Orologico Forum 3.0

Patek 5370

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Re:Patek 5370
« Risposta #135 il: Agosto 27, 2015, 21:43:36 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Io comprai un Calatrava 5127 a 10.300€ nel 2010. Oggi lo stesso orologio stà più o meno a 21.000€.

L'hai mai visto? hai mai mosso la corona? Analizzato le finiture?
Era un orologio ancora al limite dell' "accettabile" a 10k. Al doppio è semplicemente ridicolo.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 21:47:13 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #136 il: Agosto 27, 2015, 21:45:38 pm »
Io non voglio intendere il vorrei ma non posso ma, visto visto che posso mi permetto di schifare quello che vogliono tutti così mi da un tono.

Voi avrete un senso del gusto molto più sviluppato del mio ma per me, per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo. ( dico Journe tanto per fare un esempio perché qualche tempo fa ho visto il crono in alluminio da Hausmann e pensavo fosse uno scherzo ).



        

ALAN FORD

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Re:Patek 5370
« Risposta #137 il: Agosto 27, 2015, 21:48:18 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?

S.M.

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Re:Patek 5370
« Risposta #138 il: Agosto 27, 2015, 21:51:10 pm »
Io non voglio intendere il vorrei ma non posso ma, visto visto che posso mi permetto di schifare quello che vogliono tutti così mi da un tono.

Voi avrete un senso del gusto molto più sviluppato del mio ma per me, per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo. ( dico Journe tanto per fare un esempio perché qualche tempo fa ho visto il crono in alluminio da Hausmann e pensavo fosse uno scherzo ).
Mi spiace ma a oltre 200K io pretendo di più di un orologio semplicemente "bello". E' troppo superficiale come giustificazione.
Se mi dicevi il ripetizione tourbillon 3939 a 300k ti rispondevo che era bello e che meritava (pur non potendomelo permettere), ma questo rattrappante è impossibile giudicare trascendendo dal prezzo.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #139 il: Agosto 27, 2015, 21:51:39 pm »
Citazione
per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo.
I gusti sono insindacabili e a me potrebbero anche piacere i pantaloni di pelle rosa con le tasche a pois, che rimangono ridicoli al di la del fatto che a me possano piacere.
oggettivamente quell'orologio con i suoi 41mm é una caricatura grottesca di un orologio d'altri tempi (e d'altra eleganza), che se non avesse quel marchio sul quadrante verrebbe "ammazzato" al pari di come vengono ammazzate simili orologi di altri marchi.
Il prezzo non é neanche discutibile, se entriamo nel campo del lusso per fare a gara a chi ce l'ha più lungo, punto di osservazione dal quale stiamo discutendo la "percezione del marchio" da parte di compratori poco attenti alla qualità, si giustifica qualunque esagerazione.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 21:54:45 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:Patek 5370
« Risposta #140 il: Agosto 27, 2015, 21:54:38 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Se a Stern gli interessa solo il profitto, stà facendo un'ottimo lavoro, non ci sono dubbi.
Scommetto che suo nonno la pensava diversamente. Punti di vista.


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Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #141 il: Agosto 27, 2015, 21:59:11 pm »
Ma mo so diventati troppi pure 41 mm per un crono??
Boh
        

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Re:Patek 5370
« Risposta #142 il: Agosto 27, 2015, 22:02:27 pm »
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).
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ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #143 il: Agosto 27, 2015, 22:27:32 pm »
Ma mo so diventati troppi pure 41 mm per un crono??
Boh

Per uno speedamaster no, per un orologio che in altri tempi era un classico elegante da 34mm, e ne mantiene gli stilemi, forse si.
Se non distinguiamo e facciamo di tutti i cronografi un'unica grande insalata, mettendoci dentro capre e cavoli, finiamo per parlare di niente.
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Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #144 il: Agosto 27, 2015, 22:29:36 pm »
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).

Che 250 sono troppi siamo tutti d'accordo ma 20 k€ non bastano nemmeno per un Paul Picot in platino rattrappante su!!
        

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #145 il: Agosto 27, 2015, 23:26:09 pm »
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).

