Orologico Forum 3.0

Il gregge

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Re:Il gregge
« Risposta #120 il: Aprile 19, 2016, 18:11:26 pm »
Se a comprare orologi fossero rimasti solo soggetti interessati agli orologi forse oggi non ci sarebbe nemmeno più il settore, perché quelli si non arrivano all'1% della domanda.

Se a comprare le automobili fossero solo quelli che distinguono un tipo di sospensione da un altro...
Se a comprare un telefonino fosse solo chi ne capisce di ICT...

Quanti settori starebbero in piedi solo coi duri e puri o gli esperti? Qualcuno mi viene in mente, ma sono più gli altri. L'orologeria in questo non è diversa.
The quieter you become, the more you can hear

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #121 il: Aprile 19, 2016, 18:50:26 pm »
Possiamo fare tutti i paragoni che vogliamo, il succo non cambia.
Il mercato è stato allargato a risparmiatori e investitori, sotto la falsa prospettiva che l'orologio (qualunque) potesse essere bene rifugio o da speculazione, e sotto queste mentite spoglie è risorto il mercato dell'orologio da polso, prima in europa negli anni 80 e a seguire sui c.d. "mercati emergenti" dalla fine degli anni 90; il resto delle conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Lo sono stati solo alcuni, un valido bene rifugio, e solo quelli oggi si comprano e vendono. Il resto tutto in discarica. Se ne accorgeranno presto anche tutti i cinesi a cui hanno rifilato roba agghiacciante, nel momento in cui inonderanno il mercato del secondo polso per passare alla cassa. Requiescat in pace.
In questo senso un caso unico non solo nel settore del lusso griffato alla moda. Nè telefonini, nè automobili, nè alcun altro genere di beni di lusso, viene acquistato sotto questa prospettiva.
« Ultima modifica: Aprile 19, 2016, 18:55:51 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #122 il: Aprile 19, 2016, 21:34:26 pm »
Manco a farlo apposta oggi mi è arrivata una mail da noto concessionario.
Il titolo recita: possiedi l'orologio più desiderato? é il miglior investimento che tu possa fare in questo momento
Ovviamente la vetrina è tutta per Rolex.
2+2=4 :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Il gregge
« Risposta #123 il: Aprile 19, 2016, 22:03:38 pm »
Ha ragione Angelo purtroppo il mercato è questo. Quelli che avrebbero dovuto essere appassionati sono stati trasformati in pseudo investitori del e nel nulla. Da qui tutta una serie di distorsione che condannano a morte il settore. Ermanno gioisce dei prezzo bassi di alcuni orologi e secondo me è sbagliato perché poi l'appassionato vero non si ferma continua a comprare e vendere e a quel punto quello che ha risparmiato comprando un capolavoro a nulla lo rimette acquistando o rivendendo con gli interessi. Senza contare che le case sono disincentivate a comportarsi seriamente.
Marco,dovrei essere felice di pagare di piu'?
Dovrei gioire come quei commerciantucoli da strapazzo che non aspettano altro che l'aumento dei listini Rolex e Patek?
Come coloro che non tolgono le plastiche?
Non acquisto gli orologi in base al prezzo,compro gli orologi che mi interessano che costino poco o molto.
Il 5402,venti anni orsono,mi costo' una fortuna ma lo volevo,avevo la possibilita' economica e lo comprai.
Ho pagato molto altri orologi,altri li ho pagati decisamente poco e mi ha fatto molto piacere;non fosse stato cosi' oggi
avrei la meta' degli orologi che ho.
Da quello che scrivi anche a te non dispiace acquistare bene e credo che pagare molto non faccia piacere ad alcuno.

Ho gia' raccontato di una cerimonia cui fui invitato qualche anno fa,una trentina di persone;mia moglie ed io eravamo tra i "poveri";tutti professionisti,in gran parte romani.Ebbene tranne una signora,mia moglie ed il sottoscritto al polso solo Rolex.Tutti disinteressati all'orologio in quanto tale.
I commerciantucoli sono una minima parte;
non arrivano all'1% dei clienti Rolex.
Ovviamente anche io sono contento quando posso comprare grandi orologi a basso prezzo. Da una notevole soddisfazione. Ma a differenza tua io so anche astrarmi da questo piacere e vedere la situazione nel complesso del mercato dell'orologeria. E il quadro complessivo a chi come me ama gli orologi meccanici di pregio appare fortemente negativo. Una delle funzioni essenziali di un mercato è quello di decidere dove vanno le risorse economiche. Questo mercato è fatto per indirizzare le risorse sempre più in orologi che non hanno alcun valore intrinseco, o meglio, verso orologi che ne hanno poco, penalizzando le opere migliori. Un mercato così condiziona l'attività dei costruttori, alcuni dei quali questo mercato lo hanno voluto così, ma non tutti. Ci sarà una corsa a fare peggio, a parte qualche eroe che prova con difficoltà a resistere, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un mercato può essere piccolo, quindi pure condizionabile da pochi attori, ma questo è un mercato disfunzionale e folle che premia la standardizzazione, l'assenza di innovazione, la fuffa, la moda, il lusso presunto....i listini falsi....e tutta una serie di malfattori che vivono su di esso. Sì, perché ci sono operatori onesti, ma anche tantissimi banditi, ad essere buoni.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #124 il: Aprile 19, 2016, 23:04:19 pm »
Fosse solo per anzianita' vuoi che non sappia che aria tira?
Con la differenza che a me del mercato importa poco e nulla.
I lati negativi che hai citato li vado predicando non so da quanti anni...

