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Sulle aste Auctionata

ciaca

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Sulle aste Auctionata
« il: Ottobre 07, 2016, 19:02:33 pm »
Credo ci sia un po' di confusione e occorre far chiarezza.
Tutte le case d'asta fissano un importo di "stima", generalmente molto basso, posto a base d'asta (tanto piú esso è basso e tanto più si invoglia il potenziale acquirente a formulare un'offerta, da cui la scarsa significatività di quelle "stime").

Ancora molto spesso chi mette all'asta un suo oggetto fissa un prezzo di riserva, e la casa d'aste si impegna a non aggiudicare l'oggetto se le offerte ricevute non raggiungono tale importo di riserva.
Tale importo per ovvie ragioni non solo non è noto, ma non è dichiarata neanche l'esistenza o meno di tale riserva, per non penalizzare l'appetibilitá del lotto e quindi il numero delle offerte.

Fin qui Auctionata non è diversa da qualunque altra casa d'aste, dove invece Auctionata differisce è nell'indicazione di alcune casistiche differenti quando un lotto non è stato aggiudicato:
- il lotto non ha ricevuto offerte
- il lotto non ha avuto offerte superiori alla riserva.
In quest'ultimo caso la casa d'aste sospende l'aggiudicazione del lotto, in attesa di verificare che il venditore sia eventualmente disposto ad accettare la massima offerta seppur inferiore alla sua riserva.

Tale indicazione, chiara e inequivoca sul sito, permette di distinguere i lotti senza offerte (ossia per i quali il prezzo di partenza é stato ritenuto troppo alto e non meritevole di ulteriori rialzi) da quelli che invece le offerte le hanno ricevute seppur inferiori alla riserva fissata dal venditore.

Non capisco quindi dove stia la supposta presa in giro della casa in oggetto, che anzi a me pare più trasparente di molte altre. Che la riserva (quando c'è) non sia dichiarata e sia magari molto più alta del prezzo a base d'asta non è un fatto che riguarda solo Auctionata ma TUTTE le case d'asta (anche perché non sono le case d'asta a deciderlo ma i venditori).

Quel che accade dopo l'asta, ossia che oggetti non aggiudicati a X di partenza per mancanza di offerte vengano poi propostei nello Store on Line della casa a due volte X, é una scelta commerciale (per me poco ragionevole) che però nulla ha a che vedere con l'asta.
« Ultima modifica: Ottobre 07, 2016, 19:08:06 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #1 il: Ottobre 07, 2016, 19:23:57 pm »
Mi sa proprio che non hai capito come funziona Actionata. Ma lascio che sia Claudio a spiegartelo , anche se già potrei farlo anche io.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #2 il: Ottobre 07, 2016, 19:53:20 pm »
Credo ci sia un po' di confusione e occorre far chiarezza.
Tutte le case d'asta fissano un importo di "stima", generalmente molto basso, posto a base d'asta (tanto piú esso è basso e tanto più si invoglia il potenziale acquirente a formulare un'offerta, da cui la scarsa significatività di quelle "stime").

Ancora molto spesso chi mette all'asta un suo oggetto fissa un prezzo di riserva, e la casa d'aste si impegna a non aggiudicare l'oggetto se le offerte ricevute non raggiungono tale importo di riserva.
Tale importo per ovvie ragioni non solo non è noto, ma non è dichiarata neanche l'esistenza o meno di tale riserva, per non penalizzare l'appetibilitá del lotto e quindi il numero delle offerte.

Fin qui Auctionata non è diversa da qualunque altra casa d'aste, dove invece Auctionata differisce è nell'indicazione di alcune casistiche differenti quando un lotto non è stato aggiudicato:
- il lotto non ha ricevuto offerte
- il lotto non ha avuto offerte superiori alla riserva.
In quest'ultimo caso la casa d'aste sospende l'aggiudicazione del lotto, in attesa di verificare che il venditore sia eventualmente disposto ad accettare la massima offerta seppur inferiore alla sua riserva.

Tale indicazione, chiara e inequivoca sul sito, permette di distinguere i lotti senza offerte (ossia per i quali il prezzo di partenza é stato ritenuto troppo alto e non meritevole di ulteriori rialzi) da quelli che invece le offerte le hanno ricevute seppur inferiori alla riserva fissata dal venditore.

