Orologico Forum 3.0

L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?

guagua72

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Egregi,
riflettendo animato dal solito spirito dell'uomo della strada, in completa fase regressiva, mi ritrovo affascinato dalle tecniche complicate ( le ripetizioni in particolare) come dagli sportivi maschi e robusti. Ora invece leggo di un orologio che mi interessa, leggo animato dal "solito" 7750 con una modifica molto interessante, trattasi nello specifico del Chrono COS di Habring, crono che fa tutto con la sola corona. Siamo a 5000 Euro. In questo caso, belle finiture, marchio indipendente, lettura chiara, perchè scegliere un movimento base così povero? Continuo, perchè uomo della strada sono, sembrano pochi soldi, ma se alla fine ci rendiamo conto che stiamo parlando di un assemblaggio, stiamo pagando praticamente il brevetto COS ( crown operation system). Meglio un Portoghese, che ha dalla sua un marchio ? almeno paghiamo un marchio. Insomma fino a dove conta il movimento e fino a dove il marchio, cosa pesa di più per voi  e perchè?

Bigios

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #1 il: Agosto 27, 2016, 11:19:45 am »
Nel mio caso in tutta onestà pesano in un acquisto tre fattori in ordine di importanza:
1) gusto personale
2) marchio
3) valore tecnico del movimento

Il valore tecnico sta all'all'ultimo posto per il semplice fatto che la mia conoscenza è limitatissima.

Non si possono fare generalizzazioni però. Per fare un esempio il Portoghese di IWC mi è sempre piaciuto moltissimo (soddisfa in pieno i primi due criteri), ma il calibro modulare con effetto a panino imbottito e contatori sfalsati mi irrita ed è motivo sufficiente per tenermene lontano.
Per altro ammetto che al momento non riuscirei a spendere cifre per me inportanti per meraviglie della tecnica di marchi meno noti. Non è detto però che in futuro gli equilibri e i criteri possano cambiare.

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #2 il: Agosto 27, 2016, 11:28:48 am »
Nel mio caso in tutta onestà pesano in un acquisto tre fattori in ordine di importanza:
1) gusto personale
2) marchio
3) valore tecnico del movimento





Invertendo la 2 con la 3(anzi in realtà per me il marchio virtualmente è ininfluente e non lo metterei neanche) è grossolanamente il mio criterio di scelta, poi esistono tante altre sfumature della scelta e in base a cosa si sta scegliendo in un dato momento, come ad esempio la rarità, ma anche la praticità, la comodità, importanti sono anche le sensazioni di utilizzo, etc...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #3 il: Agosto 27, 2016, 11:56:20 am »
Direi che ultimamente, grazie alle tante informazioni acquisite anche per merito del forum, metterei come primo fattore determinante la tanta resa in proporzione al prezzo....la marca non la considero molto....il gusto personale sinceramente e' cambiato cosi tante volte negli ultimi anni....
Alessandro

mbelt

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #4 il: Agosto 27, 2016, 12:03:26 pm »
Direi che ultimamente, grazie alle tante informazioni acquisite anche per merito del forum, metterei come primo fattore determinante la tanta resa in proporzione al prezzo....la marca non la considero molto....il gusto personale sinceramente e' cambiato cosi tante volte negli ultimi anni....
Calibro e gusto personale sono al primo posto per me, anche se forse la tecnica riveste per me più importanza. Il marchio di per se vale zero. Molto più i,portante è sapere chi , inteso come orologiaio, ha fatto l'orologio, ammesso che sia possibile identificarlo. Come è noto toglierei i marchi dai quadranti, non significano nulla.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #5 il: Agosto 27, 2016, 12:23:50 pm »
I miei acquisti sono determinati dell'estetica e non dalla meccanica , tantomeno dal marchio seppur questo in un acquisto importante incide. Se avessi guardato ai marchi non avrei raccolto così tanti orologi differenti tra loro. Se avessi guardato ai movimenti , invece non avrei collezionato ciò che colleziono. 
Se poi alla bellezza estetica si associa anche un bel calibro, tanto di guadagnato , ma non sarà questo a procurarmi un godimento maggiore.

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #6 il: Agosto 27, 2016, 14:37:29 pm »
La casa produttrice ha una mera valenza di garanzia, ai miei occhi, perché quasi inconsciamente ad un'azienda famosa e affermata si associa un'idea di solidità e serietà che dovrebbe essere trasferita ai prodotti che vende.
Ma una volta appurata la validità dell'orologio che si sta vagliando, il nome che porta impresso sul quadrante non ha alcun valore.
Per me però, ancora acerbo conoscitore della tecnica orologiera, il gusto estetico riveste un'importanza forse preminente rispetto al valore del movimento, che entra nel computo dei pro o contro la scelta solo nei termini nei quali il suo oggettivo pregio e le sue caratteristiche trovano riscontro congruo o meno in relazione al prezzo richiesto.

