Orologico Forum 3.0

Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier

palombaro

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Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« il: Maggio 04, 2016, 11:55:12 am »
Sia pure in modo frettoloso volevo comunicare che Kim Djapri è un candidato AHCI con il suo marchio Belier

Kim Djapri è molto giovane, è francese ma vive a Dresda dove è stato allievo di Marco Lang … ora ha un suo laboratorio e un suo marchio che si chiama Belier..
E’ bastato questo suo unico orologio per mettersi in mostra ed essere notato da Philippe Dufour che lo ha “segnalato” come candidato ad entrare nell’accademia AHCI ..
L’orologio in questione è un reverso a tutti gli effetti… inverso nel suo calibro ed inverso anche nel fornire l’informazione di ore e minuti … L’orologio è “fatto a mano” e si vede … ed il prezzo base è di 50K










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mbelt

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #1 il: Maggio 04, 2016, 13:13:06 pm »
Lo stile sembra quello di Bovet, mentre la tecnica è piuttosto nuova e bella.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #2 il: Maggio 04, 2016, 13:34:01 pm »
Lo stile sembra quello di Bovet, mentre la tecnica è piuttosto nuova e bella.

Lo stile mi ricordo molto i primi prototipi di Journe, con quelle finiture ed incisioni manualmente perfette.
Ci pensavo proprio ieri sera, questo tipo di orologi è privo di quella perfezione industriale che rende gli orologi, per quanto capolavori, un pò troppo tutti simili.

@michele: anche le tue produzioni trasmettono questa idea di artigianalità  ;)

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #3 il: Maggio 04, 2016, 13:53:40 pm »
L'ho conosciuto a Basilea. Il suo orologio era esposto proprio allo stand Ahci. Ragazzo davvero simpaticissimo e molto disponibile.
Talento ineccepibile!
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #4 il: Maggio 04, 2016, 14:23:28 pm »
io ne dico un'altra ancora....a me da l'idea dei Breguet Tradition...anzi di un prototipo di quei Tradition.
Personalmente è proprio quell'assenza di perfezione industriale che mi attira degli indipendenti e che spesso me li fa piacere più dei marchi "industriali".
Ad esempio, i Bovet che ricordava Marco, sono orologi magnifici che io adoro, specialmente i Tourbillon (ricordo, se non erro, di aver letto che sono i più grandi produttori al mondo di turbo),  tra l'altro hanno anche poco e niente di industriale ma....se un "difetto" possiamo riscontrargli è quell'assoluta perfezione che quasi ci fa dimenticare che sono opera dell'uomo.
Al contrario, alcuni segna tempi d'indipendenti, danno la sensazione di prototipi che li avvicina più all'arte che all'industria e a me, questo, in alcuni orologi, piace tantissimo.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio di Journe che Simone ha menzionato... forse pensava anche lui a questo:


Ritornando in Topic, a me l'orologio piace e affascina così aperto e lavorato, se difetti devo trovargli è il marchio molto grande e il logo a destra, accanto alla corona, anch'esso troppo vistoso.

PESSOA67

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #5 il: Maggio 04, 2016, 14:23:36 pm »
Persone fortunate che nascono con un talento...

ilcommesso

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #6 il: Maggio 04, 2016, 14:36:47 pm »
io ne dico un'altra ancora....a me da l'idea dei Breguet Tradition...anzi di un prototipo di quei Tradition.
Personalmente è proprio quell'assenza di perfezione industriale che mi attira degli indipendenti e che spesso me li fa piacere più dei marchi "industriali".
Ad esempio, i Bovet che ricordava Marco, sono orologi magnifici che io adoro, specialmente i Tourbillon (ricordo, se non erro, di aver letto che sono i più grandi produttori al mondo di turbo),  tra l'altro hanno anche poco e niente di industriale ma....se un "difetto" possiamo riscontrargli è quell'assoluta perfezione che quasi ci fa dimenticare che sono opera dell'uomo.
Al contrario, alcuni segna tempi d'indipendenti, danno la sensazione di prototipi che li avvicina più all'arte che all'industria e a me, questo, in alcuni orologi, piace tantissimo.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio di Journe che Simone ha menzionato... forse pensava anche lui a questo:


Ritornando in Topic, a me l'orologio piace e affascina così aperto e lavorato, se difetti devo trovargli è il marchio molto grande e il logo a destra, accanto alla corona, anch'esso troppo vistoso.

