Sulle elezioni in Germania.

[MauroDS]

I giornali di stamattina bollano come populisti e xenofobi coloro che in Meclemburgo e Pomerania hanno vinto le elezioni.
Mi sembra di capire che se uno ha un pensiero appena un poc diverso rispetto alla " vulgata" democratica viene immediatamente bollato come tale.
A me questo mondo comincia a fare paura perché non si è più liberi di pensare e di conseguenza di votare secondo il proprio pensiero.
In America se uno non è in linea con la politica estera viene tacciato di anti americanismo come in URSS veniva bollato per attività controrivoluzionarie.
In Israele se uno si azzarda a dire una parola in difesa dei palestinesi diviene immediatamente antisemita ecc.
Anche qui, stanno costruendo l'uomo ad una sola dimensione.
Per cui i tedeschi, ma anche noi altri, non siamo più liberi di pensare e votare come crediamo.
Rimaniamo liberi invece di votare per Merkel, Hollande, Renzi ecc.
Tra poco, temo, anche la funzione democratica sparirà superata dai trattati.
Come dice Junker? I trattati superano la democrazia.

[ciaca]

Sono d'accordo quasi su tutto.
In realtà siamo ancora liberi di votare ciò che ci pare e piace, almeno lo è chi non è ancora vittima della vulgata politicamente corretta.
E sono molti più di quelli che una stampa ormai di "regime" (appunto il regime delle postdemocrazie) vuole fare credere, come dimostrano appunto tutti gli ultimi risultati elettorali.

[ilcommesso]

http://www.bbc.com/news/world-europe-37272677

Vedo gente più a destra nelle curve di certi stadi 

[Istaro]

Certo che l'attuale Governo, governando il fenomeno dell'immigrazione con la tecnica dell'occultamento sistematico dei problemi che ne derivano, non ha fatto molto per rinsaldare il rapporto di fiducia democratica con i cittadini...

https://it.gatestoneinstitute.org/8723/germania-stupri-migranti

Per cui definire "xenofobi" o "populisti" i cittadini che sono semplicemente stanchi di essere presi in giro non servirà a granché. Forse solo a stimolare davvero la crescita delle fazioni estreme (anche se per fortuna alle elezioni in questione i neonazisti sono calati).

[ciaca]

Divide et impera.
La coesione delle opinioni pubbliche attorno ai grandi temi, specie quelli "scomodi" perché hanno in sé delle contradizioni con certi "valori" che si vogliono a tutti i costi imporre a tutti, fa paura nella misura in cui va a minare quegli stessi "valori" che hanno ormai assunto il ruolo di autentici totem ideologici al cui culto dogmatico è dedicata tutta la liturgia retorica politicamente corretta.

Quest'ultima da un lato tenta di creare masse sempre più devote al culto e alla liturgia, dall'altro segrega in spazi sempre meno visibili e politicamente difendibili il pensiero critico di chi non abdica alla liturgia, agitando spettri retorici funzionali a tale segregazione come la xenophobia e il razzismo. È così che di un popolo come l'italiano (Che ha mille vizi ma non questo) si è riusciti a dare una rappresentazione razzista utile e funzionale.

Perché agitando spettri e dividendo il popolo è più facile raccogliere il consenso, legittimarsi e accreditarsi. Basta un po' di buona retorica della "parte giusta" e il gioco è fatto, ed é così (per esempio) che una figura mediocre e di nessuno spessore riesce a mettere le terga sulla seconda poltrona di Stato mentre in un paese vagamente autorevole forse non distribuirebbe nemmeno i pasti alla Caritas (attività per altro certamente più lodevole).