Orologico Forum 3.0

Tesla Model 3

Re:Tesla Model 3
« Risposta #135 il: Maggio 27, 2016, 09:05:08 am »
Einstein diceva:
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L’insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #136 il: Maggio 27, 2016, 09:31:23 am »
.................

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
...............

Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Gli esempi da te citati (Deep Blue e Watson) sono esempi molto embrionali di intelligenza artificiale (e infatti risalgono a diversi anni fa), perché si basano essenzialmente sulla velocità di elaborazione e sulla possibilità di attingere a giganteschi database per risolvere problemi in contesti "a informazione totale": cioè contesti assai complessi, ma privi di incognite significative (una partita di scacchi, il registro di possibilità espressive).

Altra cosa è assumere decisioni autonome, prendere rischi, fare scelte (che possono avere anche un profilo etico), in presenza di incognite con impatto rilevante.
Altra cosa, insomma, è la capacità di fare scelte non attingendo a una casistica, ma facendo astrazioni; non effettuando solo deduzioni, ma anche inferenze e induzioni, o addirittura ricavando nuovi principi (nuovi corollari e nuovi algoritmi) sulla base di fattispecie del tutto nuove.

In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Poi possiamo esercitarci a prevedere che il gap sarà colmato in dieci anni, in cento, o mai.
Ma si tratta di esercizi "profetici" (gli stessi esperti di neuroscienze sono divisi al riguardo).
No, Gianni. Non sono esercizi profetici, è quello che si sa per certo. Entro due anni. Addirittura sembra che a fine anno avremo la prima vettura capace di guida del tutto autonoma in vendita, la nuovissima Audi A8. Poi il paragone di Simone è sbagliato perché qui si tratta di auto...quella capacità di elaborazione da poter montare sulle auto solo adesso comincia ad esserci<
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #137 il: Maggio 27, 2016, 09:47:51 am »
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P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
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Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Gli esempi da te citati (Deep Blue e Watson) sono esempi molto embrionali di intelligenza artificiale (e infatti risalgono a diversi anni fa), perché si basano essenzialmente sulla velocità di elaborazione e sulla possibilità di attingere a giganteschi database per risolvere problemi in contesti "a informazione totale": cioè contesti assai complessi, ma privi di incognite significative (una partita di scacchi, il registro di possibilità espressive).

Altra cosa è assumere decisioni autonome, prendere rischi, fare scelte (che possono avere anche un profilo etico), in presenza di incognite con impatto rilevante.
Altra cosa, insomma, è la capacità di fare scelte non attingendo a una casistica, ma facendo astrazioni; non effettuando solo deduzioni, ma anche inferenze e induzioni, o addirittura ricavando nuovi principi (nuovi corollari e nuovi algoritmi) sulla base di fattispecie del tutto nuove.

In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Poi possiamo esercitarci a prevedere che il gap sarà colmato in dieci anni, in cento, o mai.
Ma si tratta di esercizi "profetici" (gli stessi esperti di neuroscienze sono divisi al riguardo).
No, Gianni. Non sono esercizi profetici, è quello che si sa per certo. Entro due anni. Addirittura sembra che a fine anno avremo la prima vettura capace di guida del tutto autonoma in vendita, la nuovissima Audi A8. Poi il paragone di Simone è sbagliato perché qui si tratta di auto...quella capacità di elaborazione da poter montare sulle auto solo adesso comincia ad esserci<

Quando parlavo della differenza tutt'ora esistente tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, e del fatto che non sappiamo ancora se e quando questo gap sarà colmato, mi riferivo al concetto di "intelligenza" in senso esteso, in tutte le sue possibili applicazioni.

Più circoscritta la questione dei sistemi di guida autonoma, su cui mi sono soffermato in un post autonomo.
Siamo vicini alla messa in produzione? Due anni?
Non so, vedremo.

