Orologico Forum 3.0

Giulia Alfa Romeo

ALAN FORD

  • *****
  • 8005
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #45 il: Febbraio 21, 2016, 21:06:26 pm »
pure usata poi lavolevo! ;D

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #46 il: Febbraio 21, 2016, 22:16:45 pm »
Questa le batte tutte, magnifica: https://www.youtube.com/watch?v=XRbnO8oStFI
Qui iniziamo ad andare troppo indietro nel tempo per i miei gusti. Bellissima come linee ma troppo "antica".

Ora una domanda che ci riporta al mondo degli orologi:
Nel servizio dicono chiaramente che per restaurarla moltissimi pezzi sono stati ricostruiti di sana pianta perchè introvabili.
Addirittura anche parti importanti della carrozzeria.
Quindi possiamo dire che l'auto non è "coeva", però mi sembra che in questo campo interventi del genere sono accettati, come anche il montare pezzi originali ma di fornitura successiva.
Perchè noi (mi ci metto anche io) siamo così integralisti allora?
Basta scoprire un vetro di fornitura o peggio una lancetta per far calare drasticamente il valore di un orologio. Per le auto d'epoca non succede invece....
Mi è già capitato di trattare questa questione in altri topic, forse anche su altri forum. Quello che dici è vero: sulle auto da sempre si accetta la non coevità. In parte è inevitabile: l'auto ha pezzi di puro consumo, che devono essere sostituiti, e non può andare in strada in condizioni di non sicurezza. Diverso il caso di un orologio di epoca che sarà usato saltuariamente, che non ha pezzi che necessariamente devono essere sostituiti, che al limite può essere messo al polso occasionalmente anche se non in forma al cento per cento.
Ma anche nell'automobilismo storico da due anni sta accadendo qualcosa. Molti a questo punto preferiscono la coevità al massimo di tutto, al costo di non restaurare. Vengono venduti a peso d'oro ormai rottami, non più per i pezzi di ricambio, ma per tenerli così ed esporli c0sì ai saloni di Autostoriche più prestigiose. E' folle ma sta succedendo, addirittura alcuni noti collezionisti tentano di conservare anche le ragnatele.
Ad ogni modo ho capito che il collezionismo di orologi attira i maniaci come forse nulla d'altro....
« Ultima modifica: Febbraio 21, 2016, 22:30:34 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #47 il: Febbraio 22, 2016, 01:21:21 am »
Si vero Marco, attira maniaci come la carta moschicida

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #48 il: Febbraio 26, 2016, 19:19:15 pm »
Altre notizie sull'ultimo piano industriale di Marchionne, notizie importanti che in Italia hanno fatto poco rumore. Anzitutto, Marchionne aveva promesso otto modelli tutti nuovi . Di questi otto modelli, vedremo solo Giulia e Suv derivato da Giulia, gli altri sono rimandati a data incerta 2018-2020.
Nel frattempo cambia tutta la strategia americane e gli equilibri del gruppo FCA. Come sapete il Brasile è stato per anni un punto di forza, ma una gravissima crisi economica ha fatto segnare su questo mercato crolli delle vendite come mai si sono visti in Italia, e non è prevista una risalita a breve. Quindi rimane come serbatoio di ricavi e utili solo gli USA, dove con il costo della benzina basso come non mai sono tornate alla grande i SUV giganteschi e i pick -up ( questi ultimi ancora in crescita). Quindi Marchionne ha deciso di smettere di produrre con il marchio Chrysler berline che non vende, e punta tutto su suv e pick up. Questo però presuppone che il prezzo del barile non salga in maniera significativa nei prossimi anni, e presuppone anche il legarsi ancora di più ad un solo mercato, il che è pericoloso. Queste notizie confermano ancora di più quello che già avevo sostenuto: non ci sono i soldi e neppure le risorse tecniche per rilanciare tutti i marchi ( solo Jeep e Ferrari non hanno bisogno di essere rifondate) , si naviga a vista. Se non interviene una fusione con un gruppo ( ma quale poi, visto che tutti gli altri stanno molto meglio di FCA, persino quella Psa che ha comunque una gamma prodotto e non deve ripartire da zero), penso che il destino sia segnato.
Poi c'è un problema che riguarda Ferrari. Come sapete Marchionne annunciato che intende far aumentare sensibilmente la produzione delle auto del cavallino rampante. Decisione che ha fatto paventare a molti un possibile crollo del mito. Mentre dirigenti e tecnici di punta dell'azienda la stanno lasciando in favore della concorrenza ( per carità, ci sono tante risorse, e nessuno è indispensabile, ma le perplessità aumentano). Ora , voi sapete che il titolo è stato quotato a ottobre 2015 a New York col nome buffo di "Race" , e poi in Italia. Dopo lo scorporo da FCA. Il titolo è andato molto ma molto male. Il prezzo di collocamento è stato fissato in 30 volte gli utili netti, cosa che MAI si fa per le case automobilistiche. Sono multipli solo propri del settore del lusso, che noi conosciamo bene, per ragioni che non ho bisogno di precisare: investimenti troppo alti, guadàgno sulle singole vetture troppo basso, regolamentazioni ambientali sempre più stringenti e costosi, concorrenza spietata..... Ma Ferrari è diversa, ed è stata considerata alla stregua del lusso vero e proprio. Ma siamo sicuri che sia corretto? Ferrari è di certo un costruttore atipico, ma è il suo business pari a quello per esempio di un marchio di alta orologerìa? A ma pare di no. E poi non contrasta con questo l'aumento della produzione preannunciata? È comunque ad oggi il titolo ha seguito il comportamento alla borsa di quelli del settore automotive e non di quelli del lusso...
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2016, 22:09:52 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

