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Tesla Model 3

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #90 il: Aprile 10, 2016, 13:13:53 pm »
Il problema è semplicemente che per fare rispettare le regole del vivere civile ci vogliono i pre-requisiti. Senza hai una giungla, e in una giungla come sai l'unica regola è quella della sopravvivenza.
Se negli ultimi 50 anni invece di sbafare risorse per far contenti i vari interessi particolari con annessi quartierini di cui ormai si ha noia anche solo a citarli si fosse investito in opere di interesse collettivo oggi avresti quei requisiti per fare determinati discorsi.
Il problema non lo risolvi facendo finta che non esista, il problema sono le infrastrutture che mancano, tocca farle perchè tutto il resto, inclusi i discorsi di principio sul vivere civiel, è aria fritta (e infatti le condizioni delle città italiane nonostante le mille chiacchiere continuano a peggiorare di giorno in giorno).
Il vivere civile passa anche dagli strumenti per poterlo mettere in atto, e tra questi ci sono gli strumenti della mobilità e del trasporto: un mio professore universitario usava dire che è dalle strade che si vede il livello di civiltà di un paese. Non credo avesse torto. :)
Anche in questo la politica si è rivelata clamorosamente inetta, in questo caso aiutata dal menefreghismo e dal disinteresse collettivo che è il segno più eclatante di in paese mediocre e "poco" civile.

P.s: i parcheggi hanno un senso solo se sono inseriti in un piano del traffico studiato e non redatto con i piedi, un parcheggio per funzionare deve assolvere ad una specifica funzione, deve essere ubicato in modo coerente con quella funzione, deve avere tariffe che ne consentano la sostenibilità economica e allo stesso tempo lo rendano appetibile all'utenza. Le città italiane sono piene di parcheggi fatti dove non servono per funzioni che non possono assolvere mancando le condizioni al contorno, pretesti per sprecare un pò di denaro pubblico e farci sopra la cresta e nulla più facendone le solite cattedrali nel deserto.

La problematica della mobilità urbana è complessa, specialistica, e serve cultura specifica e competenza per occuparsene, cose che le classi dirigenti chiaramente non hanno (ne hanno mai pensato di acquisire dalle università). Il che insieme al menefreghismo della collettività ha prodotto lo stato di arretratezza in cui versano le nostre città, preistoriche rispetto a buona parte del mondo civile e non solo per origini ma anche e soprattutto per servizi resi.
« Ultima modifica: Aprile 10, 2016, 13:26:49 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #91 il: Aprile 10, 2016, 18:38:03 pm »
Però vedete, io non sto confutando questo fatto, vale a dire che la metropolitana sia importante, sto semplicemente accorgendomi del fatto che proporre un'opera per diverse ragioni irrealizzabile nel breve termine e continuare a lamentarsi del traffico è pura filosofia. Ma perché allora non fare una bella sopraelevata e cinque linee della metro?

Non riusciamo a sintonizzarci…

Poniamo il caso di una persona costretta sulla sedia a rotelle per un grave problema all’anca, risolvibile solo con un intervento chirurgico per l’innesto di una protesi secondo una nuova tecnica utilizzata negli USA.

Questo intervento sembra “irrealizzabile”.
Non perché esistano difficoltà tecniche (benché innovativa, la tecnica è ormai collaudata) o economiche (la cifra è importante, ma non inaccessibile al nostro paziente).
Sembra “irrealizzabile” semplicemente perché il paziente… non si vuole operare: ha paura delle operazioni, non se la sente di spendere una somma ingente che potrebbe impiegare altrimenti, teme che l’intervento possa fallire, non vuole impegnarsi in una lunga riabilitazione postoperatoria, ecc.

Noi possiamo anche prendere atto di questo rifiuto.
Ma non possiamo illuderci, o illudere il paziente, che esistano soluzioni alternative: ginnastica, massaggi, dieta equilibrata, cure vitaminiche, omeopatia, pranoterapia, ecc. Alcune saranno anche pratiche salutari, ma non costituiscono una soluzione a questa specifica patologia.
Anche il paziente deve prendere atto che senza operazione è destinato a rimanere sulla sedia a rotelle. E valutare così se questa prospettiva sia preferibile al vincere la paura dell’operazione o al sopportare un importante esborso economico.

