Orologico Forum 3.0

Orologeria indipendente o commerciale?

Orologeria indipendente o commerciale?
« il: Aprile 23, 2015, 13:43:02 pm »
Orologeria indipendente o commerciale?
Sobrietà o, spesso, sfarzo?

Prendiamo il discorso da un lato diverso stavolta, poiché nel topic chiuso c’è stato chi ha capito male, chi non ha capito, chi ha fatto finta di non capire, chi ha travisato addirittura il concetto che si voleva esporre.
Anzi, a questo proposito, pregherei la moderazione di censurare subito quei comportamenti arroganti, istiganti e provocatori che dovessero pervenire.
Da parte mia, prometto che non cadrò in provocazione.

Come accennato nell'altro topic, non apprezzo affatto tutta la fuffa che gira attorno ai marchi commerciali blasonati ed alle Holding che li controllano e questo è chiaro e assodato ormai.
Tutto quel contorno, che diverrà poi salato nei listini ma completamente insipido nella sostanza, lo trovo un disgustoso spreco di risorse.

Apprezzo invece l’umiltà degli orologiai-imprenditori che hanno vita meno facile ma più stimolante, sia per loro che per l’appassionato di orologeria.
Ho scritto appassionato di orologeria e non di orologi, io distinguo le due, prima di creare equivoci.
L’orologeria indipendente vive grazie alle straordinarie capacità dei suoi protagonisti.
Le loro idee geniali, il loro modo di applicarle, la loro genuina e smisurata artigianalità, il loro Savoir-faire, la loro immensa cultura e amore nel settore.
Non fanno pubblicità invasiva come fanno invece i marchi commerciali, non organizzano feste costose e non adottano lo sfavillante sfarzo nelle loro presentazioni per creare la domanda sul loro prodotto.
I loro budget sono contenuti quindi dietro le loro realizzazioni c’è anche il loro massimo sforzo.
Promuovono la vera arte dell’orologeria lontano dai riflettori di incalcolabili consumi di KiloWatt.
Certo, i prezzi non sono sempre commerciali, magari il più delle volte fuori portata del comune mortale.
Anzi, sfatiamo questo mito che vede l’orologeria indipendente per forza “irraggiungibile” a prezzi proibitivi.
Ce ne sono per tutte le tasche, tutti possono sognare e (quasi) tutti possono avere le loro creazioni.
Ma, anche considerando questo falso mito del costo proibitivo, ciò basta per non amarli o far finta che non esistano o addirittura parlarne male come se fossero dei portatori di morbi?
L’orologeria indipendente, a mio avviso, è quella che davvero fa sentire l’esclusività dell’oggetto.
Esclusività, quella definizione che tanti altri adottano e di cui spesso se ne fa grande abuso.
Ci può essere, invece, esclusività nei marchi commerciali?
Attenzione, non parlo di rarità, perché qui è il collezionismo ad abusarne.
L’esclusività, con la giusta accezione, non la si misura con i numeri come spesso molti, in errore, fanno. L’esclusività è ben altro valore, l’esclusività è raffinatezza qualificante, ricercatezza e distinzione.
Molti marchi commerciali parlano di esclusività, serie limitate ecc. che poi si ripetono irrimediabilmente.
Che senso ha tutto ciò?
Forse l’esclusività è proprio li dove gli indipendenti non possono arrivare?
Ai loro budgets, alle loro feste, al loro sfarzo, alla loro ridondanza pubblicitaria con testimonials che spesso neanche sanno cosa indossano?
Ora, come nell’altro topic, non voglio parlare di scelte nostre o di altri, parlo di attenzione.
Chi, visto quanto esposto, meriterebbe più attenzione e considerazione?
Chi con grandi sforzi e sacrifici riesce nella vera esclusività e nell’eccellenza tecnico-meccanica o chi con meno fatica, ma con più visibilità, riesce nel commercio globalizzato?
Lo sforzo economico che chiede un indipendente all’appassionato interessato, è commisurato allo sforzo di realizzazione finale dell’oggetto. Non è previsto altro se non il minimo sindacale ovvio, è il loro mestiere e ci devono vivere. Lo fanno per passione, con passione, ma non siamo in una fiaba.
Dall’altra parte, invece, lo sforzo che i marchi commerciali chiedono al cliente copre, per più della metà, le spese di marketing, pubblicità, testimonial, serate, feste ecc ecc.
Come c’è da sentirsi pensando a questo?
Non credete che un marchio commerciale dovrebbe guardare più alla sostanza che all’immagine di se stessa?
Non dico abbattere quella metà abbondante, ma diminuirla per essere più vicino all’appassionato a cui si offre poco o nulla in relazione a prelibatezze tecniche ed estetiche che offrono i Veri Orologiai.