  • *****
  • 4826
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #49 il: Febbraio 26, 2016, 19:48:20 pm »
Secondo il mio punto di vista di perfetto incompetente, troppi ripensamenti, cambi di rotta, strategie contrastanti significano solo una cosa: fallimento.

O si crede alle proprie idee e si è capaci di portarle avanti, anche rischiando la poltrona, o non si può essere un capitano d'industria da decine di milioni di euro di compenso.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

  • *****
  • 8005
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #50 il: Febbraio 26, 2016, 21:51:47 pm »
I giapponesi ed i tedeschi con la loro competenza serietà potenza prima o dopo doveva succedere che si mangiassero la concorrenza, quella italiana è praticamente già mangiata, i prossimi saranno i francesi.

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #51 il: Febbraio 26, 2016, 23:52:47 pm »
A me sembra che questi piani industriali siano uno peggiore dell'altro. Investire nei pick up, e nei grandi Suv è folle, perché soprattutto i primi si vendono quasi solo in America del Nord. Se va in crisi quel mercato non ci fai più nulla. Come avete visto io su Maserati avevo visto giusto, quando tutti suonavano la grancassa dicendo che stavano vendendo tanto, e io suggerivo di aspettare che passasse l'effetto novità, ed è passato ancora prima di quanto pensassi. E i numeri sono crudeli rispetto ai piani. Un gruppo di automobile oggi deve essere forte in tutti i continenti per poter competere, soprattutto sui più promettenti, dove il gruppo è quasi assente.
Ma poi sul versante europeo, ammesso che il mercato continui a tirare, loro avranno due modelli Alfa, gli altri sono rinviati a data da destinarsi. Allora io mi chiedo: ammettiamo che domani facciamo finalmente provare la Giulia ai giornalisti e la trovino splendida, superiore a BMW, Jaguar, Audi, etc....resterà praticamente da sola in gamma Alfa Romeo. E con un solo modello in gamma, al limite due, non si ricrea una rete di vendita in Europa, e questo è un fattore che pesa, e molto. Certo faranno dei corner all'interno dei concessionari FCA, in Europa, e in USA lo faranno fare a quelli Chrysler. Ma così le oltre 400.000 auto vendute all'anno per me sono una utopia, anche nell'ipotesi che la Giulia sia superiore alla concorrenza. Per me non tornano i conti, e ha ragione Stefano: finché si continua a cambiare non si costruisce niente di buono in questo settore che richiede pianificazione e costanza di investimenti per anni, questo quando sei consolidato. Se addirittura devi rifondare una marca, come Alfa, beh il compito è ancora molto ma molto più arduo, ed intanto i piani svolazzano come i giornali della famosa canzone di Paolo Conte Bartali.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #52 il: Febbraio 27, 2016, 13:04:44 pm »
Analisi molto fluida e corretta Marco. Aggiungo che la rete vendita coi corner , come supposto da Marco, ha un senso se dietro c'e' un prodotto con una gamma e una casa che può investire. Prendiamo ad esempio il marchio MINI, rivitalizzato da BMW coi corner all'interno dei concessionari. BMW con MINI ha iniziato con un modello e coi corner, poi da questo modello ha creato una gamma. Aggiungo, BMW ha acquistato un marchio MINI che storicamente ha sempre avuto un solo modello. Pensate cosa avrebbe potuto fare un marchio come Alfa Romeo, con una storia automobilistica alle spalle e con decine e decine di modelli storici. Tra l'altro è il marchio, o almeno era,  preferito dagli emigranti. Vendere vendere marchi , per avere risorse. Lancia e Alfa vanno vendute, non creare solo scatolotti vuoti con marchi schiaffati alla belle meglio

