Orologico Forum 3.0

L’orologeria, quella bella!

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
L’orologeria, quella bella!
« il: Maggio 05, 2018, 14:54:31 pm »
Proprio perché come abbiamo detto di belle cose nell’orologeria indistriale ci sono e ci sono state, voglio mettere delle foto di alcuni orologi delle due regine dell’alta orologeria. PP e VC, quando queste però ancora non avevano subito il fascino della speculazione e della produzione col massimo profitto e il minimo lavoro.

Invito Mauro e tutti quelli che ne sanno, a darci info, particolarità e caratteristiche su queste ref  ;)











fansie

  • *****
  • 3557
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #1 il: Maggio 05, 2018, 16:21:57 pm »
Si, ma un orologio di fine anni Quaranta, è industriale, per modo di dire. Sicuramente, ci sarà dietro una buona dose di manualità.

Sono tutti molto belli.
Federico

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #2 il: Maggio 05, 2018, 16:36:02 pm »
Vero. Infatti ho specificato prima delle produzioni di “profitto”.
Certamente non erano le grosse industrie che sono adesso. Ma neanche case da 20 pezzi l’anno.

Istaro

  • *****
  • 3658
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #3 il: Maggio 05, 2018, 17:20:14 pm »
Vero. Infatti ho specificato prima delle produzioni di “profitto”.
Certamente non erano le grosse industrie che sono adesso. Ma neanche case da 20 pezzi l’anno.

Però le metodologie produttive erano le stesse...
Orologeria semi-artigianale a tutti gli effetti, che magari allora contava su un numero di addetti superiore, per garantire una produzione più alta di quella degli indipendenti odierni (sia pure lontana dai numeri che le stessa maisons  realizzano oggi).

La differenza principale, forse, è che alcuni indipendenti hanno portato il concetto di accuratezza delle finiture a livelli quasi maniacali.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #4 il: Maggio 05, 2018, 18:47:08 pm »
Vero. Infatti ho specificato prima delle produzioni di “profitto”.
Certamente non erano le grosse industrie che sono adesso. Ma neanche case da 20 pezzi l’anno.

Però le metodologie produttive erano le stesse...
Orologeria semi-artigianale a tutti gli effetti, che magari allora contava su un numero di addetti superiore, per garantire una produzione più alta di quella degli indipendenti odierni (sia pure lontana dai numeri che le stessa maisons  realizzano oggi).

La differenza principale, forse, è che alcuni indipendenti hanno portato il concetto di accuratezza delle finiture a livelli quasi maniacali.

Quote te e Federico, l'altissima orologeria vintage che hai postato Roby, è a tutti gli effetti dell'orologeria semi/artigianale e per alcuni pezzi, per numero di pezzi realizzati e qualità, del tutto artigianale ed è per questo che questa orologeria vintage ha raggiunto oggi quotazioni a 6/7 cifre.

Ehi Roby, un topic più bello dell'altro...

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #5 il: Maggio 05, 2018, 20:09:55 pm »
Grazie Claudio.
Ovviamente non possono essere paragonate alle attuali, ma erano comunque industrie. Semi industriali ma comunque più vicine all’industria che all’indipendente artigiano come lo concepiamo noi.
E infatti facevano roba meravigliosa, come detto prima di subire il fascino della grossa industrializzazione.
Sarebbe bello avere delle foto dei calibri...se possibile delle macro  :D

tonio5

  • *****
  • 551
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #6 il: Maggio 05, 2018, 21:11:37 pm »
Quelli postati rob erano e sono ancora oggi orologi fantastici
Quel vacheron salmon dial è da togliere il fiato

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #7 il: Maggio 05, 2018, 22:03:44 pm »
Quel VC salmone e’ strepitoso!

Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #8 il: Maggio 05, 2018, 22:23:08 pm »
Quel VC salmone e’ strepitoso!

Concordo. Il vintage non è il mio pane, ma ad ogni modo devo riconoscere per onestà intellettuale che alcuni pezzi sono di una tale bellezza che ti fanno venire una gran voglia.
Certo la voglia a volte mi sbolle subito quando arriviamo al prezzo, spesso anche prezzi a 5 zeri per alcuni cronografi d'epoca mi inibiscono l'acquisto.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #9 il: Maggio 05, 2018, 23:37:06 pm »
Vero, però molto più giustificati per questi anziché per i moderni prodotti in migliaia di pezzi che, di particolare non hanno proprio nulla.
Se non fosse altro per l’eleganza che trasudano.
Detto ciò, come detto, il vintage non fa per me  :D

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #10 il: Maggio 05, 2018, 23:38:02 pm »
Notevole anche il quadrante del solotempo con data.

Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #11 il: Maggio 06, 2018, 11:07:53 am »
quei crono Vacheron sono pazzeschi...
« Ultima modifica: Maggio 06, 2018, 17:14:32 pm da mauridoom »

Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #12 il: Maggio 06, 2018, 14:11:07 pm »
Cerco di dare il mio punto di vista sull’argomento.

