Orologico Forum 3.0

Marche poco conoscoute

Istaro

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Re:Marche poco conosciute
« Risposta #30 il: Luglio 05, 2017, 15:26:54 pm »
Benvenuto Francesco!
La tua piccola raccolta mostra un certo buongusto (a parte forse un pezzo o due che proprio non mi piacciono), direi orientato verso stilemi classici.
Anche il tuo ultimo acquisto conferma quanto dico (ricorda molto il JLC Master date).
Secondo me è giunta l'ora di fare il salto.
Voglio dire, hai già abbastanza orologi da alternare al polso, adesso fermati, risparmia qualche soldino per un po' e poi cerca un bel meccanico "serio". Non fraitendermi, non è che quelli che hai non lo sono. Intendo dire pregiato, particolare, raro.
Anche con "soli" 1.000/1.500€ tra i secondo polso si trovano affari incredibili.
In fondo la cifra che ho indicato è l'equivalente di 8/10 acquisti di orologi al quarzo, che te ne faresti?

Condivido anch'io questi suggerimenti.

Aggiungo che nella tua raccolta c'è forse qualche pezzo ripetitivo (anche se il tuo ultimo acquisto, il calendario completo con fasi lunari, è già un'apertura in una direzione diversa). Per cui, facendo un po' di selezione e indirizzandoti al mercato dell'usato, potresti salire un po' di livello senza incrementare troppo il tuo budget.

L'importante, per fare questo piccolo salto di qualità, penso sia di sostituire al piacere dell'acquisto quello dello studio e della ricerca. Acquisti molto più diradati e ben ponderati.


Devo studiare ed approfondire meglio la storia e la qualità dei marchi e poi fare un investimento da lasciare in eredità, dopo averne goduto, a mio figlio!
Dopo i 50 bisogna pensare anche a questo.

No, per carità!
Non ti annebbiare il cervello con ragionamenti speculativi...

Dopo i 50 anni ne avrai ancora almeno... trenta prima di "tramandare"  :P: da qui ad allora ogni "investimento" in orologi sarà quasi sicuramente fumo.

Scegli orologi che ti piacciono e hanno un contenuto di pregio.
Se ti orienti sul mercato dell'usato avrai anche la "tranquillità" (se per te è importante) di non rimetterci troppo in caso di ripensamenti.
Se invece vuoi un capitale "sicuro"... cambia passione.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

e.m.

Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #31 il: Luglio 05, 2017, 15:28:44 pm »
Non posso che associarmi a quanto detto da Stefano.

Se posso un consiglio:invece che studiare i marchi studia i movimenti. ;)

PESSOA67

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Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #32 il: Luglio 05, 2017, 17:34:26 pm »
L'usato ti aprirà senz'altro nuovi orizzonti..... :)
Roberto

Re:Marche poco conosciute
« Risposta #33 il: Luglio 05, 2017, 19:44:05 pm »
Benvenuto Francesco!
La tua piccola raccolta mostra un certo buongusto (a parte forse un pezzo o due che proprio non mi piacciono), direi orientato verso stilemi classici.
Anche il tuo ultimo acquisto conferma quanto dico (ricorda molto il JLC Master date).
Secondo me è giunta l'ora di fare il salto.
Voglio dire, hai già abbastanza orologi da alternare al polso, adesso fermati, risparmia qualche soldino per un po' e poi cerca un bel meccanico "serio". Non fraitendermi, non è che quelli che hai non lo sono. Intendo dire pregiato, particolare, raro.
Anche con "soli" 1.000/1.500€ tra i secondo polso si trovano affari incredibili.
In fondo la cifra che ho indicato è l'equivalente di 8/10 acquisti di orologi al quarzo, che te ne faresti?

Condivido anch'io questi suggerimenti.

