Orologico Forum 3.0

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Orologi e Co... / Rieccoci qua, al quarzo
« il: Aprile 14, 2016, 20:01:18 pm »
E’ stata un’esperienza particolare, circa due mesi in gita senza vedere la luce del sole. Tra le cose che mi sono mancate c’è indubbiamente questo forum che mi facevo raccontare quando possibile. Prima di partire avevo già iniziato il mio distacco dal mondo delle lancette, una pulizia quasi totale in attesa della prossima ispirazione che senza dubbio sarà molto influenzata dalle belle cose che ho potuto imparare qui con voi. Ma poi c’è un ma e ti ritrovi a fare un’esperienza in cui ti dicono che DEVI avere un orologio al polso. Mi vien da ridere, li ho appena eliminati quasi tutti, ma vuoi che non sia capace di sceglierne uno? Tuttavia accetto di buon grado un suggerimento e arriva una mail in cui, per farla breve, posso scegliere un G-Shock, oppure un G-Shock, o se voglio un G-Shock. Comunque l’importante è che abbia il cronometro, meglio se con tempi lunghi, e magari il fuso orario oltre al calendario. E la luce anche. Io che pensavo di essere di fronte alla necessità di un diver meccanico.
Allora, l’effetto Mazinga ce l’hanno tutti i G-Shock, ma uno rotondo proprio non mi va. E poi già che ci sono perchè farmi mancare qualche chicca, come la ricarica solare e il radio controllo? Così al arriva un GW-M5610-1ER, classica cassa ottagonale, look anni ‘80 e un cinturino di m* come pochi, duro e scontroso con una fibbia che a vederla ti scappa da ridere. Mi aveva incuriosito tempo addietro, adesso è la volta buona. Per dirla coi nostri termini per 100 Euro ho un calendario perpetuo con aggiornamento istantaneo, cronometro con misurazione del centesimo e accumulatore per le ore, GMT, sveglia (anzi più di una), conto alla rovescia, subacqueo a tanti metri e, volendo vedere, quasi anche la ripetizione. Riserva di carica illimitata. Si illumina anche, senza radio, trizio, rabarbaro ecc...
Qui arriva la prima presa di coscienza sul fatto che la passione poco ha a che vedere con l’uso effettivo di un tool watch: dove sto andando non c’è alcuna luce solare e difficilmente arriva il segnale di sincronizzazione dell’ora. Leggo che senza segnale potrebbe perdere mezzo minuto al mese ma che la carica dovrebbe durare diversi mesi. Il cinturino antipatico tutto sommato ha una regolazione fine che si adatta bene e consente di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti della dimensione del braccio, piuttosto frequenti (buco ignorante altro che micro regolazione Rolex). Che mi stupisce però è il peso quasi nullo dell’oggetto, ogni tanto mi ritrovo a sentire con l’altra mano se è ancora al suo posto. Via al polso e si parte. I primi 5 minuti mi fanno capire che il rapporto con l’orologio è cambiato di colpo, ogni 30 secondi lo sbatto da qualche parte, sorte che incidentalmente tocca anche alla mia testa. Non sono il fissato delle pellicole, ma avessi avuto uno dei miei soliti orologi non avrei potuto non pensare al vetro segnato o alla cassa ammaccata. Ma qui l’orologio non è passione, serve per lavorare e, dopo settimane di botte, devo anche dire che di segni visibili ce ne sono davvero pochi. Non sarà bello, ma è robusto e anche il cinturino antipatico alla fine si adatta parzialmente alla forma di un arto umano. Parzialmente. Non è morbido come quelli in pelle, aderente come quelli in silicone, non da l’idea di solidità dei bracciali, non è bello da vedere, ma non mi strappa i peli e nel mio nuovo mondo votato all’utilità questa è una gran cosa.
Abbiamo discusso spesso della differenza di innesti tra un 7750 e un 1185, e tra le varie versioni più o meno rifinite degli stessi. Qui c’è poco da innestare, sono contatti elettrici e quindi… Quindi non capisco come possano averli fatti così stupidi. Davvero. I 4 pulsanti (al 2-4-8-10) sono protetti da guardie e nonostante ciò escono dalla “carrure” meno di mezzo millimetro rendendo difficoltoso il premerli. Oltretutto sono anche duri e pensare che a vederli mi piacevano. I colleghi ridono e mi dicono che il modello che ho scelto non era in lista anche per quel motivo, gli altri hanno bottoni più grandi e adatti alla mano guantata. Di nuovo, utilità contro disegno, ragione contro estro. Poi, non banale il pulsante all’8 che cambia tra le funzioni, quindi tra i più gettonati, richiede il pollice opponibile ed in ottimo stato funzionale: davvero non è una cosa scontata, ma la stessa richiesta ce l’hanno quasi tutti i carica manuale, se mi andava bene prima deve andarmi bene adesso.
