Orologico Forum 3.0

l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere

Bonimba

Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #315 il: Settembre 02, 2016, 17:21:16 pm »
Anche l'Oysterquartz se è per questo è considerato elettromeccanico, hai ragione ma la mia affermazione era più per evidenziare che si tratta comunque di orologi storici a batteria ed in cui è presente un circuito e che non fa grande differenza ai fini del discorso. Ma puntualizzare è sempre corretto se lo sono anche le info. ;)
Si tende a considerare elettromeccanici anche i quarzi , tutti i quarzi tranne quelli completamente digitali , solo perchè ci sono delle componenti meccaniche.
Ma non è così .
La differenza la fa l'organo regolatore che nel caso del Rolex è un quarzo , quindi l'Oysterquartz è un orologio al quarzo , raffinato fin che vuoi ( ma non certo più dei Seiko Twin Quartz o King Quartz) ma un orologio al quarzo
Storicamente ci sono stati gli orologi meccanici , poi gli elettromeccanici tipo Bulova/Hamilton ( che hanno avuto vita breve) poi i quarzi
Anch'io preferisco gli orologi meccanici ma ad un comune meccanico di fascia medio/bassa preferisco di gran lunga un Seiko Twin quartz , ad es ( che si trova pure a poco prezzo)
 :)
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 17:29:16 pm da Bonimba »

Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #316 il: Settembre 02, 2016, 17:34:59 pm »
Anche l'Oysterquartz se è per questo è considerato elettromeccanico, hai ragione ma la mia affermazione era più per evidenziare che si tratta comunque di orologi storici a batteria ed in cui è presente un circuito e che non fa grande differenza ai fini del discorso. Ma puntualizzare è sempre corretto se lo sono anche le info. ;)
Si tende a considerare elettromeccanici anche i quarzi solo perchè ci sono delle componenti meccaniche.
Ma non è così .
La differenza la fa l'organo regolatore che nel caso del Rolex è un quarzo , quindi l'Oysterquartz è un orologio al quarzo , raffinato fin che vuoi ( ma non certo più dei Seiko Twin Quartz o King Quartz) ma un orologio al quarzo
Storicamente ci sono stati gli orologi meccanici , poi gli elettromeccanici tipo Bulova/Hamilton ( che hanno avuto vita breve) poi i quarzi
Anch'io preferisco gli orologi meccanici ma ad un comune meccanico di fascia medio/bassa preferisco di gran lunga un Seiko Twin quartz , ad es ( che si trova pure a poco prezzo)
 :)


Allora siamo uno in più, ma tanto con me possono dire quello che vogliono che resto della mia idea.
L'Oysterquartz è un orologio unico, persino nel design e nella cassa (si vocifera che sia stata addirittura disegnata da G.G.) mentre gli altri Rolex non lo sono, molti condividono la stessa cassa e molti lo stesso movimento(in sintesi, so tutti uguali...)



Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #317 il: Settembre 02, 2016, 18:59:34 pm »
Io continuo a preferire un altrettanto rifinito e curato (ce ne sono) ETA 2892 col bilanciere al posto della pila :)

ma io pure  ;D ;D, però non riesco a dire che questo quarzo sia brutto o che debba costare 1/100 di un orologio meccanico.
per anni si è detto che su un automatico base (tipo un 2892) il costo del movimento di per se conta poco, quello che fa la differenza di costo è la finitura.
guardando quella foto penso che questo quarzo Vacheron ha tutte le caratteristiche necessarie per poter essere più costoso di un Eta 2892 non o poco rifinito.