Partiamo da una concezione “Poundiana”.. ogni epoca rappresenta e trasmette i suoi valori attraverso la concezione estetica.
E per estetica non parliamo solo di ciò che avvertiamo con i solo occhi ma anche del “ portato” estetico ossia bellezza intesa in senso più ampio: arte musica cultura filosofia ecc.
tutto quanto concorre cioè al senso di bello.
In questo senso l’arte ha avuto il suo percorso.  E qui, Claudio ci è maestro.
Così come l’arte anche l’orologeria ha avuto il suo percorso.
Tutto questo pistolotto per dire che qull’epoca produceva quegli orologi mentre la nostra epoca produce altri orologi perché proditti di “ altre” concezioni estetiche oltre che tecniche.

All’epoca le produzioni della santissima trinità ginevrina,AP,PP,VC, era di qualche migliaio di pezzi l’anno, non più di quattro o cinquemila orologi.
A queste produzioni concorrevano poi diverse filiere che producevano componenti o interi movimenti di altissima qualità da incassare.
I travasi di competenze e tecnologie sono sempre esistiti nell’orologeria Svizzera che probabilmente è diventata grande proprio per questo.
Venendo alle foto postate,i Vacheron d’epoca rappresentano a mio avviso una delle vette di quel tipo di orologeria assieme a Patek ed Audemars.
Io trovo che per ciò che esprimono e ciò che rappresentano siano persino a buon mercato.
Faccio un esempio: un Cronometre Royal 6694 può non piacere perché oggi la sua estetica ci sembra pesante o forse persino barocca ma incassa uno dei movimenti automatici migliori mai prodotti, il 1071/2 con bilanciere Gyromax che nacque come contraltare all’altro movimento eccezionale dell’epoca’ il Patek 12-600.
Ora, questo orologio costò all’incirca come un submariner che sembra essere il metro di paragone.
Sai che c’è? Tenetevi pure il submariner che io mi piglio questo,è ovvio.
I crono 4178, nelle diverse declinazioni,sono la summa e la sintesi delle capacità di Vacheron di competere con Patek.
Sono persino più belli ed incassano la medesima meccanica e costano da 1/3 ad 1/4.
Anche qui, sai che c’è? Tenetevi pure i Patek, io mi accontento dei Vacheron.
Naturalmente ogni casa ha le sue perle.
Poi Patek è diventata quello che è diventata perché non ha avuto le vicissitudini societarie di Vacheron ma il vintage su certi pezzi è equivalente.
Scusate la lunghezza dell’intervento e spero, prima o poi di imparare a postare foto.

fansie

  • *****
  • 3557
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #13 il: Maggio 06, 2018, 15:06:03 pm »
La penso come Mauro.

E spero impari a postare le foto!!!  :D ;D :D
Federico

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:L’orologeria, quella bella!
« Risposta #14 il: Maggio 06, 2018, 16:55:19 pm »
Cerco di dare il mio punto di vista sull’argomento.

Partiamo da una concezione “Poundiana”.. ogni epoca rappresenta e trasmette i suoi valori attraverso la concezione estetica.
E per estetica non parliamo solo di ciò che avvertiamo con i solo occhi ma anche del “ portato” estetico ossia bellezza intesa in senso più ampio: arte musica cultura filosofia ecc.
tutto quanto concorre cioè al senso di bello.
In questo senso l’arte ha avuto il suo percorso.  E qui, Claudio ci è maestro.
Così come l’arte anche l’orologeria ha avuto il suo percorso.
Tutto questo pistolotto per dire che qull’epoca produceva quegli orologi mentre la nostra epoca produce altri orologi perché proditti di “ altre” concezioni estetiche oltre che tecniche.

All’epoca le produzioni della santissima trinità ginevrina,AP,PP,VC, era di qualche migliaio di pezzi l’anno, non più di quattro o cinquemila orologi.
A queste produzioni concorrevano poi diverse filiere che producevano componenti o interi movimenti di altissima qualità da incassare.
I travasi di competenze e tecnologie sono sempre esistiti nell’orologeria Svizzera che probabilmente è diventata grande proprio per questo.
Venendo alle foto postate,i Vacheron d’epoca rappresentano a mio avviso una delle vette di quel tipo di orologeria assieme a Patek ed Audemars.
Io trovo che per ciò che esprimono e ciò che rappresentano siano persino a buon mercato.
Faccio un esempio: un Cronometre Royal 6694 può non piacere perché oggi la sua estetica ci sembra pesante o forse persino barocca ma incassa uno dei movimenti automatici migliori mai prodotti, il 1071/2 con bilanciere Gyromax che nacque come contraltare all’altro movimento eccezionale dell’epoca’ il Patek 12-600.
Ora, questo orologio costò all’incirca come un submariner che sembra essere il metro di paragone.
Sai che c’è? Tenetevi pure il submariner che io mi piglio questo,è ovvio.
I crono 4178, nelle diverse declinazioni,sono la summa e la sintesi delle capacità di Vacheron di competere con Patek.
Sono persino più belli ed incassano la medesima meccanica e costano da 1/3 ad 1/4.
Anche qui, sai che c’è? Tenetevi pure i Patek, io mi accontento dei Vacheron.
Naturalmente ogni casa ha le sue perle.
Poi Patek è diventata quello che è diventata perché non ha avuto le vicissitudini societarie di Vacheron ma il vintage su certi pezzi è equivalente.
Scusate la lunghezza dell’intervento e spero, prima o poi di imparare a postare foto.

Sotto un certo punto di vista VC era anche più elegante di PP, e forse piu esclusiva.