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Morto Dario Fo

lupo

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Morto Dario Fo
« il: Ottobre 13, 2016, 10:09:46 am »
Premio Nobel grande attore  è morto .Riposi in pace

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #1 il: Ottobre 13, 2016, 10:55:11 am »
R.I.P.
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

Bertroo

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Re:Morto Dario Fo
« Risposta #2 il: Ottobre 13, 2016, 11:36:34 am »
Comunque è stato un personaggio di cultura e carisma.
RIP

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #3 il: Ottobre 13, 2016, 14:32:02 pm »
Un altro "grande" che se ne va…
R.I.P.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Morto Dario Fo
« Risposta #4 il: Ottobre 13, 2016, 14:55:21 pm »
Personaggio discutibile e che ha fatto discutere, più per le sue prese di posizione sulla scena politica degli ultimi 25 anni, che per le sue doti artistiche.

Per quanto mi riguarda personaggio ampiamente sopravvalutato sia come artista che soprattutto come "intellettuale", ruolo che gli è stato cucito addosso e impropriamente da una certa sinistra pelosa che l'ha utilizzato (come tanti altri sedicenti artisti) per le sue campagne mediatiche e politiche; ironia tra le ironie, questa icona di sinistra era un fascista militante, poi passato al fronte opposto (come da solida tradizione delle canne al vento italiane) per poi terminare il suo viaggio nell'italico malcostume trasformista come "guida intellettuale" del terzo polo populista grillino (ritorno al passato?!).

Oggi e i giorni a seguire saranno quelli della celebrazione mediatica, tra un paio di settimane nessuno parlerà più di quest'uomo che non ha lasciato nessuna "eredità" né morale né "culturale" checché se ne voglia dire.

R.i.p.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

e.m.

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #5 il: Ottobre 13, 2016, 15:42:53 pm »
Personaggio discutibile e che ha fatto discutere, più per le sue prese di posizione sulla scena politica degli ultimi 25 anni, che per le sue doti artistiche.

Per quanto mi riguarda personaggio ampiamente sopravvalutato sia come artista che soprattutto come "intellettuale", ruolo che gli è stato cucito addosso e impropriamente da una certa sinistra pelosa che l'ha utilizzato (come tanti altri sedicenti artisti) per le sue campagne mediatiche e politiche; ironia tra le ironie, questa icona di sinistra era un fascista militante, poi passato al fronte opposto (come da solida tradizione delle canne al vento italiane) per poi terminare il suo viaggio nell'italico malcostume trasformista come "guida intellettuale" del terzo polo populista grillino (ritorno al passato?!).

Oggi e i giorni a seguire saranno quelli della celebrazione mediatica, tra un paio di settimane nessuno parlerà più di quest'uomo che non ha lasciato nessuna "eredità" né morale né "culturale" checché se ne voglia dire.

R.i.p.
Non sarei riuscito ad esprimermi meglio.
Grazie Angelo.

ALAN FORD

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Re:Morto Dario Fo
« Risposta #7 il: Ottobre 13, 2016, 19:50:49 pm »
R.I.P.

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #8 il: Ottobre 16, 2016, 10:16:30 am »
Personaggio discutibile e che ha fatto discutere, più per le sue prese di posizione sulla scena politica degli ultimi 25 anni, che per le sue doti artistiche.

Per quanto mi riguarda personaggio ampiamente sopravvalutato sia come artista che soprattutto come "intellettuale", ruolo che gli è stato cucito addosso e impropriamente da una certa sinistra pelosa che l'ha utilizzato (come tanti altri sedicenti artisti) per le sue campagne mediatiche e politiche; ironia tra le ironie, questa icona di sinistra era un fascista militante, poi passato al fronte opposto (come da solida tradizione delle canne al vento italiane) per poi terminare il suo viaggio nell'italico malcostume trasformista come "guida intellettuale" del terzo polo populista grillino (ritorno al passato?!).

Oggi e i giorni a seguire saranno quelli della celebrazione mediatica, tra un paio di settimane nessuno parlerà più di quest'uomo che non ha lasciato nessuna "eredità" né morale né "culturale" checché se ne voglia dire.

R.i.p.

....me lo immagino divertito e saltellante nell'ascoltare il tuo "RIP"...e pensa che dopo quante ne ha fatte e dette, si sarebbe aspettato commiati assai più velenosi e piccanti rispetto al tuo.
Secondo me se fosse morto 10/20 anni prima, avremmo visto party e banchetti del potere a festeggiar l'evento.