Ma infatti io non ho parlato né di costi né di prezzi, ho solo specificato perché preferisco il più scrauso dei meccanici al più evoluto e pregiato dei quarzi.
Non nego certo che anche i quarzi siano prodotti con una loro dignità, semplicemente a me non trasmettono nulla più di un qualunque altro elettrodomestico. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #318 il: Settembre 02, 2016, 19:58:47 pm »
Si tende a considerare elettromeccanici anche i quarzi , tutti i quarzi tranne quelli completamente digitali , solo perchè ci sono delle componenti meccaniche.
Ma non è così .
La differenza la fa l'organo regolatore che nel caso del Rolex è un quarzo , quindi l'Oysterquartz è un orologio al quarzo , raffinato fin che vuoi ( ma non certo più dei Seiko Twin Quartz o King Quartz) ma un orologio al quarzo
Storicamente ci sono stati gli orologi meccanici , poi gli elettromeccanici tipo Bulova/Hamilton ( che hanno avuto vita breve) poi i quarzi

Esatto. (Io aggiungerei anche l'alimentazione: un quarzo con alimentazione non a pila, ma meccanica, lo definirei elettromeccanico...)

Proprio per questo, quando confrontiamo il pregio tecnico di un meccanico o di un quarzo ci riferiamo al complesso di organo regolatore e alimentazione: un circuito stampato alimentato da una pila, anche se progettato per attivare i meccanismi di affissione di crono rattrapante, ha un pregio intrinseco inferiore a quello di un bilanciere con scappamento ad ancora, alimentato da una molla caricata ecc. ecc.
E io ci metto anche il costo di produzione: pochi euro, anche per le versioni più "raffinate" (poi la "raffinatezza" di un doppio quarzo, con un microcircuito che media i tempi di oscillazione, dovete spiegarmela meglio).

I pregi di un Oysterquartz (orologio di quarant'anni fa!!! Alla faccia della modernità...) o di un quarzo Vacheron sono pregi di finitura : in un Eta di grado chronometre  (ma probabilmente anche in un top o in un elaboré) sono maggiori...
Stiamo parlando, in effetti, di tipologie di segnatempo tecnicamente diverse. Se dovessimo guardare solo le finiture, una clessidra o una meridiana intarsiate potrebbero essere ancora più pregevoli!

Il che, intendiamoci, non rende immotivato il desiderio di un appassionato di orologi di guardare a un buon quarzo piuttosto che a un Eta.
Ma si tratta di una scelta soggettiva, dettata - penso - dalla voglia di cambiare, non da quella di cercare pregio maggiore.
In effetti, chi ha la fortuna di avere una collezione già discretamente numerosa, con pezzi meccanici di altissimo pregio, può considerare un "passo indietro" interessarsi ad un Eta (o un Sellita). Ed essere attratto da qualcosa di "diverso", anche un quarzo (ovviamente un modello ai vertici della sua tipologia). Ma ciò non presume assolutamente un maggior pregio tecnico di quest'ultimo rispetto all'Eta!
Come se un appassionato di automobili, che ha già nel suo garage alcune berline di lusso e fuoriserie, decidesse di acquistare una bella bicicletta (chessò, in titanio) anziché una Fiat Bravo. Ma ciò non presume un maggior pregio della bicicletta ben rifinita rispetto all'automobile!
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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #319 il: Settembre 02, 2016, 21:50:56 pm »
Ma vedi mentre io analizzando un banale Eta non ci trovo chissà quali pregi, tantochè ho anche una decina di questi calibri per didattica e pezzi di ricambio e te ne potrei raccontare di come sono fatti come e quando vuoi, trovo altresì che le ricerche e la progettazione fatta da alcune maison per produrre dei quarzi, siano state accompagnate da sforzi anche maggiori, vuoi per produrre un "banale" circuito(come tu o altri sostengono), la termocompensazione o altro ci si sono dedicate molto e i frutti si vedono tutti. Poi se secondo te inventiva + ricerca + risultati, unito a cura dei dettagli e buone finiture in un calibro al quarzo valgono sempre meno che scopiazzare meccanici industriamente e produrre pezzi di calibri già esistenti per poi assemblarli che ti devo dire... per me non è così.
Poi ho seri dubbi che i movimenti migliori al quarzo oggi disponibili(in passato forse anche di più) possano costare pochi euro come dici, non credo neanche questo, ma credo che la verità sia nel mezzo e probabilmente non costeranno come meccanici di buona fattura, ma costeranno senz'altro più di meccanici molto economici(e mal fatti) come alcune produzioni cinesi ad esempio e forse anche di qualche clone base svizzero fatto in milioni di pezzi per orologi di bassa fascia.
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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #320 il: Settembre 02, 2016, 22:44:07 pm »
trovo altresì che le ricerche e la progettazione fatta da alcune maison per produrre dei quarzi, siano state accompagnate da sforzi anche maggiori, vuoi per produrre un "banale" circuito(come tu o altri sostengono), la termocompensazione o altro ci si sono dedicate molto e i frutti si vedono tutti.