Non capisco quindi dove stia la supposta presa in giro della casa in oggetto, che anzi a me pare più trasparente di molte altre. Che la riserva (quando c'è) non sia dichiarata e sia magari molto più alta del prezzo a base d'asta non è un fatto che riguarda solo Auctionata ma TUTTE le case d'asta (anche perché non sono le case d'asta a deciderlo ma i venditori).

Quel che accade dopo l'asta, ossia che oggetti non aggiudicati a X di partenza per mancanza di offerte vengano poi propostei nello Store on Line della casa a due volte X, é una scelta commerciale (per me poco ragionevole) che però nulla ha a che vedere con l'asta.

Angelo non so dove hai sentito che è il cliente a fissare la riserva, ti assicuro è un'informazione errata.
La casa d'asta presenta una stima sull'orologio proposto dal proprietario, se l'orologio è molto appetibile, la stima può esser discussa e magari alzata su pressione del venditore (e, detto tra noi, se l'oggetto è molto desiderato, questa è spesso una mossa errata ma è difficile farlo capire ai proprietari), chessò se l'asta dice 20/30k, si può contrattare di alzarla a 25/35k... ma non credere di andare da loro e dirgli, io voglio una stima di 40/50k e sotto i 50k non lo vendo.
Cosa più importante: la riserva coincide con la stima minima, lì dove c'è una riserva.
E questo è necessario, Angelo, perchè nel momento in cui il banditore batte il martelletto, se io ho fatto l'ultimo bid e questo coincide con la stima minima (ricordo che si parte a battere il lotto dal -20/30% rispetto la stima minima) io so che il lotto sarà mio, ho vinto, sono felice, soddisfatto!
Figuriamoci se ho fatto diversi bid sopra la stima minima.

Nell'arte può accadere, specialmente nell'evening sale (in questo momento c'è quella di Sotheby's, seguitela così vi rendete conto) che il proprietario richieda una garanzia superiore alla stima minima (solitamente data da un terzo interessato all'opera), a questo punto la procedura è più complicata e forse inutile da approfondire, ti basti sapere che comunque è come se ci fossero delle offerte scritte e quindi il lotto sale sino all'offerta garantita.
Però si parla di opere del valore di milioni, non credo avvenga anche negli orologi e se avvenisse sicuramente sarebbe per lotti molto molto costosi.

Ti posso assicurare Angelo che tu non vai da Christie's, Sotheby's, Phillips e altre con un Journe dicendo che lo vuoi mettere a 20/30K ma che sotto i 30k non si vende... credimi, ti mandando a caxxre.
« Ultima modifica: Ottobre 07, 2016, 21:27:02 pm da claudio969 »

Istaro

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #3 il: Ottobre 07, 2016, 23:45:54 pm »
Si è già parlato di Auctionata in passato, ed era emersa l'anomalia di un prezzo di riserva che può raggiungere una cifra anche doppia rispetto alla base d'asta.

Anomalia che comporta sostanzialmente il rischio di un'antipatica perdita di tempo per il potenziale aggiudicatario: ho fatto l'offerta maggiore, ovviamente non rilancio più, il banditore batte la mia "aggiudicazione", ma poi scopro che non ho raggiunto il prezzo di riserva...
Scarso rispetto per i potenziali clienti, dunque.

Però non mi sembra che ci sia scarsa trasparenza nella presentazione dei risultati d'asta: quando il prezzo di riserva non è stato raggiunto, lo si dice pubblicamente e si dà conto delle offerte pervenute.
Quindi qualche piccola idea sul valore di mercato di certi orologi   (questione su cui si dibatteva) possiamo averla anche in caso di mancata aggiudicazione.
Se non c'è stata nessun offerta (e questo Auctionata lo dichiara), possiamo presumere che il mercato, in quel particolare momento e per quell'esemplare, ritenesse la base d'asta eccessiva.
Se l'offerta c'è stata, sia pure inferiore al prezzo di riserva (e anche questa offerta Auctionata la rende pubblica, sia pure solo nei giorni immediatamente successivi all'asta), possiamo avere una stima ancor più precisa del valore attribuito al pezzo dal mercato.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #4 il: Ottobre 07, 2016, 23:56:37 pm »
Claudio, prima di tutto grazie per la spiegazione, che prendo per buona conoscendo quanto tu sei pratico di questo mondo.