Col Casio ho scoperto a cosa serve un calendario. Ti dice che giorno è anche se non vedi la luce da settimane e la tua giornata non ha più 24 ore. Fino ad ora era stata una finestrella da guardare prima di mettere una firma qua e là, ora è necessario perchè se vuoi comunicare con esseri senzienti che si alzano col sole e vanno a dormire col buio non puoi contattarli alle 3 di notte del loro fuso e di domenica, ti ricorda che esiste un mondo che chiamavi “normale”. Inoltre ti aiuta con la memoria, se vuoi fare gli auguri di compleanno a qualcuno devi tornare all’epoca pre-telefonino, avere la data a mente e vedere quando i numeri si allineano sul display. E poi ti serve ad immaginarti le persone normali che ti aspettano tirando le righe su un calendario di carta col telefono sempre a portata di mano.
Ci ho pensato, in quello anche l’ora aiuta. Con due radiocontrollati puoi guardare l’ora e sapere che la persona che ha in mano l’altro vede esattamente la stessa cosa, gli stessi numeri che girano all’unisono col tuo sul display. Non è come guardarsi negli occhi, ma ci va molto vicino. Se avrò un’altra occasione ci proverò di certo, anche se tecnicamente uno non farà proprio l’ora giusta. A tal proposito dopo oltre un mese sono fuori di 8 secondi, forse perchè non l’ho mai tolto e muovendomi compenso bene tutte le posizioni ;) Già, non l’ho mai tolto. Da anni non capitava che tenessi lo stesso orologio al polso per tutto questo tempo. E da tempo immemore non mancavo di preparare la sera l’orologio per il giorno dopo, regolando l’ora, caricandolo un po’, e rimettendolo preciso al mattino. Qui ho impostato il fuso (nemmeno l’ora che era a posto come la data) quando è uscito dalla scatola. E’ un rapporto asettico con l’orologio, obbediente e silenzioso, non richiede le cure che per noi non sono un fastidio ma un piacevole momento per godersi il gioiello in miniatura. A questo proposito un altro aspetto è cambiato: quando giro il polso e lo guardo, voglio sapere qualcosa: l’ora, l’elapsed, la data. Non lo facevo da tempo, abituato a guardare l’orologio per vedere l’orologio e non che ore fossero, al punto che dopo averlo sbirciato tre volte in un minuto mi capitava di non sapere davvero l’ora.
Già che ci siamo una considerazione sull’accumulatore di energia che indica ancora la carica massima, pur avendo visto solo qualche luce a bassa intensità. Che ci abbiano nascosto un Kinetic della concorrenza? Mentre butto giù le mie note scopro che il perpetuale ha fatto la magia, prima siamo andati al 29 Febbraio poi al primo Marzo. Che robe, quasi come scoprire che si può lavare con lo stesso detersivo che uso per me.
Ho scoperto anche che col crono non si misura solo la cottura della pasta e che se devi leggere intervalli lunghi in poco tempo l’indicazione digitale è l’unica efficace, scorrere gli occhi su tre compax e cercare le sferette al buio non sarebbe pratico. E quando il tempo non è scandito dal sole non è ovvio capire se sono passate 2 o 8 ore, se ti trovi al primo giro o al secondo della lancetta. Inoltre il poter ingaggiare diverse funzioni contemporaneamente, come il conto alla rovescia ed il crono può davvero servire. Certo, uno può mettere su la pasta ed il sugo ed avere bisogno di seguire entrambe le cotture, ma finora usavo crono e sveglietta del forno. A giant leap for mankind.
Mi fermo qui per non tediarvi oltremodo. Chiudo solo con una considerazione, forse banale e sentita mille volte, ma che mi sento di fare mia più che mai adesso: la passione per l’orologeria è una cosa bellissima e lo è tanto più quanto si realizza che davvero il nostro rapporto con gli orologi è dettato dalla meravigliosa inutilità che esprimono. Ho avuto uno scontro frontale con la realtà di un orologio che serve a qualcosa e che fa maledettamente bene il suo lavoro ed al quale avrei potuto dover affidare la mia vita. Ho scoperto come usarlo per fare “qualcosa” in maniera efficiente. Niente a che vedere con la magia del convertire libbre in galloni con la ghiera del Navitimer o il problema del vento o la declinazione di un astro. Da questa esperienza ho portato a casa un nuovo modo di vedere l’orologeria, un nuovo aspetto di scoperta completamente ortogonale allo spessore di un calibro o alle finiture del quadrante o alla storia di un modello. Mi si sono accese un sacco di lampadine, spero di avere tempo di discuterne alcune con voi in thread dedicati, non prima di aver fatto i compiti con tutti gli arretrati che avete prodotto, vero biocarburante per il pensiero. Guarderò con occhio da marziano quello che è successo in questi mesi, abbiate pazienza se recupererò vecchi post.
Ciao a tutti, è davvero un piacere rileggervi

