Orologico Forum 3.0

Roger Dubuis - maison, storia e prodotti

Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« il: Aprile 16, 2016, 12:04:42 pm »
Buongiorno a tutti, esperti forumisti.
Apro questo tread per cercare di raccogliere quante più informazioni possibili sulla maison suddetta. Storia, prodotti, evoluzione del marchio, raccolta fotografica e confronto tra i vari periodi di produzione.
Spero rispondiate numerosi e che si possa raccogliere una buona quantità di informazioni, tale da rendere questo post un riferimento futuro per chiunque volesse documentarsi ed istruirsi su questa maison.
Raccomandazione: le considerazioni e i giudizi personali restino ai margini dei posts.
Confido nella vostra competenza e nella vostra conoscenza.
Un caro saluto
Matteo

ciaca

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Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #1 il: Aprile 16, 2016, 14:44:08 pm »
La storia della casa si può suddividere in tre distinti periodi:
- gli esordi, quando Dubuis inzió a produrre orologi dal gusto piuttosto classico e convenzionale utilizzando ebauches di terzi (per esempio i Lemania 2320 per i cronografi) rifinite a livelli di tutto rispetto
- il periodo Dias, quando trovó nel finanziere portoghese Carlos Dias lo sponsor munifico che gli permise di sviluppare, in pochi anni, una incredibile quantità di movimenti di altissimo pregio. Incassati in orologi dal gusto decisamente più personale e Anti convenzionale, ancorché forse eccessivo per molti (me compreso).
- il periodo post acquisizione Richemont, recente, che ha razionalizzato e semplificato sia la gamma dei movimenti (davvero troppi, molto costosi e alcuni anche difettosi) che dei modelli (ora con linee meno estreme e decisamente più sobrie, seppur sempre abbastanza originali), gamma troppo estesa e confusionaria, oltre che non troppo apprezzata sul piano commerciale, e che di fatto aveva mandato in crisi l'azienda.

Quanto ai modelli in genere hanno un'estetica e proporzioni eccessive e lontanissime dal mio gusto e dalle mie corde, personalmente mi incuriosiscono solo i modelli della primissima produzione.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #2 il: Aprile 16, 2016, 15:00:07 pm »
Grazie Angelo della partecipazione e dell'interessante suddivisione.
Da ciò uno spunto: si potrebbe iniziare ad approfondire il primo periodo di produzione con specifiche su pezzi, movimenti ed eventuali chicche legate al marchio.

Bertroo

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Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #3 il: Aprile 16, 2016, 15:35:24 pm »
Una casa che personalmente amo...non l'ultima produzione però. I leimi RD con cal lemania come detto da Angelo erano stati sviluppati in più declinazioni sia di natura tecnica in quanto sono stati creati anche chrono monopulsante e nei più svariati metalli. Per non parlare dei quadranti, il tutto superbamente rifinito anche più dei diretti concorrenti che montavano lo stesso calibro.
personalmente il periodo che preferisco è quello di Dias...il gusto è soggettivo ma RD ha sviluppato calibri meravigliosi. Chrono manuali, automatici con microrotore, automatici solotempo belli da guardarli senza sosta. Intre è stata l'unica casa ad avere tutti i calibri prodotti fregiati del punzone di Ginevra (fino alla produzione attuale)  manuali agli automatici dai chrono ai solotempo. Adoro la cassa Excalibur e bellissima anche la Simpaty.
purtroppo sono col cell e non riesco a mettere foto....ma c'è molto da parlare e da vedere!

« Ultima modifica: Aprile 16, 2016, 15:50:49 pm da bojwolb »

ciaca

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Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #4 il: Aprile 16, 2016, 16:00:50 pm »
Il marchio nasce alla fine degli anni 90, fa pochissimi esemplari (tutti dotati di punzone di ginevra e bollettino di marcia fornito dall'osservatorio di Besancon, limitati a 28 pezzi numerati), distinti in due famiglie di prodotto: Hommage, dalle linee classiche e convenzionali, e Sympathie con cassa carré galbé sui 4 lati che poi diventerà il perno delle successive collezioni dell'epoca Dias.

