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Terremoto all'italiana


ALAN FORD

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #1 il: Settembre 02, 2016, 16:42:42 pm »
Forza voi che scrivevate je suis charlie, difendeteli ora!

Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2016, 16:53:18 pm »
Lasciamo perdere, questo Charlie Hebdo è inqualificabile, oltretutto la satira è una cosa diversa, completamente diversa, perchè parte dal popolo ossia dal basso che punta a ridicolizzare scherzosamente ed in modo pungente il potente ed indirettamente anche se stesso, qui si fa il contrario esatto perchè si guarda dall'alto e si va verso il basso, si offende un intero paese e le sue vittime, tra l'altro anche a caldo visto che la vignetta è di una settimana dopo il disastro, meschino ed oltraggioso oltre ogni limite, una vergogna assoluta!
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2016, 17:13:35 pm »
Io vorrei sapere da tutti i "je suis charlie" e da tutti i demagoghi (di sinistra) della sacralità della satira cosa hanno da dire.
Quando quel fogliaccio chiamato (mis)fatto quotidiano ha pubblicato una presunta "vignetta" satirica che altro non era se non una raffigurazione pecoreccia del ministro Boschi Come una zoccola scosciata (con tanto di allusione alla coscia nel testo) tutti i demagoghi di sinistra a partire da quel rincoglionito di Fo ci hanno tenuto a spiegare che é satira perché la satira deve far discutere e quindi essere discutibile.
Bene, questa cosa di Charlie Hebdo è sicuramente discutibile e fa discutere, quindi é satira, quindi mi aspetto che tutti gli ipocriti come Fo e Travaglio la difendano pubblicamente come hanno difeso quella della Boschi, o come altrettanti ipocriti difesero illo tempore quella di Forattini che ritraeva la Sicilia Come uno stronzo sotto lo stivale.

Io ho sempre pensato che la "satira" é il cappello politicamente corretto sotto al quale nascondere gli insulti più penosi e cialtroni, e quindi sarò coerente nel dire che mi ha sempre fatto schifo e continua a farmi schifo anche in questa occasione.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #4 il: Settembre 02, 2016, 17:40:33 pm »
Neanche a me è mai piaciuta la satira, poi sarò scemo io ma spesso neanche la capisco.
Questo episodio però per me è diverso, qui si toccano i morti e le vittime ad una settimana dal disastro, è una vergogna e non fa davvero ridere nessuno, piuttosto fa incxxxxxe e anche tanto, com'è giusto che sia. Mai apprezzato il soggetto e la sua satira indipendentemente da come e dove colpisca, ma ora lo detesto proprio.
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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #5 il: Settembre 02, 2016, 18:53:23 pm »
La satira, dicono sempre i suoi sostenitori, non deve "far ridere". Deve "dissacrare", ossia fare "ironia" su temi che di ironico non hanno nulla. Questa è, ai sensi di tutte le definizioni che ci vengono puntualmente elargite, satira a tutti gli effetti. Non fa ridere, fa ironia su una tragedia (poi si sa, l'ironia è qualcosa di molto soggettivo).
Per me è un indecente esempio di sciacallaggio della specie più miserabile, ma io sono coerente e non sono mai stato un sostenitore della satira (che dicono sia la massima forma di libertà di espressione), mentre sono curioso di vedere come la difenderanno i soliti demagoghi da salotto.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #6 il: Settembre 02, 2016, 19:21:43 pm »
Anche la satira ha - deve avere - i suoi limiti.
Ovviamente più laschi di quanto possa essere ammesso nelle normali manifestazioni di pensiero.
Ma per quanto laschi debbano essere tali limiti, la libertà di insulto e di dileggio non può essere concessa. Anche perché poi dovrebbe essere reciproca... (e invece gli amanti della satira a senso unico sono di solito permalosissimi e pronti alla querela).

A proposito di Charlie Hebdo e delle sue campagne satiriche contro l'Islam (contro il cristianesimo si scagliano da sempre, e in maniera anche più pesante).

