Fonte Corriere dello Sport:
CREMONA, 7 giugno - Oggi è stato il giorno della verità per Marco Pirani, il dentista arrestato nell'ambito dell' inchiesta sulle partite truccate della Procura di Cremona che nell'interrogatorio ha parlato di «circa trenta gare truccate». Il procuratore Roberto Di Martino, invece, ha fatto riferimento a una «sensazione» che nei match combinati «possano essere coinvolte direttamente le società».
LA CRONACA DELLA GIORNATA
23.00 - BELLAVISTA: «INTER-LECCE, 6 GIOCATORI DENTRO»
"Ci sono sei giocatori dentro": è questa la frase che Antonio Bellavista, l'ex capitano del Bari coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse, confida allo scommettitore Fabio Daledo, parlando della partita Inter-Lecce. La conversazione - che figura negli ultimi atti - è delle 12.17, quindi prima del match, finito 1-0 per i nerazzurri, mentre secondo gli scommettitori si sarebbe dovuto concludere con un vantaggio ben più ampio. In particolare, Daledo riferisce a Bellavista le quote della partita: "se fanno tre gol fai pari, se fanno due gol perdi e se fanno quattro gol vinci ed è a 1.77 giusto come ti ha detto lui". Bellavista, secondo quanto si legge negli atti processuali, risponde "va bene così, almeno si sono parati il culo, visto che se fanno tre gol magari loro vorrebbero i soldi (inteso per i giocatori interessati alla combine - nota degli investigatori) invece non beccano niente e ci siam parati il culo". Daledo osserva che "bisogna vedere come si sono messi d'accordo i giocatori" e poi chiede a Bellavista dove si trova il Lecce in classifica. La risposta è che il Lecce si trova ad un punto dal Cesena, che è quartultimo, "il Cesena ieri ha perso ed il Lecce oggi va a Milano e li massacrano". Daledo ribatte che "anche il Milan la settimana scorsa col Bari li dovevano massacrare ed han fatto 1-1", ma Bellavista "gli confida - scrivono gli investigatori - che ci sono sei giocatori dentro, così gli ha detto il suo amico, compreso il portiere". Daledo però dice "che lui prima stava parando del Bologna" e Bellavista "risponde di no, che lui stava parlando del Lecce, Inter-Lecce, in quanto ha sentito il tipo e che la partita è Inter Lecce".
21.11 - DELIO ROSSI: «NON SONO SORPRESO»
"Non sono nè moralista nè giustizialista, ma non sono neanche stupito di quello che sta succedendo. So in che mondo vivo". Lo ha detto, parlando di Calciocommesse, l'ex allenatore del Palermo Delio Rossi, oggi a Siena per ricevere la 19/a Briglia d'oro. "Bisogna accertare gli errori, capire se c'è chi ha sbagliato e perchè ha sbagliato - ha detto - Sicuramente va cambiato qualcosa, perchè se dei professionisti arrivano a comportarsi così ci sono dei problemi alla base. È il sistema calcio nel suo complesso che va riformato, forse ci sono troppe squadre professionistiche".
21.09 - PLATINI: «CREARE SISTEMI DI ALLERTA»
"Di che cosa parliamo? - si chiede Platini nell'intervista a Liberation - Di vendere delle partite e di comprare i giocatori (...). La violenza mi colpisce, il fair-play finanziario mi colpisce, il doping mi colpisce, gli errori degli arbitri mi colpiscono, ma questo problema (la corruzione nel Calcioscommesse,ndr.) mi colpisce ancora di più perchè riguarda il gioco e i giocatori, non solo qualche tifoso, qualche imbecille, fascista o abbrutito che va allo stadio per nuocere in modo volontario". "Ed è proprio per questo che voglio, insieme con il sindacato dei calciatori professionisti, trovare il modo per proteggere questo gioco", sottolinea l'ex fuoriclasse della Juventus. In particolare, Platini pensa alla "creazione di sistemi che ci avvertano quando ci sono flussi anomali di scommesse sui match". "La difficoltà - prosegue il presidente dell'Uefa - è raccogliere le prove. Ma non posso (...) andare a cercarle io. È per questo che lavoreremo con la giustizia in ogni Paese creando una rete di 'integritiy inspectors' nelle Federazioni, che saranno in contatto con le autorità locali". "Una volta - osserva ancora Platini - mandavamo i nostri ispettori, ma è diventato troppo pericoloso. Quando sono arrivato alla guida dell'Uefa, ho chiesto una polizia dello sport europeo. Pare che non sia possibile, quindi lavoreremo Paese per Paese. Monitoriamo 23.000 partite per stagione". "Sul totale dei match che abbiamo sorvegliato l'anno scorso - conclude il francese - solo lo 0,2%, vale a dire 300-400 match, il che è comunque tanto, presentavano flussi di scommesse sospetti".
20.54 - PLATINI: «MOLTO PREOCCUPATO»
Il presidente dell'Uefa, Michel Platini, si dice "molto preoccupato" per gli episodi di corruzione legati al calcioscommesse. In un'intervista al quotidiano francese Liberation, senza citare espressamente il caso italiano, Platini si dice "molto preoccupato, perchè ciò colpisce i calciatori e quindi il mio mondo".