Che 250 sono troppi siamo tutti d'accordo ma 20 k€ non bastano nemmeno per un Paul Picot in platino rattrappante su!!
Un orologio come quello potrei pagarlo come listino al massimo un 100k. E ti assicuro che per un crono rattrapante in platino è già un prezzo che tiene conto del blasone. Anche perché un Double-Split che come calibro è molto di più lo porti via con meno. Quindi io non dico 20k, ma dico 100 e sono tanti. Ma 250 sono tragicomici, un orologio a quel prezzo e con i numeri di produzione soliti di Patek non reggerà mai. Mi dispiace per Errol ma qui di radical chic non c'è nulla forse c'è la passione e la competenza di valutare gli orologi oltre il marchio, capacità che forse non tutti hanno e che andrebbe rispettata. Per me 41 mm per questo orologio sono ancora accettabili, il quadrante è bello....ma a 250 dico che tanto furbo chi lo compra non è.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 23:41:19 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #146 il: Agosto 27, 2015, 23:39:50 pm »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Patek 5370
« Risposta #147 il: Agosto 28, 2015, 00:30:13 am »
Non disdegno affatto i discorsi di Alessandro ed Errol, si Patek è Patek. Rappresenta ancora molto, moltissimo direi. Mi sembra però un po' esagerato assegnarle un primato a priori, basato sulla percezione degli "altri". Lungi da me schifare un marchio così importante, però su certe referenze proprio non ci siamo

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #148 il: Agosto 28, 2015, 08:10:51 am »
Guardiamo ai fatti: delle case strutturate l'unico esempio di rafforzamento dell'immagine del brand negli ultimi anni é quello di L&S che in poco tempo ha saputo crearsi un'immagine di qualità ed eccellenza capace di fare concorrenza, anche tra chi poco sa e capisce di come sono fatti gli orologi, ai principali brand dell'alta orologeria, Patek in primis.
E guarda caso l'han fatto proprio limitando la produzione al minimo indispensabile.
RICHEMONT ha investito tanto e bene, su orologiai più che in marchette, sulla qualità e l'esclusività degli orologi più che sul fumo di contorno, andando a coprire proprio quella nicchia che per prima Patek aveva abbandonato dopo averla presidiata per tanto tempo.

Il rimprovero a Patek delle sue strategie discutibili, per altro, non viene solo dai fora e da pochi impallinati come "noi", ricordo tempo fa una lettera aperta di John Mayers (grande acquirente, non dico collezionista che é altra cosa, di orologi nonché stella del pop-rock americano) che rimproverava alla casa proprio i numeri troppo alti di prodotto, specie le presunte serie limitate, e in definitiva la scarsa attenzione verso i "collezionisti".
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Re:Patek 5370
« Risposta #149 il: Agosto 28, 2015, 09:00:38 am »
Guardiamo ai fatti: delle case strutturate l'unico esempio di rafforzamento dell'immagine del brand negli ultimi anni é quello di L&S che in poco tempo ha saputo crearsi un'immagine di qualità ed eccellenza capace di fare concorrenza, anche tra chi poco sa e capisce di come sono fatti gli orologi, ai principali brand dell'alta orologeria, Patek in primis.
E guarda caso l'han fatto proprio limitando la produzione al minimo indispensabile.
RICHEMONT ha investito tanto e bene, su orologiai più che in marchette, sulla qualità e l'esclusività degli orologi più che sul fumo di contorno, andando a coprire proprio quella nicchia che per prima Patek aveva abbandonato dopo averla presidiata per tanto tempo.

Il rimprovero a Patek delle sue strategie discutibili, per altro, non viene solo dai fora e da pochi impallinati come "noi", ricordo tempo fa una lettera aperta di John Mayers (grande acquirente, non dico collezionista che é altra cosa, di orologi nonché stella del pop-rock americano) che rimproverava alla casa proprio i numeri troppo alti di prodotto, specie le presunte serie limitate, e in definitiva la scarsa attenzione verso i "collezionisti".
A me questo sembra un discorso limitato e limitante.
Da un lato Patek deve accontentare le richieste di acquirenti con numeri elevati.
Dall'altro dovrebbe limitare quei numeri per salvaguardare i collezionisti che di quel Marchio hanno decretato la fortuna.
A me sembra che la politica della Casa rappresenti un giusto mezzo tra le due esigenze.
D'altro canto, se guardiamo ad es. Audemars e Vacheron, cosa stanno facendo di diverso?
AP sta ancora seduta tutt'attorno al concetto di Royal Oak e Vacheron solo ultimamente ha avuto un bellissimo risveglio con le nuove produzioni ed i nuovi complicati.
A me queste continue accuse a Patek sembrano eccessive e fuori luogo.
Poi gli Stern fanno utili?Fanno benissimo e la fortuna loro è che non devono rispondere nè ad azionisti nè a consigli di amministrazione.
Li spendono a loro modo?
E a chi dovrebbero rendere conto di come spendono i loro soldi? A noi forse?
Il mercato premia le loro scelte non c'è dubbio.
Ed accontenta anche i collezionisti.