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Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #90 il: Settembre 02, 2016, 14:18:51 pm »
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e delle banche centrali e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

Il succo di questa bislacca teoria per farla breve e senza troppi panegirici o strampalate fantasie massoniche è che finché il debito dello stato è "con sé stesso", ossia è una partita di giro che puó essere ripianata semplicisticamente emettendo nuova moneta fino al suo azzeramento o meglio fino al soddisfacimento dei crediti in scadenza di chi lo ha acquistato e continua a farlo, lo stato può spendere e spandere come crede e senza dover rendere conto a nessun creditore pronto ad esigere, non carta straccia spendibile a mala pena nel suo paese ma in moneta sonante e tonante, come è ormai imperativo in un'economia globalizzata.

Un concetto assai strampalato di "sovranità nazionale", assai simile a quello dei dittatori sudamericani, in base al quale lo stato é legittimato a fare una enorme catena di sant'Antonio per svalutare la quale emette ad minchiam carta straccia che vale sempre meno (così come i salari dei dipendenti che vedono ridursi progressivamente il loro potere d'acquisto sia interno che estero), che non tiene in alcun conto i profondi e strutturali cambiamenti che l'economia globalizzata ha subito e che sono irreversibili, a partire dalla globalità del mercato dei beni e servizi e della non più praticabile politica protezionisitica. Una roba che oramai neanche in Cina, paese che avrebbe tutte le caratteristiche per poterla attuare se si richiudesse in sé stessa tornando ai tempi di Mao, riscontra un briciolo di credibilità.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 14:52:21 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Patrizio

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #91 il: Settembre 02, 2016, 14:30:49 pm »
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

ma vi viene qualche volta in mente che, forse, se siete 4 gatti a sostenere una cosa e il mondo intero a sostenere il contrario, potreste avere torto? a me sfiorerebbe l'idea. Perchè che 4 abbiano capito (tra i quali nessun economista di peso) ed il resto, premi nobel, economisti, esperti non ci siano arrivati mi pare poco credibile.  La fantomatica truffa delle banche centrali chi avvantaggerebbe? e possibile che se ci fosse una tal macroscopica truffa tutti zitti e tutti d'accordo? per cosa poi? per far stare peggio il popolo...

11 euro rientrati cash a fronte di 0,000001 euro di stampa. che ci si fa co sti 11 euro s'è capito o no? ciaca dice che vengono rimessi in circolo e io concordo. perchè sia una truffa bisogna che qualcuno se ne appropri...o no?
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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #92 il: Settembre 02, 2016, 14:42:33 pm »
Forse sono stato poco chiaro perché di fatto la penso esattamente come te e il sordo, per me, è Mauro :)
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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #93 il: Settembre 02, 2016, 15:18:10 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
Cambia tutto!
Le mille lire sono emesse dalla banca d'Italia e quindi sono emess a debito.
Le cinquecento lire sono emesse dallo stato senza indebitarsi con l'istituto di emissione e conseguentemente senza indebitare i cuttadini.
Ti sembra una differenza di poco?
Na tu rividi i miniasegni emessi dalle benché o sei troppo giovane?
Infine,anti americanismo , anticomunismo, complottismo ecc, sono contenitori che possono essere usati a seconda delle strategie da impiegare.
Nel caso da te indicato servono proprio a coprire una strategia di dominazione.
Ma, nel mio caso, ripeto, non devo convincere nessuno ma sarò felice se questo mio intervento indurrà a ragionamenti diversi che non possono certo essere quelli che dicono che costa mettere le somme  a disposizione delle aziende visto che, come abbiamo visto, le banconote vengono stampate a costo tipografico ed addebitate al valore nominale più gli interessi.
Tutta la moneta in circolazione è emessa a debito, compresa quella nelle tue tasche.
Sìcche tu credi di esserne proprietario in realtà ne sei debitore.

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #94 il: Settembre 02, 2016, 15:19:40 pm »
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e delle banche centrali e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

Il succo di questa bislacca teoria per farla breve e senza troppi panegirici o strampalate fantasie massoniche è che finché il debito dello stato è "con sé stesso", ossia è una partita di giro che puó essere ripianata semplicisticamente emettendo nuova moneta fino al suo azzeramento o meglio fino al soddisfacimento dei crediti in scadenza di chi lo ha acquistato e continua a farlo, lo stato può spendere e spandere come crede e senza dover rendere conto a nessun creditore pronto ad esigere, non carta straccia spendibile a mala pena nel suo paese ma in moneta sonante e tonante, come è ormai imperativo in un'economia globalizzata.