Infine una domanda, quale preferite dei creatori indipendenti e perché?
E dei marchi commerciali?
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

gidi_34

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #1 il: Aprile 23, 2015, 13:50:32 pm »
troppe domande in un solo topic, si rischia di finire peggio dell'altro...

cerco di darti qualche risposta su come la penso.

Il commerciale ha proprio nella sua natura il dover vendere grosse quantità e piacere a molti, quindi i suoi stilemi si indirizzeranno verso questa o quella tendenza.

Ci sono prodotti commerciali che hanno un grosso valore aggiunto e un grosso valore intrinseco.

gli indipendenti dal canto loro sono una nicchia, come una pagani rispetto ad una ferrari...

Al momento non conosco indipendenti con prezzi umani, quindi per forza di cose sono lontani da tutta quella gente comune che può spendere cifre anche importanti su un segnatempo.

Tutto questo si tramuta in una estremizzazione della loro nicchia di mercato.

Ovvio che per l'appassionato puro l'orologiaio indipendente mantiene ancora un po del suo fascino che distingueva tutto il comparto orologeria fino a 30/40 anni fa.

Spesso però il solo studiare senza possedere fa allontanare o affievolire una passione o un semplice interesse verso la materia orologeria.

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #2 il: Aprile 23, 2015, 14:04:08 pm »
Seguo con molta curiosità perchè più volte davanti ad un acquisto mi sono fatto la domanda...prendere un orologio "industriale" o uno "artigianale". Passatemi i termini...
Sempre al massimo.

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #3 il: Aprile 23, 2015, 14:09:27 pm »
Il commerciale ha proprio nella sua natura il dover vendere grosse quantità e piacere a molti, quindi i suoi stilemi si indirizzeranno verso questa o quella tendenza.

Che vuol dire piacere a molti? Come si può affermare ciò?
Il piacere è forse ragionato o programmato?
Forse si, forse è proprio a causa di tutto quel contorno di cui parlo?
Ridondanza...

Spesso però il solo studiare senza possedere fa allontanare o affievolire una passione o un semplice interesse verso la materia orologeria.

Non so, forse spesso ma non sempre.
La passione per l'orologeria non passa per forza e non implica il possesso dell'oggetto.
Sono due discorsi molto diversi.
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

cicci

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Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #4 il: Aprile 23, 2015, 14:27:22 pm »

La passione per l'orologeria non passa per forza e non implica il possesso dell'oggetto.
Sono due discorsi molto diversi.

Anzi secondo la mia opinione non passa affatto per forza dal possesso, ma da una base minima di cultura storica e quel piccolo spirito alla "Indiana Jones" (almeno io la vedo così.... ::) ) per la ricerca di pezzi particolari che siano segnatempo, strumenti, tecniche di lavorazione e così via... 8)

Cicci
 ;)
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #5 il: Aprile 23, 2015, 14:28:40 pm »

La passione per l'orologeria non passa per forza e non implica il possesso dell'oggetto.
Sono due discorsi molto diversi.

Anzi secondo la mia opinione non passa affatto per forza dal possesso, ma da una base minima di cultura storica e quel piccolo spirito alla "Indiana Jones" (almeno io la vedo così.... ::) ) per la ricerca di pezzi particolari che siano segnatempo, strumenti, tecniche di lavorazione e così via... 8)

Cicci
 ;)

Non volevo essere proprio talebano :)
Comu lu nonnu!
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Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #6 il: Aprile 23, 2015, 14:30:36 pm »
Al momento non conosco indipendenti con prezzi umani...
Il forum serve anche a questo:
SPEAKE MARIN

