All'alba del mio interesse per l'orologeria, quando il sole della passione si innalzava oltre l'orizzonte della mia consapevolezza ed entrava a far parte con chiarezza nell'alveo dei miei interessi, L&S è stata una delle prime realtà che quella luce ha rischiarato.
Mi piaceva la classica sobrietà quasi "solida", a tratti severa, dello stile sassone.
Poi ho iniziato a capire cosa guardavo e che dietro a quelle linee c'era anche contenuto, ma il Sassonia calendario annuale ed il Lagematik perpetuo sono stati fra i primi orologi di un certo pregio che mi facevano quasi fisicamente sentire la passione per questo mondo, allora ancora in fase di germoglio per me, ancora adolescente.
Non i tipici orologi che piacciono ad un 16enne, ma per me così era.
Con il tempo, il maturare dell'età e le ore ed ore ed ore spese a spulciare ogni topic di un altro forum e di internet in generale, i miei gusti si sono evoluti e il mio gradimento si è orientato anche e più verso altri pezzi, ma per Lange nutro ancora quella sorta di affetto che si prova pensando ai primi passi di un percorso che si sta seguendo da anni.
Il 1815 non mi ha mai fatto stracciare le vesti, sono sicuro che - come in tutta la produzione del marchio - il suo problema (o per meglio dire: il mio problema) sono le anse che non riesco a vedere armoniche con la cassa, però dovendo scegliere e mal sopportando qualsiasi crono, andrei sull Up and Down, con secondina alle 4 e riserva di carica alle 8, che movimenta un po' quel quadrante altrimenti troppo solenne senza però caricare troppo la sobrietà dell'orologio.