Orologico Forum 3.0

Tutta colpa di alanford

Teo

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #60 il: Luglio 01, 2015, 08:15:14 am »
Teo, riesci a darmi/darci qualche info riguardo alla modalità di acquisto?
Tasse, spese doganali o altro? Come hai gestito la cosa?

Allora io ho preso l'orologio da:
http://www.seiyajapan.com/
Arrivato in tre/quattro giorni al prezzo di 381 dollari al quale si aggiungono e pagate al corriere 63.5 euro di IVA e 5.5 euro di balzelli vari.
Con Seiya non ho avuto problemi di sorta accetta pagamenti solo via paypal.
Matteo

Teo

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #61 il: Luglio 01, 2015, 08:18:54 am »
Ciao Teo, dacci i resoconti dei dati cronometrici tra qualche tempo, e vedi se è sempre uguale oppure no :)

si si, sto aspettando perché prima lo lascio marciare un po' e poi vi dico bene.
Attualmente siamo a +30 secondi in circa 6 giorni, ma ho scoperto che se la notte lo poggi sulla corona di carica recupera secondi.
Non credo possiamo dire sia aggiustato su 5 posizioni  :o ;D
Ora provo a fare anche altri, chiamiamoli, esperimenti anche perché a me piace conoscere l'orologio sotto questo punto di vista.
Matteo

Manu

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #62 il: Luglio 01, 2015, 08:31:57 am »
cmq 30 sec in una sett...non è poi così male
e ha una certa regolarità

ho 4/5 seiko 5, decisamente inferiori a questo
e viaggiano tutti tra i +5/6 sec giorno e anche loro si comportano diversamente se la notte orizzontali o se perpendicolari



ciaca

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #63 il: Luglio 01, 2015, 11:15:51 am »
Il fatto che a corona in basso recuperi secondi credo sia del tutto normale, non é certo un difetto di regolazione.
Le verifiche empiriche della cronometria, quelle cioè basate sul quotidiano rilevamento dell'errore giornaliero, poco dicono di come è regolato l'orologio e permettono solo di misurare la costanza di marcia. Per verificare invece la regolazione, ossia gli scarti di marcia nelle varie posizioni che compensandosi a vicenda danno poi il risultato della cronometria nell'uso quotidiano, serve un crono comparatore.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Teo

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #64 il: Luglio 01, 2015, 11:29:05 am »
Il fatto che a corona in basso recuperi secondi credo sia del tutto normale, non é certo un difetto di regolazione.
Le verifiche empiriche della cronometria, quelle cioè basate sul quotidiano rilevamento dell'errore giornaliero, poco dicono di come è regolato l'orologio e permettono solo di misurare la costanza di marcia. Per verificare invece la regolazione, ossia gli scarti di marcia nelle varie posizioni che compensandosi a vicenda danno poi il risultato della cronometria nell'uso quotidiano, serve un crono comparatore.

Tutto vero,
ma attenzione che il crono comparatore sicuramente ti dirà su tutte le posizioni come l'orologio di comporta, ma, ovviamente, nulla sa dell'uso quotidiano che ognuno di noi ne fa.
Per cui un po' di analisi empirica da informazioni molto utili su come la media si comporrà sui nostri polsi.
Matteo

ciaca

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #65 il: Luglio 01, 2015, 11:51:25 am »
Certo, l'analisi empirica ci permette di verificare quanto la regolazione fatta al crono comparatore si adatta bene al proprio stile di vita perché se hai trovato un buon compromesso tra tutti gli errori in tutte le posizioni e stai sempre quadrante in alto per 20 ore al giorno era meglio che minimizzavi l'errore in questa posizione a scapito di quelle in altre posizioni poco usate (semplifico) :)
Io personalmente entro i 5 sec/die di errore medio, a patto che sia costante giorno per giorno, mi ritengo soddisfatto e non mi metterei a combattere con gli orologiai e ad armeggiare sull'orologio per recuperarne uno o due. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Teo

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #66 il: Luglio 01, 2015, 11:53:41 am »
Certo, l'analisi empirica ci permette di verificare quanto la regolazione fatta al crono comparatore si adatta bene al proprio stile di vita perché se hai trovato un buon compromesso tra tutti gli errori in tutte le posizioni e stai sempre quadrante in alto per 20 ore al giorno era meglio che minimizzavi l'errore in questa posizione a scapito di quelle in altre posizioni poco usate (semplifico) :)
Io personalmente entro i 5 sec/die di errore medio, a patto che sia costante giorno per giorno, mi ritengo soddisfatto e non mi metterei a combattere con gli orologiai e ad armeggiare sull'orologio per recuperarne uno o due. :)