Definirlo uomo di un certo potere però.....
colui che è stato censurato dalla tv per quasi 50 anni, quando la tv era l'unico organo d'info comunicazione...e magari dal momento non faceva il ragioniere poteva essergli uno strumento utile.
colui che ha attaccato e satireggiato pesantemente su personaggi come Andreotti (non uno di questi buffi politicanti attuali), Sbardella, Berlusconi, Dell'Utri e la Chiesa, e Angelo, la Chiesa degli anni 70/90, permettimi di dire, non era quella attuale e lo era ancor meno il nostro paese, per nulla laico.

Per quanto riguarda l'aver fatto parte dell'esercito fascista poi, beh...io non so com'era viver quei tempi oscuri per un ragazzo e come mi sarei comportato,
io non so se a 20 anni avrei avuto la personalità, l'audacia e la fermezza delle mie idee per ribellarmi ad un potere autoritario e violento.
So di certo però, che il non averlo fatto allora, gli ha dato la forza e il coraggio di farlo per il resto della sua vita.

Infine, non relegherei Fo a piccolo personaggio provinciale semplicemente perchè non lo è stato, ne artisticamente ne socialmente, la sua carriera e successi artistici ne sono testimonianza per non parlare del Nobel avuto nel '97 ma, potremmo dire, per quello a cui era stata candidato già 20 anni prima (20 anni Angelo,quando Dario Fo in Italia potevi vederlo solo a Teatro o nei suoi drammi rappresentati in mezzo mondo), oppure per le onorificenze ricevute e Lauree Honoris Cause in Inghilterra o in Francia (alla Sorbonne Angelo,non a Canicattì) poi se tutto questo è stato organizzato dalla "potente" e Internazionale sinistra italiana, io non lo so (ma il pensiero mi fa sorridere).
Quel che so Angelo è che ho profondo rispetto per chi ha avuto il coraggio di viver una vita non facile, forte, in alcuni periodi, solo delle sue idee e del suo pensiero di uomo "libero".
Nella ns bella "italietta" non è stata cosa comune e secondo me andrebbero rispettati tali personaggi anche se non hanno avuto le ns stesse idee.
Per quel che mi riguarda, mi sento di affermare: Onore a Dario Fo, riposi (finalmente) in pace.
« Ultima modifica: Ottobre 16, 2016, 10:20:50 am da claudio969 »

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #9 il: Ottobre 16, 2016, 14:09:52 pm »
Personaggio discutibile e che ha fatto discutere, più per le sue prese di posizione sulla scena politica degli ultimi 25 anni, che per le sue doti artistiche.

Per quanto mi riguarda personaggio ampiamente sopravvalutato sia come artista che soprattutto come "intellettuale", ruolo che gli è stato cucito addosso e impropriamente da una certa sinistra pelosa che l'ha utilizzato (come tanti altri sedicenti artisti) per le sue campagne mediatiche e politiche; ironia tra le ironie, questa icona di sinistra era un fascista militante, poi passato al fronte opposto (come da solida tradizione delle canne al vento italiane) per poi terminare il suo viaggio nell'italico malcostume trasformista come "guida intellettuale" del terzo polo populista grillino (ritorno al passato?!).

Oggi e i giorni a seguire saranno quelli della celebrazione mediatica, tra un paio di settimane nessuno parlerà più di quest'uomo che non ha lasciato nessuna "eredità" né morale né "culturale" checché se ne voglia dire.

R.i.p.

....me lo immagino divertito e saltellante nell'ascoltare il tuo "RIP"...e pensa che dopo quante ne ha fatte e dette, si sarebbe aspettato commiati assai più velenosi e piccanti rispetto al tuo.
Secondo me se fosse morto 10/20 anni prima, avremmo visto party e banchetti del potere a festeggiar l'evento.

Definirlo uomo di un certo potere però.....
colui che è stato censurato dalla tv per quasi 50 anni, quando la tv era l'unico organo d'info comunicazione...e magari dal momento non faceva il ragioniere poteva essergli uno strumento utile.
colui che ha attaccato e satireggiato pesantemente su personaggi come Andreotti (non uno di questi buffi politicanti attuali), Sbardella, Berlusconi, Dell'Utri e la Chiesa, e Angelo, la Chiesa degli anni 70/90, permettimi di dire, non era quella attuale e lo era ancor meno il nostro paese, per nulla laico.