Bravissimo, stessa visione.  ;D

L'unico vero difetto è sempre e solo il costo, che però trovo in linea con simili realizzazioni.
Per emergere ed avere un futuro bisogna pure assicurarsi un pò di tranquillità finanziaria  :D

Roger W. Smith è un altro che ha finiture simile....anche lui fuori portata  :'(

Se deve essere orologeria esclusiva, unica, che lo sia davvero; il nome sul quadrante è solo un mero dettaglio che si può eliminare IMHO 8)

mbelt

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #7 il: Maggio 04, 2016, 14:55:09 pm »
io ne dico un'altra ancora....a me da l'idea dei Breguet Tradition...anzi di un prototipo di quei Tradition.
Personalmente è proprio quell'assenza di perfezione industriale che mi attira degli indipendenti e che spesso me li fa piacere più dei marchi "industriali".
Ad esempio, i Bovet che ricordava Marco, sono orologi magnifici che io adoro, specialmente i Tourbillon (ricordo, se non erro, di aver letto che sono i più grandi produttori al mondo di turbo),  tra l'altro hanno anche poco e niente di industriale ma....se un "difetto" possiamo riscontrargli è quell'assoluta perfezione che quasi ci fa dimenticare che sono opera dell'uomo.
Al contrario, alcuni segna tempi d'indipendenti, danno la sensazione di prototipi che li avvicina più all'arte che all'industria e a me, questo, in alcuni orologi, piace tantissimo.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio di Journe che Simone ha menzionato... forse pensava anche lui a questo:


Ritornando in Topic, a me l'orologio piace e affascina così aperto e lavorato, se difetti devo trovargli è il marchio molto grande e il logo a destra, accanto alla corona, anch'esso troppo vistoso.
Questo stile come sai piace molto anche a me, se Journe lo avesse mantenuto sarebbe stato meglio. A me tutto quel levigare, perfezionare, piace fino ad un certo punto: apprezzo l'idea bruta, l'idea pura, l'oggetto un po' sdrucito, ecco lo definirei sdrucito.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #8 il: Maggio 04, 2016, 15:57:08 pm »
Da anche l'idea dell'orologio dell'800, dove si faceva davvero tutto a mano. Pregevole.
Se ci fate caso nel Journe prima serie, a parte l'aspetto diciamo più "rustico", cambia il quadrante per l'affissione delle ore, più simile ai Breguet, con numeri romani, guillochage più evidente e anche le sfere sono infatti a pomme, non so se questo contribuisce ad avere un feeling più diretto con l'orologio, ma nell'altro l'estetica è cambiata e affissione e sfere sono quelle tipiche dei modelli attuali. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #9 il: Maggio 04, 2016, 15:58:00 pm »
...perchè a te piace più il lato artistico, il prototipo ha più della scultura, ha più vitalità, originalità, vigore...quel levigare, come lo definisci tu, è il successivo intervento della razionalità e poi dopo ci saranno le riflessioni sulla commerciabilità di quello che inizieremo a chiamare "prodotto", il marketing, la fuffa, i fuochi d'artificio ecc...   ;D

palombaro

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #10 il: Maggio 04, 2016, 16:14:38 pm »
Nel "finissage" c'è un sottile confine, all'apparenza, fra grossolana approssimazione e maniacale sprezzatura... Se la prima non mi interessa granché, ritengo invece affascinante, coinvolgente ed emozionante la seconda (se ben fatta e ben celata) perché adoro quando un manufatto artigianale appare perfettamente curato ma sotto una lente lascia intravvedere un limite "maledettamente" umano...
« Ultima modifica: Maggio 04, 2016, 20:00:12 pm da palombaro »
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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #11 il: Maggio 04, 2016, 16:29:36 pm »
bravo...è il giusto equilibrio, poi naturalmente dipende dal progetto, nel turbo che ho postato secondo me quella prima versione era così maledettamente affascinante

Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #12 il: Maggio 04, 2016, 16:30:48 pm »
bravo...è il giusto equilibrio, poi naturalmente dipende dal progetto, nel turbo che ho postato secondo me quella prima versione era così maledettamente affascinante


Assolutamente d'accordo...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

guagua72

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #13 il: Maggio 04, 2016, 17:10:33 pm »
Sono proprio soddisfatto di vedere alcuni esemplari di macchine "viventi". Solo per pochi appassionati .

Istaro

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Re:Kim Djapri è stato candidato all'AHCI con Belier
« Risposta #14 il: Maggio 04, 2016, 18:46:28 pm »
Nel "finissage" c'è un sottile confine, all'apparenza, fra grossolana semplificazione e maniacale sprezzatura... Se la prima non mi interessa granché, ritengo invece affascinante, coinvolgente ed emozionante la seconda (se ben fatta e ben celata) perché adoro quando un manufatto artigianale appare perfettamente curato ma sotto una lente lascia intravvedere un limite "maledettamente" umano...

La "sprezzatura"... Concetto molto importante.  :)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)