Aggiungo che nella tua raccolta c'è forse qualche pezzo ripetitivo (anche se il tuo ultimo acquisto, il calendario completo con fasi lunari, è già un'apertura in una direzione diversa). Per cui, facendo un po' di selezione e indirizzandoti al mercato dell'usato, potresti salire un po' di livello senza incrementare troppo il tuo budget.

L'importante, per fare questo piccolo salto di qualità, penso sia di sostituire al piacere dell'acquisto quello dello studio e della ricerca. Acquisti molto più diradati e ben ponderati.


Devo studiare ed approfondire meglio la storia e la qualità dei marchi e poi fare un investimento da lasciare in eredità, dopo averne goduto, a mio figlio!
Dopo i 50 bisogna pensare anche a questo.

No, per carità!
Non ti annebbiare il cervello con ragionamenti speculativi...

Dopo i 50 anni ne avrai ancora almeno... trenta prima di "tramandare"  :P: da qui ad allora ogni "investimento" in orologi sarà quasi sicuramente fumo.

Scegli orologi che ti piacciono e hanno un contenuto di pregio.
Se ti orienti sul mercato dell'usato avrai anche la "tranquillità" (se per te è importante) di non rimetterci troppo in caso di ripensamenti.
Se invece vuoi un capitale "sicuro"... cambia passione.
Certo era un modo di dire. Anche se è stato bello avere in eredità da mio padre, che è andato in pace in dicembre, un Longines in oro, originale, meccanico, del 1957. Ed un anello pure in oro con un bellissimo disegno e brillante, che egli acquistò con i suoi primi stipendi suoi e di mia madre. Non per il mero valore materiale, che non è poco in questo cado, ma per l'affetto con cui lo ha fatto, dichiarando in vita che per lui era una gioia sapere che i suoi sacrifici sarebbero durati nel tempo.
E magari dopo i 50 ... Già passati ! Certo studierò i movimenti che da quel che leggo nei vostri commenti molto competenti, sono il cuore e l'anima dei segnatempo.

Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #34 il: Luglio 05, 2017, 19:45:54 pm »
Inizia con il selezionare qualche marca che solitamente incontra il tuo gusto, tipo JLC, IWC od anche Omega, Zenith, Rolex..... da come posso aver capito.
Poi vai su Ch24 e filtra per prezzo, inserendo un ipotetico budget di spesa.
Vedrai quanti ne escono fuori di modelli poco commerciali (magari Rolex un po' meno).

Se poi metti marchi ancora più di nicchia tipo Blancpain, Ebel, Corum, Piaget, vedrai che sorprese
  ;)
:) ci sto già andando ... è un mondo affascinante

Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #35 il: Luglio 05, 2017, 20:49:30 pm »
Non vorrei abusare della vostra pazienza e sapienza, vorrei chiedervi un parere sul Paul Picot che stranamente è proprio il primo acquisto da me fatto, da assoluto ignorante. Era scontato del 50% in negozio e l'ho preso a 750€. Come vi dicevo ho letto sul web che monta eta.
Era esagerato il prezzo iniziale oppure è stato dal punto di vista del costo un buon acquisto a quel prezzo ? Grazie mi serve fare esperienza e fare per il futuro le giuste valutazioni.
Ovviamente mi è piaciuto ...

Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #36 il: Luglio 05, 2017, 21:16:17 pm »
I Paul Picot, in particolare i moderni montano tutti Eta, così come gli Eberhard.
I Picot sono orologi onesti e ben fatti e spesso a basso costo sull'usato si fanno ottimi affari.
Il prezzo a cui l'hai pagato credo sia buono se hai avuto uno sconto addirittura del 50%, è pur vero che è un tipo di orologio che forse è meglio prendere usato, ha subito già una forte svalutazione e se lo volessimo rivendere ci si rimetterebbero meno soldi.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:Marche poco conoscoute
« Risposta #37 il: Luglio 05, 2017, 21:53:09 pm »
Per 750€ hai fatto bene! Orologi onesti e ben fatti. Non inferiore a migliaia di altri in commercio.
Anche per questo Stefano ti consigliava di fare un altro step 👍🏻