Se l'orologio mi piace, mi emoziona, la macchina che lo anima non è indegna rispetto al costo da dover sopportare, è ok.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

GEKKO

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #7 il: Agosto 27, 2016, 14:55:18 pm »
Nel mio caso in tutta onestà pesano in un acquisto tre fattori in ordine di importanza:
1) gusto personale
2) marchio
3) valore tecnico del movimento

Il valore tecnico sta all'all'ultimo posto per il semplice fatto che la mia conoscenza è limitatissima.

Non si possono fare generalizzazioni però. Per fare un esempio il Portoghese di IWC mi è sempre piaciuto moltissimo (soddisfa in pieno i primi due criteri), ma il calibro modulare con effetto a panino imbottito e contatori sfalsati mi irrita ed è motivo sufficiente per tenermene lontano.
Per altro ammetto che al momento non riuscirei a spendere cifre per me inportanti per meraviglie della tecnica di marchi meno noti. Non è detto però che in futuro gli equilibri e i criteri possano cambiare.
In che senso "contatori sfalsati"?

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #8 il: Agosto 27, 2016, 15:16:10 pm »
Sul Portoghese i compax per avere sul quadrante la distanza che hanno IWC ha organizzato un accrocchio di modifica piuttosto bruttina e arraffazzonata. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

ilcommesso

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #9 il: Agosto 27, 2016, 15:51:02 pm »
Il marchio, o maison, è quell'elemento caratterizzante che fa sì che un 7750 o DD arrivi a costare 15k su un Off shore.
Consci di quanto si paghi per la meccanica, ognuno di noi si regola di conseguenza.

Io cerco un orologio che mi piaccia fuori, poi vado a vedere cosa batta sotto il quadrante: c'è un ETA, sellita o altro?
Nessun problema nè vergogna, a patto che il prezzo sia proporzionale al contenuto dell'oggetto.

Mi comprerei un Octo di bulgari perchè ha 3 requisiti fondamentali:
  • design
  • meccanica
  • prezzo

Come ho comprato uno "sdozzissimo" zenith perchè era un braccialato integrato dalla meccanica onesta e dal prezzo ridicolo, 250 €.

I 5000 € dell'habring sono soldi, però qui non si fanno giochetti di prestigio nascondendo l'origine del calibro, si scrive a chiare lettere quale sia.

Bigios

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #10 il: Agosto 27, 2016, 15:57:33 pm »
Nel mio caso in tutta onestà pesano in un acquisto tre fattori in ordine di importanza:
1) gusto personale
2) marchio
3) valore tecnico del movimento

Il valore tecnico sta all'all'ultimo posto per il semplice fatto che la mia conoscenza è limitatissima.

Non si possono fare generalizzazioni però. Per fare un esempio il Portoghese di IWC mi è sempre piaciuto moltissimo (soddisfa in pieno i primi due criteri), ma il calibro modulare con effetto a panino imbottito e contatori sfalsati mi irrita ed è motivo sufficiente per tenermene lontano.
Per altro ammetto che al momento non riuscirei a spendere cifre per me inportanti per meraviglie della tecnica di marchi meno noti. Non è detto però che in futuro gli equilibri e i criteri possano cambiare.
In che senso "contatori sfalsati"?
Mi sono espresso in effetti in modo un po' inappropriato. La sfasatura la intendevo relativamente al sistema di rimandi contorto che comanda i contatori nella posizione in cui sono collocati.

mbelt

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #11 il: Agosto 27, 2016, 17:23:46 pm »
Habring poi modifica in modo non banale gli Eta.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Errol

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Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #12 il: Agosto 27, 2016, 19:36:18 pm »
Il portoghese comunque non è quello che generalmente viene definito panino, è un semplice 7750 con la modifica della posizione dei secondi continui.
        

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #13 il: Agosto 27, 2016, 19:43:36 pm »
I miei acquisti sono determinati dell'estetica e non dalla meccanica , tantomeno dal marchio seppur questo in un acquisto importante incide. Se avessi guardato ai marchi non avrei raccolto così tanti orologi differenti tra loro. Se avessi guardato ai movimenti , invece non avrei collezionato ciò che colleziono. 
Se poi alla bellezza estetica si associa anche un bel calibro, tanto di guadagnato , ma non sarà questo a procurarmi un godimento maggiore.

Idem ..
Bravo ! Non avrei saputo dirlo meglio!

Re:L'importanza del calibro......quanto conta il movimento e quanto il marchio?
« Risposta #14 il: Agosto 27, 2016, 23:46:22 pm »
Non mi importa che cosa c'è all'interno dell'orologio perché i movimenti base funzionano tutti allo stesso modo, come non mi interessano anglage ecc. Anzi,  prediligo proprio gli industriali perché in qualsiasi parte del mondo portò farli riparare senza problemi. Quello che e' più importante  per me e' la cassa, quadrante halillage .
Un orologio con complicazioni aggiuntive deve avere requisiti importanti, componenti che non si sbriciolano solo a guardarli, correttori che si possano azionare all'infinito senza sospese e naturalmente un solido calibro come base; anche un 2824 va bene.
Qualche mese fa vidi un orologio da polso con calendario perpetuo Brocot realizzato da uno studente universitario e la base era un eta.