Tra gli Hommage troviamo, almeno sulla carta (non so quAnti siano stati effettivamente prodotti e venduti) complicazioni come il calendario perpetuo biretrogrado nella misura da 37x10,67 mm,



anche accoppiato al crono monopulsante o tradizionale, o alla ripetizione a miNuti, tutti di origine Lemania nelle misure da 40 (monopulsante), 37 (ripetizione e crono due pulsanti) e 34 (crono due pulsanti)



un calendario perpetuo dall'affissione a finestre per giorno e mese e con una originale disposizione dei contatori per data  fasi luna (37mmX10,67mm) che ricorda da vicino lo schema adottato da PP su alcuni suoi orologi con data e fasi luna :)



, i cronografi manuali sia a due pulsanti che monopulsante in corona e non in varie misure metalli e quadranti (34, 37 e 40 il monopulsante, 34 e 37 il due pulsanti) tutti su ebauche lemania 2320 o 2220





Singolare il punzone di Ginevra su questo RD50 pur con la ruota a colonne a vista e non coperta come vogliono le specifiche del punzone e come è nel RD65



E nel RD56



e infine tre modelli di solo tempo, un 40 mm manuale con piccoli secondi al 6



e due tre sfere automatici da 34 e 37mm.



In genere dimensioni non ottimali o per diametri o per rapporto tra diametro e spessore, per me il più bel modello di quel periodo restano i cronografi con cassa da 37mm (svariate le combinazioni di metallo della cassa e quadranti).



Bello anche il perpetuo ad indicazione digitale in finestra.

Tutti gli altri per il mio gusto tradiscono quadranti tutt'altro che ben disegnati e dove sono già evidenti esagerazioni che poi troveranno nella successiva produzione la loro definitiva "consacrazione".

Su Dubuis orologiaio c'è poco da discutere, giù il cappello. Su Dubuis creatore di orologi credo che la questione sia piuttosto controversa, non credo infatti che abbia mai disegnato nessuna delle sue casse o quadranti; certe provocazioni come i quadranti distorti dei perpetui retrogradi o le casse sympathie sono più nelle corde di qualche giovane designer rampante che non in quelle di un orologiaio con solidissime basi classiche cresciuto in Patek e che per oltre dieci anni si è poi dedicato al restauro di orologi d'epoca :)
Comunque la produzione iniziale di hommage è assai esigua, ne ha fatti pochi e specialmente alcuni modelli (per esempio il mono pulsante in corona da 37mm senza scala pulsometrica sul quadrante con indici applicati a numeri arabi) sono praticamente introvabili.
Quelli che si trovano spesso sono equiparabili a pezzi unici perché specie sui quadranti ne ha fatti davvero di tanti tipi al punto che trovarne due uguali è molto difficile :)
« Ultima modifica: Aprile 16, 2016, 18:10:26 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

fabri5.5

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Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #5 il: Aprile 16, 2016, 16:25:03 pm »
nel 1957 si diploma nella Scuola d'Orologeria di Ginevra.
qualche anno più tardi, lavora in Patek nel reparto movimenti complicati,
divenendone poi il capotecnico.
torna ad insegnare nella stessa scuola che l'ha formato.
nel 1980 crea il proprio atelier a Ginevra, dove si dedica alla riparazione e al restauro di orologi complicati di collezionisti privati. allo stesso tempo collabora all'ideazione e allo sviluppo di modelli complicati commercializzati da alcune delle più importanti case ginevrine,concependo lui stesso nuovi movimenti.
in quegli anni stringe amicizia con Carlos Dias, con il quale nel 1995 fonda la manifattura indipendente Roger Dubuis SA.
il suo lavoro più importante ideato non per suoi orologi è il modulo perpetuo biretro AGH 711.1.
che andò ad equipaggiare il primo orologio di Harry Winston e successivamente oltre ad i suoi orologi tanti altri.
della realizzazione se ne occupò la Agenhor di J-M Wiederrecht.




mbelt

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Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #6 il: Aprile 16, 2016, 19:18:45 pm »
Ne ho due del periodo due, cioè Dias senza Dubuis:


Si tratta di un Easy Diver titanio tourbillon squelette, 48 mm, tourbillon  volante, una specialità della casa, come la scheletratura moderna, in cui i pezzi non sono scheletrati a mano, ma prodotti così poi con finiture manuali. Sia il tourbillon sia quella scheletratura sono una delle specialità della casa.




Questo è un Excalibur 45 mm calendario perpetuo istantaneo in linea. Tutto istantaneo, tutto a dischi, forse il perpetuo più sofisticato che sia mai stato costruito, il primo dei pochi e complicatissimi perpetui istantanei oggi in produzione.