Ora, premesso che io non ho esperienze dirette con le case d'asta, ma solo per interposta persona, posso dirti che almeno con Antiquorum, perlomeno fin quando l'ha gestita Osvaldo Patrizzi, non funzionava così (e teniamo conto che nel settore degli orologi fino a qualche anno fa tutte le altre case messe insieme non facevano nemmeno la decima parte di quello che da sola faceva e muoveva Antiquorum).

Con Antiquorum la riserva la fissava il venditore (e già solo per avere certi pezzi in Asta la casa era ben disposta a concederla oltre che a contrattare particolari sconti sulle commissioni). Anche perché solo un pazzo avrebbe potuto lasciare certi pezzi senza riserva viste le stime ridicolmente basse (per attrarre offerte o per semplice ignoranza).

Non so come funziona con le altre case o con l'arte, ma per gli orologi su Antiquorum funzionava così (così come funziona anche su Ebay) e per me ha molto più "senso" perché tutela il venditore che altrimenti non avrebbe alcuna utilità dal portare l'oggetto in asta rischiando di svenderlo a prezzi inferiori a quelli che è disposto a pagare un qualunque commerciante.

Il tuo ragionamento sarebbe ancora comprensibile se le case fossero attrezzate per fare stime ragionevoli del valore di mercato, nel qual caso allora si spiegherebbe quanto dici (una stima centrata in quanto riserva garantirebbe al venditore di prendere comunque il minimo del mercato).

Ma le case non sono affatto attrezzate per fare queste stime in modo accurato, e basta conoscere chi fa queste stime per capirlo (il tizio che le fa oggi per Christie's, se non ricordo male, era quello che le faceva per Antiquorum e che scriveva di quelle pirlate da morire dal ridere (o da piangere).
Gente che di orologi non sa nulla, che non distingue un quadrante di fornitura da uno originale e che nella maggior parte dei casi spara cifre assolutamente alla pene di segugio.

A queste condizioni, con la presunta "stima" che é solo un numero a casaccio, e che quindi non può in alcun modo essere valore di riserva perché non riflette il valore minimo di mercato di un orologio, chi mai può trovare ragionevole il rischio di dare via qualcosa a valori del tutto casuali?!

Perché mai io dovrei portare in asta, con tutti gli sbattimenti e I rischi annessi e connessi, un oggetto che qualunque reseller mi valuta 10, rischiando di doverlo vendere a 6 meno le commissioni?! Non ha senso, e non può funzionare.
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2016, 00:47:20 am da ciaca »
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mbelt

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #5 il: Ottobre 08, 2016, 07:25:59 am »
Si è già parlato di Auctionata in passato, ed era emersa l'anomalia di un prezzo di riserva che può raggiungere una cifra anche doppia rispetto alla base d'asta.

Anomalia che comporta sostanzialmente il rischio di un'antipatica perdita di tempo per il potenziale aggiudicatario: ho fatto l'offerta maggiore, ovviamente non rilancio più, il banditore batte la mia "aggiudicazione", ma poi scopro che non ho raggiunto il prezzo di riserva...
Scarso rispetto per i potenziali clienti, dunque.

Però non mi sembra che ci sia scarsa trasparenza nella presentazione dei risultati d'asta: quando il prezzo di riserva non è stato raggiunto, lo si dice pubblicamente e si dà conto delle offerte pervenute.
Quindi qualche piccola idea sul valore di mercato di certi orologi   (questione su cui si dibatteva) possiamo averla anche in caso di mancata aggiudicazione.
Se non c'è stata nessun offerta (e questo Auctionata lo dichiara), possiamo presumere che il mercato, in quel particolare momento e per quell'esemplare, ritenesse la base d'asta eccessiva.
Se l'offerta c'è stata, sia pure inferiore al prezzo di riserva (e anche questa offerta Auctionata la rende pubblica, sia pure solo nei giorni immediatamente successivi all'asta), possiamo avere una stima ancor più precisa del valore attribuito al pezzo dal mercato.
Sennonché dimentichi sempre un fattore. Che proprio a causa di ciò che hai scritto nella prima parte del tuo intervento ci saranno persone che a quell'asta, dopo aver visto le anomalie, non partecipano, perché non vogliono perdere tempo. Quando ci sia accorge che non è una vera asta, cioè che si conclude con un risultato certo, è improprio poi concludere come fai che allora su un certo orologio si ha la certezza o una idea che il valore di mercato non è X ma y. Questo poi anche prescindendo pure dalle anomalie di Actionata , perché per pezzi poco conosciuti la singola battuta d'asta non indica nulla . E ripeto che sulle eventuali offerte dopo la chiusura non si conosce nulla. Quindi trarre conclusioni da Actionata ancora di più che da altre case di asta è sbagliato.
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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #6 il: Ottobre 08, 2016, 09:12:26 am »
Per quanto riguarda il prezzo di riserva , almeno per Sotheby's, Christie's ma anche case minori quale è Bolaffi, è il cliente a stabilirlo.
Le case d'asta fanno valutazioni minime poiché conviene loro mettere prezzi bassi per vendere ... Ma se il cliente non è d'accordo stabilisce un prezzo di riserva e lo stabilisce lui.