perfettamente d'accordo.
E poi sinceramente, sarà una visione un po' troppo romantica e fuori luogo, ma conoscere come va l'orologio e poter, con i gesti quotidiani, influenzare il suo comportamento per farlo marciare bene è una cosa che mi piace molto.
Matteo

ciaca

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #67 il: Luglio 01, 2015, 12:05:32 pm »
Io penso che debba essere l'orologiaio con la sua regolazione ad adattare bene la marcia dell'orologio ai gesti quotidiani del suo utilizzatore, e non viceversa :)
però la prassi ci dice che mediamente e salvo casi estremi una buona regolazione eseguita sullo strumento si adatta bene all'utilizzatore medio, almeno questo é ciò che ho potuto sperimentare io con buona parte degli orologi che ho comprato nuovi e salvo rarissime eccezioni :)
ci sta poi che qualcuno non si ritenga soddisfatto e richieda una regolazione più fine di quella di fabbrica capace di adattarsi meglio al proprio stile di vita, anche se non so quanto poi si riesca effettivamente a farlo.
Bisognerebbe vivere con l'orologiaio dentro casa ;D

A tal proposito devo dire che oggi mediamente gli orologi che escono dalle fabbriche sono regolati molto bene, specie se si pensa al fatto che i volumi di produzione di questi oggetti hanno in molti casi raggiunto dimensioni enormi (si pensi solo a Rolex, Seiko e Omega).
Il che ci dice che le case hanno messo in piedi sistemi di regolazione in serie piuttosto efficaci :)
« Ultima modifica: Luglio 01, 2015, 12:10:23 pm da ciaca »
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Teo

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #68 il: Luglio 01, 2015, 12:23:36 pm »
Io penso che debba essere l'orologiaio con la sua regolazione ad adattare bene la marcia dell'orologio ai gesti quotidiani del suo utilizzatore, e non viceversa :)
però la prassi ci dice che mediamente e salvo casi estremi una buona regolazione eseguita sullo strumento si adatta bene all'utilizzatore medio, almeno questo é ciò che ho potuto sperimentare io con buona parte degli orologi che ho comprato nuovi e salvo rarissime eccezioni :)
ci sta poi che qualcuno non si ritenga soddisfatto e richieda una regolazione più fine di quella di fabbrica capace di adattarsi meglio al proprio stile di vita, anche se non so quanto poi si riesca effettivamente a farlo.
Bisognerebbe vivere con l'orologiaio dentro casa ;D

A tal proposito devo dire che oggi mediamente gli orologi che escono dalle fabbriche sono regolati molto bene, specie se si pensa al fatto che i volumi di produzione di questi oggetti hanno in molti casi raggiunto dimensioni enormi (si pensi solo a Rolex, Seiko e Omega).
Il che ci dice che le case hanno messo in piedi sistemi di regolazione in serie piuttosto efficaci :)

Beh si gli orologi che escono dalle case sono mediamente precisi.
Il dato interessante è che si ottengono prestazioni notevoli anche con calibri che di solito vengono considerati di bassa lega.
D'altra parte già UN ci ha dimostrato cosa si possa ottenere con tali calibri se regolati bene, il passo in più, come dici te, è stato fatto anche sulle produzioni di massa.
Matteo

ciaca

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #69 il: Luglio 01, 2015, 12:30:05 pm »
É il motivo per il quale continuo a considerare la cronometria un fattore non discriminante del pregio in alta orologeria (lo era una volta e ha smesso di esserlo da oltre mezzo secolo, ossia da quando spirali e bilancieri in lega amagnetica e refrattaria hanno di fatto risolto il 99% dei problemi inerenti la precisione e costanza di marcia degli orologi) al punto che qualunque calibro, anche il più dozzinale, con un minimo sindacale di cura può avere prestazioni di tutto rispetto.
So che in questo Marco non sarà d'accordo, ma la pratica dice proprio questo :)
Se qualunque Rolex o Eta possono avere le medesime prestazioni cronometriche di orologi di fascia più alta evidentemente il discriminante non possono più essere quelle prestazioni, ancor meno se le eventuali differenze ricadono nel campo dell'intangibile perché non apprezzabili nell'uso quotidiano .

P.s. non solo UN ma tutte le aziende che dagli anni 80 hanno iniziato a fare largo uso di movimenti economici seppur precisi anche in orologi di fascia "alta".
precisi, appunto, ma di scarso pregio.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2015, 12:32:24 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #70 il: Luglio 01, 2015, 13:37:13 pm »
É il motivo per il quale continuo a considerare la cronometria un fattore non discriminante del pregio in alta orologeria (lo era una volta e ha smesso di esserlo da oltre mezzo secolo, ossia da quando spirali e bilancieri in lega amagnetica e refrattaria hanno di fatto risolto il 99% dei problemi inerenti la precisione e costanza di marcia degli orologi) al punto che qualunque calibro, anche il più dozzinale, con un minimo sindacale di cura può avere prestazioni di tutto rispetto.
So che in questo Marco non sarà d'accordo, ma la pratica dice proprio questo :)
Se qualunque Rolex o Eta possono avere le medesime prestazioni cronometriche di orologi di fascia più alta evidentemente il discriminante non possono più essere quelle prestazioni, ancor meno se le eventuali differenze ricadono nel campo dell'intangibile perché non apprezzabili nell'uso quotidiano .

