Mi è sembrato che l’affermazione “il fatto che con determinati orologi non si perdano denari è un ragionamento da commercianti” fosse una velata critica in generale certo, ma subito dopo la mia constatazione che permutando nel tempo alcuni Patek Philippe non ci ho mai rimesso.
Io devo vendere per comprare e se PP produce orologi che mi piacciono e mi consentono di variare e crescere nel tempo, questo per me non è l’obiettivo primario, ma è un pregio o meglio un valore aggiunto.
Del resto al fascino di alcuni Patek non mi sembra che neppure tu sia insensible, se pensi di acquistarne uno.
Ognuno di noi, credo, si ha un proprio metro di giudizio sulla congruità del prezzo, tu ne hai uno molto interessante, ma del tutto personale.
Ma perchè non ci parli della travagliata storia del movimento UG-66 la cui proprietà intellettuale fu acquistata da Patek negli anni sessanta e che fu possibile utilizzare come PP 240 dopo una lunga battaglia legale?
Credo che quasi tutti noi dobbiamo vendere o permutare per rinnovare.
E ben vengano quegli orologi che nelle nostre mani crescono di valore.
Diverso e' il fatto se mi lascio condizionare nell'acquisto dalla rivendibilita'.
Si e' creata l'immagine che io sia "nemico" di Patek.
Per me le case sono tutte uguali,non tifo per questa o per quella.Giudico,o cerco di farlo,ogni orologio singolarmente.
E visto che stiamo parlando di perpetui giudici l'Ebel chrono-perpetuo superiore al 5970,indipendemente dal prezzo.
Quello che mi da fastidio e' il sentire apprezzamenti verso orologi Patek che assolutamente non li meritano.
Vogliamo prendere come esempio il calendario annuale?O il Nautilus chrono?O lo stesso 5970?Per non parlare del 5711 o del 12!O il 5070?
Il mio sogno proibito,inesaudibile?Patek 1518.
Non so dirti nulla sulle beghe Universal-Patek riguardo il 66-240,non mi interessano.
Quello che so e' che il 240 non sarebbe mai nato se non lo avesse creato U.G..
Patek ha apportato delle modifiche,vero,ma il merito e' tutto Universal.
D'altra parte uno dei grandi meriti PP e' proprio quello di aver saputo pescare nelle produzioni altrui i calibri migliori.
Segno di grande intelligenza ed umilta'.