Insomma: c’è un’unica vera soluzione, che appare “irrealizzabile” solo agli occhi di chi deve prendere la decisione (nel caso del paziente da operare; nel caso delle opere pubbliche, invece, chi dovrebbe decidere vuol far credere ai cittadini che queste siano irrealizzabili). E ci sono le alternative “realizzabili”, che però non costituiscono vere soluzioni.

Descrivere la realtà significa “fare filosofia”?
Restiamo dunque sulla sedia a rotelle (cioè teniamoci il traffico), inseguendo rimedi alternativi tanto “realizzabili” quanto inutili.

Se si avesse questa presa di coscienza, capiremmo come sia superfluo mettersi a discutere dell’efficacia dei diversi pannicelli caldi proposti per l’anca malata (o per il traffico)…
Mi limito a qualche osservazione a beneficio di chi non è romano.

Proviamo a finire la terza linea

Non sappiamo se e quando sarà finita. Per ora, forse, si arriverà a San Giovanni. Poi ci si ferma, perché i soldi sono finiti (ed anzi le ditte lamentano grossi arretrati nei pagamenti delle tratte già costruite).

Non mi risulta ci siano parcheggi scambiatori in programma.

I parcheggi “scambiatori” si costruiscono, come sottolineava Angelo, in prossimità delle stazioni della metropolitana. Sono i treni che fanno muovere le persone, non i parcheggi (che devono solo consentire di giungere ai treni, se le stazioni non sono facilmente raggiungibili a piedi).

I pochi parcheggi di scambio che esistono, a Roma, sono ben utilizzati e spesso insufficienti.
Forse ne servirebbero altri per ottimizzare l’utilizzo delle linee già esistenti.
O forse no, perché la linea A e la B, nelle ore di punta, sono già sature…  :-\

Quello che manca disperatamente sono nuove linee metropolitane (con i parcheggi connessi, ovviamente).

Poi non comprendo, il centro di Roma è relativamente piccolo, il problema come abbiamo detto tutti è la periferia. Ma perché continuare a parlare  di strade di duemila anni fa in centro? (…) Il centro storico di Roma, si può girare anche a piedi o con minibus elettrici o a metano.

Il centro storico di Roma non è piccolissimo: 12 kmq (tra i più grandi di Europa), con 140.000 residenti (numero che si triplica quotidianamente considerando i turisti e gli altri romani che raggiungono gli uffici del centro).

La questione, però, non è quanto tempo serva per muoversi all’interno del centro storico (ad ogni modo, da un estremo all’altro sono quattro chilometri: una discreta scarpinata per chi non è un turista a passeggio).
La questione è che dal centro deve uscire chi vi abita (e lavora in periferia) e deve entrare chi non vi abita (per raggiungere il posto di lavoro)!
Decine di migliaia di persone che devono percorrere tratte anche di quindici/venti chilometri a/r al giorno (ed escludiamo i pendolari veri e propri dei comuni limitrofi).

la periferia ha spazi sufficienti per fare di tutto e di più.

Cioè?
Tutte le soluzioni di mobilità di superficie, in una grande città e per lunghe percorrenze (se non devi andare in centro, ma attraversare la città, i km quotidiani a/r diventano trenta/quaranta), sono insufficienti, quand’anche gli assi viarî fossero larghi e i semafori superintelligenti.

A Roma non si può fare molto di più neanche su questo versante, perché uno dei suoi problemi “storici” è uno sviluppo urbanistico disordinato.
Gli assi di penetrazione sono le grandi “consolari”, che non hanno larghezza sufficiente per consentire corsie preferenziali per gli autobus o percorsi per metro leggere. E non possono essere allargate, se non per brevi tratti (com’è stato fatto), con successive strozzature.

