Orologico Forum 3.0

Quadranti: tipologie a confronto

Istaro

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #60 il: Aprile 13, 2018, 23:23:40 pm »
Un grazie particolare a Michele (palombaro) e Denny (dnysoldier) per l'accuratezza e la ricchezza di informazioni.

Mi piace riprendere l'esordio di Michele:
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Quando si approccia un argomento con questa umiltà, mettendo in discussione continuamente ciò che si è scoperto, è più facile raggiungere una conoscenza solida, che costituisce un arricchimento per tutti.

Complimenti anche a Gianluca, che sorprende sempre con notizie, video, documenti che sa tirar fuori come un prestigiatore dal cilindro.

Peccato che in topic meravigliosi come questo i post più interessanti debbano essere "annacquati" da altri con polemiche inconsistenti.


P.S.: attendiamo sempre aggiornamenti sullo Steam-Monster...  :)
Ma perché non lo hai portato a Roma? (Nella nostra breve presentazione ho dimenticato di chiederti se lo avevi indossato, poi ho saputo che ne avevi un altro)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #61 il: Aprile 14, 2018, 09:05:21 am »
Michele io come un maleducato, alla mostra non mi sono neanche proposto per salutarti e conoscerti di persona.
Chiedo venia e magari alla prossima occasione cercherò di rimediare a questa mia goffa svista...
La prossima volta però, come dice Gianni, devi venire con lo Steam M. ;D
La cosa, visto il tuo topic, la nascita dell’idea, i cambi di rotta, i tempi di lavorazione e quant’altro, mi ha(ci ha) incuriosito non poco.  :D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Istaro

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #62 il: Aprile 14, 2018, 23:16:28 pm »
Poi ci sarebbe da capire cosa intendiamo tutti per “manualità” …
Manualità significa prendere un bulino in mano ed incidere..?? Direi di si però potrei anche dire che il bulino è uno strumento e quindi la faccenda diventa semi-manuale..?? Sono punti di vista..
Se c’è l’apporto di una macchina complessa ma dietro questa complessa macchina serve un operatore che gestisca la movimentazione, parliamo di lavoro manuale o no … ??? Per me si ma forse per altri no …

Condivido.

In linea generale, possiamo parlare di "manualità" (che è una delle componenti dell’artigianalità) laddove c'è una lavorazione che dà un risultato unico  e irriproducibile, perché anche quando riprende schemi prefissati o utilizza macchinari richiede una componente di sensibilità individuale e di perizia manuale.
Cosicché chi utilizza un macchinario ad azionamento manuale, se si tratta di una lavorazione di precisione, non è un semplice tecnico, ma un artigiano.

Ovviamente, esistono diversi livelli di manualità.

In una lavorazione a bulino abbiamo una manualità completa, perché lo strumento non compie nessuna "intermediazione" rispetto all'azione (forza, direzione, ecc.) di chi lo adopera.

In una fresa ad azionamento manuale, in una macchina à guillocher, abbiamo una manualità parziale - una "semi-manualità", come suggerito da Michele -, perché la sensibilità dell’artigiano influisce solo su alcuni aspetti della lavorazione.
Ma questa sensibilità resta determinante, perché consente un risultato difficile da raggiungere e, in ogni caso, mai perfettamente uguale a un altro (anche se, rispetto alla lavorazione a bulino, le differenze saranno molto più piccole).
Per cui penso che il termine “guilloché à la main”  lo possiamo accettare.

In un macchinario elettronico, invece, l’apporto manuale è quasi assente, o comunque tale da poter essere svolto da un tecnico senza incidenza sul risultato finale.


