Ci ho messo quasi un anno e ho spesso rotto le classiche a molti di voi, ma alla fine ho deciso.
Purtroppo niente foto per il momento, la fotocamera è semi-distrutta [
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Vi dovrete accontentare di una foto presa in rete, peraltro molto bella:
Cosa dire? La scelta è stata il risultato di molti dubbi a 360° (forse non ancora risolti) sui movimenti, sulle complicazioni, sui modelli ed anche sull'orologeria svizzera/tedesca in generale. Spesso ultimamente mi sono chiesto se valesse la pena iniziare con un orologio simile piuttosto che iniziare con un bell'orologio semplice e meno costoso, ma non per questo necessariamente di qualità inferiore e che da le sue soddisfazioni proprio la sua semplicità e la versatilità. Tutto questo per dire che, sarà per una sorta di tirchiaggine o per una paura di abbandonare prima o poi l'oggetto acquistato (cosa che ho fatto diverse volte) ma pensavo di iniziare con un bel Nomos, avrò fatto la scelta giusta?
Ma ora fermiamo le digressioni filosofiche, che mi sono sentito in dovere di mettere in chiaro per farvi capire che c'era un motivo logico per cui vi ho rotto le palle [
] e veniamo a me, visto che non posso nemmeno dirvi come va.
Trattandosi di un modello vecchio e rimasto fermo per anni, è ancora in fase di stabilizzazione e vorrei dei consigli generali.
1 - inizio a dire che secondo me ha 64.000 alternanze, infatti in una giornata mi va avanti di 42 minuti [
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Come mi comporto per mettere in funzione il meccanismo? Oltre alla velocità con cui si muovono le lancette, mi sembra anche che la corona di carica sia dura e non riesco a capire se e quando la molla del bariletto è caricata al massimo? Insomma, cosa mi conviene fare? Continuare ad indossare l'orologio oppure aspettare che si scarichi e ricaricarlo?
2 - secondo voi azionare il cronografo servirebbe a far funzionare meglio la parte cronografica del meccanismo, magari iniziando a smuovere i lubrificanti o meno?
Grazie
p.s. vorrei dirvi che a volte internet fa male agli orologi. Visto in foto lo Speedmaster sembra quasi un orologio comune, la ghiera grande e abbastanza ingombrante, visto dal vivo invece è irrestitibile e stupendo, sembra splendere di luce propria in ventrina e portabilissimo.