20.15 - PIRANI CITA ERODIANI
Pirani, nell'interrogatorio, avrebbe spiegato che gli episodi di manipolazione delle partite gli erano riferiti sostanzialmente da Massimo Erodiani, un altro dei principali arrestati nell'ambito dell'inchiesta, e di essersi sentito talvolta "isolato" dal gruppo dei "bolognesi" e degli "zingari" in presenza di forti scommesse. La vecchia partita di serie A della quale ha riferito non farebbe parte del gruppo di partite attualmente oggetto dell'inchiesta cremonese.
20.07 - IL PM: «SENSAZIONE DI GARE TRUCCATE IN A»
Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, titolare dell'inchiesta sulle partite truccate, ha ''la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati''. ''E' una sensazione - ha precisato il magistrato - e una sensazione senza riscontri non e' una prova''. ''La sensazione e', pero' - ha proseguito - che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le societa'
19.37 - PIRANI: «CIRCA 30 GARE TRUCCATE»
Marco Pirani, il dentista arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle partite truccate, nell'interrogatorio davanti al procuratore di Cremona ha parlato di "una trentina di partite truccate". Diciotto di queste erano già note nell'inchiesta, le altre no. Tra le novità una vecchia partita di serie A e due di B. Lo si è appreso a conclusione del suo interrogatorio.
19.30 - MONOPOLI: DOSSIER SU 37 PARTITE
I Monopoli di Stato hanno inviato alla Procura di Cremona il dossier con le 37 partite con scommesse anomale già segnalate, nel corso della stagione calcistica 2010-2011, alla Procura Federale della Federcalcio. Nel fascicolo, secondo quanto apprende Agipronews, ci sono cinque partite di serie A, dodici di serie B e venti di Lega Pro. Le gare sono arrivate sui tavoli della procura federale della Figc su segnalazione dei Monopoli di Stato, attraverso il sofisticato meccanismo di controllo – il “Robocop” a disposizione dell'ente regolatore del gioco, in grado di controllare singole scommesse e giocate multiple fino a cinque gare – che monitora i flussi di qualsiasi tipologia di scommessa inserita nei palinsesti di gioco sul calcio. Le segnalazioni sono state il frutto di un'analisi accurata, sia nella fase “ante”, sia in quella “post” (prima e dopo le gare), a fronte di picchi di danaro scommesso fuori della norma e relativo abbassamento repentino delle quote. Non tutte le segnalazioni sui movimenti di gioco relativi ai vari “segni” di giocata - dall'1X2, all'Under/Over, al risultato esatto ecc. - hanno poi trovato riscontri tangibili con gli esiti delle partite. Ma in alcuni frangenti la segnalazione ha avuto riscontro pieno, come nel caso di Atalanta-Piacenza, finita nel faldone dell’inchiesta su “Scommessopoli”.
19.06 - COMMERCIALISTA SIGNORI
Il commercialista di Signori, che è agli arresti domiciliari, si è fermato a parlare con i giornalisti al termine dell'interrogatorio. In tre ore Bruni ha spiegato la sua versione al gip "confermando l'impianto accusatorio - ha detto il suo legale, Bruzzese - e fornendo particolari per chiarire la nostra posizione". "Non ho mai avuto rapporti con il calcio giocato - ha sottolineato Bruni - ci sono state date della dritte sbagliate su Inter-Lecce e noi abbiamo giocato. Ma non c'era nessun illecito su quella partita tanto è che abbiamo perso". Al gip, secondo quanto si apprende, Bruni avrebbe fatto il nome di Massimo Erodiani e Antonio Bellavista come i due che avrebbero fornito 'la drittà sulla partita, poi rivelatasi sbagliata. In merito alle altre due partite che vengono contestate al commercialista, Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa (combinate secondo l'accusa), Bruni ha detto che su quegli incontri "noi non abbiamo giocato. Quanto a Beppe Signori, "è un mio amico e sono il suo commercialista - ha aggiunto - ma non abbiamo fatto scommesse insieme". "Quello che voi chiamate clan dei bolognesi - ha concluso - ha giocato una sola partita e ha perso".
18.50 - FALSE VOCI SU INTER-LECCE
"Erano arrivate delle voci su una 'combinè Inter-Lecce che poi non si sono rivelate vere". Il commercialista di Beppe Signori conferma davanti al gip Guido Salvini l'impianto accusatorio dell'inchiesta sul calcioscommesse, anche se, sottolinea lui stesso al termine dell'interrogatorio, "non c'era nessuna centrale di scommesse nel nostro studio
18.20 - PIRANI, INTERROGATORIO PROSEGUE
Il dentista Marco Pirani è ormai da circa 6 ore di fronte al procuratore capo della Repubblica Roberto Di Martino per rispondere alle domande che il magistrato gli pone riguardo il suo coinvolgimento nell'inchiesta sulle partite truccate che lo ha portato in carcere. Molti gli aspetti da chiarire tra i quali il presunto coinvolgimento di squadre di Serie A in combine che riguardano tre partite. Pirani era giunto negli uffici della Procura di Cremona intorno a mezzogiorno con il suo legale Alessandro Scaloni.