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #125 il: Aprile 19, 2016, 23:10:15 pm »
Ermanno, peró che a noi importi poco del mercato, nel senso che non scegliamo gli orologi in base al mercato che hanno, contrariamente alla stragrande maggioranza della domanda e per le ragioni che ho provato a rappresentare, non toglie nulla a quello che ha scritto Marco:

Citazione
Una delle funzioni essenziali di un mercato è quello di decidere dove vanno le risorse economiche. Questo mercato è fatto per indirizzare le risorse sempre più in orologi che non hanno alcun valore intrinseco, o meglio, verso orologi che ne hanno poco, penalizzando le opere migliori. Un mercato così condiziona l'attività dei costruttori, alcuni dei quali questo mercato lo hanno voluto così, ma non tutti

Un'ulteriore corollario a ciò che ha scritto Marco è che anche nell'ottica della preservazione del patrimonio storico un mercato orientato solo alla speculazione, all'investimento e all'esaltazione del valore monetario in quanto tale non è funzionale ma anzi diventa esso stesso causa del depauperamento.
 
In sintesi la diagnosi, che peró tu neghi contro ogni evidenza, è quella di un mercato allargato a dismisura verso soggetti attratti dall'orologio come bene rifugio e/o investimento, che quindi tende a premiare solo aspetti dell'orologio quali tenuta del valore e facile commerciabilità, e la relativa prognosi è quella di un settore sempre più povero di contenuti proprio perchè allargato ad una domanda che quei contenuti né li riconosce né gli attribuisce alcun valore, muovendosi come un gregge solo a caccia degli orologi che sanno offrire rassicuranti prospettive in termini di tenuta del valore o anche meglio forte rivalutazione, che diventano anche gli unici facilmente commerciabili in un perfetto circolo vizioso che si auto alimenta.

Tutto questo puó essere visto come un'opportunità (di comprare gli orologi ritenuti interessanti ed estranei a queste dinamiche a prezzi assolutamente favorevoli) ma è al tempo stesso anche la causa dell'impiverimento di un intero settore e nel lungo periodo possibilmente della sua stessa sopravvivenza.

Quindi se da un lato, opportunisticamente, da acquirente ormai scafato a me tutto questo puó anche stare bene, dall'altro, dell'appassionato di orologi che avrebbe a cuore la sopravvivenza del settore in forma virtuosa, non può che fare una grande pena.

Perchè la pena è esattamente il sentimento che provo quando vedo grandi orologi trattati come fossero scarti da raccolta differenziata o grandi nomi della storia dell'orologeria ridotti a caricature grottesche di ciò che erano un tempo.

« Ultima modifica: Aprile 19, 2016, 23:28:25 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #126 il: Aprile 19, 2016, 23:28:38 pm »
Ermanno, peró che a noi importi poco del mercato, nel senso che non scegliamo gli orologi in base al mercato che hanno, contrariamente alla stragrande maggioranza della domanda e per le ragioni che ho provato a rappresentare, non toglie nulla a quello che ha scritto Marco:

Citazione
Una delle funzioni essenziali di un mercato è quello di decidere dove vanno le risorse economiche. Questo mercato è fatto per indirizzare le risorse sempre più in orologi che non hanno alcun valore intrinseco, o meglio, verso orologi che ne hanno poco, penalizzando le opere migliori. Un mercato così condiziona l'attività dei costruttori, alcuni dei quali questo mercato lo hanno voluto così, ma non tutti
.