Un artigiano, come massima espressione della sua professione, ha sempre cercato di raggiungere la perfezione.. Oggi sembra quasi (e lo dico da artigiano) che l’unico modo per distinguersi dall’industria sia la “sprezzatura” o meglio, si cerca di far vedere l’artigianalità (quindi imperfezioni naturali dovute a limiti umani) come segno distintivo, valorizzando questo aspetto senza portarlo ai due estremi, ovvero, la troppa perfezione o la grossolanità … Rimango sbalordito di fronte alla perfezione e sempre pronto a fare un plauso a chi ci riesce con tanta maestria .. però non nego che la sprezzatura mi affascina e se riesco a scovare, con perizia, l’artigianalità in un oggetto … allora mi si scalda il cuore.

Qui vorrei fare una precisazione sul termine “sprezzatura”, che mi sembra Michele usi nel senso di imperfezione.

La parola risale a Baldessar Castiglione, che nel suo Il libro del cortegiano  la introdusse per indicare un atteggiamento della persona, in particolare il contrario di “affettazione”. Se quest’ultima è la ricercatezza artificiosa e ostentata, la “sprezzatura” non è semplicemente la disinvoltura o la naturalezza, ma l’arte di far trasparire una ricercatezza  (le “cose rare e ben fatte”) che appaia spontanea (“mostrare ciò che si fa e dice” come realizzato “senza fatica e quasi senza pensarvi”).

Il termine può essere esteso dall’atteggiamento al risultato: in tal caso è espressione di sprezzatura non il difetto o l’imperfezione, ma quel dettaglio – accuratamente studiato – che esprima naturalezza:  nell’abbigliamento (un nodo di cravatta non simmetrico, un bavero “scivolato”), nel componimento scritto (una figura retorica di impatto immediato come l’anacoluto, che usava anche il Manzoni), nell’esecuzione di un brano musicale (una variazione che abbia il sapore dell'improvvisazione, ma già sperimentata), ecc. Trovare esempi di sprezzatura nell’orologeria meccanica – il regno della precisione – forse è più difficile.

Insomma: il vero artigiano dovrebbe ricercare sempre la perfezione, pur sapendo che l’imperfezione è inevitabile.
Il difetto ricercato intenzionalmente, o accettato senza troppa pena, per esibire l’artigianalità, non è espressione di “sprezzatura”, ma forse il suo contrario: un espediente affettato.
« Ultima modifica: Aprile 15, 2018, 00:43:53 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

palombaro

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #63 il: Aprile 17, 2018, 15:22:21 pm »
Un grazie particolare a Michele (palombaro) e Denny (dnysoldier) per l'accuratezza e la ricchezza di informazioni.
Mi piace riprendere l'esordio di Michele:
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Quando si approccia un argomento con questa umiltà, mettendo in discussione continuamente ciò che si è scoperto, è più facile raggiungere una conoscenza solida, che costituisce un arricchimento per tutti.
P.S.: attendiamo sempre aggiornamenti sullo Steam-Monster...  :)
Ma perché non lo hai portato a Roma? (Nella nostra breve presentazione ho dimenticato di chiederti se lo avevi indossato, poi ho saputo che ne avevi un altro)
Grazie Istaro per aver ben compreso le premesse di questo mio topic.
Sulla “sprezzatura” è condivisibile il tuo punto di vista e oggettivo quanto hai riportato sulle origini del termine.. Argomento che meriterebbe un approfondimento .. tempo permettendo (purtroppo per me :( )
Lo Steam-Monster è attualmente smontato, causa la mia caparbietà nel voler raggiungere un quadrante con indici applicati (ad intarsio ;) )e azzurrati alla fiamma come le sfere .. Qualche passo è stato mosso ma non ancora ultimato ..  magari vi farò vedere qualcosina sul topic dedicato. Alla mostra mi sembrava il minimo venir con il C127 vista la presenza di D. Roth
Fra l’altro Claudio è stato l’unico (fra voi) a toccare con mano il prototipo dello Steam-Monster tempo fa a Venezia ;) Nella serata di Roma invece c’è un aneddoto; Denny (dnysoldier) mi disse in presenza di Halter  “fagli vedere in foto il tuo Steam-Monstar” .. la mia risposta è stata: “mi vergogno” (non avessi avuto in mano l’orologio di Halter forse avrei avuto il coraggio ?? Chissà.. ad Eric Coudray tempo fa lo feci vedere, mi aiutò anche con qualche prezioso consiglio .. in fin dei conti sono davvero disponibili ;)