Per quanto riguarda l'aver fatto parte dell'esercito fascista poi, beh...io non so com'era viver quei tempi oscuri per un ragazzo e come mi sarei comportato,
io non so se a 20 anni avrei avuto la personalità, l'audacia e la fermezza delle mie idee per ribellarmi ad un potere autoritario e violento.
So di certo però, che il non averlo fatto allora, gli ha dato la forza e il coraggio di farlo per il resto della sua vita.

Infine, non relegherei Fo a piccolo personaggio provinciale semplicemente perchè non lo è stato, ne artisticamente ne socialmente, la sua carriera e successi artistici ne sono testimonianza per non parlare del Nobel avuto nel '97 ma, potremmo dire, per quello a cui era stata candidato già 20 anni prima (20 anni Angelo,quando Dario Fo in Italia potevi vederlo solo a Teatro o nei suoi drammi rappresentati in mezzo mondo), oppure per le onorificenze ricevute e Lauree Honoris Cause in Inghilterra o in Francia (alla Sorbonne Angelo,non a Canicattì) poi se tutto questo è stato organizzato dalla "potente" e Internazionale sinistra italiana, io non lo so (ma il pensiero mi fa sorridere).
Quel che so Angelo è che ho profondo rispetto per chi ha avuto il coraggio di viver una vita non facile, forte, in alcuni periodi, solo delle sue idee e del suo pensiero di uomo "libero".
Nella ns bella "italietta" non è stata cosa comune e secondo me andrebbero rispettati tali personaggi anche se non hanno avuto le ns stesse idee.
Per quel che mi riguarda, mi sento di affermare: Onore a Dario Fo, riposi (finalmente) in pace.


Completamente d'accordo con te, Claudio.
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

ciaca

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Re:Morto Dario Fo
« Risposta #10 il: Ottobre 16, 2016, 14:54:39 pm »
Claudio, prendo atto che sul personaggio abbiamo idee completamente divergenti, però almeno cerchiamo di non metterci in bocca parole che non abbiamo detto perché io non ho parlato né di uomo di potere né di costrutto dell'internazionale socialista, hai fatto tutto tu per organizzare la tua celebrazione :)

P.s. io artisticamente Fo l'ho conosciuto da bambino, in televisione (di che "censura" parliamo?!) quando la rete unica mandava spesso in onda i suoi spettacoli. E da bambino (beata ingenuità) mi divertiva.

P.s.2: il Nobel lo hanno dato anche ad Obama, non ne farei sigillo di qualità :)
« Ultima modifica: Ottobre 16, 2016, 14:56:53 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #11 il: Ottobre 16, 2016, 17:15:38 pm »
Claudio, prendo atto che sul personaggio abbiamo idee completamente divergenti, però almeno cerchiamo di non metterci in bocca parole che non abbiamo detto perché io non ho parlato né di uomo di potere né di costrutto dell'internazionale socialista, hai fatto tutto tu per organizzare la tua celebrazione :)

P.s. io artisticamente Fo l'ho conosciuto da bambino, in televisione (di che "censura" parliamo?!) quando la rete unica mandava spesso in onda i suoi spettacoli. E da bambino (beata ingenuità) mi divertiva.

P.s.2: il Nobel lo hanno dato anche ad Obama, non ne farei sigillo di qualità :)

Non ti volevo metter in bocca nulla Angelo, mi sembrava solo che questa tua frase questo significasse:
"sopravvalutato sia come artista che soprattutto come "intellettuale", ruolo che gli è stato cucito addosso e impropriamente da una certa sinistra pelosa che l'ha utilizzato (come tanti altri sedicenti artisti) per le sue campagne mediatiche e politiche"

Dario Fo nonostante fosse, a livello internazionale, uno dei grandi scrittori, autori e comici italiani, non ha potuto esibirsi praticamente mai in tv, se non in rarissimi episodi, almeno sin quando c'è stata la DC o i socialisti.
Se nonostante questo hai visto qualcosa di suo in tv, beh che dire se non che sei stato fortunato e non poco (anche perchè come tu stesso hai detto ti ha divertito), ma rimarrai sorpreso di scoprire che la tv non gli ha offerto mai nulla, nonostante sia stato autore  fertilissimo, rappresentato e replicato in mezzo mondo con testi teatrali, satira, spettacoli comici, film, libri, ecc..