mbelt

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #7 il: Ottobre 08, 2016, 09:50:31 am »
Per quanto riguarda il prezzo di riserva , almeno per Sotheby's, Christie's ma anche case minori quale è Bolaffi, è il cliente a stabilirlo.
Le case d'asta fanno valutazioni minime poiché conviene loro mettere prezzi bassi per vendere ... Ma se il cliente non è d'accordo stabilisce un prezzo di riserva e lo stabilisce lui.
Se il prezzo di riserva è alto la casa d'asta seria dice no. Perché ha interesse a vendere, non a perdere tempo.
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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #8 il: Ottobre 08, 2016, 10:04:20 am »
Allora tutte e tre non sono serie visto che alla valutazione ridicola ed alla mia opposizione accettarono il mio prezzo di riserva che era spostato verso l'alto di parecche migliaia di euro

mbelt

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #9 il: Ottobre 08, 2016, 11:39:26 am »
Allora tutte e tre non sono serie visto che alla valutazione ridicola ed alla mia opposizione accettarono il mio prezzo di riserva che era spostato verso l'alto di parecche migliaia di euro
Dipende sempre da quale è il rapporto tra valutazione e prezzo di riserva. Una casa di asta seria non accetta riserve alte questo è sicuro. E la ragione è evidente, non necessita neppure di spiegazioni.
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ciaca

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #10 il: Ottobre 08, 2016, 13:04:26 pm »
Per quanto riguarda il prezzo di riserva , almeno per Sotheby's, Christie's ma anche case minori quale è Bolaffi, è il cliente a stabilirlo.
Le case d'asta fanno valutazioni minime poiché conviene loro mettere prezzi bassi per vendere ... Ma se il cliente non è d'accordo stabilisce un prezzo di riserva e lo stabilisce lui.

É quello che sostengo anch'io, e che almeno per Antiquorum mi risulta personalmente.
Ora Claudio dice una cosa diversa. Qualcosa non torna :)

Citazione
Se il prezzo di riserva è alto la casa d'asta seria dice no

Questo è un altro discorso, un conto è dire che la casa valuta l'eventuale congruità della riserva (cosa che richiederebbe una capacità reale di valutazione che le case non hanno mai avuto almeno nel campo degli orologi), un altro che la rifiuta a priori o la decide lei. Come tutti gli aspetti di un contratto sono cose sulle quali due parti devono accordarsi.

Ma posto che la riserva è una tutela per il venditore, che nel mettere in asta un oggetto deve avere almeno la garanzia del minimo valore che qualunque commerciante gli riconoscerebbe, é ragionevole che sia il venditore a dire "a meno di tanto non lo vendo"

Ora, posto che l'esistenza delle riserve è un fatto noto e comune a tutte le case, non ho ancora capito dove sarebbe l'inganno delle aste Auctionata. La riserva troppo alta rispetto al minimo d'asta?!

In uno dei casi a me noti vissuti in terza persona con Antiquorum la partenza era 120 milioni di lire e la riserva era 190 milioni di lire
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2016, 13:46:11 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #11 il: Ottobre 08, 2016, 14:45:37 pm »
Si è già parlato di Auctionata in passato, ed era emersa l'anomalia di un prezzo di riserva che può raggiungere una cifra anche doppia rispetto alla base d'asta.

Anomalia che comporta sostanzialmente il rischio di un'antipatica perdita di tempo per il potenziale aggiudicatario: ho fatto l'offerta maggiore, ovviamente non rilancio più, il banditore batte la mia "aggiudicazione", ma poi scopro che non ho raggiunto il prezzo di riserva...
Scarso rispetto per i potenziali clienti, dunque.