Cosa penso di RD? Che nel primo periodo faceva orologi molto classici. Che nel secondo periodo ha fatto calibri strepitosi, con tecnologia , finiture, punzone di Ginevra, con complicazioni presentate in modo inedito e a volte unico, con casse rifinite benissimo. Purtroppo sono orologi troppo grossi e vistosi e oggi non riesco più ad indossarli, stanno tristemente in cassetta di sicurezza. Oggi non li riacquisterei più.

Il periodo Richemont è quello che mi piace di meno. Meno personalità estetica, ma soprattutto le maggiori complicazioni sono uscite dal listino, e altri calibri pur punzonati sono stati molto , anzi troppo, semplificati. Inaccettabile per me.
« Ultima modifica: Aprile 16, 2016, 19:26:11 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #7 il: Aprile 17, 2016, 01:48:22 am »
Trovo il calendario a finestre ed i crono postati da Angelo davvero ben disegnati, qualcuno conosce le ref.?

Re:Roger Dubuis - maison, storia e prodotti
« Risposta #8 il: Aprile 17, 2016, 07:58:50 am »
Il marchio nasce alla fine degli anni 90, fa pochissimi esemplari (tutti dotati di punzone di ginevra e bollettino di marcia fornito dall'osservatorio di Besancon, limitati a 28 pezzi numerati), distinti in due famiglie di prodotto: Hommage, dalle linee classiche e convenzionali, e Sympathie con cassa carré galbé sui 4 lati che poi diventerà il perno delle successive collezioni dell'epoca Dias.

Tra gli Hommage troviamo, almeno sulla carta (non so quAnti siano stati effettivamente prodotti e venduti) complicazioni come il calendario perpetuo biretrogrado nella misura da 37x10,67 mm,



anche accoppiato al crono monopulsante o tradizionale, o alla ripetizione a miNuti, tutti di origine Lemania nelle misure da 40 (monopulsante), 37 (ripetizione e crono due pulsanti) e 34 (crono due pulsanti)



un calendario perpetuo dall'affissione a finestre per giorno e mese e con una originale disposizione dei contatori per data  fasi luna (37mmX10,67mm) che ricorda da vicino lo schema adottato da PP su alcuni suoi orologi con data e fasi luna :)



, i cronografi manuali sia a due pulsanti che monopulsante in corona e non in varie misure metalli e quadranti (34, 37 e 40 il monopulsante, 34 e 37 il due pulsanti) tutti su ebauche lemania 2320 o 2220





Singolare il punzone di Ginevra su questo RD50 pur con la ruota a colonne a vista e non coperta come vogliono le specifiche del punzone e come è nel RD65



E nel RD56



e infine tre modelli di solo tempo, un 40 mm manuale con piccoli secondi al 6



e due tre sfere automatici da 34 e 37mm.



In genere dimensioni non ottimali o per diametri o per rapporto tra diametro e spessore, per me il più bel modello di quel periodo restano i cronografi con cassa da 37mm (svariate le combinazioni di metallo della cassa e quadranti).



Bello anche il perpetuo ad indicazione digitale in finestra.

Tutti gli altri per il mio gusto tradiscono quadranti tutt'altro che ben disegnati e dove sono già evidenti esagerazioni che poi troveranno nella successiva produzione la loro definitiva "consacrazione".

Su Dubuis orologiaio c'è poco da discutere, giù il cappello. Su Dubuis creatore di orologi credo che la questione sia piuttosto controversa, non credo infatti che abbia mai disegnato nessuna delle sue casse o quadranti; certe provocazioni come i quadranti distorti dei perpetui retrogradi o le casse sympathie sono più nelle corde di qualche giovane designer rampante che non in quelle di un orologiaio con solidissime basi classiche cresciuto in Patek e che per oltre dieci anni si è poi dedicato al restauro di orologi d'epoca :)
Comunque la produzione iniziale di hommage è assai esigua, ne ha fatti pochi e specialmente alcuni modelli (per esempio il mono pulsante in corona da 37mm senza scala pulsometrica sul quadrante con indici applicati a numeri arabi) sono praticamente introvabili.
Quelli che si trovano spesso sono equiparabili a pezzi unici perché specie sui quadranti ne ha fatti davvero di tanti tipi al punto che trovarne due uguali è molto difficile :)
Molto molto belli.
Molto bella era anche la collezione Sympathie del primo periodo.
Una delle casse più belle mai disegnate che, come sembra, prese ispirazione da un tombino così come il RO di Genta da un indicatore di una bilancia di un ufficio postale.