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #53 il: Febbraio 27, 2016, 13:09:11 pm »
Io penso che con la vendita di marchi dormienti FCA non ricaverebbe risorse tali da poter fare alcuna differenza. Venderli sarebbe un errore strategico clamoroso perché sono l'unica cosa che FCA ha da mettere sul piatto per attrarre partners in una eventuale fusione, l'unica cosa che possa garantirgli un futuro. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #54 il: Febbraio 27, 2016, 15:39:34 pm »
Io penso che con la vendita di marchi dormienti FCA non ricaverebbe risorse tali da poter fare alcuna differenza. Venderli sarebbe un errore strategico clamoroso perché sono l'unica cosa che FCA ha da mettere sul piatto per attrarre partners in una eventuale fusione, l'unica cosa che possa garantirgli un futuro. :)
Sono d'accordo, oggi se vendessi Alfa ti libereresti dell'unico marchio ancora di prestigio vero del gruppo (escluso Ferrari) e lo dovresti vendere per poco, perché va rifondato completamente, bisogna secondo me buttarci dentro altri 10 miliardi di euro almeno, oltre a quelli già spesi per la Giulia (ne avranno già speso più di uno , secondo me, almeno per la Giulia).
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

  • *****
  • 4826
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #55 il: Febbraio 27, 2016, 18:05:04 pm »
Avere una Giulia solo in una versione di alta gamma non rilancerebbe Alfa e serve a poco per molti motivi.

Primo, se ne venderebbero poche (in Italia pochissime visto il superbollo).
Secondo andrebbero a scontrarsi con altre GT ugualmente potenti e prestigiose, non ultime le Maserati, con esiti fratricidi.
Terzo gli utenti di tali auto non vogliono caxxi e pretendono affidabilità ed allestimenti lusso-sportivi e difficilmente al primo tentativo una casa come FCA, lontana da tempo da tali abitudini, potrà risultare vincente su questi aspetti.

La Giulia da 510Cv ha senso solo se poi dietro c'è una vera gamma.
1.8 Twin Spark, 2.0T Twin Spark, 2.0Tdi, 3.0 V6, 3.0 Tdi almeno.

Poi subito a seguire anche un nuovo modello nel giro di 2 anni.
Solo così si potrebbe sperare in un rilancio.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #56 il: Febbraio 27, 2016, 19:02:25 pm »
E per fare tutto questo (è molto altro) FCA non ha le risorse.
Per questo deve assolutamente fondersi (per esempio con GM).
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

  • *****
  • 4826
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #57 il: Febbraio 27, 2016, 20:09:14 pm »
E per fare tutto questo (è molto altro) FCA non ha le risorse.
Per questo deve assolutamente fondersi (per esempio con GM).
E per colpa di chi?

Non si può dire che non abbia avuto le occasioni per diventare un grande gruppo come Audi-Vw, BMW, GM.
Credo che nessuna altra industria in Italia sia stata aiutata come Fiat.

Che fine ha fatto la valanga di soldi statali, gli introiti dal trasporto pesante su gomma, i regali dei marchi Alfa, Lancia, Autobianchi, Maserati, Ferrari.

Sempre li siamo.
Managment mai all'altezza benchè sia sempre il più pagato del mondo.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #58 il: Febbraio 27, 2016, 22:35:34 pm »
Non ha senso parlare di FCA pensando alla Fiat di 30 anni fa.
FCA non ha risorse perché è un gigante nato dalla fusione di due aziende cotte (Fiat e Chrysler) grazie alla finanza pubblica statunitense.
Sul perché poi aziende come Fiat e Chrysler si siano ridotte ad essere aziende decotte potremmo parlare per mesi ma non cambia il fatto che oggi FCA non ha la benché minima possibilità di realizzare i piani industriali che Marchionne declama ogni 6 mesi perché non ha le risorse per farlo.
Ma se oggi l'italia ha ancora un po' di industria automobilistica lo deve, in buona parte, a Gianni Agnelli prima e a Marchionne poi.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Giulia Alfa Romeo
« Risposta #59 il: Febbraio 28, 2016, 01:11:07 am »
Qualcuno deve soccombere, Ford, FCA e GM, i tre colossi statunitensi, contro VW, BMW, Mercedes. Fuori PSA e Renault. Poi i Giapponesi e poi i Coreani. Circa dodici grandi gruppi, troppi. Nei prossimi dieci anni si dimezzeranno e non vedo FCA in grado di reggersi da sola.