Un concetto assai strampalato di "sovranità nazionale", assai simile a quello dei dittatori sudamericani, in base al quale lo stato é legittimato a fare una enorme catena di sant'Antonio per svalutare la quale emette ad minchiam carta straccia che vale sempre meno (così come i salari dei dipendenti che vedono ridursi progressivamente il loro potere d'acquisto sia interno che estero), che non tiene in alcun conto i profondi e strutturali cambiamenti che l'economia globalizzata ha subito e che sono irreversibili, a partire dalla globalità del mercato dei beni e servizi e della non più praticabile politica protezionisitica. Una roba che oramai neanche in Cina, paese che avrebbe tutte le caratteristiche per poterla attuare se si richiudesse in sé stessa tornando ai tempi di Mao, riscontra un briciolo di credibilità.
Fai attenzione ai termini che usi.
Un giorno potresti trovarti a cambiare idea.
Ma sopratutto non fate l'errore di presunzione di ritenere che avete capito tutto perché il giochetto sta proprio nell'assicurarsi il consenso miopie ed acritico delle masse.
Non basta una laurea anzi, tante volte non serve proprio.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 15:30:28 pm da MauroDS »

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #95 il: Settembre 02, 2016, 15:37:48 pm »
Mauro, nessuno qui sta sventolando titoli o lauree, che per altro non abbiamo. Tutti stanno solo usando la loro ragione, pensano, analizzano criticamente certi postulati, e giungono quasi tutti alle medesime conclusioni.
Di contro, a fronte delle obiezioni che ti vengono mosse, continui a non rispondere nel merito, svii, cambi discorso, ti rifugi in una generica asserzione in base alla quale siccome non conosciamo non possiamo capire né sapere, crediamo di sapere e capire ma in realtà non capiamo niente come nel mito della caverna. Ma gli argomenti a supporto della tua tesi quali sono? Non è dato sapere, anzi dici di non voler convincere nessuno (e per questo non spieghi nulla) ma solo di voler stimolare curiosità e dubbio.
Solo che così facendo non stimoli né l'una né l'altra, ma solo ilarità, nel migliore dei casi quando ti avventuri su certi sentieri che hanno del surreale per quanto sono campati per aria. Anche gli alchimisti pensavano di poter trasformare le pietre in oro, ci hanno scritto volumi e fatto sette. Ma non per questo hanno avuto un briciolo di credibilità.
fatico a capire il senso di tutto questo, a maggior ragione perché ti reputo persona colta e intelligente. Però pazienza, contento tu, avrai le tue ragioni per questa ostinazione e non intendo indagare in merito perché esula dal mio interesse...
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 15:42:02 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #96 il: Settembre 02, 2016, 15:53:13 pm »
Mauro, nessuno qui sta sventolando titoli o lauree, che per altro non abbiamo. Tutti stanno solo usando la loro ragione, pensano, analizzano criticamente certi postulati, e giungono quasi tutti alle medesime conclusioni.
Di contro, a fronte delle obiezioni che ti vengono mosse, continui a non rispondere nel merito, svii, cambi discorso, ti rifugi in una generica asserzione in base alla quale siccome non conosciamo non possiamo capire né sapere, crediamo di sapere e capire ma in realtà non capiamo niente come nel mito della caverna. Ma gli argomenti a supporto della tua tesi quali sono? Non è dato sapere, anzi dici di non voler convincere nessuno (e per questo non spieghi nulla) ma solo di voler stimolare curiosità e dubbio.
Solo che così facendo non stimoli né l'una né l'altra, ma solo ilarità, nel migliore dei casi quando ti avventuri su certi sentieri che hanno del surreale per quanto sono campati per aria. Anche gli alchimisti pensavano di poter trasformare le pietre in oro, ci hanno scritto volumi e fatto sette. Ma non per questo hanno avuto un briciolo di credibilità.
fatico a capire il senso di tutto questo, a maggior ragione perché ti reputo persona colta e intelligente. Però pazienza, contento tu, avrai le tue ragioni per questa ostinazione e non intendo indagare in merito perché esula dal mio interesse...
Eppure io le cose le ho scritte..
Basta ragionarci sopra.
Dico che non devo convincere nessuno perché non posso e non debbo.
Sono percorsi che vanno fatti autonomamente come io a suo tempo feci il mio.
Circa l'ilarità che suscito, come detto, non mi preoccupo.
La dignità gratuita non esiste e se un uomo non è pronto a combattere per le sue idee o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo che le propugna.