Qualcosa si potrebbe fare sottoterra (da lì non si scappa), creando lunghe gallerie come arteria di collegamento per autoveicoli tra quadranti diversi (come è stato fatto con la Galleria Giovanni XXIII e la nuova Tangenziale Est).
Una soluzione che ho letto stanno percorrendo alcune città europee (che hanno già una rete metropolitana…).
Ma i problemi sono simili a quelli per costruire la metro (tempi lunghi, appalti da spartire; solo con i costi c’è convenienza); con l’aggravante dell’opposizione degli ecologisti (che contrastano qualsiasi opera “incentivi” l’uso dell’automobile).

Poi scaviamo pure, abbiamo la tecnologia, 5 stazioni dovrebbe avere una linea centrale, il primo sovrintendente che si alza o che starnuta te le blocca almeno sette anni per scavi.

Ti ho fatto in precedenza l’esempio dell’Auditorium: se c’è la volontà politica, il “problema” dei reperti archeologici si risolve in fretta (persino a Roma!).
Altrimenti, viene utilizzato come utile alibi per l’immobilismo.

Ma la questione non è delle “cinque stazioni” sotto il centro storico.
Servono numerose linee, con decine di stazioni, che attraversino tutta la metropoli e consentano la mobilità di due milioni di persone (residenti e non residenti) per lunghi tragitti (da e verso il centro, da una zona periferica all'altra) in tempi ragionevoli.
« Ultima modifica: Aprile 10, 2016, 20:20:33 pm da Istaro »
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #92 il: Aprile 10, 2016, 18:41:07 pm »
Più off topic di così mi pare sia difficile fare...

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #93 il: Aprile 10, 2016, 19:00:50 pm »
Più off topic di così mi pare sia difficile fare...

La metropolitana è elettrica! :D

Istaro

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #94 il: Aprile 10, 2016, 19:53:45 pm »
Più off topic di così mi pare sia difficile fare...

Vediamo un po'...