P.s. non solo UN ma tutte le aziende che dagli anni 80 hanno iniziato a fare largo uso di movimenti economici seppur precisi anche in orologi di fascia "alta".
precisi, appunto, ma di scarso pregio.
Su questo non siamo d'accordo perché probabilmente non ti sei mai accorto che tra gli orlogi le differenze di costanza di funzionamento sono notevoli . Non credo sia un fatto solo o tanto di regolazione. Ma anche se ci limitassimo solo agli orologi del massimo livello non ce ne sono due che si comportano allo stesso. Quindi l'affermazione per cui un Rolex ed un Omega avrebbero per esempio le stese prestazioni di un Journe o un Lange è semplicemente non vera, e me la spiego solo con una per me colpevole assenza di attenzione e su questo aspetto. Aspetto che continua ad essere rilevante sui solo tempo, ancora di più sui complicati che complicano molto il conseguimento dell'obiettivo della regolarità di marcia. E capire quanto le diverse soluzioni adottate o non adottate influenzano i risultati cronometrici è uno degli aspetti più significativi ma anche più affascinanti della materia. Quindi non tenerne conto significa perdersi molto . I grandi orologiai giustamente invece sono molto molto attenti alla questione.
Considero per esempio la questione cronometrica sugli orologi meccanici molto molto molto molto più rilevanti per l'orologeria della questione "subacquea" di cui ammetto non mi frega nulla.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2015, 14:59:58 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #71 il: Luglio 01, 2015, 14:02:37 pm »
Se non me ne sono accorto, forse, é perché non sono poi così rilevanti e tangibili nell'uso pratico degli orologi?! :)
Se un 116710 prende un secondo al giorno, un 116610 ne prende due, un eta e un unitas ne prendono 5, e tutti e 4 con una costanza assoluta senza che ci sia un solo giorno in cui tale misura diverga, cosa devo dedurre?! E in che modo le eventuali differenze, qualora anche rilevabili, seppur intangibili nell'uso dell'orologio, sarebbero significative più di un requisito come l'impermeabilità che ha effetti ben più tangibili nell'uso quotidiano di questi oggetti e sulla quale a ben guardare le case investono fin troppo poco?
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #72 il: Luglio 01, 2015, 15:03:11 pm »
Se non me ne sono accorto, forse, é perché non sono poi così rilevanti e tangibili nell'uso pratico degli orologi?! :)
Se un 116710 prende un secondo al giorno, un 116610 ne prende due, un eta e un unitas ne prendono 5, e tutti e 4 con una costanza assoluta senza che ci sia un solo giorno in cui tale misura diverga, cosa devo dedurre?! E in che modo le eventuali differenze, qualora anche rilevabili, seppur intangibili nell'uso dell'orologio, sarebbero significative più di un requisito come l'impermeabilità che ha effetti ben più tangibili nell'uso quotidiano di questi oggetti e sulla quale a ben guardare le case investono fin troppo poco?
A parte che stavo discutendo di regolarità di funzionamento non di scarto giornaliero (ulteriore dimostrazione che su questa materia amico mio non "ci cogli") se per te il comportamento cronometrico di tutti i calibri è uguale, per cui per te un secondo è come cinque, allora mi spiego tutto. Il problema dell'impermeabilità forse te lo sei perso ma è stato risolto almeno 60 anni fa....e non mi importa di andare a visitare i fondali degli oceani con costosi orologi meccanici....
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

gidi_34

Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #73 il: Luglio 01, 2015, 15:08:16 pm »
concordo in tutto con mblet

Re:Tutta colpa di alanford
« Risposta #74 il: Luglio 01, 2015, 15:23:56 pm »
Io sto a metà(e non è per non far torto ad uno dei 2!) tra ciaca e mbelt, nel senso che la cronometria ha la sua importanza, ma è anche vero che spesso ad oggi troviamo orologi relativamente economici che hanno, se regolati a mestiere, un'ottima cronometria. Quindi importante si, ma con riserva. Quello che invece trovo interessante è l'ottenere il meglio dai propri segnatempo, questa io la trovo una pratica costruttiva(per me) ed appagante.
Non sopporto anche su orologi economici una regolazione, con conseguente cronometria approssimativa e scadente e le mani finisco per mettercele quasi sempre per dargli quel qualcosa in più che mi soddisfi a sufficienza quando lo indosso. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-