Orologico Forum 3.0

L'orologio "di classe" dei miei sogni (presentazione)

Re:L'orologio "di classe" dei miei sogni (presentazione)
« Risposta #60 il: Settembre 13, 2016, 07:37:49 am »
Complmenti per la scelta di questo splendido orologio.
Avanzo un paio di considerazioni.
Stante la tipologia non credo che la cronometria rivesta una importanza fondamentale anche se il buon risultato non ottenuto non può che far piacere.
Il quadrante è bellissimo nella sua lavorazione.
Proprio per questo giudico invasiva la scritta.
Forse, per il conoscitore, la semplice Croce di Malta sarebbe stata più che sufficiente.
Infine mi chiedo: in una epoca in cui sono saltati tutti i canoni di riferimenti quanti ad una serata sarebbero in grado di notare tale  meraviglia?

Re:L'orologio "di classe" dei miei sogni (presentazione)
« Risposta #61 il: Settembre 13, 2016, 08:12:34 am »
Infatti l'unico modo per farlo notare bene a terzi è portarlo ai raduni, se no sotto al polsino stai fresco a sperare che qualcuno lo veda soltanto... :D :P
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:L'orologio "di classe" dei miei sogni (presentazione)
« Risposta #62 il: Settembre 13, 2016, 13:51:48 pm »
Sono orologi che esistono proprio per non essere notati :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:L'orologio "di classe" dei miei sogni (presentazione)
« Risposta #63 il: Settembre 13, 2016, 15:03:19 pm »
Complimenti per la scelta di questo splendido orologio.

Grazie!  :)


Il quadrante è bellissimo nella sua lavorazione.
Proprio per questo giudico invasiva la scritta.
Forse, per il conoscitore, la semplice Croce di Malta sarebbe stata più che sufficiente.

Sì, la scritta è leggermente più grande, in proporzione, che non in altri Vacheron (anche se si tratta di percentuale assai esegua).

Solo la croce, però, non mi sarebbe sembrata la soluzione migliore, per una semplice questione di tradizione: tutti i Vacheron Costantin, anche i più piccoli ultrapiatti, hanno sempre avuto l'indicazione del nome della casa e della città di realizzazione (o almeno così ricordo quelli che ho visto: correggetemi se sbaglio).

Sono quelle piccole consuetudini a cui siamo affezionati...


Infine mi chiedo: in una epoca in cui sono saltati tutti i canoni di riferimenti quanti ad una serata sarebbero in grado di notare tale  meraviglia?

Beh, gli stessi che lo avrebbero notato... quarant'anni fa!  ;)
A braccia distese, nessuno, perché l'orologio sta comodamente sotto il polsino della camicia.
Fa elegantemente capolino se pieghi il braccio per guardare l'ora, o se sei seduto a tavola (poi un conto è "notarlo", un altro "apprezzarlo"... per quest'ultimo aspetto, il numero delle persone candidate è di certo drasticamente calato  :( ).

Oggi, forse, siamo abituati a orologi che si fanno notare sempre, perché fuoriescono dal polsino della camicia.
Però non mi sembra una necessità così impellente il riconoscimento a distanza...

Voglio dire: penso che faccia piacere a tutti - anche a me - se qualcuno nota un nostro orologio, ci fa un complimento, ci chiede informazioni.
Però un orologio che scivola sotto il polsino (non solo un 32 mm, ma direi fino a 36/37, con i relativi spessori) viene ugualmente notato, dall'occhio dell'appassionato o anche solo della persona attenta e curiosa, nei momenti più sporadici in cui "si affaccia" all'esterno.

Avere un orologio che "attira" lo sguardo sempre a me pare un'ostentazione, e non piace; anche perché esteticamente trovo sgraziato l'orologio troppo grosso rispetto al polso (a meno che le sue caratteristiche sportive, e il contesto in cui è indossato, non rendano le sue maggiori dimensioni e la sua maggiore visibilità come qualcosa di naturale).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)