Le auto elettriche possono eliminare (delocalizzare) l'inquinamento nelle città, ma non risolvere il problema del traffico. :D
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #95 il: Aprile 16, 2016, 18:54:58 pm »
La Model 3 a mio avviso è estremamente credibile come veicolo, non come esperimento o come “il modello elettrico che dobbiamo avere in gamma perchè tutti lo stanno facendo”. Tesla come altre idee di Musk cambia l’approccio al concetto di automobile, non è una macchina “normale” cui hanno infilato qualche quintale di pile e il motore della lavatrice. Nasce da zero per essere elettrica ed in mille particolari è progettata per quello scopo. Nel progetto ci sono tante considerazioni che hanno richiesto molto coraggio e molti soldi, più di chiunque altro nel campo, dalla rete dei Supercharger all’idea della macchina “upgradabile”. La Roadster (del 2008 non più prodotta) è arrivata alla versione 3.0 ancora più potente e con oltre 500 km di autonomia, le Model S hanno avuto l’autopilot con un aggiornamento post vendita, l’integrazione con i progetti di Solar City, Powerwall, la Gigafactory sono tutti concetti nuovi in quanto frutto di un pensiero organico. L’idea di aver generato un sacco di brevetti, frutto di spese e ricerca, che poi sono stati resi disponibili a tutti per poter creare un ecosistema di veicoli elettrici, anzichè essere i ras di un piccolo quartierino, è rivoluzionaria in sè, e spero che Marchionne fosse solo in malafede piuttosto che così ignorante da non capirlo.
Che il problema della ricarica fosse da affrontare Tesla l’aveva sospettato e qualcosa più che una vaga idea ce l’hanno, tipo 90 secondi e via, https://www.youtube.com/watch?v=H5V0vL3nnHY, cosa possibile proprio per come la macchina è stata pensata.
Che il ciclo delle batterie fosse importante era evidente, tant’è che partono da Obama in giro per il mondo a cercare le risorse, fanno leggi e promuovono ricerca a livello governativo, creano una fabbrica rivoluzionaria e sviluppano questo https://www.teslamotors.com/it_IT/blog/teslas-closed-loop-battery-recycling-program per il riciclo. Nella nostra mentalità italiana possiamo pensare alla Panda con su 4 batterie piombo/acido prodotte da Alì il chimico e da buttare nel fosso a fine vita, per fortuna non tutti ragionano così.
Aggiungiamo che negli USA vedono questo progetto come AMERICANO e per loro questo fa la differenza (vedetevi i live dei lanci di SpaceX come finiscono, giusto per avere un’idea, ma sarebbe da farci un thread). Hanno fatto leggi apposite (per non parlare dei veicoli a guida autonoma, altro thread ancora) e creato incentivi, si muovono in maniera molto coordinata. E i risultati non sono sulle brochure, ma in strada dal 2008.
Non sono macchine perfette, ma se l’unico appunto che si riesce a fare (non mi riferisco a nessun Gidi_34 in particolare) è che “se devi fare 1000 Km al giorno e tutti di fila resti a piedi”, allora hanno già stravinto la loro scommessa, almeno a casa loro (se fai 350000 km all’anno hai ben altri problemi peraltro).
In Italia, senza contratti di fornitura energetica appositi da attivare a casa, con incentivi che sono un punto di domanda, con le regioni che legiferano ognuna a proprio modo riguardo al bollo, resteranno roba da pionieri per anni a venire. Intanto 300000 persone ci hanno creduto a questa Model 3 e l’esperienza, non i PR, dicono che avranno il loro prodotto in tempo e con le caratteristiche specificate (o anche meglio). Se ne arrivassero un po’ in Italia a 45K€ ne venderebbero parecchie.
Per le infrastrutture: ma ci rendiamo conto di cosa voglia dire tirare su un barile di petrolio in Iran per avere un litro di benzina a Segrate? Vogliamo paragonarlo alla difficoltà ridicola in confronto che ci sarebbe se volessimo prendere atto del mondo che cambia e creare strutture adeguate per la corrente?
Non vedo un futuro tutto elettrico e con gli uccellini che cinguettano felici, ma gli spazi per questa tecnologia ci sono, ed enormi, già oggi, almeno nelle nazioni civilizzate. Anche la mentalità della gente cambierà, e rapidamente. Quelli che oggi guidano un gasolone “sportivo” perchè fa “brum brum” dalle casse della radio non vedo perchè non debbano accettare lo stesso da un’elettrica, che almeno va forte davvero.
The quieter you become, the more you can hear

mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #96 il: Aprile 16, 2016, 19:35:29 pm »
Chi ha ancora dubbi sul piacere di guida di una elettrica provi una BMW i3. Non è la Tesla, ma dopo averla provata si torna a fatica alle auto tradizionali.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Tesla Model 3
« Risposta #97 il: Aprile 16, 2016, 20:44:11 pm »
La Model 3 a mio avviso è estremamente credibile come veicolo, non come esperimento o come “il modello elettrico che dobbiamo avere in gamma perchè tutti lo stanno facendo”. Tesla come altre idee di Musk cambia l’approccio al concetto di automobile, non è una macchina “normale” cui hanno infilato qualche quintale di pile e il motore della lavatrice. Nasce da zero per essere elettrica ed in mille particolari è progettata per quello scopo. Nel progetto ci sono tante considerazioni che hanno richiesto molto coraggio e molti soldi, più di chiunque altro nel campo, dalla rete dei Supercharger all’idea della macchina “upgradabile”. La Roadster (del 2008 non più prodotta) è arrivata alla versione 3.0 ancora più potente e con oltre 500 km di autonomia, le Model S hanno avuto l’autopilot con un aggiornamento post vendita, l’integrazione con i progetti di Solar City, Powerwall, la Gigafactory sono tutti concetti nuovi in quanto frutto di un pensiero organico. L’idea di aver generato un sacco di brevetti, frutto di spese e ricerca, che poi sono stati resi disponibili a tutti per poter creare un ecosistema di veicoli elettrici, anzichè essere i ras di un piccolo quartierino, è rivoluzionaria in sè, e spero che Marchionne fosse solo in malafede piuttosto che così ignorante da non capirlo.
Che il problema della ricarica fosse da affrontare Tesla l’aveva sospettato e qualcosa più che una vaga idea ce l’hanno, tipo 90 secondi e via, https://www.youtube.com/watch?v=H5V0vL3nnHY, cosa possibile proprio per come la macchina è stata pensata.
Che il ciclo delle batterie fosse importante era evidente, tant’è che partono da Obama in giro per il mondo a cercare le risorse, fanno leggi e promuovono ricerca a livello governativo, creano una fabbrica rivoluzionaria e sviluppano questo https://www.teslamotors.com/it_IT/blog/teslas-closed-loop-battery-recycling-program per il riciclo. Nella nostra mentalità italiana possiamo pensare alla Panda con su 4 batterie piombo/acido prodotte da Alì il chimico e da buttare nel fosso a fine vita, per fortuna non tutti ragionano così.
Aggiungiamo che negli USA vedono questo progetto come AMERICANO e per loro questo fa la differenza (vedetevi i live dei lanci di SpaceX come finiscono, giusto per avere un’idea, ma sarebbe da farci un thread). Hanno fatto leggi apposite (per non parlare dei veicoli a guida autonoma, altro thread ancora) e creato incentivi, si muovono in maniera molto coordinata. E i risultati non sono sulle brochure, ma in strada dal 2008.
Non sono macchine perfette, ma se l’unico appunto che si riesce a fare (non mi riferisco a nessun Gidi_34 in particolare) è che “se devi fare 1000 Km al giorno e tutti di fila resti a piedi”, allora hanno già stravinto la loro scommessa, almeno a casa loro (se fai 350000 km all’anno hai ben altri problemi peraltro).
In Italia, senza contratti di fornitura energetica appositi da attivare a casa, con incentivi che sono un punto di domanda, con le regioni che legiferano ognuna a proprio modo riguardo al bollo, resteranno roba da pionieri per anni a venire. Intanto 300000 persone ci hanno creduto a questa Model 3 e l’esperienza, non i PR, dicono che avranno il loro prodotto in tempo e con le caratteristiche specificate (o anche meglio). Se ne arrivassero un po’ in Italia a 45K€ ne venderebbero parecchie.
Per le infrastrutture: ma ci rendiamo conto di cosa voglia dire tirare su un barile di petrolio in Iran per avere un litro di benzina a Segrate? Vogliamo paragonarlo alla difficoltà ridicola in confronto che ci sarebbe se volessimo prendere atto del mondo che cambia e creare strutture adeguate per la corrente?
Non vedo un futuro tutto elettrico e con gli uccellini che cinguettano felici, ma gli spazi per questa tecnologia ci sono, ed enormi, già oggi, almeno nelle nazioni civilizzate. Anche la mentalità della gente cambierà, e rapidamente. Quelli che oggi guidano un gasolone “sportivo” perchè fa “brum brum” dalle casse della radio non vedo perchè non debbano accettare lo stesso da un’elettrica, che almeno va forte davvero.


Uno dei rari interventi inerenti al 3d, con buona pace di bus, metropolitana, reti elettriche e quant'altro.

Cito Marchionne dall'ANSA:
"La nuova Tesla Model3 non esiste ancora. Ho un grandissimo rispetto per Elon Musk, ceo di Tesla, ma lo zoccolo duro è vendere vetture e guadagnare". Così l'ad di Fca, Sergio Marchionne, ai giornalisti. "Se avrà successo la copierò con lo stile italiano. Non mi vergogno di dirlo. La metto sul mercato in 14 mesi, il problema è capire la struttura dei costi della vettura e quanto ci si guadagna", ha aggiunto.

il CEO di FCA (parlo per sigle come fanno i veri guru  :D :D :D ) dimostra di essere bravo a formulare promesse di qualunque tipo, salvo poi procrastinare di anno in anno un qualsiasi piano industriale, che per me che sono un ignorante di economia, marketing, meccanica, ecc vorrebbe, penso, dire ogni anno usciranno questi nuovi modelli, fatti così, più il restyling di questi altri, fatti colà... da quanti anni è che sposta in avanti il rilancio di alfa romeo?
Fiat produce ancora qualcosa, oltre la 500? lasciando perdere la lancia, oltre a maserati che (ho letto attonito) chiuderà lo stabilimento di Modena.

