #86 il: Dicembre 13, 2015, 07:51:56 am »
E' il contrario ... la verità che gli uomini "vecchi" non esistono piu... e l'uomo è dinamico per sua scelta e per sua scelta "guida" il mercato a certi modus ....

Non è che un vecchio con il Clatrava vede il coetaneo che fa fitness con il GMT2 e quindi lo segue... quello resta vecchio ...

E' che stanno scomparendo i "teatranti" ( posso chiamarvi cosi' ? ) dressed code per scelta di vita convinta ( sempre tutto da dimostrare ) e non per partito preso

...non per dovere d'ufficio o per protocollo del  momento .... :P 8)

Non guardate quelli che entrano alla Scala di Milano con il vestito e l'ultrapiatto Breguet...il 97% lo fanno per protocollo , immagine o cose del genere,,ma je ne po' frregà de meno e manco sanno cos'e il Piaget che hanno al polso ... :P :P :P

guagua72

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #87 il: Dicembre 13, 2015, 08:02:40 am »
Ammesso che il classico non attrae più , e che il nuovo classico non c'è, o almeno non c'è consenso su di esso, per le tesi di Istaro che hanno una loro Valenza non spiegano la concentrazione ripeto soprattutto in Italia ( ma non solo) su quattro o cinque referenze. A mio avviso il fenomeno si spiega con l'influenza di vari fattori. Per me molto più importante del fattore di genere descritto da Istaro è il fatto che il mercato si è troppo allargato  in termini di produzione rispetto alla domanda e ai prezzi, per cui molto comprano solo e vedono l'investimento e la riconoscibilità. Queste due cose spiegano quello che la teoria di genere non spiegherebbe mai.

Ecco Marco, questo offre uno spunto interessante per una teoria economica. Se il mercato si allarga e lo fa uniformandosi sempre su quelle quattro o cinque referenze, investimento e riconoscibilità stimolano gli acquisti, ma i prezzi prima o poi dovrebbero subire una fase di stallo o il mercato degli orologi avrà capacità infinite di assorbimento di quelle stesse referenze?

Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #88 il: Dicembre 17, 2015, 11:53:11 am »
"Essere o voler sembrare di essere", questo è il dilemma... ;)
Problema per altro da dover affrontare in adolescenza e non in terza età dove più che trendy si è quasi ridicoli a fare i giovanotti spensierati...
Ma poi mi dite che cacchio c'entra sta roba qua con la passione per gli orologi e l'orologeria?! :'(
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Il mercato e il classicismo
« Risposta #89 il: Dicembre 18, 2015, 00:14:40 am »
Ammesso che il classico non attrae più , e che il nuovo classico non c'è, o almeno non c'è consenso su di esso, per le tesi di Istaro che hanno una loro Valenza non spiegano la concentrazione ripeto soprattutto in Italia ( ma non solo) su quattro o cinque referenze. A mio avviso il fenomeno si spiega con l'influenza di vari fattori. Per me molto più importante del fattore di genere descritto da Istaro è il fatto che il mercato si è troppo allargato  in termini di produzione rispetto alla domanda e ai prezzi, per cui molto comprano solo e vedono l'investimento e la riconoscibilità. Queste due cose spiegano quello che la teoria di genere non spiegherebbe mai.

Ecco Marco, questo offre uno spunto interessante per una teoria economica. Se il mercato si allarga e lo fa uniformandosi sempre su quelle quattro o cinque referenze, investimento e riconoscibilità stimolano gli acquisti, ma i prezzi prima o poi dovrebbero subire una fase di stallo o il mercato degli orologi avrà capacità infinite di assorbimento di quelle stesse referenze?

Le referenze cambiano a secondo dei mercati, in USA per esempio si vendono tanto gli off shore che altrove nessuno si fila, quello che invece é costante é la tipologia di queste referenze popolari, sempre "sportive".
Le ragioni credo che ce le siamo chiarite, qualcuno ne fa una questione di eterna giovinezza (come se bastasse l'off shore o il Rolex a non farti ammosciare il pisello e a non farti cadere le palle... ) mentre a me pare un lavaggio del cervello su scala planetaria.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"