Michele io come un maleducato, alla mostra non mi sono neanche proposto per salutarti e conoscerti di persona.
Chiedo venia e magari alla prossima occasione cercherò di rimediare a questa mia goffa svista...
La prossima volta però, come dice Gianni, devi venire con lo Steam M. ;D
La cosa, visto il tuo topic, la nascita dell’idea, i cambi di rotta, i tempi di lavorazione e quant’altro, mi ha(ci ha) incuriosito non poco.  :D
Ma quale maleducazione .. assolutamente no … quelle sono serate così intense da non permetterci di completare al massimo tutto ciò che vorremmo o potremmo fare .. Non ci si conosce (per alcuni) di fisionomia quindi senza la coincidenza astrale giusta (una conversazione di gruppo o altro) non si intuisce che magari abbiamo guardato una vetrina con al fianco compagni di forumistiche avventure senza saperlo..
P.S. per lo Steam ho risposto sopra .. e magari alla prossima occasione ci sarà ..
« Ultima modifica: Aprile 17, 2018, 15:24:55 pm da palombaro »
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #64 il: Aprile 17, 2018, 15:40:24 pm »
Un grazie particolare a Michele (palombaro) e Denny (dnysoldier) per l'accuratezza e la ricchezza di informazioni.
Mi piace riprendere l'esordio di Michele:
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Quando si approccia un argomento con questa umiltà, mettendo in discussione continuamente ciò che si è scoperto, è più facile raggiungere una conoscenza solida, che costituisce un arricchimento per tutti.
P.S.: attendiamo sempre aggiornamenti sullo Steam-Monster...  :)
Ma perché non lo hai portato a Roma? (Nella nostra breve presentazione ho dimenticato di chiederti se lo avevi indossato, poi ho saputo che ne avevi un altro)
Grazie Istaro per aver ben compreso le premesse di questo mio topic.
Sulla “sprezzatura” è condivisibile il tuo punto di vista e oggettivo quanto hai riportato sulle origini del termine.. Argomento che meriterebbe un approfondimento .. tempo permettendo (purtroppo per me :( )
Lo Steam-Monster è attualmente smontato, causa la mia caparbietà nel voler raggiungere un quadrante con indici applicati (ad intarsio ;) )e azzurrati alla fiamma come le sfere .. Qualche passo è stato mosso ma non ancora ultimato ..  magari vi farò vedere qualcosina sul topic dedicato. Alla mostra mi sembrava il minimo venir con il C127 vista la presenza di D. Roth
Fra l’altro Claudio è stato l’unico (fra voi) a toccare con mano il prototipo dello Steam-Monster tempo fa a Venezia ;) Nella serata di Roma invece c’è un aneddoto; Denny (dnysoldier) mi disse in presenza di Halter  “fagli vedere in foto il tuo Steam-Monstar” .. la mia risposta è stata: “mi vergogno” (non avessi avuto in mano l’orologio di Halter forse avrei avuto il coraggio ?? Chissà.. ad Eric Coudray tempo fa lo feci vedere, mi aiutò anche con qualche prezioso consiglio .. in fin dei conti sono davvero disponibili ;)

Michele io come un maleducato, alla mostra non mi sono neanche proposto per salutarti e conoscerti di persona.
Chiedo venia e magari alla prossima occasione cercherò di rimediare a questa mia goffa svista...
La prossima volta però, come dice Gianni, devi venire con lo Steam M. ;D
La cosa, visto il tuo topic, la nascita dell’idea, i cambi di rotta, i tempi di lavorazione e quant’altro, mi ha(ci ha) incuriosito non poco.  :D
Ma quale maleducazione .. assolutamente no … quelle sono serate così intense da non permetterci di completare al massimo tutto ciò che vorremmo o potremmo fare .. Non ci si conosce (per alcuni) di fisionomia quindi senza la coincidenza astrale giusta (una conversazione di gruppo o altro) non si intuisce che magari abbiamo guardato una vetrina con al fianco compagni di forumistiche avventure senza saperlo..
P.S. per lo Steam ho risposto sopra .. e magari alla prossima occasione ci sarà ..