Gli "sforzi" per progettare i quarzi sono di cinquant'anni fa...

La ricerca su quella tecnologia è della seconda metà degli anni Sessanta e si perfezionò nei primi Settanta.
All'inizio costavano effettivamente più dei meccanici, perché dovevano essere ammortizzati quegli investimenti. E i quadranti portavano in bella vista la scritta "Quartz", che era indicatore di pregio e modernità.
In pochi anni, però, gli investimenti sono stati completamente assorbiti e i prezzi sono crollati, anche perché i costi di produzione (che esprimono la complessità e il pregio tecnico del singolo pezzo) sono irrisori.
La tecnologia è stra-matura, le innovazioni tecniche sono episodiche e - a mio avviso - poco significative, perché lo sviluppo si è concentrato su altre tecnologie: radiocomandati, elettronici-digitali, varianti elettromeccaniche, nuove tecnologie di alimentazione.

Gli sforzi per progettare i quarzi sono stati "maggiori" di quelli per progettare i meccanici?
Beh, a me non sembra. Sono i calibri meccanici che hanno richiesto tempi (decenni) e investimenti ben maggiori: per il perfezionamento dell'organo regolatore, per la perfetta integrazione dei ruotismi, per la miniaturizzazione, per la ricerca sui materiali, per la resistenza agli urti, ecc.
Anche questa tecnologia è matura da tempo (almeno nelle realizzazioni più essenziali), e però conserva una complessità concettuale e costruttiva, nella realizzazione del singolo prodotto, relativamente maggiore (prendo ad esempio, ripeto, calibri consolidati e ben funzionanti, originali o cloni che siano; gli scarti di produzione non penso ci interessino).

Le case svizzere hanno fatto quarzi quando questi significavano pregio e novità.
Ora che significano economicità e mera funzionalità quotidiana, non li fanno più... (o meglio, qualcuna li fa per l'utenza femminile, guardandosi bene dallo stampare l'indicazione "Quartz" sul quadrante  ;) ).
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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #321 il: Settembre 03, 2016, 08:34:14 am »
trovo altresì che le ricerche e la progettazione fatta da alcune maison per produrre dei quarzi, siano state accompagnate da sforzi anche maggiori, vuoi per produrre un "banale" circuito(come tu o altri sostengono), la termocompensazione o altro ci si sono dedicate molto e i frutti si vedono tutti.

Gli "sforzi" per progettare i quarzi sono di cinquant'anni fa...

La ricerca su quella tecnologia è della seconda metà degli anni Sessanta e si perfezionò nei primi Settanta.
All'inizio costavano effettivamente più dei meccanici, perché dovevano essere ammortizzati quegli investimenti. E i quadranti portavano in bella vista la scritta "Quartz", che era indicatore di pregio e modernità.
In pochi anni, però, gli investimenti sono stati completamente assorbiti e i prezzi sono crollati, anche perché i costi di produzione (che esprimono la complessità e il pregio tecnico del singolo pezzo) sono irrisori.
La tecnologia è stra-matura, le innovazioni tecniche sono episodiche e - a mio avviso - poco significative, perché lo sviluppo si è concentrato su altre tecnologie: radiocomandati, elettronici-digitali, varianti elettromeccaniche, nuove tecnologie di alimentazione.

