Orologico Forum 3.0

iwc

Airangel

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iwc
« il: Gennaio 18, 2007, 15:14:00 pm »
leggo spesso critiche riguardanti i calibri che monta la Iwc su molti modelli, tra i quali i Portoghese (con quello che costano!!).
Ma questa casa non ha calibri di manifattura? e se sì, su quali modelli?

Patrizio

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iwc
« Risposta #1 il: Gennaio 18, 2007, 15:19:03 pm »
Messaggio di airangel

leggo spesso critiche riguardanti i calibri che monta la Iwc su molti modelli, tra i quali i Portoghese (con quello che costano!!).
Ma questa casa non ha calibri di manifattura? e se sì, su quali modelli?


le critiche si incentrano sull'annosa e dibattuta questione sul fatto se sia giusto pagare un calibro comune (eta ad esempio) così tanti soldi; in altri termini iwc come tanti altri brand (Panerai tra i tanti) affina calibri commercializzati e montati su altri orologi a 800 - 1000 euro ma li fa pagare 4mila. Ecco le critiche...come a dire tantissimo e bellissimo fumo ma poco arrosto...
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persson

iwc
« Risposta #2 il: Gennaio 18, 2007, 16:36:35 pm »
annosa la questione... sono vari i calibri che iwc (o meglio e più correttamente richemont) tenta di spacciare per calibri di manifattura... tra gli ultimi quello dell'ingenieur... la sola cosa certa e che 40-50 anni fa o prima facevano la storia mentre oggi le cose sono molto cambiate... (pensiamo solo che il loro modello di riferimento degli ultimi anni, il destriero schafusia, modello celebrativo dei 125 anni, un grand complicasion crono rattrapante, calendario perpetuo, ripetizione minuti, fasi di luna... è sviluppato su base valjoux 7750!)

p.s. ah dimenticavo! è pure tourbillon
« Ultima modifica: Gennaio 18, 2007, 21:08:52 pm da persson »

lillo

iwc
« Risposta #3 il: Gennaio 18, 2007, 18:31:58 pm »
non gli dare retta ci sono ci sono pochi ma ci sono:il portoghese riserva di carica,il portoghese f.a. jones,il portoghese ripetizione di minuti,il big pilot's watch,
 

lumen

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iwc
« Risposta #4 il: Gennaio 18, 2007, 18:56:46 pm »
persson ha scritto:

(pensiamo solo che il loro modello di riferimento degli ultimi anni, il destriero schafusia, modello celebrativo dei 125 anni, un grand complicasion crono rattrapante, calendario perpetuo, ripetizione minuti, fasi di luna... è sviluppato su base valjoux 7750!)


Ciao Fabrizio. Questa proprio non la sapevo. Mi vuoi dire che il calibro osannato e pulsante all'interno di un orologio da oltre 200.000 euri è sviluppato su base 7750???????
Non posso crederci!!!!!

Ciao
Lu

persson

iwc
« Risposta #5 il: Gennaio 18, 2007, 19:10:48 pm »
lillo ha scritto:

non gli dare retta ci sono ci sono pochi ma ci sono:il portoghese riserva di carica,il portoghese f.a. jones,il portoghese ripetizione di minuti,il big pilot's watch,


infatti... proppo pochi per sbandierare tutti i loro prodotti come prodotti di manifattura! come fanno loro...
per me iwc è morta da almeno 40 anni... ciao...

p.s. cmq ne hai detti soltanto tre perchè il big pilot monta lo stesso calibro del portoghese riserva di carica...
« Ultima modifica: Gennaio 18, 2007, 21:05:30 pm da persson »

momi

iwc
« Risposta #6 il: Gennaio 18, 2007, 19:14:49 pm »
signori non dimenticate la tanto blasonata rolex maestra nel montare nei vecchi cronografi es.(6239- 6240-6263- 6265) movimenti valjoux 72 o come li chiamano loro 72b 722 727, orologi che paghi non meno di 20.000,00 euro con il quadrante normale,movimenti comunissimi che trovi anche in orologi vintage da 800,00 euro, poi si è sposata con la zenith e solo da qualche anno monta un movimento di fabbricazione propria.
un saluto!
 

paco

iwc
« Risposta #7 il: Gennaio 18, 2007, 19:15:42 pm »
io ho un portoghese riserva di carica 7 days che monta un movimento di manifattura (brevetto pellaton) oltretutto a vista con medaglia in oro sul rotore (probus schaffusa). bellissimo orologio con soluzioni tecniche particolari e un quadrante meraviglioso.
quando l'ho acquistato ero indirizzato sul portoghese classico,ma sinceramente non mi andava di spendere certe cifre per avere il solito movimento valjoux 7750. E' vero ho speso qualcosa di piu'ma " e' un'altro pianeta".
 

persson

iwc
« Risposta #8 il: Gennaio 18, 2007, 19:20:03 pm »

Ciao Fabrizio. Questa proprio non la sapevo. Mi vuoi dire che il calibro osannato e pulsante all'interno di un orologio da oltre 200.000 euri è sviluppato su base 7750???????
Non posso crederci!!!!!