Concludo con il sottolineare che il Nobel, Fo, lo ha preso per la letteratura, non è stato un premio politico come nel caso di Obama, e ripeto anche che già nel '70 era stato candidato, quando Fo da noi lo conoscevano solo quelle 4 persone che andavano a teatro, quindi con il mio post non intendevo celebrare Dario Fo ma solo dirti che definirlo "sopravvalutato artista e intellettuale" per -me- è stato eccessivo.

Sai quanto poco scrivo in questa sezione Angelo, e lo faccio per scelta, o voluto dire la mia in questo caso, non perchè non possiamo pensarla diversamente (viva Dio, è cosa buona e giusta) ma perchè con le tue parole, secondo me, non hai reso giustizia ad un uomo che per le sue idee e scelte ha comunque avuto una vita meno facile di quanto avrebbe potuto facendo scelte più "popolari"

Concludo dicendo che la sinistra pelosa di cui parli (e che io non apprezzo affatto) non ha portato Fo al Nobel e hai riconoscimenti, bensì ha cavalcato il momento quando il Nobel è arrivato, essendo la più alta onorificenza di quel mondo intellettuale, la cui sinistra, ambisce rappresentare. Sino ad allora, la sinistra pelosa, si era ben guardata di affiancare e proteggere l'artista perchè personaggio non gestibile e assai scomodo.

Istaro

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Re:Morto Dario Fo
« Risposta #12 il: Ottobre 16, 2016, 22:34:20 pm »
Parce sepultis, dicevano gli antichi.
Però attenzione anche a non crearci un'immagine edulcorata di personaggi a dir poco controversi...

1) Su Fo "repubblichino"...

La verità non è che rispose malvolentieri alla chiamata di leva (non rientrava ancora nelle classi della chiamata), ma che si arruolò volontario, entrando ben presto come sottufficiale in uno dei reparti di "élite", i paracadutisti delle Brigate Nere.

Dopo la guerra avrebbe potuto ammettere quei suoi trascorsi, ascrivendoli all'incoscienza giovanile (quando si arruolò aveva diciassette anni) o a un malinteso senso dell'onore nazionale.
Come fecero altri illustri personaggi: Albertazzi, Chiari, Vianello, Tognazzi...

Invece Fo preferì iscriversi al partito di quelli che cercarono di nascondere questo passato, temendo che potesse nuocere al suo impegno politico (come lui, in Italia, Bobbio o Scalfari; o in Germania il clamoroso caso di Günter Grass, altro premio Nobel icona del "progressismo", di cui emerse l'arruolamento come volontario nelle SS).

Ma Fo fece anche peggio. Quando a metà anni Settanta venne fuori la storia della sua militanza repubblichina, iniziò a querelare chi ne parlava, sperando di tacitare la questione. E invece nei procedimenti giudiziari aperti (in particolare uno a Varese) emersero a poco a poco le prove schiaccianti: le sue foto in divisa, le testimonianze dei "camerati" con cui aveva fatto i rastrellamenti, persino le testimonianze dei capi partigiani (!) che negarono la credibilità delle sue giustificazioni ("lo feci per coprire mio padre collegato ai partigiani").
Fino ad arrivare ad una sentenza che recitava: "È legittima dunque per Dario Fo non solo la definizione di repubblichino, ma anche quella di rastrellatore". Una sentenza contro la quale, per decenza, non presentò appello.

L'ipocrisia e l'arroganza del Fo adulto, impegnato a mascherare i fatti e intimidire chi li faceva emergere, mi sembra che non meritino commenti.


2) Sulla militanza politica del Fo artista "impegnato" (e le "censure" che subì)...

Il furore ideologico non sembra essere stato in Fo una febbre giovanile, visto che passò dal fascismo al comunismo.
Negli anni Sessanta iniziò a professarsi "maoista" (chi conosce i crimini della "Rivoluzione culturale" che si compiva in Cina sa quanto poco stimabile fosse questa adesione ideologica),
Durante gli anni di piombo, nei suoi spettacoli - ricordavano Fruttero e Lucentini - "fece scoppiettare più d’una allusione assai benevola alla stella a cinque punte delle Brigate Rosse”.
Nel 1973, con Soccorso Militante Rosso, lanciò una campagna innocentista a favore di Achille Lollo, l'esponente di Potere Operaio autore del rogo di Primavalle, in cui morirono arsi vivi i due figli (di 22 e 8 anni) di un militante missino.