In sintesi la diagnosi, che peró tu neghi contro ogni evidenza, è quella di un mercato allargato a dismisura verso soggetti attratti dall'orologio come bene rifugio e/o investimento, che quindi tende a premiare solo aspetti dell'orologio quali tenuta del valore e facile commerciabilità, e la relativa prognosi è quella di un settore sempre più povero di contenuti proprio perchè allargato ad una domanda che quei contenuti ne li riconosce ne gli attribuisce alcun valore, muovendosi come un gregge solo a caccia degli orologi che sanno offrire rassicuranti prospettive in termini di tenuta del valore o anche meglio forte rivalutazione, che diventano anche gli unici facilmente commerciabili.
E' il mercato di un oggetto che e' diventato di moda e quindi voluto da molti.
Quando crescono i numeri decresce la qualita',siamo tutti della stessa idea!
Quello che non riesco a farvi capire e' che non puo' esistere una quindicina di milioni di individui che compra orologi per speculare o come bene rifugio.
Se anche tutti gli acquirenti Rolex fossero speculatori saremmo a quota un milione,gli altri come li cataloghiamo?
Vuoi che prosegua l'elenco dei marchi a perdere?
Marco e' un filosofo (nel senso nobile del termine,altrimenti si arrabbia) ma tu sei ingegnere...

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #127 il: Aprile 19, 2016, 23:39:36 pm »
E io continuo a ribadire, proprio perchè mi baso più sull'evidenza empirica che non sulle supposizioni, che i rapporti non sono quelli che dici tu, e che i milioni di arricchiti cinesi che hanno fatto esplodere i numeri di produzione negli ultimi quindici anni sono stati attratti dall'orologio (di qualunque marca, al punto che le produzioni di molti di questi sono vendibili solo su quei mercati) con le stesse suggestioni che negli anni 80 e 90 hanno attratto gli arricchiti europei e italiani in particolare.
E ti assicuro che di cinesi in azione ne ho visti parecchi, a cominciare da quelli di importazione che entrano in gioielleria e comprano orologi come fossero pietre con i tubetti di carte da 500 euro arrotolati con l'elastico.

Senza il mercato cinese, ed in minor misura altri come quello russo, certi marchi che hai citato o hai in mente sarebbero già scomparsi. UN si vendeva ormai solo in Russia e zone limitrofe, è bastato che saltasse il rublo e l'intero mercato dell'est europa perchè UN sia di fatto un marchio estinto.

Come allora in italia ora anche tantissimi cinesi hanno le tasche piene di contante che svaluta a tassi del 20% annuo e che da qualche parte facilmente gestibile doveva essere conservato senza il rischio di trovarsi un pugno di carta straccia nel giro di 5 anni.

Che poi a tutto questo si leghi anche la componente immaginifica che fa si che appena un arricchito della prima ora ha due soldi in croce corre a comprare l'orologio "di lusso" per fare vedere che ha i soldi, nel perfetto stile del parvenu o del popolino, in italia come in cina poco cambia, non toglie che la più forte delle motivazioni rimanga quella del bene rifugio o da investimento, e che quella immaginifica sia solo un corollario.

E se un concessionario ufficiale rolex tra i più importanti d'italia mi scrive nero su bianco in una mail aziendale che il miglior INVESTIMENTO che possa fare oggi è comprarmi un Rolex, evidentemente non sono lontano da una realistica interpretazione della realtà. Che è quella che non riesco a farti capire o che ri rifiuti di accettare :)