Però non mi sembra che ci sia scarsa trasparenza nella presentazione dei risultati d'asta: quando il prezzo di riserva non è stato raggiunto, lo si dice pubblicamente e si dà conto delle offerte pervenute.
Quindi qualche piccola idea sul valore di mercato di certi orologi   (questione su cui si dibatteva) possiamo averla anche in caso di mancata aggiudicazione.
Se non c'è stata nessun offerta (e questo Auctionata lo dichiara), possiamo presumere che il mercato, in quel particolare momento e per quell'esemplare, ritenesse la base d'asta eccessiva.
Se l'offerta c'è stata, sia pure inferiore al prezzo di riserva (e anche questa offerta Auctionata la rende pubblica, sia pure solo nei giorni immediatamente successivi all'asta), possiamo avere una stima ancor più precisa del valore attribuito al pezzo dal mercato.
Sennonché dimentichi sempre un fattore. Che proprio a causa di ciò che hai scritto nella prima parte del tuo intervento ci saranno persone che a quell'asta, dopo aver visto le anomalie, non partecipano, perché non vogliono perdere tempo. Quando ci sia accorge che non è una vera asta, cioè che si conclude con un risultato certo, è improprio poi concludere come fai che allora su un certo orologio si ha la certezza o una idea che il valore di mercato non è X ma y. Questo poi anche prescindendo pure dalle anomalie di Actionata , perché per pezzi poco conosciuti la singola battuta d'asta non indica nulla . E ripeto che sulle eventuali offerte dopo la chiusura non si conosce nulla. Quindi trarre conclusioni da Actionata ancora di più che da altre case di asta è sbagliato.

Io non ho scritto che le mancate aggiudicazioni o le offerte sotto la riserva ci diano la certezza del valore di mercato, ma una "piccola idea".

Sono senz'altro più vicine alla realtà delle nostre ipotesi e suggestioni...

Anche perché, parliamoci chiaro: quanti sono quelli a cui il fastidio per la politica di Auctionata impedisce di partecipare all'asta? Quanti resistono alla tentazione, se c'è un pezzo che cercavano da tempo?

Si rischia di perder tempo, d'accordo.
Ma se vuoi fare un'offerta on line, quando conosci il numero del lotto, e sai che la proposta dei lotti precedenti richiede circa un minuto e mezzo, puoi calcolare con discreta precisione quand'è il momento del lotto che ti interessa.
Ti colleghi qualche minuto prima (magari mentre fai qualcos'altro al computer), fai la tua offerta e vedi come va. Alla peggio, hai perso un quarto d'ora (mezz'ora se calcoliamo il tempo per chiedere il condition report).

Tutt'altra storia, ovviamente, se vuoi visionare il pezzo di persona.

Per cui ripeto: politica a mio avviso fastidiosa e da cambiare.
Ma che non impedisce ad Actionata di essere sul mercato e di aggiudicare un bel po' di orologi, anche di gran pregio.
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2016, 14:47:56 pm da Istaro »
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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #12 il: Ottobre 08, 2016, 15:39:26 pm »
Si è già parlato di Auctionata in passato, ed era emersa l'anomalia di un prezzo di riserva che può raggiungere una cifra anche doppia rispetto alla base d'asta.

Anomalia che comporta sostanzialmente il rischio di un'antipatica perdita di tempo per il potenziale aggiudicatario: ho fatto l'offerta maggiore, ovviamente non rilancio più, il banditore batte la mia "aggiudicazione", ma poi scopro che non ho raggiunto il prezzo di riserva...
Scarso rispetto per i potenziali clienti, dunque.

Però non mi sembra che ci sia scarsa trasparenza nella presentazione dei risultati d'asta: quando il prezzo di riserva non è stato raggiunto, lo si dice pubblicamente e si dà conto delle offerte pervenute.
Quindi qualche piccola idea sul valore di mercato di certi orologi   (questione su cui si dibatteva) possiamo averla anche in caso di mancata aggiudicazione.
Se non c'è stata nessun offerta (e questo Auctionata lo dichiara), possiamo presumere che il mercato, in quel particolare momento e per quell'esemplare, ritenesse la base d'asta eccessiva.
Se l'offerta c'è stata, sia pure inferiore al prezzo di riserva (e anche questa offerta Auctionata la rende pubblica, sia pure solo nei giorni immediatamente successivi all'asta), possiamo avere una stima ancor più precisa del valore attribuito al pezzo dal mercato.
Sennonché dimentichi sempre un fattore. Che proprio a causa di ciò che hai scritto nella prima parte del tuo intervento ci saranno persone che a quell'asta, dopo aver visto le anomalie, non partecipano, perché non vogliono perdere tempo. Quando ci sia accorge che non è una vera asta, cioè che si conclude con un risultato certo, è improprio poi concludere come fai che allora su un certo orologio si ha la certezza o una idea che il valore di mercato non è X ma y. Questo poi anche prescindendo pure dalle anomalie di Actionata , perché per pezzi poco conosciuti la singola battuta d'asta non indica nulla . E ripeto che sulle eventuali offerte dopo la chiusura non si conosce nulla. Quindi trarre conclusioni da Actionata ancora di più che da altre case di asta è sbagliato.