Gli sforzi per progettare i quarzi sono stati "maggiori" di quelli per progettare i meccanici?
Beh, a me non sembra. Sono i calibri meccanici che hanno richiesto tempi (decenni) e investimenti ben maggiori: per il perfezionamento dell'organo regolatore, per la perfetta integrazione dei ruotismi, per la miniaturizzazione, per la ricerca sui materiali, per la resistenza agli urti, ecc.
Anche questa tecnologia è matura da tempo (almeno nelle realizzazioni più essenziali), e però conserva una complessità concettuale e costruttiva, nella realizzazione del singolo prodotto, relativamente maggiore (prendo ad esempio, ripeto, calibri consolidati e ben funzionanti, originali o cloni che siano; gli scarti di produzione non penso ci interessino).

Le case svizzere hanno fatto quarzi quando questi significavano pregio e novità.
Ora che significano economicità e mera funzionalità quotidiana, non li fanno più... (o meglio, qualcuna li fa per l'utenza femminile, guardandosi bene dallo stampare l'indicazione "Quartz" sul quadrante  ;) ).


Le case svizzere i quarzi li hanno fatti per salvarsi le chiappette e offrire alternative patriottiche del prodotto, inoltre gli svizzeri non erano a digiuno in materia e ci hanno saputo lavorare per correre ai ripari. I casi dove poi il quarzo svizzero(come anche quello giapponese) è diventato un piccolo capolavoro sono pochi, ma ci sono stati, inutile che ti rielenchi i soliti nomi.
Il mio pensiero lo stai generalizzando e girare come ti fa comodo, perchè non ho parlato di tutti i meccanici e di tutti i quarzi come hai fatto tu, ma ho specificato bene alcuni quarzi e alcuni meccanici sono molto più vicini di quello che credi nelle difficoltà progettuali, percorsi diversi sicuramente ma non meno complessi. Anzi sono proprio convinto e te lo sottoscrivo che a volte le parti si invertono.
Quello che risulta evidente è che un movimento meccanico economico conserva un certo fascino per quanto dozzinale e facile da produrre possa essere, un quarzo economico no, non lo è affatto, è un banalissimo ed economicissimo circuito al pari di una calcolatrice, su questo sono d'accordo.
Quello dove non mi trovi d'accordo è nei quarzi di livello, dove sforzi e progettualità oltre ad un certo grado di cura hanno tirato fuori un prodotto sopra le parti, li dozzinalità e fattura banale non ce n'è e possono avere il loro spazio nell'orologeria senza dover essere ingiustamente infilati nel calderone delle fetecchie da due soldi perchè utilizzano una batteria o perché la sfera scatta di un secondo alla volta.
Spiegami tu il listino di Seiko che vende i suoi Seiko5 con 7s26 e compagnia bella a 100 euro e un Grand Seiko Quartz viene venduto a 1600/2200 euro. Pensi che la differenza stia tutta nella cassa e nel quadrante? Grand Seiko ha casse e quadranti con questo livello di costo e il movimento costerebbe solo pochi spiccioli? Non credo proprio.
Controlla e studia come costruiscono il 9F e dimmi se ti sembra il quarzetto da bancarella… Casomai è il 7s26 che al confronto è da bancarella o quasi, se poi continui a sostenere che nel copiare un economico calibro meccanico già esistente in milioni di esemplari ci sia più cura, più fascino e maggiori difficoltà e costi che progettare e produrre da zero un 5035 Rlx o un 9F di Seiko o un Twin quartz o un 13500 GP io non sono dello stesso avviso.
Io amo i meccanici e solo quelli ma non nego che le eccezioni(poche) ai quarzi da bancarella esistono ed hanno anche loro un certo valore ed una certa dignità, bisogna rispettarli e non buttarli nel calderone, questione di equilibrio e di onestà intellettuale.