Resilience 38mm Euro 10.800




Serpent calendar 38mm Euro 9.300



GUSTAFSSON & SJOGREN

Midnight Sun 45mm Euro 17.000



GERBER PAUL

Model 42 Pilot 42mm Euro 3.950




FRANK JUTZI

Squelette 36mm Euro 2.100



NIENABER

Retro 2 Euro 5.500




PITA

Oceana 5000 43mm Euro 4.975



VAN DER KLAAUW

Planetarium 40mm Euro 18.375




Real Moon Joure 40Y L.E. 40 orologi Euro 19.940



Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #7 il: Aprile 23, 2015, 14:33:11 pm »
Io per il momento, in questa fase della mia passione, sto comprando orologi che mi piacciono, che non solo incontrano il mio gusto, ma che abbiano caratteristiche che io cerco, del marchio non mi importa nulla, guardo l'orologio e cosa posso ottenere con una spesa per me accettabile a livello di soddisfazione dell'oggetto che andrò ad indossare.
Per me l'indossabilità è la cosa più importante, poi guardo a tutto il resto che deve soddisfare il mio intendere la qualità e il pregio, il mio interesse e la mia curiosità,  e perchè no, cosa che sto apprezzando ultimamente, la rarità...
Ma tutto parte da un orologio che a me sta bene e me lo vedo bene al polso, in questo, chiamiamolo mio limite, non prescindo ed ho dei canoni ben precisi che vanno dalla forma alle misure, anche se così facendo potrei escludere alcuni pezzi strepitosi.
Per quanto riguarda la mia risposta alla domanda di Antonio è che forse ancora non sono pronto ad apprezzare l'artigianalità pura di 5 o 10 pezzi fatti da orologiai indipendenti, non perché non li ammiri o non ne riconosca l'esclusività assoluta, ma semplicemente perchè secondo il mio modo di apprezzare la materia al momento trovo che ho ancora delle scelte da fare, e di orologi che mi piacciono in commercio ce ne sono davvero ancora tanti e troppi.
Ho ancora margini di crescita all'orizzonte, e può darsi che in un futuro non troppo lontano mi rivolga a qualche indipendente per un segnatempo, a quel punto potrebbe essere una svolta importante per lo sviluppo della mia cultura, non escludo nulla comunque.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #8 il: Aprile 23, 2015, 14:38:21 pm »
Al momento non conosco indipendenti con prezzi umani...
Il forum serve anche a questo:
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Resilience 38mm Euro 10.800




Serpent calendar 38mm Euro 9.300



GUSTAFSSON & SJOGREN

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Planetarium 40mm Euro 18.375




Real Moon Joure 40Y L.E. 40 orologi Euro 19.940



Grazie Gianluca, alcuni sono un balsamo per gli occhi, bellissimi ed anche accessibili.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #9 il: Aprile 23, 2015, 14:39:34 pm »
Cosa apprezzo di più degli indipendenti? Journe, senza dubbio, perché ha capacità e creatività tecnica ed estetica quasi irragiungibile per me oggi da chiunque. Poi De Bethune, MB&F., Urwerk, Gronefeld, Voutilainen, Dufour, Cristophe Claret, per citare le cose che più apprezzo. Poi c'è AP Renaud &Papi, proprietà di AP, vero, ma che si comporta quasi come una azienda indipendente che lavora per conto terzi.
Anche io non sopporto di spendere per marketing, visto che di quello non mi importa nulla. Anzi mi allontana dal prodotto.
Aggiungo anche che sorrido un po' amaramente quando leggo di persone che accettano i prezzi dei brand mondiali di moda, ma poi chiedono agli indipendenti di regalare i loro orologi...assurdo. Oppure altri che dicono: amo tanto quell'indipendente X, ma poi quando acquistano orologi vanno su due soliti pezzi, sempre queli.
Un ultima annotazione. Per me eslusività è anche numeri di produzione bassi, molto bassi. Altrimenti tutto si perde, tutte le qualità dei prodotti.
« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 14:44:32 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #10 il: Aprile 23, 2015, 14:40:54 pm »
Antonio, condivido pure gli spazi di quello che hai scritto, a cominciare dalla tua per me fondamentale distinzione tra passione per l'orologeria e passione per gli orologi. Le tue, ovviamente, sono domande retoriche, ossia di cui conosci(amo) le risposte.
Credo che di fondo ci sia un equivoco sostanziale tra ciò che "noi" sosteniamo, e ciò che "molti" confondono.
Ossia la definizione che diamo al concetto e al valore dell'esclusività.