Istaro

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Re:Marche poco conosciute
« Risposta #38 il: Luglio 06, 2017, 00:15:21 am »
Benvenuto Francesco!
La tua piccola raccolta mostra un certo buongusto (a parte forse un pezzo o due che proprio non mi piacciono), direi orientato verso stilemi classici.
Anche il tuo ultimo acquisto conferma quanto dico (ricorda molto il JLC Master date).
Secondo me è giunta l'ora di fare il salto.
Voglio dire, hai già abbastanza orologi da alternare al polso, adesso fermati, risparmia qualche soldino per un po' e poi cerca un bel meccanico "serio". Non fraitendermi, non è che quelli che hai non lo sono. Intendo dire pregiato, particolare, raro.
Anche con "soli" 1.000/1.500€ tra i secondo polso si trovano affari incredibili.
In fondo la cifra che ho indicato è l'equivalente di 8/10 acquisti di orologi al quarzo, che te ne faresti?

Condivido anch'io questi suggerimenti.

Aggiungo che nella tua raccolta c'è forse qualche pezzo ripetitivo (anche se il tuo ultimo acquisto, il calendario completo con fasi lunari, è già un'apertura in una direzione diversa). Per cui, facendo un po' di selezione e indirizzandoti al mercato dell'usato, potresti salire un po' di livello senza incrementare troppo il tuo budget.

L'importante, per fare questo piccolo salto di qualità, penso sia di sostituire al piacere dell'acquisto quello dello studio e della ricerca. Acquisti molto più diradati e ben ponderati.


Devo studiare ed approfondire meglio la storia e la qualità dei marchi e poi fare un investimento da lasciare in eredità, dopo averne goduto, a mio figlio!
Dopo i 50 bisogna pensare anche a questo.

No, per carità!
Non ti annebbiare il cervello con ragionamenti speculativi...

Dopo i 50 anni ne avrai ancora almeno... trenta prima di "tramandare"  :P: da qui ad allora ogni "investimento" in orologi sarà quasi sicuramente fumo.

Scegli orologi che ti piacciono e hanno un contenuto di pregio.
Se ti orienti sul mercato dell'usato avrai anche la "tranquillità" (se per te è importante) di non rimetterci troppo in caso di ripensamenti.
Se invece vuoi un capitale "sicuro"... cambia passione.
Certo era un modo di dire. Anche se è stato bello avere in eredità da mio padre, che è andato in pace in dicembre, un Longines in oro, originale, meccanico, del 1957. Ed un anello pure in oro con un bellissimo disegno e brillante, che egli acquistò con i suoi primi stipendi suoi e di mia madre. Non per il mero valore materiale, che non è poco in questo cado, ma per l'affetto con cui lo ha fatto, dichiarando in vita che per lui era una gioia sapere che i suoi sacrifici sarebbero durati nel tempo.
E magari dopo i 50 ... Già passati ! Certo studierò i movimenti che da quel che leggo nei vostri commenti molto competenti, sono il cuore e l'anima dei segnatempo.

Non intendevo dire che non sia bello pensare a un orologio da trasmettere alle persone che ci vogliono bene e che ricorderanno - con l'oggetto - una parte del nostro carattere e della nostra passione.
I due orologi cui sono più affezionato sono il Longines di mio padre e l'Eberhard di mio zio...

Intendevo però che la scelta di questo orologio da "tramandare" dev'essere basata sulla ricerca del pregio, sia tecnico sia estetico. Un orologio di questo tipo mantiene un "valore" intrinseco, nel tempo, al di là delle fluttuazioni di mercato. Ed esprime qualcosa della persona che lo ha scelto e indossato.