Memorabile il suo accanimento contro il commissario Luigi Calabresi, un integerrimo servitore dello Stato accusato ingiustamente (come dimostreranno tutti i processi) della morte dell'anarchico Pinelli.
Non solo Fo si unì ai molti (troppi) che sottoscrissero il vergognoso appello contro Calabresi pubblicato su L'Espresso  nel giugno 1971 (appello che contribuì a creare il clima d'odio in cui maturò l'omicidio di Calabresi). Ma dedicò a Calabresi un'attenzione particolare, tra cui uno spettacolo teatrale che alludeva alla vicenda e a Calabresi come "commissario cavalcioni" (Pinelli si era suicidato gettandosi da una finestra. L'accusa dei fomentatori d'odio era che Calabresi interrogasse gli indagati facendoli mettere a cavalcioni sui davanzali delle finestre, minacciandoli di buttarli di sotto se non avessero risposto come lui si attendeva).

Con un'altra "opera" teatrale, dopo il Nobel, prese di mira Leonardo Marino, che aveva il "torto" di aver confessato spontaneamente la propria partecipazione all'omicidio di Calabresi e di aver denunciato i propri complici.

La sua "satira" politica era sempre a senso unico, faziosa, sovente calunniosa (e proprio per questo era amato da un certo pubblico, che in lui riconosceva il prototipo dell'artista "impegnato").
Lo stesso dicasi per quella antireligiosa, quasi sempre irridente e volgare.

Fo apparve molte volte in televisione e in radio, sin dagli anni Cinquanta.
Ma lui non voleva esprimere contenuti artistici, anche con allusioni politiche. Lui voleva fare la Rivoluzione, e mettere alla berlina, con accuse personali, tutti quelli che considerava "reazionari"... (e questo sui canali pubblici, con i soldi di quegli Italiani che venivano offesi).

In ogni caso, non fu affatto un emarginato. La popolarità di cui godette fu sempre immensa (e con essa i guadagni).

E non fu neanche un anticonformista.
Sappiamo che nel Secondo Dopoguerra l'attenta strategia del PCI riuscì a consolidare una forte "egemonia culturale" nel mondo della cultura: case editrici, premi letterari e cinematografici, sostegno alle carriere universitarie...
Chi voleva fare strada in quel mondo aveva certo vita più facile a professarsi di sinistra.

Su questo, però, bisogna anche dire che Fo non è stato un mediocre opportunista (come fu invece un Moravia).
Lui era davvero - nel suo fanatismo - un rivoluzionario convinto.
E fu uno dei pochi a pagare un prezzo altissimo per questa militanza, con l'orribile episodio dello stupro a Franca Rame.


3) Sullo spessore artistico di Fo e il premio Nobel...

Il problema dell' "arte" di Fo è che era tutta asservita ai suoi scopi politici.

Non dico con ciò che la vera arte debba essere "pura", avulsa dal contesto sociale e politico.
Ma deve saper esprimere una capacità di comprensione profonda della realtà e di renderla significativa in termini universali.
Altrimenti le modalità espressive diventano mere tecniche propagandistiche.

Se rileggiamo o rivediamo oggi gran parte delle opere di Fo di qualche decennio fa, come quelle di tanti altri artisti "impegnati", le troviamo semplicemente datate e noiose.

Talento artistico, però, ne aveva.
Mistero buffo - anche facendo la tara alle tesi un po' trite che vi ripropone - è opera di grande originalità, il grammelot  una geniale invenzione.
Ad ogni modo, il suo talento era soprattutto interpretativo, più che di scrittura.

Un po' poco, a mio avviso, per giustificare un Nobel (pur tenendo conto che quelli per la Pace e per la Letteratura sono stati assegnati ai personaggi più improbabili, giacché è ormai risaputo che è divenuta sempre più determinate la preferenza politica degli accademici svedesi).
« Ultima modifica: Ottobre 17, 2016, 08:15:16 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

e.m.

Re:Morto Dario Fo
« Risposta #13 il: Ottobre 16, 2016, 23:54:36 pm »
Penso che chi non abbia vissuto in prima persona il periodo fine 60-fine 70 faccia difficolta' a capire.
E' stata guerra civile.