Orologico Forum 3.0

Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years


Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #1 il: Novembre 22, 2016, 13:49:33 pm »
www.fhs.swiss/scripts/getstat.php?file=mt3_160110_a.pdf

Mamma mia...impressionante il confronto con il 2014  per Hong Kong e Russia...

Altro che caviale e Champagne a Natale... zuppa di cacca!
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #2 il: Novembre 22, 2016, 14:10:33 pm »
È una frana della quale non si vede la fine nemmeno da lontano, anche perché questi sono mesi tradizionalmente favorevoli per le vendite in previsione delle festività natalizie.

Il timido recupero della Cina è solo un rigurgito di una piccola parte persa su HK, fatta eccezione per l'uk il resto del mondo di fatto è una valle di lacrime, e i segni meno davanti a USA e Giappone sono l'ulteriore prova che questa crisi ormai è globale e non solo circoscritta ai mercati detti emergenti, oltre che strutturale e non congiunturale.

Ora, siccome tutti i reseller che conosco mi dicono che il vintage e in genere il secondo polso invece stanno benissimo, il lavoro procede e non si avvertono particolari flessioni, é una conferma ulteriore del fatto che in crisi non è l'orologio in quanto tale, che continua ad avere i suoi estimatori disposti a comprarlo, ma è la miope visione da mercato del pesce dell'orologio da polso che i gruppi del lusso hanno confezionato negli ultimi anni, in primis quella sui volumi di prodotto alla quale si sono in qualche misura adattati anche alcuni marchi indipendenti, ad essere messa pesantemente in discussione.

È vero che la frenata del mercato orientale ha origine nel mutato quadro normativo cinese che sanziona pesantemente gli acquisti in nero e l'evasione fiscale, ma è altrettanto evidente che è tutto il mondo a frenare e questo significa che si è prodotto troppo e soprattutto troppa roba mal concepita e non aderente ai desiderata del mercato, che non é globale per lo meno nel gusto ma vario e con molteplici sfaccettature, oltre che con politiche di prezzo del tutto scritteriate.

Le case sembrano reagire, pavidamente e lentamente, in prima battuta riducendo la produzione, tagliando un po' di modelli dal catalogo e licenziando personale. Ma non accennano a dare segnali né sul fronte dei listini né tantomeno sul modello di business che è chiaramente ormai completamente superato e incongruente con la percezione di questi prodotti che si ha la pretesa di dare al cliente.

Venuta meno la massa monetaria dei nuovi arricchiti desiderosi di conservare l'enorme sommerso in oggetti di lusso e quindi destinata in modo indistinto e poco selettivo a tutto il volume prodotto, le case inorpidite da tanti anni di grasso che colava dal cielo senza che dovessero spremersi le meningi non sembrano capaci di reagire.

Mentre Vanagloria, supponenza, superbia, pretenziositá, e in generale scarsa serietà continuano a farla da padrone.
« Ultima modifica: Novembre 22, 2016, 14:38:03 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #3 il: Novembre 22, 2016, 14:19:04 pm »
Vi giro una ultim'ora...

Si attende in queste ore il naufragio di Technotime, di cui i proprietari di Honk Kong non vedono l'ora di sbarazzarsene!

Technotime dunque la prima vittima nel panorama dei movimenti e spirali!
Chissà che seguirà... di questo mi spiace davvero tanto!

Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #4 il: Novembre 22, 2016, 14:30:50 pm »
Spiace perché i primi a pagare le conseguenze di certi errori come prevedibile sono gli attori che con certi errori non hanno nulla a che fare e che soprattutto sono il cuore pulsante del settore.
Gli orologiai, i tecnici, le manifatture dedite alla produzione e fornitura.
È quello che si diceva in tempi non sospetti quando si paventavano rischi prima di tutto per il settore produttivo, posti di lavoro e aziende che fanno il cuore economico e tecnologico di certi territori.
Che è l'ultimo dei pensieri di questi venditori di aria fritta che hanno nei brand e solo in quello, l'unica cosa che gli sta veramente a cuore in quanto mezzo capace di trasformare la Cacca in oro.
Da questo punto di vista va sottolineata anche la miopia di una classe politica, quella svizzera, che invece territori e posti di lavoro avrebbe dovuto averli a cuore e che a questi predatori del lusso griffato ha dato sostanziale carta bianca.
« Ultima modifica: Novembre 22, 2016, 14:35:00 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

