ma per un particolare protocollo dovrebbe essere il primo rappresentante del partito vincitore.
A latere dalla considerazione che questo paese ha avuto molteplici governi presieduti da persone estranee ai partiti o comunque non aventi funzione di segretario di partito (vedasi governi c.d.
tecnici) un protocollo, o una prassi, non è norma e quindi non legittima giudizi di
abusivismo di questo governo come quelli che la vulgata continua ad esprimere.
Tanto più che il presidente del consiglio è il primo rappresentante (in quanto segretario legalmente eletto) del partito vincitore
Io voterò No per il semplice motivo che nel mio modo di pensare non esiste la tipologia meglio male che per niente. Allora meglio per niente e cercare di obbligare chi deve farlo a farlo per bene.
È un argomento condivisibile in teoria, ma che non tiene conto della realtá di questo paese. In cui da 30 anni si parla di questa riforma (che nessuno è stato capace di far approvare, quale che essa fosse).
Appare quindi per lo meno utopistico ciò che hai scritto, se non altro per quelle scollature e divisioni che tu stesso in premessa hai condiviso; utopie che appare sempre più evidente non possiamo più permetterci perché il paese sta morendo sotto al peso del suo immobilismo.
Tra non fare nulla (nella speranza di poter fare meglio in un remotissimo futuro), tenendo il paese bloccato nel 46 e sempre più fuori dalla storia e dal mondo, e fare qualcosa (se non il meglio possibile) io ritengo assolutamente preferibile la seconda ipotesi, perché è evidente che il mondo là fuori si aspetta che questo paese inizi a cambiare, e se non lo fa
muore.
Il fiscal compact ce lo hanno fatto ingoiare e mettere in costituzione da Bruxelles, e la stessa cosa accadrà qualora decidessimo di non fare nulla con questa riforma. Io ritengo che farcele da noi le riforme sia sempre meglio che farcele calare dall'alto dell'euro burocrazia, perché sotto ricatto ci vuol molto poco (Monti docet) a racimolare i 2/3 di deputati e senatori ed evitare così qualunque referendum (come da art. 138 della vigente costituzione) e magari fare qualche porcata che questa riforma al confronto è acqua di sorgente
E il copione è già virtualmente scritto: vince il NO, cade il Governo, si apre una crisi epocale sia a livello politico che economico/finanziario, arriva l'ennesimo governo tecnico della disperazione e si fa una porcata approvata coi 2/3 del parlamento e senza alcun referendum, mentre l'italia frana.