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Bertroo

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #322 il: Settembre 03, 2016, 13:14:28 pm »
Aoh scrivete risposte brevi e concise....salto i 3/4 delle risposte!!!! :D

Istaro

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #323 il: Settembre 03, 2016, 16:29:45 pm »
Insisto solo perché mi sembra che stiamo parlando di cose diverse...  :-\

Dunque:
- Esistono orologi al quarzo che nel loro insieme valgono più di un meccanico economico, come peraltro attesta il costo: i 2.000 euro di un GrandSeiko, o i 4.000 di un Cartier (in quest'ultimo magari c'è una componente di prezzo dovuta al marchio) esprimono indubbiamente un pregio complessivo maggiore di un orologio meccanico orientale di qualità almeno decente, da 150 euro.
- Esistono anche calibri al quarzo che nel loro insieme (guardando non solo al meccanismo regolatore, ma anche alla platina e ai meccanismi di affissione) esprimono un pregio complessivo maggiore di un calibro meccanico appena decente e non rifinito (ma qui la partita, giocata su un campo più ristretto, è più combattuta, perché è il risultato delle somme tra aspetti migliori e peggiori...).

Su questi dati concordo, se non altro perché il confronto tra prezzi (costi produttivi) parla da sé.

Ma ripeto: da che cosa dipende questo pregio complessivo maggiore di alcuni orologi (o calibri) al quarzo?
Dipende da fattori diversi dal meccanismo regolatore o di alimentazione, che quindi non esprimono la peculiarità della tecnologia al quarzo!
Anche guardando al solo calibro, le finiture di una platina si possono trovare - o non trovare - su qualsiasi tipologia di orologio, non sono espressione di una tecnologia, e quindi non ha molto significato evocarle in un confronto tra tecnologie diverse.
Ovvero ha lo stesso senso - ripeto ancora - che può avere il confronto con una clessidra dalle finiture straordinarie: stiamo confrontando tecnologie diverse sulla base di un elemento accessorio.

Ebbene: se mettiamo da parte le finiture, anche quelle del calibro, che cosa mettiamo a confronto?
Da un lato (nei quarzi "puri"), un circuito stampato con una pila, una bobina e un motorino, anche nelle versioni più "sofisticate"; dall'altro un gruppo di componenti meccaniche, più delicato e sofisticato anche nelle versioni basiche (il fatto che questo meccanismo sia di vecchia o nuova concezione, clonato od originale, solo industriale o rifinito a mano, può accrescere o diminuire il pregio concettuale, ma non elimina il pregio concreto del singolo pezzo, se questo è ben realizzato; non cancella la differenza intrinseca tra tecnologie).

Che cosa può rendere più "sofisticato" il circuito stampato?
Come ho già scritto: fatemi conoscere queste raffinatezze tecniche, espressione di complessità realizzativa del meccanismo regolatore (che è il "cuore" dell'orologio).
Un doppio quarzo, ad esempio, non esprime granché...

Controlla e studia come costruiscono il 9F e dimmi se ti sembra il quarzetto da bancarella…

Quali sono le meraviglie di questo quarzo, che decanta la casa costruttrice?

Il "Twin Pulse Control Motor" è l'unica sofisticazione - mi sembra - dell'organo regolatore: un doppio impulso al secondo dato alla trotteuse (non vedo la complessità...) che consente di accumulare maggiore coppia per spostare sfere dei minuti e ore più pesanti, "an achievement that before 9F was only possible with the high torque of a mechanical movement".
Insomma, una soluzione ingegnosa, ma semplice, che vuole compensare uno svantaggio dei quarzi rispetto ai movimenti meccanici!

Le altre sofisticazioni sono di componenti accessorie (non dell'organo regolatore), sempre miranti a colmare gap rispetto ai movimenti meccanici:
- il meccanismo per il cambio di data istantaneo vuole colmare una lacuna tipica dei quarzi: "While there are some mechanical movements with enough torque to deliver instant date changes, this had never been achieved with a quartz movement";
- il meccanismo per la riduzione del "gioco" tra gli ingranaggi ("Backlash Auto-Adjust Mechanism"), poi, non è altro che lo sviluppo di un dispositivo già sviluppato per gli orologi meccanici: "Using a device first developed for mechanical watches".

Insomma, abbiamo uno dei più "sofisticati" meccanismi al quarzo che - per dichiarazione espressa della casa costruttrice - si riconosce tributario delle sue migliori sofisticazioni... all'orologeria meccanica!