Io non ho scritto che le mancate aggiudicazioni o le offerte sotto la riserva ci diano la certezza del valore di mercato, ma una "piccola idea".

Sono senz'altro più vicine alla realtà delle nostre ipotesi e suggestioni...

Anche perché, parliamoci chiaro: quanti sono quelli a cui il fastidio per la politica di Auctionata impedisce di partecipare all'asta? Quanti resistono alla tentazione, se c'è un pezzo che cercavano da tempo?

Si rischia di perder tempo, d'accordo.
Ma se vuoi fare un'offerta on line, quando conosci il numero del lotto, e sai che la proposta dei lotti precedenti richiede circa un minuto e mezzo, puoi calcolare con discreta precisione quand'è il momento del lotto che ti interessa.
Ti colleghi qualche minuto prima (magari mentre fai qualcos'altro al computer), fai la tua offerta e vedi come va. Alla peggio, hai perso un quarto d'ora (mezz'ora se calcoliamo il tempo per chiedere il condition report).

Tutt'altra storia, ovviamente, se vuoi visionare il pezzo di persona.

Per cui ripeto: politica a mio avviso fastidiosa e da cambiare.
Ma che non impedisce ad Actionata di essere sul mercato e di aggiudicare un bel po' di orologi, anche di gran pregio.
Solitamente per farsi una idea dei prezzi di asta si prendono in esame più sedute, nel tempo, più aggiudicazioni, diverse case d'Asta, etc. Perché considerare una sola casa d'aste, una sola battuta d'asta, per giunta di una azienda che adotta una politica discutibile e difforme dalle altre più grandi (e autorevoli) case d'asta mi sembra totalmente improprio. A questo punto mi appare molto più scientifico il listino di Paolo Gobbi su L'Orologio che ho citato in altro topic.
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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #13 il: Ottobre 08, 2016, 16:08:32 pm »
Ho appena sentito un altro amico con esperienze dirette sia con Christie's che con Sotheby's e mi conferma quanto già scritto in precedenza e già confermato anche da Dario.
Penso che il mercato dell'arte, di cui ha esperienza Claudio, sia diverso e quindi diverse siano anche le prassi.
Con gli orologi la riserva esiste (quasi sempre) e la fissa il venditore (con la casa che se la ritiene troppo alta semplicemente non accetta di mettere in vendita l'orologio).

Alla luce di questo fatto Vorrei quindi capire perché si giudicano le aste Auctionata "poco serie" quando è l'unica che permette di sapere (anche a chi non ha seguito l'asta) quando un lotto non è stato aggiudicato per assenza di offerte o per offerte che non hanno superato la riserva.
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Re:Sulle aste Auctionata
« Risposta #14 il: Ottobre 08, 2016, 19:28:56 pm »
Angelo non voglio sembrare presuntuoso e quindi mi riservo di chiamare amici che sono in una delle 2 aste piu importanti del mondo per aver conferme a tal proposito.
Secondo me se una riserva in qualche modo è possibile imporla (sopra stima minima) è solo su orologi molto richiesti e importanti che la casa d'aste sa già che raggiungerà senza alcun problema la riserva (tipo PP o Rolex da svariate decine di k)

Anche nelle altre aste sai se il lotto non è  stato venduto per mancanza di offerte perche il lotto risulta invenduto quindi non è  arrivato a stima minima ma a differenza di auctionata in quei casi basta fare un'offerta della stima minima ( spesso anche meno) e il lotto ti viene assegnato.
Con auctionata vogliono piu del doppio e forse non basta nemmeno quello
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2016, 19:59:05 pm da claudio969 »