WOW!!!  Eric Coudray, com'è e cosa fa ora?

Errol

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #65 il: Aprile 17, 2018, 15:56:50 pm »
Un grazie particolare a Michele (palombaro) e Denny (dnysoldier) per l'accuratezza e la ricchezza di informazioni.
Mi piace riprendere l'esordio di Michele:
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Quando si approccia un argomento con questa umiltà, mettendo in discussione continuamente ciò che si è scoperto, è più facile raggiungere una conoscenza solida, che costituisce un arricchimento per tutti.
P.S.: attendiamo sempre aggiornamenti sullo Steam-Monster...  :)
Ma perché non lo hai portato a Roma? (Nella nostra breve presentazione ho dimenticato di chiederti se lo avevi indossato, poi ho saputo che ne avevi un altro)
Grazie Istaro per aver ben compreso le premesse di questo mio topic.
Sulla “sprezzatura” è condivisibile il tuo punto di vista e oggettivo quanto hai riportato sulle origini del termine.. Argomento che meriterebbe un approfondimento .. tempo permettendo (purtroppo per me :( )
Lo Steam-Monster è attualmente smontato, causa la mia caparbietà nel voler raggiungere un quadrante con indici applicati (ad intarsio ;) )e azzurrati alla fiamma come le sfere .. Qualche passo è stato mosso ma non ancora ultimato ..  magari vi farò vedere qualcosina sul topic dedicato. Alla mostra mi sembrava il minimo venir con il C127 vista la presenza di D. Roth
Fra l’altro Claudio è stato l’unico (fra voi) a toccare con mano il prototipo dello Steam-Monster tempo fa a Venezia ;) Nella serata di Roma invece c’è un aneddoto; Denny (dnysoldier) mi disse in presenza di Halter  “fagli vedere in foto il tuo Steam-Monstar” .. la mia risposta è stata: “mi vergogno” (non avessi avuto in mano l’orologio di Halter forse avrei avuto il coraggio ?? Chissà.. ad Eric Coudray tempo fa lo feci vedere, mi aiutò anche con qualche prezioso consiglio .. in fin dei conti sono davvero disponibili ;)

Michele io come un maleducato, alla mostra non mi sono neanche proposto per salutarti e conoscerti di persona.
Chiedo venia e magari alla prossima occasione cercherò di rimediare a questa mia goffa svista...
La prossima volta però, come dice Gianni, devi venire con lo Steam M. ;D
La cosa, visto il tuo topic, la nascita dell’idea, i cambi di rotta, i tempi di lavorazione e quant’altro, mi ha(ci ha) incuriosito non poco.  :D
Ma quale maleducazione .. assolutamente no … quelle sono serate così intense da non permetterci di completare al massimo tutto ciò che vorremmo o potremmo fare .. Non ci si conosce (per alcuni) di fisionomia quindi senza la coincidenza astrale giusta (una conversazione di gruppo o altro) non si intuisce che magari abbiamo guardato una vetrina con al fianco compagni di forumistiche avventure senza saperlo..
P.S. per lo Steam ho risposto sopra .. e magari alla prossima occasione ci sarà ..

WOW!!!  Eric Coudray, com'è e cosa fa ora?

giocherà a rugby.....è uguale a Martin Castrogiovanni  :D :D
        

S.M.

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #66 il: Aprile 17, 2018, 16:30:04 pm »
Lo S.M. con il quadrante con gli indici applicati ad intarsio :o :o

Addirittura!!!!