Nulla giustifica - mi parrebbe scontato sottolinearlo - i crimini orribili compiuti dai terroristi, che hanno tratto a pretesto le offese (vere o presunte) al sentimento religioso.

Ma avete notato come le vignette del giornale francese ritraevano la faccia di Maometto?
Viso allungato, turbante diviso in due sfere... a suggerire che il Profeta è un "testa di...".
Comunque la si pensi sull'Islam, si tratta di una "satira" ignobile.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #7 il: Settembre 02, 2016, 19:41:06 pm »
La satira è ignobile per definizione.
Non é Che quella Che a noi piace di più o fa più comodo è buona e l'altra è ignobile, e la stessa definizione dei limiti che tu evochi è quanto di più soggettivo e opinabile perché non si capisce chi e con quali criteri dovrebbe definire tali limiti (la cui stessa esistenza verrebbe per altro subito tacciata di fascismo, censura e limitazione della libertà di espressione dai soliti demagoghi da salotto).

L'ipocrisia attorno alla satira è tutta qui, perché di fatto è l'insulto legalizzato in nome di uno dei tanti totem ideologici sotto ai quali queste postdemocrazie intrise di retorica ipocrita stanno affogando, e stanno ammazzando la morale e il senso critico degli individui, ovvero quella "libertà di espressione" che esercitata in modo scriteriato dal primo idiota che passa si trasforma facilmente in cialtroneria qualunquista, relativista e in ultima analisi nichilista. Che poi è il vero dramma che la cultura si sinistra e cattocomunista ci ha regalato e del quale la storia presenta il conto in varie forme e circostanze.

È quindi sempre più attuale e impellente una discussione critica e intellettualmente onesta sul valore di questi totem ideologici e una revisione critica delle forme di governo che fanno di questi totem ideologici le loro basi fondanti, forme di governo come le democrazie e il suffragio universale che con il loro ormai completamente saltato equilibrio di diritti e doveri individuali, e con un sistema organizzato di retorica che sta facendo lavaggi di massa dei cervelli e annientando la coscienza individuale e il pensiero critico grazie ad un sistema mediatico totalmente asservito a questo ideale di lavaggio collettivo dei cervelli in nome dei suddetti totem ideologici, stanno spedendo il mondo, a grandissime falcate, verso un futuro tutt'altro che roseo e che un certo Orwell aveva già prefigurato con largo anticipo.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 19:49:12 pm da ciaca »
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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #8 il: Settembre 02, 2016, 20:54:04 pm »
Intanto la redazione di Charlie Hebdo sommersa di insulti sulla sua pagina FB ha pubblicato quest'altra a "rettifica" della precedente e per tutta risposta.



A me sembra solo un ulteriore concentrato di cialtroneria, pregiudizio e ignoranza ammantato dal bianco drappo della libertà d'espressione. Satira anche questa, sempre più scellerata (giusto perché se errare è umano perseverare è diabolico).
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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #9 il: Settembre 02, 2016, 21:11:58 pm »
Vi rimando ad una delle tante opinioniste da salotto italiane e al suo delirante commento che ben sintetizza che razza di mostruosità intellettuali sta producendo questo culto della postdemocrazia.

http://m.huffpost.com/it/entry/11830238
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ALAN FORD

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #10 il: Settembre 02, 2016, 22:23:10 pm »
Io vorrei capire se questi eroi della satira dopo le bastonate prese hanno continuato prendere per il culo Maometto o no.

Istaro

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #11 il: Settembre 02, 2016, 23:20:56 pm »
Io vorrei capire se questi eroi della satira dopo le bastonate prese hanno continuato prendere per il culo Maometto o no.

No.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/charlie-hebdo-si-arrende-mai-pi-vignette-su-maometto-1153887.html

Peraltro, le esasperazioni di Charlie Hebdo erano controverse anche al suo interno.