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Il Caffè di Orologico / Veicoli ibridi: esperienze
« il: Gennaio 24, 2016, 15:04:52 pm »
L'argomento di discussione sono le auto ibride, quindi escludiamo tutte le plug-in. Escludo anche la Prius, non per qualche demerito ma anzi perchè, visto il relativo successo è molto probabile che di esperienza ne abbiamo un po' tutti.
Vorrei sapere quali esperienze dirette di guida di questi veicoli avete. Nello specifico mi piacerebbe sentire chi ne ha avuta una per qualche long test drive o magari di proprietà/in uso.
Nessuno qui ha qualcosa da dire sulla eTron, la Golf GTe o veicoli in altre fasce (city car, SUV)?
Ripeto, non parlo di Youtube o giornali, voglio sentire chi ci ha fatto strada.
Grazie

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Orologi e Co... / In asta oggi
« il: Gennaio 14, 2016, 17:35:18 pm »
Mi permetto di aprire questo topic per vedere se riusciamo a riunire tutte le segnalazioni di aste che si svolgono, con la speranza di consolidare tutti i commenti pre e post svolgimento delle stesse che spesso si perdono negli altri thread specifici

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Orologi e Co... / Prossime aste Auctionata
« il: Dicembre 09, 2015, 08:11:46 am »
A partire da oggi:
https://auctionata.com/intl/s/440/luxury-modern-vintage-timepieces-december-2015
In vetrina il Blancpain Villeret Tourbillon 8-Days di cui parlavamo poco tempo fa. C'è anche il Genta BiRetro che mi consigliavate nell'altro thread, ma in una versione inguardabile.

16 Dic
https://auctionata.com/s/438/vinatge-watches-december-2015

17 Dic (roba economica)
https://auctionata.com/s/439/affordable-watches-december-2015

Sempre il 17 Dic (roba più seria)
https://auctionata.com/s/435/luxury-watches-december-2015