cicci

  • *****
  • 4025
    • Mostra profilo
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #5 il: Novembre 25, 2016, 09:54:43 am »
Vi giro una ultim'ora...

Si attende in queste ore il naufragio di Technotime, di cui i proprietari di Honk Kong non vedono l'ora di sbarazzarsene!

Technotime dunque la prima vittima nel panorama dei movimenti e spirali!
Chissà che seguirà... di questo mi spiace davvero tanto!

Purtroppo:

http://www.arcinfo.ch/articles/regions/montagnes/faillite-de-l-entreprise-technotime-aux-brenets-605481

 :-\
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



cicci

  • *****
  • 4025
    • Mostra profilo
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #6 il: Novembre 25, 2016, 09:57:02 am »
Vi giro una ultim'ora...

Si attende in queste ore il naufragio di Technotime, di cui i proprietari di Honk Kong non vedono l'ora di sbarazzarsene!

Technotime dunque la prima vittima nel panorama dei movimenti e spirali!
Chissà che seguirà... di questo mi spiace davvero tanto!

Purtroppo:

http://www.arcinfo.ch/articles/regions/montagnes/faillite-de-l-entreprise-technotime-aux-brenets-605481

 :-\

E la causa è "swiss made"... :-\

http://www.europastar.com/magazine/features/1004088991-special-report-mechanical-movements-stormy.html?zoom_highlight=Technotime
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #7 il: Novembre 25, 2016, 11:36:25 am »
Vi giro una ultim'ora...

Si attende in queste ore il naufragio di Technotime, di cui i proprietari di Honk Kong non vedono l'ora di sbarazzarsene!

Technotime dunque la prima vittima nel panorama dei movimenti e spirali!
Chissà che seguirà... di questo mi spiace davvero tanto!

Purtroppo:

http://www.arcinfo.ch/articles/regions/montagnes/faillite-de-l-entreprise-technotime-aux-brenets-605481

 :-\

C'è un giallo dietro questa storia...
Appena ho tempo vi racconterò. Magari domani.
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

cicci

  • *****
  • 4025
    • Mostra profilo
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #8 il: Novembre 25, 2016, 11:50:53 am »
Vi giro una ultim'ora...

Si attende in queste ore il naufragio di Technotime, di cui i proprietari di Honk Kong non vedono l'ora di sbarazzarsene!

Technotime dunque la prima vittima nel panorama dei movimenti e spirali!
Chissà che seguirà... di questo mi spiace davvero tanto!

Purtroppo:

http://www.arcinfo.ch/articles/regions/montagnes/faillite-de-l-entreprise-technotime-aux-brenets-605481

 :-\

C'è un giallo dietro questa storia...
Appena ho tempo vi racconterò. Magari domani.


Che tipo di "giallo"?