Delfeil de Ton, uno dei fondatori, ha definito il direttore Stéphane Charbonnier (in arte "Charb") "un testardo che ha portato alla morte la sua redazione. Che bisogno c'era di trascinare tutti in questa escalation?"
Sempre Delfeil ha ricordato le considerazioni di un altro vignettista storico, Wolinski, morto nell'attentato: "Credo che siamo degli incoscienti e degli imbecilli che corriamo un rischio inutile".
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ciaca

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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #12 il: Settembre 03, 2016, 01:33:45 am »
Io vorrei invece capire perché questi cialtroni non hanno fatto satira sulla penosa gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza palesati in occasione delle stragi di Nizza e Parigi, per esempio, o sul'laltrettanto penosa gestione della loro intelligence.

Che ne so, quattro ruba galline Che inseguono un pollo gigante che grida allah akbahr per l'aia mentre schiaccia tante uova tricolore poteva essere una "graziosa" satira dei poliziotti che inseguono a piedi un camion frigo lungo la promenade Des Anglais gremita di gente, no?!
 
Pudore (quello che chiaramente non hanno avuto in questo caso) o più probabilmente silenziosa obbedienza alle direttive istituzionali francesi (con buona pace della libertà d'espressione sempre retoricamente sventolata quando si parla di satira)?!

In ogni caso ancora una volta i francesi hanno palesato la loro supponenza, la loro ignoranza e i pregiudizi di cui sono evidentemente pieni. Permettetemi un francesismo, un popolo del c****o. Unito e coeso quanto volete, ma pur sempre del c****o e che non a caso sta sul c****o a tutto il globo terracqueo.
« Ultima modifica: Settembre 03, 2016, 01:39:36 am da ciaca »
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Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #13 il: Settembre 04, 2016, 02:12:00 am »
Mi scuso ma non sono concorde nel fare di tutta l'erba un fascio. Questa satira poco riuscita, fuoriluogo e irrispettosa è un paradosso evidente che viviamo quotidianamente. Molto difficile comprendere dove finisce la satira e dove inizia il cattivo gusto? a mio parere anche le prese per i fondelli a Maometto erano fuori luogo e di cattivo gusto, qualcuno fu mezzo linciato perchè aveva detto che se l'erano cercata. Non ero Cherlie prima e non lo sono adesso. La satira serve comunque perchè è un'espressione di democrazia, l'ironia, la strafottenza lo sberleffo al potente di turno ci stanno. La stupidità senza senso no....stupide le vignette con maometto, stupide queste sul terremoto.

Re:Terremoto all'italiana
« Risposta #14 il: Settembre 04, 2016, 08:41:27 am »
Mi scuso ma non sono concorde nel fare di tutta l'erba un fascio. Questa satira poco riuscita, fuoriluogo e irrispettosa è un paradosso evidente che viviamo quotidianamente. Molto difficile comprendere dove finisce la satira e dove inizia il cattivo gusto? a mio parere anche le prese per i fondelli a Maometto erano fuori luogo e di cattivo gusto, qualcuno fu mezzo linciato perchè aveva detto che se l'erano cercata. Non ero Cherlie prima e non lo sono adesso. La satira serve comunque perchè è un'espressione di democrazia, l'ironia, la strafottenza lo sberleffo al potente di turno ci stanno. La stupidità senza senso no....stupide le vignette con maometto, stupide queste sul terremoto.


Corretto e non dimentichiamoci mai degli effetti della stupidità che in molti casi e soprattutto di recente hanno anche portato alle vittime e quando si offende una religione o un paese e le sue radici in modo così ignobile una risposta la si deve pur mettere in conto, il provocatore spesso è colpevole quanto l'aggressore. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Io poi ripeto, questa per me non è satira. Non è pungente, non è acuta, non è ficcante, non è divertente. Non è nulla di ciò, è solo offensiva e di cattivo gusto ai limiti del voltastomaco.
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