Ciao
Lu


ciao Luciano eggià! è proprio così... a me basta guardare che la pinza  a scarabeo del rattrappante (vale pure per il portoghese) nn è azionata da una ruota a colonne  ma piuttosto da un eccentrico con 2 rubini per rabbrividire... nn c'è poesia!!!

p.s stesso discorso vale per il grand complications...
« Ultima modifica: Gennaio 18, 2007, 19:57:25 pm da persson »

lumen

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iwc
« Risposta #9 il: Gennaio 19, 2007, 10:40:35 am »
Certo, caro Fabrizio, che è proprio una vergona. Oggi riguardavo il catalogo IWC 2006. In linea di principio quando una ditta a poco da dire sui suoi prodotti ( a livello tecnico, intendo) cerca di riempire il vuoto con un altro tipo di vuoto nel quale si agitano parossisticamente parole come: "tradizione", "emozione", "fascino", e similari. IWC sta pericolosamente scivolando lungo questa china. Tutto questo è un vero peccato. E' un peccato perchè è sinonimo indicativo dei tempi nei quali viviamo, fatti di superficialità e pochezza; sicuro vincitore, in questa partita,  sarà colui che riuscirà a confezionare la "scatola" più bella e lucente, poco importa se poi al suo interno sarà vuota.

Scusatemi lo sfogo.

Ciao
Lu.

persson

iwc
« Risposta #10 il: Gennaio 19, 2007, 11:01:33 am »
condivido ogni tua sillaba Luciano, il grande problema è che dietro a questi grandi nomi, che una storia nn solo l'avevano ma la creavano, oggi ci sono altrettanto grandi nomi di multinazionali (in questo caso richemond) che altro nn sono che macchine da profitto, senza cultura ne sentimento, che se ne strafregano della tradizione, della qualità, del buon savoir-faire... hanno un unico obbiettivo, il bilancio ed un solo motto, poche spese e molti guadagni, confezionando il tutto con un lieve velo di storia che nn appartiene a loro ma al solo nome che hanno comprato... è così per quasi tutti, per iwc, per zenith, per bregeut, per ulysse nardin... servirebbero 20 pagine per scrivere i nomi; e spesso si cade anche nell'insulto, pensa soltanto a questo, un brand come ulysse nardin il più premiato in assoluto in concorsi di cronometria per cronometri da marina, un punto di riferimento (se nn "il" punto di riferimento) in questo settore, oggi produce orologi che chiama letteralmente cronometri e cronografi da marina, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello della collezione e dentro cosa ci trovi?... gli onnipresenti calibri eta o eta + platina crono (neppure un 7750 che almeno sarebbe integrato)... il minimo sindacale e te li fan pagare il giusto, cavolo! mica scherzi!... però sul fondello sbandierano i 4000 e più primi premi vinti, le 17 medaglie d'oro... da nausea.
Ecco perchè quando mi vedo arrivare un catalogo Dornblueth con una cartolina di accompagnamento scritta interamente a mano con la stilografica, scritta apposta per me, mi commuovo e mi rendo conto di cosa sia davvero la professionalità, la passione, la cultura ed il buongusto... altro che nomi, storia e blasoni... a presto!
« Ultima modifica: Gennaio 19, 2007, 11:09:46 am da persson »

Patrizio

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« Risposta #11 il: Gennaio 19, 2007, 11:51:56 am »
E tutto sommato i dornbluth non è che costino di più...anche io ho ricevuto il loro catalogo...con la scritta a mano. Non mi sono commosso però un certo effetto diverso lo fa...
- Homo sapiens non urinat in ventum -


lumen

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« Risposta #12 il: Gennaio 19, 2007, 12:00:58 pm »
Condivido. Mille volte meglio un Dorn. fatto a mano e forse anche rifinito peggio, ma nel quale al suo interno ancora palpita un'emozione un sentimento, propri di chi l'ha concepito, realizzato e venduto, rispetto a lucenti scatole perfette, ma miseramente tutte uguali a tra loro.