 ;)
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #9 il: Novembre 26, 2016, 07:52:32 am »
La lettura del mercato orologiero appare in prima analisi molto semplice, facile: bastonate d'appertutto. Dato aggregato , meno 14 per cento circa sui due anni. Tutte le motivazioni sono state date sopra da Angelo e dagli altri. Poi si innesca il caso dei produttori di movimenti, dei tecnici, dei fallimenti pilotati. Sono due fatti scollegati? Le maison hanno perso il controllo? L'orologio in sè non è in crisi, è in crisi ciò che esso ha rappresentato per una classe dirigente del Far east in piena crescita allora e oggi in affanno? Tutte domande che hanno avuto più o meno risposte in questo e in altri topic. Risposta.  Le Maison ora hanno il polso del mercato, apparentemente sembrano dormienti ed invece hanno deciso molto, probabilmente molto dobbiamo ancora vederlo. Via tutti i marchi secondari sull'orlo della bancarotta, via la meccanica di precisione. Cartello dei tre/quattro grandi, a sua volta controllati dalle multinazionali del lusso. Gli indipendenti sempre in una riserva indiana. Ammortizzatori sociali già attivati. Produttività dimezzata. Sistema dei concessionari ridotto all'osso e costrizioni totali su quelli rimasti. Tutto ciò che abbiamo descritto è oramai storia, è passato. Ma Ora? Ora  manca il mercato, e molti concessionari del Nord Italia stanno mettendo in vetrina anche l'usato. Ma di usato non si vive, quando si ha il magazzino pieno di roba.....

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #10 il: Novembre 28, 2016, 09:50:19 am »
Sono reduce da una fiera di commercianti e posso dire che, benché anche nel parallelo si avverta una certa flessione (fatta di una riduzione degli scambi e dei soldi veri spesi), il mercato resta comunque vivace almeno per alcune tipologie di prodotto.

Praticamente si muovono solo i Rolex d'epoca e moderni ma non più in produzione, e poco altro (alcuni Patek si muovono bene, altri soffrono ma si muovono comunque se c'è il prezzo e un po' di margine).
Tutto il resto è fermo, non interessa a nessuno, nessuno lo compra nemmeno col 70% di sconto sul listino.

Ho visto oggetti da 90k proposti a 35 che nessuno, e dico nessuno, non solo pagava ma neanche era disposto a prendere in considerazione come permuta.
E non parlo di orologi di 30 anni fa, piccoli e demodé, ma di oggetti attuali, grandi e alla moda. Segnale che proprio il mercato del nuovo è una valle di lacrime, e che tanto piú mostra segnali di necrosi e tanto piú fa virare l'interesse della massa sul vintage, in prima battuta rolex ma più in genere di tutti gli sportivi professionali anni 60 e 70, così che per un cairelli bello ho visto chiedere 17k euro e per degli autavia John Siffert si viaggiava già a 10k.

Banali rolex contemporanei ma fuori prodizione vanno a cifre ormai uguali o superiori ai nuovi a listino, un perpetuo AP in oro bianco marciva a 4500 euro senza che il commerciante riuscisse a darlo via mentre per un 16710 i 5500 euro sono ormai reputati soglia da affare.

Un buon 75% degli orologi esposti erano rolex, un buon 90% delle richieste di informazioni erano indirizzate a rolex così come circa il 90% dei soldi che hanno girato sono stati messi in circolo dai rolex. Il resto è davvero marginale.

Insomma se questa è la fotografia del mercato dell'orologio da polso, praticamente un mercato fatto solo da Rolex fuori produzione, da inserti sbiaditi, quadranti virati, scritte assortite e da due modelli di due case con la P, il mercato è già morto e la maggior parte dei nomi dei suoi attori possono già pensare alla loro definitiva tumulazione.

In tutto questo mancano clamorosamente i grossi dealer cinesi, quelli che nel passato compravano anche gli orologi moderni senza reale mercato in Europa, l'Harry Winston come l'Urwerk tutto fregiato, il Piaget da 45 mm come l'UN tempestato di pietre, seppur a prezzi da grande svendita per liquidazione. Che infatti c'erano ma sono rimasti lí, miseramente a prendere polvere, senza che nessuno se li sia filati nammeno di striscio, insieme a tutto l'invendibile demodé del recente passato e schiacciati da una montagna di Rolex che giravano da un banco all'altro come la pallina di una roulette.

I pochi reseller cinesi ancora attivi invece che comprare di tutto vengono a vendere, e questo la dice lunga sullo stato di salute del mercato in oriente, e più in generale nel mondo, a conferma di tutti i disastrosi report che da ormai un anno si susseguono.