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Orologi e Co... / JeanRichard 23116
« il: Dicembre 03, 2015, 18:51:51 pm »
Buona serata a tutti,
 vi disturbo per avere le vostre considerazioni rispetto all'orologio in oggetto. E' un po' di tempo che mi affascinano i retrogradi (edit:avevo scritto saltarelli) e non ne ho mai avuto uno, quindi vorrei ripartire anche da qui. Retrogrado per secondi e data, cassa carree che mi intriga da sempre. Dial lavorato il minimo da non voler sembrare il piccolo Breguet della bassa ma con un suo perchè, numeri arabi che preferisco ai romani.
Nonostante l'ETA 2892-A2 che sbuca sotto sembri perso in mezzo al nulla, dovrebbe essere 39 di larghezza x 41 in altezza e 11 in spessore; non sono misure da fotomodella ma siamo nell'accettabile considerando il panino. Esistono diversi disegni del dial, quello che allego è quello che preferisco (ha un non so che di futurista...) ma li si sa, sono gusti. Le punte delle sfere sono rosse, non andiamo mica tanto bene. Vetro zaffiro.
Ho ben presente la categoria di orologi cui appartiene, nel caso ci fossero esempi concreti di "a quel prezzo prenderei altro", pescando nell'usato trovabile ove opportuno, ogni consiglio sarà ben accetto.
Grazie

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Orologi e Co... / Il calibro Eterna 39
« il: Ottobre 08, 2015, 14:01:38 pm »
Come abbiamo discusso più volte ETA sta chiudendo i rubinetti per la fornitura ad altri (cioè al di fuori del gruppo Swatch) dei propri movimenti e probabilmente dei ricambi. Abbiamo anche visto che in molti hanno guardato a oriente e cominciato, a dire il vero non da ieri, a montare calibri Seagull.
In giro leggo sempre più spesso del calibro Eterna 39. In due parole è un calibro svizzero (manufatto a Grenchen), prima nota importante, costruito da zero (o quasi) con in mente la modularità. Al trattore base con riserva di 68 ore e 30 rubini, 28800 a/h :), si possono aggiungere moduli complicazione molto diversi per un totale di 88 possibili variazioni. Il bariletto è montato su cuscinetti a sfere, lo scappamento sembra derivato (è un eufemismo) da ETA da cui in effetti Eterna nasce come spin-off ma da cui oggi è completamente indipendente (è di proprieta di Citychamp Watch & Jewellery Group Limited).
Nell’ottica di modularità i punti di ancoraggio alla cassa rimangono gli stessi indipendentemente dalle complicazioni applicate, così da consentire ai produttori di limitare il numero di differenti disegni.
Chi l’ha sezionato ha trovato un calibro industriale onesto, regolabile poco fuori dai limiti COSC, con addirittura qualche concessione al bello-inutile, con una facilità di manutenzione lodevole.
Sopra scrivevo che è costruito “quasi” da zero. In molti ci hanno trovato similitudini con cose già viste e non poteva essere altrimenti; tuttavia la disposizione di bariletto e treno del tempo ricordano (a detta di chi ne capisce, io riporto bovinamente) quelli del 7750, mentre lo scappamento è preso pari pari dal 2824, nel senso che l’ancora è addirittura intercambiabile.
Il diametro è 30 mm e lo spessore varia secondo i moduli: il 3903A (automatico, ore, minuti, secondi non centrali) è 5,6 mm, contro i 4,6 del 2824-2 equivalente. Il cronografo flyback è spesso 7,9 mm (e raddoppia il costo del movimento), 3927A (crono e GMT) è spesso quanto un 7750 (ma con riserva di 60 ore contro 48), chiaro esempio di dove Eterna voglia andare a parare.
Per ora l’ho visto (in rete) solo montato su orologi a marchio Eterna, forse data anche la scarsa produzione attuale di cui è previsto comunque un incremento.
Qualcuno ha qualcosa di personale da aggiungere, magari avendolo visto dal vivo o incassato da qualche parte? Intendo qualcosa che non sia da angolo dell'orologiaio, come non lo è il mio riassunto.
Sulla carta sembra un prodotto a cui in molti potrebbero rivolgersi per sostituire ETA con poco sforzo e restare svizzeri.