Musk, uno scienziato, oltre che amministratore delegato di varie aziende all'avanguardia, sta  stravolgendo il mondo dell'auto, settore capace di rilanciare (o affossare) le sorti di una nazione.
La gigafactory nel deserto di Reno, in Nevada, è in collaborazione con panasonic, quindi il mondo si sta muovendo, con a fine anno una chevrolet elettrica e l'anno prossimo vedremo una opel, tutte in grado di fornire prestazioni di tutto rispetto.

Batterie al grafene e altri miglioramenti tecnologici sono solo da scoprire e sviluppare, ma mentre l'america sembra avere preso una direzione chiara, essendo libera dal petrolio straniero, qui regna come sempre incertezza e incapacità di qualsiasi programmazione.

Chi mi lascia più stupito sono le 3 tedesche....possibile che non temano l'auto elettrica?
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #98 il: Aprile 16, 2016, 20:50:13 pm »
Citazione
La metto sul mercato in 14 mesi

Beh almeno marchionne ha un futuro come comico
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #99 il: Aprile 16, 2016, 22:47:48 pm »
Musk non ha paura di buttare denaro per anni e anni. E solo così si può essere grandi ed innovare. Con Tesla non ha sinora guadagnato un soldo, anzi ne ha rimesso tanti, può permetterselo grazie all'impero industriale che ha creato. Aspetta i guadagni futuri. Intanto fa auto fantastiche. Avete visto la Model X? Unico SUV monovolume che mi fa venire voglia di passare alla cassa. E' un grande questo Musk. Il fatto di aver reso disponibili gratis ai concorrenti i suoi brevetti è una iniziativa che dice tutto.
Marchionne in queste dichiarazioni appare piccolo piccolo, come è, come persona e come azienda. Che coraggio: Musk ha fatto provare la Model 3 a centinaia di persone la sera della presentazione, la mitica Giulia che dovrebbe essere consegnata tra poco è un oggetto misterioso, che nessuno al di fuori dell'azienda ha mai potuto guidare. Ecco, queste sono le differenze, a ciascuno di giudicare chi è su un certo livello e chi è su un altro livello. Io non ho dubbi in merito.
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #100 il: Aprile 17, 2016, 10:17:38 am »
Citazione
La metto sul mercato in 14 mesi

Beh almeno marchionne ha un futuro come comico

Io preferirei che il boss della mia azienda avesse una visione veramente Strategica piuttosto che comica. Non vale il paragone diretto con Musk, quello è un visionario che ha investito soldi suoi coabitando su un divano, ma davvero quella dei 14 mesi la può dire solo uno fuori dal mondo. In 14 mesi fai quello che scrivevo sopra, prendi la Giulia, oops, la Panda e ci metti 4 batterie prese in offerta su Amazon e il motore di una lavatrice. Poi la vendi alla PA italiana.
La Tesla è un pezzo di un sistema che oggi esiste ed è credibile. I numeri della tabella sopra devono fare pensare davvero, BMW già sta spingendo in TV le sue serie i, altri arriveranno come VW che ha golf e a3 che qualcosa hanno.
Il Marchionne pensiero non può che relegare FCA nella periferia della galassia automobilistica. Pensate se invece la Giulia fosse uscita con un'elettrica in gamma, l'immagine sportiva era già pronta, prestazioni monstre, e chi se la prendeva la Tesla 3?
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #101 il: Aprile 17, 2016, 11:34:22 am »
Vogliamo parlare della modalità accelerazione "pazza"?  :o :o :o :o :o :o