Quel che è certo è che finché non si avvicina la circolazione effettiva di questi mezzi, finché si resta nella fase sperimentale, non emergono tutte le criticità reali.
Inoltre, deve ancora decollare il dibattito sui profili giuridici ed etici, di cui ho parlato (anche se forse ci troveremo di fronte al fatto compiuto, con la politica e il diritto che come al solito rincorrono la realtà imposta dagli attori economici).
« Ultima modifica: Maggio 27, 2016, 09:50:05 am da Istaro »
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ALAN FORD

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #138 il: Maggio 27, 2016, 09:53:34 am »
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P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
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Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Gli esempi da te citati (Deep Blue e Watson) sono esempi molto embrionali di intelligenza artificiale (e infatti risalgono a diversi anni fa), perché si basano essenzialmente sulla velocità di elaborazione e sulla possibilità di attingere a giganteschi database per risolvere problemi in contesti "a informazione totale": cioè contesti assai complessi, ma privi di incognite significative (una partita di scacchi, il registro di possibilità espressive).

Altra cosa è assumere decisioni autonome, prendere rischi, fare scelte (che possono avere anche un profilo etico), in presenza di incognite con impatto rilevante.
Altra cosa, insomma, è la capacità di fare scelte non attingendo a una casistica, ma facendo astrazioni; non effettuando solo deduzioni, ma anche inferenze e induzioni, o addirittura ricavando nuovi principi (nuovi corollari e nuovi algoritmi) sulla base di fattispecie del tutto nuove.

In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Poi possiamo esercitarci a prevedere che il gap sarà colmato in dieci anni, in cento, o mai.
Ma si tratta di esercizi "profetici" (gli stessi esperti di neuroscienze sono divisi al riguardo).
No, Gianni. Non sono esercizi profetici, è quello che si sa per certo. Entro due anni. Addirittura sembra che a fine anno avremo la prima vettura capace di guida del tutto autonoma in vendita, la nuovissima Audi A8. Poi il paragone di Simone è sbagliato perché qui si tratta di auto...quella capacità di elaborazione da poter montare sulle auto solo adesso comincia ad esserci<

Può darsi, in circuiti riservati alle sole auto senza autista suppongo altrimenti l'Audi A8 dal raccordo non ne esce viva! :D

ilcommesso

Re:Tesla Model 3
« Risposta #139 il: Maggio 27, 2016, 10:54:51 am »
Ringrazio lo scienziato che alberga in ognuno di voi per i brillanti interventi.

Quando guidate, vi siete mai resi conto che non pensate realmente alle azioni che state eseguendo?
Se l'auto davanti rallenta, togliamo il piede dall' acceleratore e iniziamo a frenare, in base alla distanza del veicolo che ci precede.
Ma nessuno si ferma a ragionare sul da farsi.
Si definisce inconscio adattivo.

Aspetto con trepidazione le vostre impeccabili descrizioni

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #140 il: Maggio 27, 2016, 11:06:22 am »
Citazione
[Quando guidate, vi siete mai resi conto che non pensate realmente alle azioni che state eseguendo?

Basterebbe conoscere l'ABC della fisiologia del cervello umano per sapere il perché.
Quando scrivi hai mai pensato di documentarti, non dico a livello universitario ma anche solo didascalico, prima di stampare certe sparate?!
Fallo uscire lo scienziato che c'è in te, basta un po' d'impegno invece di leggere fumetti.

il cervello umano pensa ancHe quando non te ne accorgi, e funziona sulla base di una memoria associativa, ergo se riconosce certi schemi di input che associa a degli output sperimentati reagisce di conseguenza.

E questo perché il cervello umano, capace di apprendere, maturare esperienza e di una memoria infinitamente più efficiente, è assai più complesso ed evoluto di un qualunque calcolatore elettronico, velocissimo ma stupido come un'oloturia.

Non a caso le c.d. "intelligenze artificiali" sono tutti modelli (embrionali e sempiificati) di simulazione delle reti neuronali di un cervello umano.

Tornando al tema, che sia il GRA di Roma o qualunque strada palermitana, quando vedrò un'intelligenza artificiale capace di sopravvivervi ci crederò.
« Ultima modifica: Maggio 27, 2016, 11:15:23 am da ciaca »
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mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #141 il: Maggio 27, 2016, 12:42:22 pm »
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P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
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Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Gli esempi da te citati (Deep Blue e Watson) sono esempi molto embrionali di intelligenza artificiale (e infatti risalgono a diversi anni fa), perché si basano essenzialmente sulla velocità di elaborazione e sulla possibilità di attingere a giganteschi database per risolvere problemi in contesti "a informazione totale": cioè contesti assai complessi, ma privi di incognite significative (una partita di scacchi, il registro di possibilità espressive).