Cos'è "esclusivo"? Tu hai ben illustrato ciò che intendi, e che io condivido in pieno. L'esclusività è peraltro nei numeri di produzione, se l'orologiaio indipendente fa 10 orologi/anno e non accetta più prenotazioni avendo ordini da soddisfare per i prossimi anni, e il marchio commerciale fa un milione di orologi/anno disponibili in pronta consegna negli angoli più reconditi e improbabili del mondo (come Canicattì in provincia di Agrigento  ;D) c'è poco da discutere.

Per molti, tuttavia, è esclusivo ciò che in tanti riconoscono ma "pochi" possono permettersi di acquistare, che in quanto ampiamente riconoscibile e desiderato diventa anche uno status symbol, ha buona domanda sul mercato del secondo polso e mantiene quindi un valore economico sostenuto anche e soprattutto grazie ad un marchio "forte" e ai suoi investimenti in marketing e pubblicità. Diventa esclusivo cioè non il prodotto in se, per come è fatto, per quanti ne fanno, ma il marchio che in quanto valore a se può essere apposto su qualsiasi cosa, anche la più economica e dozzinale, trasferendole magicamente questa percezione edulcorata di esclusività.
È ciò che accade in ogni settore della moda e del lusso griffato.

Quindi i due concetti di "esclusività" sono in antitesi, in quanto ciò che è esclusivo per come lo intendiamo "noi" non gode di quei pregi che sono importanti per chi intende l'esclusività in modo differente e per come ho cercato di spiegare. Con le conseguenze accessorie che ciò che è "esclusivo" nei fatti, e non nel marchio, e quindi fisiologicamente ignoto alle masse, è anche ciò che maggiormente si deprezza (spesso) nel mercato del secondo polso, la dove la domanda di questi oggetti si fa ancora più esigua.

Se vogliamo è la netta distinzione tra mercato di nicchia e mercato di massa.

Io credo che il motivo per il quale spesso sorgono distorsioni e/o equivoci su questi temi è perchè in tanti non riescono a slegare il valore pecuniario da quello "concettuale" e il pregio oggettivo da quello economico, per motivi che avevo già provato ad illustrare nell'altro 3D.

Il tutto puó essere sintetizzato dalle parole di quel singolare signore che volendo scambiare il suo royal oak con "un rolex qualsiasi" spiegava il motivo con le seguenti parole: "ho al polso dieci milioni di orologio che nessuno riconosce (e apprezza)..." ;D
« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 14:56:54 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

gidi_34

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #11 il: Aprile 23, 2015, 15:04:46 pm »
a parte un paio di elementi per altro molto brutti esteticamente quelli postati sono dai 12 ai 20 mila euro...forse abbiamo una concezione un po diversa del prezzo umano, ma non può essere diversamente visto il basso numero di copie che fanno.

domandina...che macchina avete?

perchè se avete le solite tedesche vi chiedo..come mai non comprate lexus o infinity?





« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 15:07:48 pm da gidi_34 »

S.M.

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Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #12 il: Aprile 23, 2015, 15:09:39 pm »
E' difficile risponderti Antonio.

Io non ho pregiudizi ne stereotipi anche perchè vedo sfarzo e voglia di stupire da ambo i lati (commerciale e indipendente), come vedo sobrietà e umiltà (questa volta molto meno da parte delle grandi case), quindi la mia scelta è dettata da altri parametri.

Finora le mie scelte sono andate tutte sul lato industriale-commerciale (anche se su orologi abbastanza particolari e non delle produzioni attuali), più che altro però perchè i pezzi degli indipendenti che piacciono a me costano un botto.... :-[

Ultimamente il nuovo perpetuo presentato da Journe mi sta facendo perdere il sonno ad esempio ::), come mi fa perdere il sonno ogni Richard Mille, ma per motivi diversi :-X
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #13 il: Aprile 23, 2015, 15:20:16 pm »
perchè se avete le solite tedesche vi chiedo..come mai non comprate lexus o infinity?
Sei sicuro che siano equiparabili in qualche modo alle tedesche?

gidi_34

Re:Orologeria indipendente o commerciale?
« Risposta #14 il: Aprile 23, 2015, 15:27:54 pm »
assolutamente si, anzi..non sono equiparabili, sono superiori.

Senza scomodare chissà che basta una sola parola

Hybrid

Tutto il resto è noia.

« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 15:29:41 pm da gidi_34 »