Sulle orme di Daniels....
 :) ;)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #67 il: Giugno 30, 2018, 18:09:26 pm »
Riporto su questa discussione per inserire questo quadrante del gmt di KV.
Splendido a dir poco.



Per riprendere una frase scritta in questo topic, qualcuno ha menzionato una famiglia (proprietaria di un famoso negozio a milano) la quale avrebbe, sempre secondo questo qualcuno, asserito che i quadranti di KV non sono fatti a mano.
Però la foto che ho postato è presa proprio da un topic di FB in cui questa famiglia lo presenta come “hand Made”...se si cercava una risposta...

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #68 il: Giugno 30, 2018, 19:06:55 pm »
Riporto su questa discussione per inserire questo quadrante del gmt di KV.
Splendido a dir poco.



Per riprendere una frase scritta in questo topic, qualcuno ha menzionato una famiglia (proprietaria di un famoso negozio a milano) la quale avrebbe, sempre secondo questo qualcuno, asserito che i quadranti di KV non sono fatti a mano.
Però la foto che ho postato è presa proprio da un topic di FB in cui questa famiglia lo presenta come “hand Made”...se si cercava una risposta...

Roby ma se si potevano far lavori simili a macchina, sarebbero state le  maisons più danarose a far i  migliori, per il semplice fatto ché avrebbero potuto comprare le macchine migliori; non un piccolo atelier con un fatturato ed un utile ridicolo rispetto ai brand più noti.

Bertroo

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #69 il: Luglio 01, 2018, 02:24:54 am »
Sono d’accordo, e stavolta credo c’entri poco il discorso “poca spesa massima resa” perché una grande maison può mettersi quel tipo di macchinari senza problemi e tranquillamente venderebbe lo stesso orologio a più del doppio dell’indipendente.

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #70 il: Luglio 01, 2018, 14:22:27 pm »
Sono le piccole realtà di artigianato che fanno sognare gli appassionati veri.
Se è realmente ciò che spesso accade ci sarà qualcosa di impossibile da raggiungere per le grandi maison, che come detto da Claudio, hanno altri obiettivi e devono mirare ad un mercato “diverso”, fatto di fatturati, di numeri di produzione, di marketing e di blasoni da mantenere vivi per vendere.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #71 il: Maggio 09, 2023, 12:54:45 pm »
Riprendo questa interessante discussione per far notare un "caso" del momento: lo Czapek Antarctique.



Per questo orologio si sono create liste d'attesa di quasi un anno!
in effetti ha un design accattivante, un calibro ben disegnato ed intendo proprio il disegno), con il plus del momento, cioè il microrotore. Il costo di listino è di circa 20.000€ ma è verosimile che ci sia più di qualcuno che ha speso qualcosa in più per averlo subito.



Tutto bene?
Apparentemente si, se non fosse che il quadrante ha un "motivo trapezoidale con superficie tridimensionale stampata per creare un inedito gioco di ombre".
Nemmeno fresato a macchina ma stampato. Per 20.000€.

Bug04

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #72 il: Maggio 09, 2023, 13:37:05 pm »
In realtà, il prezzo del Czapek Antarctique è di quasi 27.000 €!

Per la precisione: 22k CHF + IVA (circa 26.840 € al cambio di oggi).
La lista d’attesa, per le versioni rimaste disponibili, è intorno ai 2 anni (gli ordini sono stati riaperti lo scorso 1 aprile e le consegne sono previste nel 2025).

Sui prezzi (in generale sul trend di oggi del segmento high end), inutile commentare.
Trovo l’orologio decisamente bello dentro e fuori.
Sul quadrante, credo che a livello di costi di produzione non vi sia sostanziale differenza con una fresatura. La versione “Drake” (cioè quella con il motivo trapezoidale) aveva un prezzo di circa 2k € in più rispetto al quadrante della versione (limitata) Monochrome con quadrante “piano” bianco e, da quello che ho appurato parlando con i concessionari, la lavorazione del quadrante (unica vera differenza) era la motivazione di questi prezzi differenti.