Altra cosa è assumere decisioni autonome, prendere rischi, fare scelte (che possono avere anche un profilo etico), in presenza di incognite con impatto rilevante.
Altra cosa, insomma, è la capacità di fare scelte non attingendo a una casistica, ma facendo astrazioni; non effettuando solo deduzioni, ma anche inferenze e induzioni, o addirittura ricavando nuovi principi (nuovi corollari e nuovi algoritmi) sulla base di fattispecie del tutto nuove.

In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Poi possiamo esercitarci a prevedere che il gap sarà colmato in dieci anni, in cento, o mai.
Ma si tratta di esercizi "profetici" (gli stessi esperti di neuroscienze sono divisi al riguardo).
No, Gianni. Non sono esercizi profetici, è quello che si sa per certo. Entro due anni. Addirittura sembra che a fine anno avremo la prima vettura capace di guida del tutto autonoma in vendita, la nuovissima Audi A8. Poi il paragone di Simone è sbagliato perché qui si tratta di auto...quella capacità di elaborazione da poter montare sulle auto solo adesso comincia ad esserci<

Può darsi, in circuiti riservati alle sole auto senza autista suppongo altrimenti l'Audi A8 dal raccordo non ne esce viva! :D
E' da vedere se questa funzione sarà autorizzata subito in Italia forse no, siamo sempre più indietro sul piano legislativo. Ma vedrai che in Europa funzionerà subito. La tecnologia è già pronta, è ancora costosa e quindi la montano su una ammiraglia. Ma entro due anni sarà disponibile sulle auto medie.
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ilcommesso

Re:Tesla Model 3
« Risposta #142 il: Maggio 27, 2016, 13:05:56 pm »
Citazione
[Quando guidate, vi siete mai resi conto che non pensate realmente alle azioni che state eseguendo?

Basterebbe conoscere l'ABC della fisiologia del cervello umano per sapere il perché.
Quando scrivi hai mai pensato di documentarti, non dico a livello universitario ma anche solo didascalico, prima di stampare certe sparate?!
Fallo uscire lo scienziato che c'è in te, basta un po' d'impegno invece di leggere fumetti.


il cervello umano pensa ancHe quando non te ne accorgi, e funziona sulla base di una memoria associativa, ergo se riconosce certi schemi di input che associa a degli output sperimentati reagisce di conseguenza.

E questo perché il cervello umano, capace di apprendere, maturare esperienza e di una memoria infinitamente più efficiente, è assai più complesso ed evoluto di un qualunque calcolatore elettronico, velocissimo ma stupido come un'oloturia.

Non a caso le c.d. "intelligenze artificiali" sono tutti modelli (embrionali e sempiificati) di simulazione delle reti neuronali di un cervello umano.

Tornando al tema, che sia il GRA di Roma o qualunque strada palermitana, quando vedrò un'intelligenza artificiale capace di sopravvivervi ci crederò.

Grazie perchè ci sei tu a fornire nozioni utili e ad ampliare la mia elementare conoscenza.
Purtroppo non ho nemmeno il tempo per leggere fumetti (magari  :'(  ), ma per fortuna la tua presenza pressochè costante ed ininterrotta sul forum tiene tutti gli utenti aggiornati, che si parli di orologi, aerei, stazioni spaziali o cus cus.

Penso che presto cambieranno il nome del forum in ciacalogico, con la tua esile figura stagliata sullo sfondo a ricordarci chi sia il vero deus ex machina

