Orologico Forum 3.0

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Orologi e Co... / Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« il: Agosto 27, 2015, 21:58:51 pm »
In effetti un ritardo di sei secondi al giorno non mi infastidisce più di tanto.
Basta correggere l'ora ogni 10-15 gg. e tutto si sistema.

grazie per i vostri consigli
Se quando non lo indossi lo lasci riposare con il quadrante orizzontale, scommetto che non avrai bisogno di fare correzioni.
 ;)

4337
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 21:54:38 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Se a Stern gli interessa solo il profitto, stà facendo un'ottimo lavoro, non ci sono dubbi.
Scommetto che suo nonno la pensava diversamente. Punti di vista.



4338
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 21:51:10 pm »
Io non voglio intendere il vorrei ma non posso ma, visto visto che posso mi permetto di schifare quello che vogliono tutti così mi da un tono.

Voi avrete un senso del gusto molto più sviluppato del mio ma per me, per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo. ( dico Journe tanto per fare un esempio perché qualche tempo fa ho visto il crono in alluminio da Hausmann e pensavo fosse uno scherzo ).
Mi spiace ma a oltre 200K io pretendo di più di un orologio semplicemente "bello". E' troppo superficiale come giustificazione.
Se mi dicevi il ripetizione tourbillon 3939 a 300k ti rispondevo che era bello e che meritava (pur non potendomelo permettere), ma questo rattrappante è impossibile giudicare trascendendo dal prezzo.

4339
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 21:43:36 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Io comprai un Calatrava 5127 a 10.300€ nel 2010. Oggi lo stesso orologio stà più o meno a 21.000€.

L'hai mai visto? hai mai mosso la corona? Analizzato le finiture?
Era un orologio ancora al limite dell' "accettabile" a 10k. Al doppio è semplicemente ridicolo.

4340
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 21:34:24 pm »
Quello che ho detto è una voluta estremizzazione, infatti nel messaggio dopo ho scritto che anche io comprai un Patek 8)

La sostanza è che l'acquirente medio del marchio è cambiato moltissimo in questi anni abbassandosi molto come competenze ed esperienza. Basta che sia un facoltoso, a Patek non interessa.

Alternative?
Ce ne sono a iosa. Per restare sul "commerciale" senza sconfinare nell'avanguardia, come non pensare a Journe, Lange, ed alle cifre del crono oggetto di questo topic, ti ci metto anche JLC.

Sulla "tenuta" dell'investimento, non sono preparato (e poco mi interessa) ma avanzo dei forti dubbi che tra 30 anni l'investimento sia ancora tale.....

Non sono posizioni da radical-chic o tipiche del "vorrei ma non posso allora critico". Sono esternazioni indignate di uno che è nato sotto il mito del Patek e che lo stà vedendo distruggersi (non dal punto di vista del successo commerciale evidentemente).

Sapessi quante ne dico della IWC moderna che una volta era il mio marchio preferito e di cui possiedo od ho posseduto almeno una decina di modelli.....

4341
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 20:48:16 pm »
Io nel 2010 dal Nautilus ho comprato e fui servito proprio Farzad, il ragazzetto più giovane.
Che dire, non è uno di quei posti in cui devi andare se vuoi dei consigli od opinioni, non ti offrono tè e non hanno poltrone in pelle umana, ma se hai le idee chiare e sai quello che vuoi, i prezzi sul nuovo sono (o erano) imbattibili.
Ci acquistai proprio il mio primo ed unico Patek risparmiando ben 3.500 € sul prezzo fattomi dal conce ufficiale pochi metri più avanti....

Ho sottolineato nuovo perchè per l'usato ad esempio non ci andrei mai.

4342
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 20:28:30 pm »
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

E di questo io non sono assolutamente convinto, qui sui forum è così, ma fuori Patek è Patek.
Sempre secondo la mia modesta opinione.
Fidati Alessandro che è così. In Italia ed all'estero.
Oramai "investe" in Patek solo chi entra in questo mondo dorato senza la necessaria esperienza (ancorchè facoltoso), chi non sa nulla e deve immobilizzare del denaro di dubbia provenienza e chi deve ostentare (e che fa comunque parte del primo gruppo).
I collezionisti attenti guardano Patek con crescente disinteresse, ma questo difficilmente viene percepito dal mercato.