A proposito di quadrante con motivo trapezoidale, Christopher Ward ha recentemente lanciato il … suo nuovo modello … si chiama The Twelve (prezzo 1.350€).
Allego una foto del quadrante … il colore si chiama glacier blu … vi ricorda qualcosa?


Riprendo questa interessante discussione per far notare un "caso" del momento: lo Czapek Antarctique.



Per questo orologio si sono create liste d'attesa di quasi un anno!
in effetti ha un design accattivante, un calibro ben disegnato ed intendo proprio il disegno), con il plus del momento, cioè il microrotore. Il costo di listino è di circa 20.000€ ma è verosimile che ci sia più di qualcuno che ha speso qualcosa in più per averlo subito.



Tutto bene?
Apparentemente si, se non fosse che il quadrante ha un "motivo trapezoidale con superficie tridimensionale stampata per creare un inedito gioco di ombre".
Nemmeno fresato a macchina ma stampato. Per 20.000€.
« Ultima modifica: Maggio 09, 2023, 13:42:45 pm da Bug04 »

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #73 il: Maggio 09, 2023, 14:58:28 pm »
A proposito di quadrante con motivo trapezoidale, Christopher Ward ha recentemente lanciato il … suo nuovo modello … si chiama The Twelve (prezzo 1.350€).
Allego una foto del quadrante … il colore si chiama glacier blu … vi ricorda qualcosa?
In altri lidi, dove la passione ha ceduto il passo al mercato, i C.Ward vengono osannati da una ristretta cerchia di utenti che hanno creato delle vere e proprie narrazioni epiche, necessarie a mantenere elevato il prezzo degli esemplari che si scambiano tra di loro.





Il modello di cui parli è evidentemente molto più che ispirato dallo Czapek Antarctique, come anche i fan più tetragoni alle critiche sono stati costretti ad ammettere; dalla sua ha un prezzo più abbordabile, anche se tuttaltro che basso in assoluto, ma la linea è troppo ispirata per essere preso seriamente in considerazione. Inoltre anche questa volta, incomprensibilmente, CW ha deciso di NON utilizzare il suo calibro proprietario*, rendendo tutto il modello un'occasione mancata, peccato. Per loro.













* off topic: il calibro proprietario di C.Ward, utilizzato con parsimonia anche dalla consorella Meistersinger, è stato molto strombazzato, poi messo in sordina. Probabilmente ha dei problemi tecnici o di produzione che non sono stati resi noti, ma che di fatto ne limitano l'utilizzo.
« Ultima modifica: Maggio 09, 2023, 15:01:29 pm da SoloMeccanico »

S.M.

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #74 il: Maggio 10, 2023, 19:36:49 pm »
Riprendo questa interessante discussione per far notare un "caso" del momento: lo Czapek Antarctique.



Per questo orologio si sono create liste d'attesa di quasi un anno!
in effetti ha un design accattivante, un calibro ben disegnato ed intendo proprio il disegno), con il plus del momento, cioè il microrotore. Il costo di listino è di circa 20.000€ ma è verosimile che ci sia più di qualcuno che ha speso qualcosa in più per averlo subito.



Tutto bene?
Apparentemente si, se non fosse che il quadrante ha un "motivo trapezoidale con superficie tridimensionale stampata per creare un inedito gioco di ombre".
Nemmeno fresato a macchina ma stampato. Per 20.000€.
Indubbiamente il colpo d'occhio sul retro è notevole.
Anche tutto l'orologio in se non è male, direi... piacevole.

Però che dire.... è un solo tempo.... in acciaio.... quadrante stampato..... brand sconosciuto....

Bho.... io prima di comprare questo a 27 K ho una lista lunga due pagine
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.