Non è "da bancarella" (non l'ho scritto e non lo penso). Può essere un ottimo acquisto per chi vuole togliersi lo sfizio di un orologio al quarzo, figuriamoci. Ma concettualmente paga pegno ai meccanici.
« Ultima modifica: Settembre 03, 2016, 16:58:57 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bonimba

Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #324 il: Settembre 03, 2016, 18:21:25 pm »
Io sapevo che i twin quartz funzionavano in un altro modo
Due cristalli di quarzo con frequenze diverse che , quindi , reagiscono in modo diverso alle variazioni della T e si "autoregolano"garantendo scarti di qualche sec / anno .
Non proprio banale come idea
Che poi i quarzi vi facciano venire l'orticaria è un altro discorso.

PS : Autoregolano non è il termine più appropriato
Copio e incollo:
Essenzialmente, uno dei due cristalli lavora a 32kHz mentre l'altro ad una frequenza maggiore (che dovrebbe essere abbondantemente inferiore ad 1 Mhz ma di cui, parlando dei Twin Quartz Seiko, non se ne conosce esattamente la frequenza di oscillazione – l'ipotesi maggiormente accreditata è che lavorasse a 192/196 kHz -). Il cristallo che lavora ad alta frequenza (che non è però lavorato come quelli visti sopra quando abbiamo parlato del metodo legato all'aumento della frequenza) subirà anch'esso delle variazioni nel numero di oscillazioni al variare della temperatura. Entrambi i cristalli, quindi, saranno sensibili all'influenza del variare della temperatura ma varieranno in modo differente. Ogni differenza tra le frequenze dei cristalli corrisponderà sempre ad una certa temperatura che il circuito (in digitale) utilizzerà per regolarsi e far bypassare gli effetti della variazione al cristallo che lavora a 32kHz. Si tratta, quindi, di un metodo di regolazione, attraverso conteggio digitale, delle oscillazioni del cristallo, già visto poco più sopra, che si basa però su un sistema che è soggetto ad un margine di errore minore, in quanto la rilevazione della temperatura avviene in modo "fisiologicamente" digitale e quindi meno soggetto ad errori rispetto a quella rilevabile attraverso un qualsiasi sensore che invece la misurasse analogicamente (6). I Twin Quartz erano dotati, così come i calibri Rolex incassati sugli Oysterquartz a cui sopra si è fatto cenno, della possibilità (alquanto complessa, da quanto ho potuto rilevare da un manuale relativo ad un calibro "Twin" della Casa Giapponese) di regolazione manuale al fine di garantire, negli anni, una sempre perfetta resa, in termini di precisione, del calibro.

Comunque sono OT , non che in questo forum non succeda mai... :P



« Ultima modifica: Settembre 03, 2016, 18:39:14 pm da Bonimba »

ciaca

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #325 il: Settembre 03, 2016, 18:25:22 pm »
A me non fanno venire alcuna orticaria come non me la fa venire un forno a microonde o un frigorifero.
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Istaro

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #326 il: Settembre 03, 2016, 18:59:54 pm »
Io sapevo che i twin quartz funzionavano in un altro modo

Quello che la Seiko, nel 9F, definisce "Twin Pulse Control Motor" è un altro accorgimento, volto a duplicare la frequenza di trasmissione degli impulsi alla sfera dei secondi.


(...) Due cristalli di quarzo con frequenze diverse che , quindi , reagiscono in modo diverso alle variazioni della T e si "autoregolano" garantendo scarti di qualche sec / anno .
Non proprio banale come idea

Direi l'uovo di Colombo...  ;)


I Twin Quartz erano dotati, così come i calibri Rolex incassati sugli Oysterquartz a cui sopra si è fatto cenno, della possibilità (alquanto complessa, da quanto ho potuto rilevare da un manuale relativo ad un calibro "Twin" della Casa Giapponese) di regolazione manuale al fine di garantire, negli anni, una sempre perfetta resa, in termini di precisione, del calibro.