Quando hai parlato di "investimento da lasciare in eredità" ho temuto - forse fraintendendo - che tu ti riferissi al valore commerciale.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Marche poco conosciute
« Risposta #39 il: Luglio 06, 2017, 17:03:40 pm »
Benvenuto Francesco!
La tua piccola raccolta mostra un certo buongusto (a parte forse un pezzo o due che proprio non mi piacciono), direi orientato verso stilemi classici.
Anche il tuo ultimo acquisto conferma quanto dico (ricorda molto il JLC Master date).
Secondo me è giunta l'ora di fare il salto.
Voglio dire, hai già abbastanza orologi da alternare al polso, adesso fermati, risparmia qualche soldino per un po' e poi cerca un bel meccanico "serio". Non fraitendermi, non è che quelli che hai non lo sono. Intendo dire pregiato, particolare, raro.
Anche con "soli" 1.000/1.500€ tra i secondo polso si trovano affari incredibili.
In fondo la cifra che ho indicato è l'equivalente di 8/10 acquisti di orologi al quarzo, che te ne faresti?

Condivido anch'io questi suggerimenti.

Aggiungo che nella tua raccolta c'è forse qualche pezzo ripetitivo (anche se il tuo ultimo acquisto, il calendario completo con fasi lunari, è già un'apertura in una direzione diversa). Per cui, facendo un po' di selezione e indirizzandoti al mercato dell'usato, potresti salire un po' di livello senza incrementare troppo il tuo budget.

L'importante, per fare questo piccolo salto di qualità, penso sia di sostituire al piacere dell'acquisto quello dello studio e della ricerca. Acquisti molto più diradati e ben ponderati.


Devo studiare ed approfondire meglio la storia e la qualità dei marchi e poi fare un investimento da lasciare in eredità, dopo averne goduto, a mio figlio!
Dopo i 50 bisogna pensare anche a questo.

No, per carità!
Non ti annebbiare il cervello con ragionamenti speculativi...

Dopo i 50 anni ne avrai ancora almeno... trenta prima di "tramandare"  :P: da qui ad allora ogni "investimento" in orologi sarà quasi sicuramente fumo.

Scegli orologi che ti piacciono e hanno un contenuto di pregio.
Se ti orienti sul mercato dell'usato avrai anche la "tranquillità" (se per te è importante) di non rimetterci troppo in caso di ripensamenti.
Se invece vuoi un capitale "sicuro"... cambia passione.
Certo era un modo di dire. Anche se è stato bello avere in eredità da mio padre, che è andato in pace in dicembre, un Longines in oro, originale, meccanico, del 1957. Ed un anello pure in oro con un bellissimo disegno e brillante, che egli acquistò con i suoi primi stipendi suoi e di mia madre. Non per il mero valore materiale, che non è poco in questo cado, ma per l'affetto con cui lo ha fatto, dichiarando in vita che per lui era una gioia sapere che i suoi sacrifici sarebbero durati nel tempo.
E magari dopo i 50 ... Già passati ! Certo studierò i movimenti che da quel che leggo nei vostri commenti molto competenti, sono il cuore e l'anima dei segnatempo.

Non intendevo dire che non sia bello pensare a un orologio da trasmettere alle persone che ci vogliono bene e che ricorderanno - con l'oggetto - una parte del nostro carattere e della nostra passione.
I due orologi cui sono più affezionato sono il Longines di mio padre e l'Eberhard di mio zio...

Intendevo però che la scelta di questo orologio da "tramandare" dev'essere basata sulla ricerca del pregio, sia tecnico sia estetico. Un orologio di questo tipo mantiene un "valore" intrinseco, nel tempo, al di là delle fluttuazioni di mercato. Ed esprime qualcosa della persona che lo ha scelto e indossato.

Quando hai parlato di "investimento da lasciare in eredità" ho temuto - forse fraintendendo - che tu ti riferissi al valore commerciale.
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Grazie non avevo espresso bene il mio pensiero.