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Orologi e Co... / Il potere del brand. Forse.
« il: Ottobre 05, 2015, 09:08:44 am »
E' uscita in questi giorni la classifica 2015 dei brand con più valore sul mercato secondo Interbrand.
La trovate qui: http://interbrand.com/best-brands/best-global-brands/2015/ranking/ e per chi fosse interessato ad un confronto quella precedente è qui http://interbrand.com/best-brands/best-global-brands/2014/ranking/.

Siamo sempre a parlare di marchi che vendono "per il loro nome", quindi la prima considerazione è che qui ne manchi uno. Anzi, a voler ben vedere mancano tutti, se si esclude Cartier che però non è legato alla sola orologeria, anzi.
Sarebbero molte le considerazioni sulla classifica in sè, ma vorrei chiedervi se trovate normale che, pur rappresentando un segmento di prodotti che è compatibile con molti dei marchi della lista, l'orologeria non sia rappresentata.
Se avete 1 minuto qui c'è riassunta la metodologia adottata http://interbrand.com/best-brands/best-global-brands/methodology/ e se la ascoltate il video (rapido e chiaro) come me con "orologeria" in mente non potete che convenire che questo genere di ricerca dovrebbe assolutamente far emergere almeno una manciata di marchi.
Leggendo le linee guida per l'inclusione forse trovo come mai proprio Rolex è assente: "There must be sufficient publicly available data on the brand's financial performance". Altri marchi però fanno parte di gruppi importanti per cui le informazioni dovrebbero esserci. Davvero non c'è un brand di orologeria nei primi 100?

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Orologi e Co... / Orologi a tema "spazio"
« il: Settembre 27, 2015, 10:53:25 am »
Come sapete meglio di me spesso nell'orologeria ricorrono alcuni temi che le varie maison interpretano in maniera più o meno originale. Per colpa di ciaca ;) nel post del Papillon ho scoperto il Vacheron Constantin dedicato allo Sputnik [foto da thehourlounge.com] che sto correndo a studiarmi, benchè non si trovino poi molte cose in rete a riguardo.
Questo ha riacceso una vecchia curiosità: quali sono gli orologi in qualche modo legati allo spazio (tema a me caro)?
Intendo con questo dare la "priorità" a pezzi come quello che ho indicato, ossia con complicazioni particolari, affissioni particolari, disegno particolare oppure un'esecuzione particolarmente riuscita.
Non voglio sminuire niente e nessuno, ma non intendo considerare pezzi come lo Speedmaster che tutti conosciamo, non in quanto brutto o povero ma proprio perchè al netto di essere andato in giro per lo spazio è un robusto ed onesto orologio "normale", pur in tutte le sue declinazioni in edizioni limitate in cui cambia qualche grafica. Lo stesso vale per orologi come il Pogue o qualche Fortis, icone sicuramente ma che non hanno quel "qualcosa in più" che vorrei individuare per un tema, lo spazio, che ha di tutto fuorchè dell'ordinario.
Qualcuno mi aiuta, magari partendo proprio dal VC indicato se sono disponibili informazioni differenti da quelle che mi rende Google?
Grazie

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Il Caffè di Orologico / VW e il diesel
« il: Settembre 21, 2015, 08:01:47 am »
http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/finanza-e-mercati/2015-09-20/vw-ammette-inganno-e-sospende-vendita-diesel-usa-225923.shtml?uuid=AC5oWP1&refresh_ce=1

Giusto perché ieri scrivevo di come il mondo dell'elettronica in automobile viene utilizzato in maniera "bizzarra".

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Orologi e Co... / Un sito interessante
« il: Settembre 16, 2015, 14:56:48 pm »
Spero di fare cosa gradita postando questo link molto interessante
http://www.clickspringprojects.com/

E' un sito dove ammirare dei video riguardanti aspetti tecnici dell'orologeria, realizzazione di parti, spiegazione di macchine e attrezzi.

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Il Caffè di Orologico / Presentazione
« il: Agosto 27, 2015, 13:39:59 pm »
Buona giornata a tutti, molti dei quali conosciuti altrove e piacevolmente ritrovati.
Non sarà facile, ma proverò a dare qualche contributo anche io, dopo aver letto e imparato tanto.
Ciao

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