Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #30 il: Giugno 03, 2016, 21:15:22 pm »
@mbelt
In effetti il paragone col 240 di Patek l'ho trovato. E pare non manchi proprio nulla a questo Chopard.
Direi che è il Patek che manca qualcosa rispetto allo Chopard.

Dipende di cosa parliamo.
In finiture sicuramente mancherà qualcosa al PP240, in spessore é al Luc 4.96 che abbonda quasi 1 mm.
Il Luc con i suoi 3,3 mm é un po' più spesso pure del JLC 889 e del GP3000, un po' più sottile (3 decimi) del tanto bistrattato ETA 2892.
Il microrotore é bello sempre, ma ha la sua ragion d'essere nei calibri ultra piatti. E il 4.96 non lo é. Il 240 si, biasimevole  quanto si voglia per le sue finiture scadenti resta nella ristrettissima fascia di calibri automatici ultrapiatti e tra i più sottili mai realizzati.

Tutto quindi dipende da ció a cui ciascuno  di noi tende a dare maggior rilievo.
Io adoro le finiture fatte bene, ma mi emozionano davvero solo quando sono fatte ai massimi livelli, viceversa seppur fatte bene tendo a dare maggior rilievo all'architettura della macchina. Altri magari preferiranno habillage di miglior livello seppur non eccezionali ad altri aspetti.

In linea di principio io tra un 240 e un 4.96 prendo sceglierei tutta la vita l'Universal, senza ovviamente tenere conto delle assurde differenze di prezzo, assolutamente ingiustificate.


Infatti il confronto andrebbe proprio fatto con l'889, col GP 3000, con l' 8815 e lo Zenith Elite, perché con la data e i secondi centrali, in questo gli spessori sono confrontabili. Detto ciò di questi calibri elencati non si può parlare di ultrapiatti, ma di calibri semplicemente piatti, LUC compreso.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #31 il: Giugno 03, 2016, 21:24:49 pm »
Il mio 240 sulle ore del mondo lo definirei perfetto.
Preciso come un quarzo, carica anche quando (sul rotore di carica) gli altri non caricano, l'Octo nuovo nuovo ad esempio.

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #32 il: Giugno 03, 2016, 21:30:05 pm »
Chi é Stefano Farina?

P.s: se penso all'idoneità all'uso quotidiano non mi viene certo in mente un ultrapiatto ma un trattore come un Rolex o un ETA 2892 o un JLC889. I calibri ultrapiatti sono macchine estreme e come tali hanno tolleranze più basse a certi stress. Non é che se prendo una Ferrari penso all'uso quotidiano.
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mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #33 il: Giugno 03, 2016, 21:39:40 pm »
Ah, dimenticavo: di 240 ne ho posseduti tre, non due. Tutti con cronometria disastrosa e problemi vari. Sarò stato sfortunato io, o forse io sono esigente, e non mi fermo agli spessori.
E non amo che su vecchi calibri mi mettano pezzi in silicio. Ma ripeto, se uno vuole un 240 lo compri, se uno vuole un LUC, beh può comprarlo e goderlo. Perché forse in oltre 40 anni l'orologeria meccanica ha fatto progressi nel frattempo.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #34 il: Giugno 03, 2016, 21:46:39 pm »
Aggiungo solo che io dicevo che sta sotto gli 8 mm l'orologio tutto, non che fosse ultra piatto.
Ciò detto oggi sono un po' contento perché ho scoperto una bella novità (per me) e la scoperta è una cosa che alimenta la passione. E non bisogna nemmeno vedere le quotazioni dei reni al mercato nero per ragionare seriamente su un pezzo del genere.
A me non interessa se è finito meglio o peggio del 240, il confronto cui mi riferivo era in termini di architettura generale, molto simile.
Se solo fosse quadrato...
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ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #35 il: Giugno 03, 2016, 22:12:29 pm »
Citazione
E non amo che su vecchi calibri mi mettano pezzi in silicio.

Sul 240 non c'è silicio.
Io sono meno esigente, mi accontento solo che l'orologio tenga bene il tempo senza che debba mai regolarlo nel periodo che lo indosso (generalmente li ruoto in archi temporali di un mese). E il 240 lo fa.
Poi ogni tanto quando vado a trovare l'amico commerciante mi diverto a mettere l'orologio sul cronocompartore e verificarne la cronometria. E quando ci metto il 240 vedo un grafico più che soddisfacente.
Poi mi accontento anche di un orologio che da metà a piena carica ci va in poco tempo con pochi movimenti del polso.
Insomma, chi si accontenta gode. :)

Non so se sul 4.96 ci siano 40 anni di progresso tecnologico, quello che so é che c'é un mm di spessore in piú, e questo a casa mia conta. Sempre, a maggior ragione 40 anni dopo.

P.s: con cifre prossime a quelle di un $ub si prendono gli AP perpetui con calibro 2120. Anche in questo caso altra categoria di macchina, altra categoria di orologio e in questo caso con lo stesso ordine di grandezza di prezzo.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 22:20:29 pm da ciaca »
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #36 il: Giugno 03, 2016, 22:20:52 pm »
Citazione
E non amo che su vecchi calibri mi mettano pezzi in silicio.