Nota a margine: pochissimi Royal Oak delle varie referenze di pregio, li ho contati sulle dita di una mano quelli belli, una marea di off shore, praticamente assenti i Breguet (e dei pochi presenti quasi tutti nuovi di attuale produzione), l'usato anni 80/90 praticamente è per il 95% dei casi giudicato invendibile e valutato il peso dell'oro.
« Ultima modifica: Novembre 28, 2016, 13:42:13 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #11 il: Novembre 28, 2016, 19:59:05 pm »
Sono reduce da una fiera di commercianti e posso dire che, benché anche nel parallelo si avverta una certa flessione (fatta di una riduzione degli scambi e dei soldi veri spesi), il mercato resta comunque vivace almeno per alcune tipologie di prodotto.

Praticamente si muovono solo i Rolex d'epoca e moderni ma non più in produzione, e poco altro (alcuni Patek si muovono bene, altri soffrono ma si muovono comunque se c'è il prezzo e un po' di margine).
Tutto il resto è fermo, non interessa a nessuno, nessuno lo compra nemmeno col 70% di sconto sul listino.

Ho visto oggetti da 90k proposti a 35 che nessuno, e dico nessuno, non solo pagava ma neanche era disposto a prendere in considerazione come permuta.
E non parlo di orologi di 30 anni fa, piccoli e demodé, ma di oggetti attuali, grandi e alla moda. Segnale che proprio il mercato del nuovo è una valle di lacrime, e che tanto piú mostra segnali di necrosi e tanto piú fa virare l'interesse della massa sul vintage, in prima battuta rolex ma più in genere di tutti gli sportivi professionali anni 60 e 70, così che per un cairelli bello ho visto chiedere 17k euro e per degli autavia John Siffert si viaggiava già a 10k.

Banali rolex contemporanei ma fuori prodizione vanno a cifre ormai uguali o superiori ai nuovi a listino, un perpetuo AP in oro bianco marciva a 4500 euro senza che il commerciante riuscisse a darlo via mentre per un 16710 i 5500 euro sono ormai reputati soglia da affare.

Un buon 75% degli orologi esposti erano rolex, un buon 90% delle richieste di informazioni erano indirizzate a rolex così come circa il 90% dei soldi che hanno girato sono stati messi in circolo dai rolex. Il resto è davvero marginale.

Insomma se questa è la fotografia del mercato dell'orologio da polso, praticamente un mercato fatto solo da Rolex fuori produzione, da inserti sbiaditi, quadranti virati, scritte assortite e da due modelli di due case con la P, il mercato è già morto e la maggior parte dei nomi dei suoi attori possono già pensare alla loro definitiva tumulazione.

In tutto questo mancano clamorosamente i grossi dealer cinesi, quelli che nel passato compravano anche gli orologi moderni senza reale mercato in Europa, l'Harry Winston come l'Urwerk tutto fregiato, il Piaget da 45 mm come l'UN tempestato di pietre, seppur a prezzi da grande svendita per liquidazione. Che infatti c'erano ma sono rimasti lí, miseramente a prendere polvere, senza che nessuno se li sia filati nammeno di striscio, insieme a tutto l'invendibile demodé del recente passato e schiacciati da una montagna di Rolex che giravano da un banco all'altro come la pallina di una roulette.

I pochi reseller cinesi ancora attivi invece che comprare di tutto vengono a vendere, e questo la dice lunga sullo stato di salute del mercato in oriente, e più in generale nel mondo, a conferma di tutti i disastrosi report che da ormai un anno si susseguono.