Come se su ferrari o lamborghini ci fosse una levetta, o un controllo, per andare a velocità smodata (cit. balle spaziali  :D)

Sono davvero una branco di pazzi scatenati... che meritano il successo che stanno riscuotendo, perchè vendono qualcosa di tangibile, concreto, all'avanguardia....che accelera come jet...e va a pileeeeeee  8)

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #102 il: Aprile 17, 2016, 11:46:20 am »
Vogliamo parlare della modalità accelerazione "pazza"?  :o :o :o :o :o :o

Come se su ferrari o lamborghini ci fosse una levetta, o un controllo, per andare a velocità smodata (cit. balle spaziali  :D)

Sono davvero una branco di pazzi scatenati... che meritano il successo che stanno riscuotendo, perchè vendono qualcosa di tangibile, concreto, all'avanguardia....che accelera come jet...e va a pileeeeeee  8)

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La citazione di balle spaziali la fece Musk stesso.
Se ti avanzano 10k hai anche il ludicrous mode. Disponibile come upgrade anche per le auto già acquistate e limi ancora qualche decimo.
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #103 il: Aprile 17, 2016, 13:02:49 pm »
In rete, su Youtube , c'è un ragazzino molto ricco che inonda il canale di video delle sue supercar e di quelle che guida. La sua ultima è una McLaren 675 LT, cioè la vettura della casa inglese più performante e più costosa (circa 400K) prima della mitica P1, il top di gamma.
C'è un bel video in cui lui al volante della sua McLaren incontra in autostrada una Tesla Model S, la sta per superare, ma questo accellera molto....di fatto si allontana in maniera pazzesca mente il nostro con 675 cv di una vettura leggera in carbonio, con due turbo, un cambio rapidissimo, pur dando fondo a tutta la meccanica non riesce a raggiungerla. Inutile dire che sarà stata una P90, la Tesla incontrata. Ma la dice lunga sulle potenzialità prestazionali dei motori elettrici.
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #104 il: Aprile 17, 2016, 13:26:24 pm »
Vogliamo parlare della modalità accelerazione "pazza"?  :o :o :o :o :o :o

Come se su ferrari o lamborghini ci fosse una levetta, o un controllo, per andare a velocità smodata (cit. balle spaziali  :D)

Sono davvero una branco di pazzi scatenati... che meritano il successo che stanno riscuotendo, perchè vendono qualcosa di tangibile, concreto, all'avanguardia....che accelera come jet...e va a pileeeeeee  8)

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La citazione di balle spaziali la fece Musk stesso.
Se ti avanzano 10k hai anche il ludicrous mode. Disponibile come upgrade anche per le auto già acquistate e limi ancora qualche decimo.

Mi mancava, quella della citazione di balle spaziali ;D
Davvero, solo di recente ho capito le potenzialità del marchio e quanto rivoluzionario sia; dopo 140 anni di stufe a benzina/gasolio/gas, finalmente un macchina degna del XXI secolo.
https://www.youtube.com/watch?v=3kKXW2b63cA

In rete, su Youtube , c'è un ragazzino molto ricco che inonda il canale di video delle sue supercar e di quelle che guida. La sua ultima è una , cioè la vettura della casa inglese più performante e più costosa (circa 400K) prima della mitica P1, il top di gamma.
C'è un bel video in cui lui al volante della sua McLaren incontra in autostrada una Tesla Model S, la sta per superare, ma questo accellera molto....di fatto si allontana in maniera pazzesca mente il nostro con 675 cv di una vettura leggera in carbonio, con due turbo, un cambio rapidissimo, pur dando fondo a tutta la meccanica non riesce a raggiungerla. Inutile dire che sarà stata una P90, la Tesla incontrata. Ma la dice lunga sulle potenzialità prestazionali dei motori elettrici.

Questi motori elettrici sono un portento, se penso alle dimensioni, consumi, problemi di analoghi motori a combustione, a parità di prestazioni.