Sul 240 non c'è silicio.
Io sono meno esigente, mi accontento solo che l'orologio tenga bene il tempo senza che debba mai regolarlo nel periodo che lo indosso (generalmente li ruoto in archi temporali di un mese). E il 240 lo fa.
Poi ogni tanto quando vado a trovare l'amico commerciante mi diverto a mettere l'orologio sul cronocompartore e verificarne la cronometria. E quando ci metto il 240 vedo un grafico più che soddisfacente.
Poi mi accontento anche di un orologio che da metà a piena carica ci va in poco tempo con pochi movimenti del polso.
Insomma, chi si accontenta gode. :)

Non so se sul 4.96 ci siano 40 anni di progresso tecnologico, quello che so é che c'é un mm di spessore in piú, e questo a casa mia conta. Sempre.
Ma hai goduto molto poco quando il tuo 240 è andato in assistenza perché il 5712 aveva un correttore inceppato, hai atteso otto mesi, e quando è arrivato hai scoperto che ti avevano cambiato il quadrante per un "aggiornamento" dovuto ad una diversa autonomia. Allora concludemmo che se Patek sua sponte e con sue spese faceva questa operazione anche se l'utente non  segnalava problemi, evidentemente sapeva che esisteva un problema alla carica automatica e all'autonomia su tutti gli esemplari. Stefano Farina è un ingegnere che scrive libri sugli orologi e sul loro funzionamento, e lui mi ha svelato che i miei problemi con i 240 non erano proprio casuali, che quel calibro ha dei limiti che non sono mai stati risolti da quando UG lo iniziò a vendere (non si contano per esempio gli esemplari con il microtore che striscia sul fondello, ma ce ne sono di più strutturali ancora).
Il 240 oggi ha bilanciere, scappamento e ruota dello scappamento in silicio, che loro chiamano sinlivar.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #37 il: Giugno 03, 2016, 22:35:58 pm »
Citazione
Ma hai goduto molto poco quando il tuo 240 è andato in assistenza perché il 5712 aveva un correttore inceppato, hai atteso otto mesi

Il che però col 240 non c'entra nulla. Visto che il correttore inceppato al massimo c'entra col modulo supplementare e visto che gli 8 mesi (in verità 11) non dipendono certo dalla complessitá del movimento.
Non é Che per rimarcare le lacune di una casa si devono creare problemi che non esistono, sono già più che sufficienti quelli che esistono e tra questi, di certo, non c'è il 240.

Citazione
Il 240 oggi ha bilanciere, scappamento e ruota dello scappamento in silicio, che loro chiamano sinlivar.

Io parlo di quelli che possiedo, che non hanno silicio.

Citazione
non si contano per esempio gli esemplari con il microtore che striscia sul fondello

Sarò fortunato, ne ho 4 e nessuno striscia.
Se il sig. Stefano Farina volesse illustrarci quali sarebbero questi difetti strutturali, dati alla mano, sarebbe ovviamente molto interessante.

Citazione
Allora concludemmo che se Patek sua sponte e con sue spese faceva questa operazione anche se l'utente non  segnalava problemi, evidentemente sapeva che esisteva un problema alla carica automatica e all'autonomia su tutti gli esemplari.

Problemi che però io non ho mai sperimentato e di cui non ho mai letto nulla da nessuna parte. Un indizio non fa una prova.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 22:51:58 pm da ciaca »
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #38 il: Giugno 03, 2016, 22:57:27 pm »
Aggiungo solo che io dicevo che sta sotto gli 8 mm l'orologio tutto, non che fosse ultra piatto.
Ciò detto oggi sono un po' contento perché ho scoperto una bella novità (per me) e la scoperta è una cosa che alimenta la passione. E non bisogna nemmeno vedere le quotazioni dei reni al mercato nero per ragionare seriamente su un pezzo del genere.
A me non interessa se è finito meglio o peggio del 240, il confronto cui mi riferivo era in termini di architettura generale, molto simile.
Se solo fosse quadrato...

Tonneau fa lo stesso?


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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #39 il: Giugno 03, 2016, 23:00:29 pm »
Avevo visto il tonneau, ma è grosso e poco aggraziato. Romani e secondina poi...
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #40 il: Giugno 03, 2016, 23:08:04 pm »
Qualcuno possiede una immagine macro del calibro che evidenzi ad alto ingrandimento l'anglage?
Giusto per vedere se è ben fatto o è la solita raspata industriale alla bell'e meglio.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #41 il: Giugno 03, 2016, 23:09:52 pm »
Con piccolo upgrade di prezzo se l'automatico e il microrotore non sono imprescindibili si può pescare tra gli orologi di forma qualcosa di più complicato



Calibro base 2003.

Citazione
Giusto per vedere se è ben fatto o è la solita raspata industriale alla bell'e meglio.

Sul 4.96 é industriale ma fatto bene, nulla a che vedere con le raspate PP. Su altri lidi le macro mi pare ci fossero.
L'1.96 é rifinito meglio.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 23:12:00 pm da ciaca »
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #42 il: Giugno 03, 2016, 23:11:21 pm »
Qualcuno possiede una immagine macro del calibro che evidenzi ad alto ingrandimento l'anglage?
Giusto per vedere se è ben fatto o è la solita raspata industriale alla bell'e meglio.

Sul 3 e 4. 96 è solo a macchina, sul 1. È ripreso a mano. Niente Dufour però. Visto il prezzo ci sta anche. Guarda a pagina 1.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #43 il: Giugno 03, 2016, 23:14:42 pm »
Con piccolo upgrade di prezzo se l'automatico e il microrotore non sono imprescindibili si può pescare tra gli orologi di forma qualcosa di più complicato



Calibro base 2003.

Grazie ma non divaghiamo, non voglio sapere cosa altro si compra con quei soldi. La mia considerazione iniziale forse fuorviante era frutto dello stupore.
Sui prezzi in generale mi sto facendo un quadro interessante, diciamo che sto trascendendo.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #44 il: Giugno 03, 2016, 23:22:05 pm »
Ricordavo male, se non é il grattage PP poco ci manca



Lucido curvo sui calibri punzonati (1.96), piatto a macchina su quelli non punzonati
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