Ciao
Lu

dario

iwc
« Risposta #13 il: Gennaio 22, 2007, 14:52:03 pm »
persson ha scritto:

condivido ogni tua sillaba Luciano, il grande problema è che dietro a questi grandi nomi, che una storia nn solo l'avevano ma la creavano, oggi ci sono altrettanto grandi nomi di multinazionali (in questo caso richemond) che altro nn sono che macchine da profitto, senza cultura ne sentimento, che se ne strafregano della tradizione, della qualità, del buon savoir-faire... hanno un unico obbiettivo, il bilancio ed un solo motto, poche spese e molti guadagni, confezionando il tutto con un lieve velo di storia che nn appartiene a loro ma al solo nome che hanno comprato... è così per quasi tutti, per iwc, per zenith, per bregeut, per ulysse nardin... servirebbero 20 pagine per scrivere i nomi; e spesso si cade anche nell'insulto, pensa soltanto a questo, un brand come ulysse nardin il più premiato in assoluto in concorsi di cronometria per cronometri da marina, un punto di riferimento (se nn "il" punto di riferimento) in questo settore, oggi produce orologi che chiama letteralmente cronometri e cronografi da marina, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello della collezione e dentro cosa ci trovi?... gli onnipresenti calibri eta o eta + platina crono (neppure un 7750 che almeno sarebbe integrato)... il minimo sindacale e te li fan pagare il giusto, cavolo! mica scherzi!... però sul fondello sbandierano i 4000 e più primi premi vinti, le 17 medaglie d'oro... da nausea.
Ecco perchè quando mi vedo arrivare un catalogo Dornblueth con una cartolina di accompagnamento scritta interamente a mano con la stilografica, scritta apposta per me, mi commuovo e mi rendo conto di cosa sia davvero la professionalità, la passione, la cultura ed il buongusto... altro che nomi, storia e blasoni... a presto!



Anche io condovido (quasi) tutto il discorso e ragionamento. Non dimentichiamoci però che gli amministratori di Richemond & C. non stanno al loro posto per fare beneficenza o per creare gli strumenti che noi amiamo...probabilmente se facessero così, non porterebbero in utile la loro azienda. La colpa non è loro che vendono prodotti che non hanno lo spirito di ricerca e sviluppo di 40-70 anni fa, ma la colpa è della gente che "compra" per motivi diversi dai nostri. Secondo me in questo non c'è un lato giusto e uno sbagliato; c'è solo che se io voglio un orologio di produzione attuale che mi interessi e mi susciti il desiderio di comprarlo, devo spendere una cifra per me "importante", mentre con molti meno soldi (e una quota fissa da girare all'artigiano orlogiaio) posso trovare degli orologi "vecchi" ricchi di fascino e spesso con contenuti tecnici interessanti.
La morale per me è che quindi bisogna orientarsi o verso settori di nicchia (vedi Dornblueth che può permettersi di seguire un certo percorso professionale, visti i numeri di artigiani che ci lavorano) o verso l'usato (che poi secondo me è anche divertente perchè andare in cerca di orologi decenti per mercatini mi fa rivivere lo spirito della caccia al tesoro, dove l'aspetto più bello è dato dal fatto che non  sai cosa troverai...).

Boh, forse sono un po troppo arzigogolato nella esposizione di questi pensieri, sarebbe meglio scrivere lontano dai pasti...

ciao
dario
 

lumen

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iwc
« Risposta #14 il: Gennaio 22, 2007, 16:10:59 pm »
Ciao Dario, condivido quanto affermi. E' chiaro che le grandi ditte(ormai multinazzionali, come ad esempio la swatchgroup, la Richemont), non sono associazioni "fatebenefratelli" ed il loro unico scopo è quello di fare il fatturato più alto. E' anche vero, però, che ogni singola maison ha una politica commerciale e produttiva esclusivamente soggettiva. Analizziamo ad esempio due grandi nomi dell'orologeria mondiale, entrambi del gruppo Richemont: IWC e A.Lange&Shone. E' evidente come queste due maison, pur facenti parte del medesimo gruppo si stiano sempre più diversificando in una propria identità di vendita e di realizzazione tecnica. La prima con un livellamento verso il basso (per il grande pubblico), la seconda attraverso un cammino diametralmente opposto. Ciò che contestavo, anche, con il mio intervento era la sempre più cattiva abitudine di ammaliare il potenziale cliente con un marketing fatto di niente, di effimera superficialità. La trovo mancanza di serietà. Stiamo pur sempre parlando di oggetti che costano una tombola. Se spendo "x" migliaia di euro mi aspetto che quanto compro valga quasi la cifra che pago. Non possiamo essere tutti intenditori ed appassionati di orologi. Non è giusto doversi informare per mesi e mesi prima di acquistare un orologio perchè altrimenti c'è il rischio d'essere "fregati" portandosi a casa un prodotto che vale un decimo di quanto pagato. Non c'è serietà e qundo una ditta manca di onestà io comunque la contesto e nel mio piccolo cerco di "boicottarla".

Ciao

Lu