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #97 il: Settembre 02, 2016, 15:56:07 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
Cambia tutto!
Le mille lire sono emesse dalla banca d'Italia e quindi sono emess a debito.
Le cinquecento lire sono emesse dallo stato senza indebitarsi con l'istituto di emissione e conseguentemente senza indebitare i cuttadini.
Ti sembra una differenza di poco?
Na tu rividi i miniasegni emessi dalle benché o sei troppo giovane?
Infine,anti americanismo , anticomunismo, complottismo ecc, sono contenitori che possono essere usati a seconda delle strategie da impiegare.
Nel caso da te indicato servono proprio a coprire una strategia di dominazione.
Ma, nel mio caso, ripeto, non devo convincere nessuno ma sarò felice se questo mio intervento indurrà a ragionamenti diversi che non possono certo essere quelli che dicono che costa mettere le somme  a disposizione delle aziende visto che, come abbiamo visto, le banconote vengono stampate a costo tipografico ed addebitate al valore nominale più gli interessi.
Tutta la moneta in circolazione è emessa a debito, compresa quella nelle tue tasche.
Sìcche tu credi di esserne proprietario in realtà ne sei debitore.

ma se io stato mi indebitassi con l'istituto di emissione con chi mi starei indebitando? con un soggetto privato partecipato da altri soggetti privati. posso fiscalizzarli e sterilizzare il debito no? potei dire loro il vostro carico fiscale è essatamente pari al mio debito verso di voi, e fine dei giochi. o no?
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...
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ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #98 il: Settembre 02, 2016, 16:02:32 pm »
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

C'è poi una concezione dello "stato" del tutto anacronistica e fuori dalla storia, quale soggetto che non solo deve garantire lavoro (e quindi reddito) a tutti i suoi cittadini (idea già di per sé bislacca che ha portato ai massimalismi del 900 come il comunismo) ma addirittura accreditare reddito senza neanche contropartita in lavoro (una autentica follia delirante).

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 16:12:15 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #99 il: Settembre 02, 2016, 16:14:10 pm »
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 16:19:48 pm da MauroDS »

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #100 il: Settembre 02, 2016, 16:30:21 pm »
ma le insolvenze aziendali dipendono dalla moneta?
se il sistema esporpria a vantaggio di chi va?
mauro ma tu hai un btp o un bot? io si... e a maturity mi rendono capitale e cedole... per cui?

peraltro

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/prima-pagina/dettaglio/nRC_02092016_1557_397548494.html

l'esistenza di un meccanismo di deposito overnight che ti dice?

« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 16:32:38 pm da Patrizio »
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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #101 il: Settembre 02, 2016, 16:45:43 pm »
ma le insolvenze aziendali dipendono dalla moneta?
se il sistema esporpria a vantaggio di chi va?
mauro ma tu hai un btp o un bot? io si... e a maturity mi rendono capitale e cedole... per cui?

peraltro

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/prima-pagina/dettaglio/nRC_02092016_1557_397548494.html

l'esistenza di un meccanismo di deposito overnight che ti dice?
Le insolvenze dipendono dalla moneta, esattamente come ho cercato di spiegare all'inizio.
Si vede che non siete stati attenti :)
Il fatto che nelle banche ci siano 1000 o 10000 miliardi non significa nulla perché quel professore ti avrà almeno spiegato che la moneta che non circola non è moneta.
Per cui se la moneta rimane nella pancia della banca e non va nel corpo sociale è come il sangue di un organismo che non circola.
La moneta infatti è il sangue del corpo sociale e tale corpo sta morendo proprio perché la moneta non circola.
Draghi proprio al fine di evitare questo ristagno, con i tassi negativi non ha fatto altro che applicare un vecchio principio di economia eretica: la moneta prescrittibile di Gesell.
Ma a quanto pare neppure questo giova.
Si è mosso troppo tardi.

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #102 il: Settembre 02, 2016, 16:46:50 pm »
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.

Mauro, i crediti non possono essere esatti quando il debitore oltre che insolente è anche insolvibile, e non ci vuole nessun perverso sistema perché ciò possa accadere ne alcun ben studiato complotto. Basta che uno esce di casa una sera e va a giocarsi pure le mutande nel primo casinò. È storia vecchia come la camminata a piedi, e per questo l'attività del credito ha un rischio che deve essere remunerato a parte oltre al costo opportunità del capitale concesso a credito, oltre ad esistere una serie di istituti giuridici a garanzia del credito (come le ipoteche). L'incertezza in ambito commerciale non ha nulla a che vedere con lesigibilitá dei crediti (che é parte del rischio d'impresa di chi presta soldi) quanto semmai con sistemi giudiziari e legislativi sudamericani (per esempio) che in buona parte rilevano anche sull'esigibilitá del credito, al punto che molti approfittando di sistemi legali e giudiziari caotici come quello italiano hanno fatto dell'insolvenza una leva della propria attività, altro che complotto e supercazzole! Finanche lo stato, che é il primo degli evasori e insolventi!