4343
Orologi e Co... / Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« il: Agosto 27, 2015, 19:49:46 pm »
Io per così poco eviterei di far aprire nuovamente l'orologio.
Tuttalpiù se proprio ti da fastidio questo ritardo, tenterei di correggerlo facendo riposare di notte l'orologio con il quadrante orizzontale all'insù. Normalmente in questa posizione qualcosina guadagna.

Prova, in fondo non costa nulla e l'orologio ringrazierà......

4344
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 27, 2015, 19:39:16 pm »
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

4345
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 25, 2015, 18:29:14 pm »
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Stavolta ti quoto ed applaudo.
È quello che ho sempre pensato, detto, che non mi spiego come non possano comprenderlo tutti.
Ma perché per competere bisogna crescere? Anzi perché bisogna crescere sempre a prescindere?

Io non sono ne un imprenditore ne un artigiano/commerciante, ma se lo fossi, una volta raggiunto un fatturato (e guadagno) soddisfacente, mi fermerei e mi butterei sulla qualità del prodotto per essere sempre un passo avanti agli altri.
Vogliono il top ed io fabbrico il top? Bene, aspettate con pazienza. Non volete aspettare e vi rivolgete alla concorrenza? Fortunati coloro a cui avete lasciato il posto.

Se faccio oggetti (o servizi) di qualità, questi saranno sempre venduti prima di uscire dalla fabbrica.
Niente bisogno di marketing, niente problemi derivanti dal continuo ingrandirsi dell'attività e massima sicurezza (se fabbrico quantitativi limitati, troverò sempre compratori a prescindere dalle turbolenze dei mercati).

Se ci pensate, cosa meglio degli orologi potrebbe essere l'ideale di questa politica?
Certo, se fabbrico bicchieri di carta, più ne faccio è meglio e', ma si tratta di beni a scarsa tecnologia e con poco valore aggiungibile....

4346
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 25, 2015, 09:10:33 am »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Ma dici davvero?
Se è così, e' la cosa peggiore che potesse fare.
È barare sputtanando il proprio nome e tutti i pezzi storici di importanti collezioni.

Spero che sia una notizia errata....

4347
Orologi e Co... / Re:Il diver in acqua salata
« il: Agosto 24, 2015, 21:21:54 pm »
Ne avevo già parlato in passato senza però giungere ad alcuna conclusione, però ogni estate guardandomi l'orologio in acqua salata, mi viene da chiedere quanto ci resisterebbe casomai lo perdessi li da solo in mezzo ad un fondale?
Un diver fatto per resistere ad alte pressioni, l'inox fatto per subire il solletico dall'acqua salata, in teoria dovrebbe star li 100 anni senza problemi, in teoria...

Fammi capì ma quanto pensi de campà...😎

Io credo che in tempi nemmeno lunghi sul metallo si forma una patina che forse in parte cotribuisce proteggere  ma a livello guarnizioni la vedo difficile tenere 100 anni...

A Sà, qui siamo nel club de li mejio perditempo, :) le nostre discussioni sono fini a se stesse hehehe...
Onanismo meccanico.....

4348
Orologi e Co... / Re:Patek 5370
« il: Agosto 24, 2015, 21:16:56 pm »
Purtroppo non si può giudicare un orologio attuale (quindi scevro da implicazioni storiche) prescindendo dal prezzo a cui viene proposto.
Se fosse stato 20k€ mi sarei messo in fila; a 30k€ avrei detto superbo; a 50k€ avrei detto troppo caro; a >200k€..... :o

4349
Sono incuriosito solo dal materiale utilizzato per la cassa. Carburo di Boro, solo leggermente meno duro del nitruro di boro, materiale veramente inscalfibile......

Sul resto stendiamo un velo pietoso :-[

Sai cosa, Stefano....io su un orologio del genere, non riesco proprio ad incuriosirmi di nulla...mah!
La mia curiosità inizia e finisce con il materiale utilizzato. Dopo il carbonio forgiato (secondo me un fallimento), la ceramica (bella ma fragile), questo è una novità.
Se avessero prodotto un posacenere, sarei stato curioso allo stesso modo. :D

4350
Il quadrante è da 10 e lode, le dimensioni generali sono "umane".
Tralasciando il fatto che per gusto personale a me le anse non piacciono proprio, i veri difetti li trovo nel calibro, ben rifinito ma già visto in altre salse e nel prezzo assurdo (più di 80.000€ !!! :o :o).

Ma poi la "soft iron cage" dov'è?

@erm: visto che hai tirato in ballo il suo diretto concorrente, se proprio dovessi scegliere, stavolta prenderei il Patek..... :D

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