tick

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #143 il: Maggio 27, 2016, 13:09:58 pm »
Tutte considerazioni valide, ma restringiamo un pochino l’ambito di discussione altrimenti non arriviamo a nulla. La news che ho postato è proprio relativa alla parte di esperienza del sistema. 160 milioni di km sono un buon numero per dire di aver incontrato una grande variabilità di situazioni. Ogni giorno si aggiungono altri kilometri e questa progressione aumenta con le macchine sulle strade. Arrivare a simulare il comportamento umano non è lo scopo di un sistema del genere, lo scopo è circolare in sicurezza. Fossimo partiti dalla simulazione umana avremmo macchine con le gambe invece che con le ruote.
Non serve, pure se fosse possibile, avere una macchina che ragiona come una persona.
Il problema “etico” riportato è buono per una tavola rotonda, un po’ meno per il campo di applicazione.
Qui siamo in un forum frequentato da fini collaudatori automobilistici, ma là fuori funziona differentemente. Nel mondo reale c’è tua zia che con la Megane con due gomme sgonfie sta percorrendo a 90 all’ora una provinciale sgarruppata, chiacchierando con sua cugina al telefono (in mano rigorosamente, perché il marito al bluetooth ha preferito i cerchi da 17”). Quando una qualsiasi cosa (gatto cane vitello bambino pezzo-di-polistirolo extracomunitario) spunta in mezzo alla strada tua zia come si comporta? Ragiona sulla massa del veicolo, l’aderenza di ogni pneumatico, calcola la distanza e la paragona alle tabelle di performance del sistema ed agisce in maniera differenziata in ogni caso? No, semplicemente se va bene pesta sul freno e sterza a caso finendo nel fosso o al frontale, altro che fisiologia del cervello ed altre cose. L’idea di poter definire, in pochi decimi di secondo per un pilota non allenato e non preparato su un veicolo che non conosce, se colpire l’ostacolo (gatto si bambino no) o provare a schivarlo, e nel caso in che modo, è semplicemente ridicola indipendentemente dalle considerazioni etiche. Una macchina questa operazione la può fare, e la Classe E ad esempio suggerisce di schivare l’ostacolo se non arriva nessuno dall’altra parte. Diversi veicoli quando sentono puzza di incidente si adattano opportunamente.
Capiteranno incidenti mortali con le auto a guida autonoma o comunque assistita nei prossimi mesi anche con quelle attualmente in commercio, è certo. Nel frattempo ogni giorno migliaia di persone continueranno a morire grazie a guidatori super intelligenti, ma noi non ci penseremo perché “è normale” che la gente si ammazzi per strada, mentre un veicolo autonomo che tampona un carro della spazzatura fa i titoli su tutti i media.
Non entro nel discorso responsabilità perché quello aprirebbe nuovi scenari ancora più OT, pur anche di sicuro interesse.
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Patrizio

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #144 il: Maggio 27, 2016, 13:29:02 pm »
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[Quando guidate, vi siete mai resi conto che non pensate realmente alle azioni che state eseguendo?

Basterebbe conoscere l'ABC della fisiologia del cervello umano per sapere il perché.
Quando scrivi hai mai pensato di documentarti, non dico a livello universitario ma anche solo didascalico, prima di stampare certe sparate?!
Fallo uscire lo scienziato che c'è in te, basta un po' d'impegno invece di leggere fumetti.


il cervello umano pensa ancHe quando non te ne accorgi, e funziona sulla base di una memoria associativa, ergo se riconosce certi schemi di input che associa a degli output sperimentati reagisce di conseguenza.

E questo perché il cervello umano, capace di apprendere, maturare esperienza e di una memoria infinitamente più efficiente, è assai più complesso ed evoluto di un qualunque calcolatore elettronico, velocissimo ma stupido come un'oloturia.

Non a caso le c.d. "intelligenze artificiali" sono tutti modelli (embrionali e sempiificati) di simulazione delle reti neuronali di un cervello umano.

Tornando al tema, che sia il GRA di Roma o qualunque strada palermitana, quando vedrò un'intelligenza artificiale capace di sopravvivervi ci crederò.

Grazie perchè ci sei tu a fornire nozioni utili e ad ampliare la mia elementare conoscenza.
Purtroppo non ho nemmeno il tempo per leggere fumetti (magari  :'(  ), ma per fortuna la tua presenza pressochè costante ed ininterrotta sul forum tiene tutti gli utenti aggiornati, che si parli di orologi, aerei, stazioni spaziali o cus cus.

Penso che presto cambieranno il nome del forum in ciacalogico, con la tua esile figura stagliata sullo sfondo a ricordarci chi sia il vero deus ex machina

tenderei ad escludere che il forum possa cambiare nome.
nel qual caso avanzerei un diritto di prelazione visto quanto ci fate lavorare pur essendo adulti e vaccinati

parliamo di tesla che è meglio e se qualche utente vi sta sulle balle - possibile visti gli ego che girano qui - ignoratevi reciprocamente per favore

grazie

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Airangel

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #145 il: Maggio 27, 2016, 13:31:35 pm »
concordo e quoto il collega, ignoratevi se non vi sopportate, inutile fare polemiche o provocare......scrivete quello che dovete scrivere e passate oltre se non vi sta bene.