Le insolvenza aziendali esplodono per una infinita serie di ragioni delle quali la crisi di liquidità è solo una concausa e nemmeno la più rilevante.
Se io sono creditore dello stato per n milioni di euro di lavori eseguiti e non pagati e lo stato poi viene a esigere le tasse sui redditi maturati ma non ancora liquidati e mi manda al fallimento la crisi aziendale è colpa della liquidità risicata artatamente imposta dalle banche centrali o di una politica fiscale scellerata?!

E se lo stato mi commissiona n milioni di euro di prestazioni che non servono a nulla e che costano n milioni perché dietro c'é un apparato di sprechi e corruzione che i costi li moltiplica, e sperpera quindi risorse in cose che non producono nulla al di là del mio reddito e delle creste che l'apparato ci fa sopra, facendo così debiti su debiti che non hanno alcuna utilità pubblica, e mandando in crisi le sue finanze, la colpa è del complotto dei banchieri o di una classe politica miserabile e di un popolo di cialtroni che li legittima?!

E d'altronde nel momento in cui Draghi fa QE non va ad agire esattamente su quella leva monetaria su cui fondi tutto?! Quindi dov'é il complotto e il sistema di esproprio sistematico?!

Non ho poi capito che centrwrebbe il fascismo in tutto questo, ma é irrilevante giacché ormai ogni suggestione di tal tipo in questo nuovo millennio è mera utopia, per cui mi continua a sfuggire il 4, e quindi l'8 e il 16.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 16:51:20 pm da ciaca »
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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #103 il: Settembre 02, 2016, 16:53:02 pm »
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

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Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.

Mauro, i crediti non possono essere esatti quando il debitore oltre che insolente è anche insolvibile, e non ci vuole nessun perverso sistema perché ciò possa accadere ne alcun ben studiato complotto. Basta che uno esce di casa una sera e va a giocarsi pure le mutande nel primo casinò. È storia vecchia come la camminata a piedi, e per questo l'attività del credito ha un rischio che deve essere remunerato a parte oltre al costo opportunità del capitale concesso a credito, oltre ad esistere una serie di istituti giuridici a garanzia del credito (come le ipoteche). L'incertezza in ambito commerciale non ha nulla a che vedere con lesigibilitá dei crediti (che é parte del rischio d'impresa di chi presta soldi) quanto semmai con sistemi giudiziari e legislativi sudamericani (per esempio) che in buona parte rilevano anche sull'esigibilitá del credito, al punto che molti approfittando di sistemi legali e giudiziari caotici come quello italiano hanno fatto dell'insolvenza una leva della propria attività, altro che complotto e supercazzole! Finanche lo stato, che é il primo degli evasori e insolventi!

Le insolvenza aziendali esplodono per una infinita serie di ragioni delle quali la crisi di liquidità è solo una concausa e nemmeno la più rilevante.
Se io sono creditore dello stato per n milioni di euro di lavori eseguiti e non pagati e lo stato poi viene a esigere le tasse sui redditi maturati ma non ancora liquidati e mi manda al fallimento la crisi aziendale è colpa della liquidità risicata artatamente imposta dalle banche centrali o di una politica fiscale scellerata?!

E se lo stato mi commissiona n milioni di euro di prestazioni che non servono a nulla e che costano n milioni perché dietro c'é un apparato di sprechi e corruzione che i costi li moltiplica, e sperpera quindi risorse in cose che non producono nulla al di là del mio reddito e delle creste che l'apparato ci fa sopra, facendo così debiti su debiti che non hanno alcuna utilità pubblica, e mandando in crisi le sue finanze, la colpa è del complotto dei banchieri o di una classe politica miserabile e di un popolo di cialtroni che li legittima?!

E d'altronde nel momento in cui Draghi fa QE non va ad agire esattamente su quella leva monetaria su cui fondi tutto?! Quindi dov'é il complotto e il sistema di esproprio sistematico?!

Non ho poi capito che centrwrebbe il fascismo in tutto questo, ma é irrilevante giacché ormai ogni suggestione di tal tipo in questo nuovo millennio è mera utopia, per cui mi continua a sfuggire il 4, e quindi l'8 e il 16.
All'interno di questo tuo intervento c'è già tutto per capire.
Devi solo mettere ordine.

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #104 il: Settembre 02, 2016, 16:58:04 pm »
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 17:01:41 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"