Mi sembra di rivedere in Francesco alcune mie titubanze di quando ho iniziato a interessarmi più seriamente di orologi…
Ricordo in particolare il desiderio di avere un orologio nuovo (perché pensavo di sentirlo più “mio”, perché avevo timori ad affrontare l’usato, perché intendevo farne un uso intenso e un orologio nuovo mi sembrava più affidabile, ecc.).
E tra i primi ho acquistato… un Longines della collezione Master! (Anche se con una complicazione più semplice).
Con un pizzico di esperienza in più, mi sento di suggerire:
1) Mettere innanzitutto a fuoco che tipo di orologio si desidera. Altrimenti la ricerca è troppo dispersiva, cosicché lo studio e l’approfondimento (necessari per arrivare a una scelta gratificante) non possono essere costruttivi.
2) Per il primo orologio “serio”, mettere in bilancio un budget discreto, ma che non esaurisca le proprie capacità di spesa: è molto facile che in breve tempo il proprio gusto e la propria cultura crescano, facendo divenire quell’acquisto meno soddisfacente di quanto sembrasse all’inizio (quindi non è dal primo acquisto che deve uscir fuori l’orologio da “tramandare”).
3) Bisogna scegliere se orientarsi sul nuovo o sull’usato.
Il nuovo ha due vantaggi principali:
- Il primo è la certezza di avere un pezzo in condizioni perfette, con la garanzia sull’acquisto. La tranquillità che ne deriva, però, può essere compensata in buona percentuale dalla prudenza nella scelta (nel mercato dell’usato si trovano pezzi come nuovi) e dai buoni consigli ricevuti nel forum…
Ovviamente bisogna anche individuare un orologiaio riparatore di fiducia che possa a sua volta diventare fonte di consigli, fare le opportune verifiche, procedere alla revisione.
- Il secondo vantaggio del nuovo è quello “psicologico” ricordato inizialmente: sentir l’orologio come “proprio”, ecc. Ma si supera in fretta…
L’orologio usato, dal canto suo, presenta tre vantaggi decisivi:
- rapporto qualità/prezzo decisamente migliore;
- possibilità di cedere in futuro l’orologio, se dovesse diminuire il gradimento, con una remissione molto minore;
- possibilità di scelta tra orologi di dimensioni “accettabili” (non so che opinione si sia fatto Francesco su questo aspetto: io lo giudico fondamentale. E purtroppo il mercato del nuovo è fortemente sbilanciato su orologi di dimensioni esagerate...).
Orientarsi sull’usato richiede ovviamente più attenzione e più pazienza, per intercettare il pezzo “giusto”. Come del resto accade per tutte le cose gratificanti nella vita…