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #146 il: Maggio 27, 2016, 14:05:39 pm »
E se proprio non riesce ad ignorarmi che almeno scriva cose con un capo e una coda e pertinenti con il topic piuttosto che parlare a vanvera di cose che evidentemente non conosce o peggio asinate da bambino delle elementari.

Parliamo di Tesla appunto, e di questi milioni di km che sono stati percorsi in autopilot. Pure Google drive ha registrato oltre 1,5 mln di km percorsi in autonomia.
Dove? Su quali strade? In che condizioni?

Quando vedrò una Tesla muoversi da sola e senza far danni in un contesto diverso da una pista deserta ci crederò.
« Ultima modifica: Maggio 27, 2016, 14:08:33 pm da ciaca »
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #147 il: Maggio 27, 2016, 14:32:02 pm »
Il problema “etico” riportato è buono per una tavola rotonda, un po’ meno per il campo di applicazione.
Qui siamo in un forum frequentato da fini collaudatori automobilistici, ma là fuori funziona differentemente. Nel mondo reale c’è tua zia che con la Megane con due gomme sgonfie sta percorrendo a 90 all’ora una provinciale sgarruppata, chiacchierando con sua cugina al telefono (in mano rigorosamente, perché il marito al bluetooth ha preferito i cerchi da 17”). Quando una qualsiasi cosa (gatto cane vitello bambino pezzo-di-polistirolo extracomunitario) spunta in mezzo alla strada tua zia come si comporta? Ragiona sulla massa del veicolo, l’aderenza di ogni pneumatico, calcola la distanza e la paragona alle tabelle di performance del sistema ed agisce in maniera differenziata in ogni caso? No, semplicemente se va bene pesta sul freno e sterza a caso finendo nel fosso o al frontale, altro che fisiologia del cervello ed altre cose. L’idea di poter definire, in pochi decimi di secondo per un pilota non allenato e non preparato su un veicolo che non conosce, se colpire l’ostacolo (gatto si bambino no) o provare a schivarlo, e nel caso in che modo, è semplicemente ridicola indipendentemente dalle considerazioni etiche. Una macchina questa operazione la può fare, e la Classe E ad esempio suggerisce di schivare l’ostacolo se non arriva nessuno dall’altra parte. Diversi veicoli quando sentono puzza di incidente si adattano opportunamente.
Capiteranno incidenti mortali con le auto a guida autonoma o comunque assistita nei prossimi mesi anche con quelle attualmente in commercio, è certo.

Non mi trovi d'accordo.

Innanzitutto, il metro di paragone della guida umana non può essere solo la zia rimbambita...

In secondo luogo, le decisioni che assumiamo in frazioni di secondo - in tutte le situazioni, non solo alla guida di un'automobile - non sono frutto di calcoli elaborati (che un computer è certamente in grado di fare meglio e più in fretta di noi), ma di quella che Angelo ha definito "memoria associativa": il cervello fornisce una risposta istantanea attingendo alle esperienze e alle emozioni vissute.

Io, se mi attraversa la strada un gatto, provo a frenare; se non c'è spazio tiro dritto.
Mi dispiace per il gatto, ma la mia sensibilità (scarsa?) verso questo simpatici amici dell'uomo non mi suggerisce neanche per un istante - a livello istintivo - di sterzare bruscamente e mettere a repentaglio la mia incolumità (o quella di altre persone che mi circondano) per salvare il gatto.

Se mi attraversasse la strada un bambino, ti assicuro che avrei l'istinto di sterzare.
Forse commetterei anche un errore di guida, ma il punto è che l'emozione di vedere una persona - o addirittura un bambino - davanti al mio veicolo scatenerebbe una reazione adrenalinica del tutto diversa da quella suscitata dal gatto.

Una "gattara" al volante, forse, avrebbe reazioni diverse.

La questione etica è diversa da quella tecnica (se cioè il mezzo automatico sia in linea generale meglio capace di prevenire gli incidenti).
La questione etica è: nel caso specifico, come deve essere impostato l'algoritmo? Chi decide? Chi si assume la responsabilità dei comportamenti?
La libertà delle singole persone - libertà che può comportare anche errori, sapendo però che esiste un soggetto che se ne deve assumere la responsabilità - da che cosa viene sostituita?