Nota a margine: pochissimi Royal Oak delle varie referenze di pregio, li ho contati sulle dita di una mano quelli belli, una marea di off shore, praticamente assenti i Breguet (e dei pochi presenti quasi tutti nuovi di attuale produzione), l'usato anni 80/90 praticamente è per il 95% dei casi giudicato invendibile e valutato il peso dell'oro.
Grazie di questo ulteriore affresco ben confezionato del panorama commerciale. Tuttavia non comprendo come questo mercato del secondo polso continui ad essere in fermento e i reseller che lo animano possano ancora guadagnare. Vado con un semplice ragionamento: se il mercato è fatto dalle solite referenze rolex vintage o di secondo polso, dai soliti patek e marginalmente qualche panerai, dai soliti sportivi anni 60/70, come possono questi stessi reseller approvvigionarsi ad un mercato che premia sempre il solito prodotto? Vendono oggi a dieci e ricomprano domani a dodici il medesimo prodotto per vendere a tredici, tutto questo funziona finchè la spirale infinita regge, ma quanto regge? Fino a quanto andremo avanti? Io non mi fido di questa "pseudo bolla",  qualunque esso sia dobbiamo cercare di fissare  un prezzo asticella, altrimenti la pseudo bolla, diventa bolla, poi vescica e poi scoppia...e quando scoppia la vescica dentro non c'è solo aria.....

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #12 il: Novembre 28, 2016, 22:51:54 pm »
Dentro la bolla c'é dentro virtualmente il 90% di chi compra orologi e buona parte delle risorse spese (investite?! ??? ) in orologi.
In sintesi è  troppo grande per esplodere perchè sono tutti questi giocatori di fiches con le lancette, continuando a comprare e vendere rolex, ad alimentarla completamente.

Che siano commercianti, trafficanti, risparmiatori, investitori, speculatori, sedicenti esperti o sedicenti collezionisti, edonisti, parvenu o semplici acquirenti occasionali che non potendosi permettere certe cifre preferiscono mettere i loro soldi la dove possono riprenderli in qualsiasi momento, fatto sta che sono davvero milioni e tengono in piedi questo circo (e danno la misura di quanto ormai questo marchio sia così profondamente entrato nel costume popolare al punto da essere diventato di fatto una sorta di culto).

Nota a margine: i pochi giovani visitatori (la fiera la domenica è aperta al pubblico pagante) indossavano solo e unicamente un Rolex, che oggi è una delle pochissime case che sembra in grado di attrarre le nuove generazioni di clienti grazie ad un'attenta strategia di marketing.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

e.m.

Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #13 il: Novembre 28, 2016, 23:06:26 pm »
Mettiamola cosi':la richiesta di Rolex tecnici usati e' superiore all'offerta.
Perche' Rolex?
E' l'unico marchio riconosciuto come lusso tra coloro che non sanno cosa sia un orologio.
E',volenti o nolenti,l'unico status symbol per le persone normali,cioe' quelle che non hanno interesse all'orologeria come tale.
I volumi di vendita ed acquisto sono fortissimi,la resa per i reseller piuttosto scarsa.
Nel senso che anche per questi ultimi trovare un 16610 o un 16710 completi a meno di 5,2 o 5,3k non e' facile ed una volta trovati non possono venderli a 6,2 o 6,3k,devono accontentarsi di guadagnare qualche biglietto da 100 euro.
Da cio' deriva che i reseller piccoli soffrono molto,i grandi molto meno.

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Swiss Watch Exports Have Biggest Monthly Drop in Seven Years
« Risposta #14 il: Novembre 29, 2016, 11:09:34 am »
In realtà non soffrono neanche quelli piccoli perché comprando e vendendo in continuazione i biglietti da 100 si moltiplicano e a fine mese fanno tornare i conti. Nel frattempo, tra un Rolex e l'altro, ogni tanto passa qualche Patek, dove i biglietti non sono più quelli verdi ma quelli viola, o anche meglio il Patek complicato vintage, dove i biglietti da 500 si moltiplicano, e a fine mese fanno l'utile. Però al di fuori di queste tre cose il resto di fatto è virtualmente cenere e da l'esatta misura di quanto questo settore, inteso nella sua globalità, sia già evaporato.
« Ultima modifica: Novembre 29, 2016, 11:11:40 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"