Si usa il submariner o il daytona come biglietto da visita o divisa di rappresentanza? Certo.
Ma non è per questo che si riempiono i cassetti di 3 modelli di Rolex e due di Patek rigorosamente pellicolati o imbustati sotto vuoto.
« Ultima modifica: Aprile 19, 2016, 23:49:35 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il gregge
« Risposta #128 il: Aprile 19, 2016, 23:49:28 pm »
Non tutti speculano Ermanno, è ovvio. Ma scelgono comunque un certo tipo di orologio, perchè è l'unico che si possono permettere veramente, anche sopra le loro possibilità, perché hanno la sicurezza di poterlo ripiazzare in tempi brevi a poco meno o allo stesso prezzo, a volte qualcosa in più.
Quanti orologi damnno questo tipo di sicurezze? Non si tratta di essere solo speculatori, ma comuni fruitori del "gregge" :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #129 il: Aprile 20, 2016, 00:23:32 am »
Gente che paga migliaia di euro per il colore di una scritta, la sfumatura di un quadrante o il font di una ghiera, gente che ancora manca un anno e si chiede se uscirá il modello dell'anniversario con la scritta verde o la lettera graziata, gente che appena esce un modello nuovo inizia a cercare il modello sostituito perché si rivaluterá, gente che paga migliaia di euro per la lettera di un seriale e gente che passa le giornate a chiedersi se nel suo orologio possa esserci qualche cosa che lo renda raro e possa rivalutarlo, forse il tipo di copri ghiera o perfino il codice a barre sulle pellicole, o magari il difetto del ciclope, perché no?! gente che appena presentato il nuovo inizia a litigare su quanto debba valere il vecchio, gente che prevede rosei scenari, salite e discese, gente che se passa ad un nuovo modello la prima cosa che chiede é quanti ne hanno fatti e se si rivaluterá, gente che da 30 anni compra e rivende sempre gli stessi 4 orologi, gente che studia le garanzie come fossero papiri egiziani da decifrare e gente disposta a pagare una scatola quanto un orologio, gente che ne ha avuti 5 e gente che ne ha avuti 50 ma mai nessuno che se ne tenga uno, gente che schifa e poi appena c'è solo il pallido sentore della possibile rivalutazione corre a comprare, gente disposta a mangiare pure sterco se poi cagandolo si trasformasse in oro e gente che si farebbe c****e in testa pur di avere una pepita d'oro, ovviamente NOS.
Gente che pensa di accorciare e invece degli orologi compra direttamente una quota di un fondo di investimento sugli orologi.
E noi stiamo qua a sindacare del fatto che il motore di tutto il circo non siano gli sghei in un mercato di figurine che quello dei subprime o dei Bond argentini era più serio..e dai...
« Ultima modifica: Aprile 20, 2016, 00:46:43 am da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #130 il: Aprile 20, 2016, 00:30:51 am »
Non tutti speculano Ermanno, è ovvio. Ma scelgono comunque un certo tipo di orologio, perchè è l'unico che si possono permettere veramente, anche sopra le loro possibilità, perché hanno la sicurezza di poterlo ripiazzare in tempi brevi a poco meno o allo stesso prezzo, a volte qualcosa in più.
Quanti orologi damnno questo tipo di sicurezze? Non si tratta di essere solo speculatori, ma comuni fruitori del "gregge" :)
Leandro,anche tu?
Dimmi a chi si vendono tutti gli orologi che perdono,usati o imbustati,il 60% del loro valore appena varcata la soglia del concessionario.

Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #131 il: Aprile 20, 2016, 00:33:00 am »
Gente che paga migliaia di euro per il colore di una scritta o il font di una ghiera, gente che ancora manca un anno e si chiede se uscirá il modello dell'anniversario, gente che appena esce un modello nuovo inizia a cercare il modello sostituito perché si rivaluterá, gente che paga migliaia di euro per la lettera di un seriale e gente che passa le giornate a chiedersi se nel suo orologio possa esserci qualche cosa che lo renda raro e possa rivalutarlo, forse il tipo di copri ghiera o perfino il codice a barre sulle pellicole, o magari il difetto del ciclope, perché no?! gente che appena presentato il nuovo inizia a litigare su quanto debba valere il vecchio, gente che prevede rosei scenari, salite e discese, gente che se passa ad un nuovo modello la prima cosa che chiede é quanti ne hanno fatti e se si rivaluterá, gente chd da 30 anni compra e rivende sempre gli stessi 4 orologi, gente che ne ha avuti 5 e gente che ne ha avuti 50 ma mai nessuno che se ne tenga uno, gente che schifa e poi appena c'è solo il pallido sentore della possibile rivalutazione corre a comprare, gente disposta a mangiare pure sterco se poi cagandolo si trasformasse in oro.
E noi stiamo qua a sindacare del fatto che il motore di tutto il circo non siano gli sghei in un mercato di figurine che quello dei subprime o dei Bond argentini era più serio..e dai...
Angelo,gli individui cui fai riferimento saranno forse l'1% di tutto il mercato!

Comunque inutile continuare la diatriba,ognuno ha le proprie idee.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #132 il: Aprile 20, 2016, 00:52:31 am »
Si vede che ho avuto la sfortuna di incontrare, al netto di qualche amico conosciuto sul forum, solo quell'1%.
E che quando i commercianti mandano certe mail pensano di comunicare con l'1% dei potenziali clienti.

Cayo Ensenachos, Cuba, gennaio 2014; un canadese da 5 metri in spiaggia con un Big Bang in oro rosa: Pam Three two one? Nice watch, Good market, safe value.

Sigh...
« Ultima modifica: Aprile 20, 2016, 01:28:16 am da ciaca »
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guagua72

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Re:Il gregge
« Risposta #133 il: Aprile 20, 2016, 01:40:36 am »
Peccato acquistare orologi da spiaggia troppo valutati.

Re:Il gregge
« Risposta #134 il: Aprile 20, 2016, 08:14:43 am »
Quante pagine e quante righe a parlare di niente , aria fritta ...le solite 3 polemiche sui marchi blasonati e di "lusso". ...

Sembrate me quando parlo di politica ...e non capisco che qui in Italia è tempo perso , un paese di corrotti , evasori , mafiosi che parlano di cose belle e del fatto che tutto va bene da 50 anni..

Quanto fiato sprecato , quante parole inutili ...

Le cose stanno così... Se non vi/ci aggradano andiamocene via da tutto... No?!  :o 8)