Proprio in questi giorni Grillo si diverte a lanciare la provocazione per cui ci vorrebbe un "algoritmo per decidere chi deve essere espulso dal M5S". Abbiamo consapevolezza che si tratta di una provocazione, o pensiamo davvero che possano esistere algoritmi che si sostituiscono a persone fisiche, le quali ci mettono la faccia e si assumono la responsabilità (politica, civile, morale, in altri campi anche penale) di quello che decidono?
Oppure gli "algoritmi" devono diventare la foglia di fico con cui ci vengono imposte le decisioni senza possibilità di replica?

Potrei fare numerosi altri esempi.

Un'autovettura a guida automatica è impostata per rispettare il codice della strada.
Esistono però dei casi in cui le regole del codice debbono essere violate: può essere necessario superare i limiti di velocità per un'emergenza sanitaria; bisogna imboccare un senso vietato perché la strada corretta è ostruita; ecc.
So che quando si tratta di aggirare le regole noi italiani siamo pronti a trovare diecimila giustificazioni valide. Ma anche a voler essere rigidissimi, non possiamo negare che esistono casi in cui la deroga alle regole - o un'interpretazione per un caso non previsto - si rende necessaria: chi lo fa valuta la necessità e se ne assume la responsabilità.
Può un algoritmo prevedere i casi in cui può essere violato il codice della strada? E su quali basi, secondo quale gerarchia di necessità? Chi si assume la responsabilità della violazione?

Esistono anche casi in cui la violazione del codice è inevitabilmente continua : il rispetto della distanza di sicurezza (che nelle strade trafficate non può mai essere quello previsto dal codice); l'obbligo di dare precedenza quando ci si immette in una strada trafficata (se aspetti che non passi nessuno, o se non "costringi" chi arriva a rallentare, non ti immetti mai)...

Finché non vengono risolti questi problemi (tecnici, oltre che etici), queste auto non sono pronte a fare il loro ingresso nel traffico.


Capiteranno incidenti mortali con le auto a guida autonoma o comunque assistita nei prossimi mesi anche con quelle attualmente in commercio, è certo.

Sì, ma i due casi sono completamente diversi.
I morti provocati dall'uomo sappiamo a chi imputarli (o ci penserà un giudice).
Quelli provocati dai sistemi automatici? Potranno essere imputati solo alla tecnologia non ancora matura, o potranno essere espressione di scelte arbitrarie dei programmatori (che si sostituiscono alla libertà delle persone)?

Ad ogni modo: non intendo sostenere che dobbiamo tenerci gli errori umani in nome della libertà. Benvenuti tutti i supporti tecnologici che aiutano l'uomo a diminuire gli errori.
Attenzione, però, a non cadere nell'errore ancor più grande di ritenere che la tecnologia sia "neutra", che possa sostituirsi in maniera indolore alle scelte libere e responsabili dell'uomo.
I problemi che ho evidenziato sono reali, la tecnologia deve affrontarli per divenire davvero matura, tutti coloro che hanno a cuore gli sviluppi tecnologici dovrebbero evitare di trascurarli.
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Re:Tesla Model 3
« Risposta #148 il: Maggio 27, 2016, 14:58:14 pm »
Provo ad immaginare una Tesla senza guida che imbocca un senso unico perché lo hanno cambiato nella notte con il suo passeggero terrorizzato sul sedile posteriore.
Ovviamente se fossimo nell'anno 3000 e qualsiasi variazione al traffico fosse connesso al cervello della Tesla questo non accadrebbe ma...al giorno d'oggi, il navigatore della Macan che ho ritirato una settimana fa è ancora con gli stessi errori di percorso per variazioni avvenute tre o quattro anni fa che aveva la Cayenne comprata più di cinque anni fa.

mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #149 il: Maggio 27, 2016, 15:06:33 pm »
La penso invece come tk. Cioè penso che l'elettronica sarà in grado di gestire razionalmente ogni scelta, sulla base di criteri non scelti dal capriccio individuale, ma razionali ed accettabili per la società. Per guidare una auto non servono tutte le qualità che elenca Gianni, anche nel far fronte alle emergenze, e un calcolatore vede prima, meglio, e sceglie senza errori molto più velocemente.
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