Non so se una "complessa" regolazione manuale  possa essere considerata una sofisticazione tecnica...
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Bonimba

Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #327 il: Settembre 03, 2016, 19:12:47 pm »
Non so se una "complessa" regolazione manuale  possa essere considerata una sofisticazione tecnica...
Premesso che non ho capito come sia mai possibile regolare manualmente un orologio che dichiara uno scarto di 5 sec/anno ma , visto che il modo c'è e che lo fa anche Rolex con l'Oysterquartz ,  proprio banale tecnicamente non dovrebbe essere
Sull'utilità poi , come da premessa , sorvoliamo.

mbelt

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #328 il: Settembre 03, 2016, 19:14:01 pm »
Ma vedi mentre io analizzando un banale Eta non ci trovo chissà quali pregi, tantochè ho anche una decina di questi calibri per didattica e pezzi di ricambio e te ne potrei raccontare di come sono fatti come e quando vuoi, trovo altresì che le ricerche e la progettazione fatta da alcune maison per produrre dei quarzi, siano state accompagnate da sforzi anche maggiori, vuoi per produrre un "banale" circuito(come tu o altri sostengono), la termocompensazione o altro ci si sono dedicate molto e i frutti si vedono tutti. Poi se secondo te inventiva + ricerca + risultati, unito a cura dei dettagli e buone finiture in un calibro al quarzo valgono sempre meno che scopiazzare meccanici industriamente e produrre pezzi di calibri già esistenti per poi assemblarli che ti devo dire... per me non è così.
Poi ho seri dubbi che i movimenti migliori al quarzo oggi disponibili(in passato forse anche di più) possano costare pochi euro come dici, non credo neanche questo, ma credo che la verità sia nel mezzo e probabilmente non costeranno come meccanici di buona fattura, ma costeranno senz'altro più di meccanici molto economici(e mal fatti) come alcune produzioni cinesi ad esempio e forse anche di qualche clone base svizzero fatto in milioni di pezzi per orologi di bassa fascia.
Sempre più applausi a Leandro, a cui mi sento molto vicino. E purtroppo devo dire che alcuni forumisti non hanno onestà intellettuale ed equilibrio. E soprattutto non hanno competenza. Io e te e altri abbiamo il difetto di studiare le cose per capire se ci interessano o meno, altri semplicemente non approfondiscono. Però naturalmente il loro giudizio sprezzante su tutto non manca mai.
« Ultima modifica: Settembre 03, 2016, 19:24:11 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:l'orologio ignorante che vi piacerebbe avere
« Risposta #329 il: Settembre 03, 2016, 20:01:21 pm »
Sempre più applausi a Leandro, a cui mi sento molto vicino. E purtroppo devo dire che alcuni forumisti non hanno onestà intellettuale ed equilibrio. E soprattutto non hanno competenza. Io e te e altri abbiamo il difetto di studiare le cose per capire se ci interessano o meno, altri semplicemente non approfondiscono. Però naturalmente il loro giudizio sprezzante su tutto non manca mai.

Annotazione di buone maniere.
Se qualcuno mi fa rilevare una mia imprecisione, prendo atto. Se il rilievo è educato, magari ringrazio pure.
Se invece qualcuno mi accusa di "incompetenza", "disonestà intellettuale" e "mancanza di equilibrio", senza peraltro argomentare, debbo essere io a far rilevare che si tratta di un'offesa.
E il fatto che non mi venga rivolta direttamente, ma lasciando in ogni caso intendere chiaramente chi è il destinatario, non rende l'offesa più lieve, ma solo più ipocrita.

Annotazione sulla "competenza".
Come già ho fatto rilevare in passato, sono abituato a considerare la "competenza" un possesso di conoscenze affidabili, condivise e argomentate.
Invece la "competenza" intesa come onniscienza e infallibilità, che si autoattribuiscono gli oracoli sottraendosi a ogni argomentazione precisa, la considero una forma di dogmatismo parareligioso.
E le patenti di "incompetenza", "disonestà intellettuale" e "mancanza di equilibrio" distribuite qua e là somigliano appunto a scomuniche settarie.
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