Orologico Forum 3.0

Patek 5370

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Re:Patek 5370
« Risposta #150 il: Agosto 28, 2015, 09:13:05 am »
Mauro, il tuo pensiero è corretto. Rappresenta una situazione statica però. Se analizzi la dinamica e l'evolversi delle situazioni puoi constatare anche tu che chi vuole stare nell'olimpo, anzi dell'olimpo ne vuole essere il re, deve lasciare più spazio a certe caratteristiche intrinseche e di prodotto che ne decretino la sua massima esclusività. Nautilus a parte, bravi a farselo pagare ......sugli altri pezzi occorre più attenzione

Re:Patek 5370
« Risposta #151 il: Agosto 28, 2015, 09:14:15 am »
I 10.000 utenti Patek a fronte dei 10 "impallinati" come li chiama Alessandro, io li vedo come quella maggior parte che apprezza Rolex(a un livello economico più alto) per gli stessi motivi, motivi che io detesto e che ad oggi non ritengo sufficienti o pienamente soddisfacenti per l'acquisto di un orologio, ossia quelli del blasone, della riconoscibilità, dell'ostentazione e della rivendibilità certa.
Un Patek può piacere? Certo che può, ma il vero appassionato apprezza Patek(o meglio alcuni orologi del marchio) nella stessa misura in cui apprezza altri orologi, e se Patek fa delle cose improponibili a prezzi improponibili, bisogna che abbia la lucidità e l'obiettività di pensarlo e dichiararlo.
I discorsi Patek è Patek o Rolex è Rolex lasciamoli ad altri ve prego... :-\
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

erm2833

Re:Patek 5370
« Risposta #152 il: Agosto 28, 2015, 09:20:41 am »
Partendo da un orologio siamo finiti a giudicare un marchio,cosa che accade piuttosto spesso,direi troppo.
La mia filosofia e' quella di giudicare senza rener conto dei nomi,le mie analisi le faccio sul pezzo in quanto tale.
Quindi uno sdoppiante prodotto industrialmente,se complessivamente mi piace,posso quotarlo 25k,non di piu' ed indipendentemente dalla marca.
Perche' se un dato orologio lo produce Patek o Pincopallo il prodotto rimane quello.

PESSOA67

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Re:Patek 5370
« Risposta #153 il: Agosto 28, 2015, 09:24:46 am »
Marco: le Ferrari degli ultimi 10 anni sono bellisisme, negli ultimi 15 anni, diciamo dal 360 in poi sono migliorate tantissimo dalle precedenti.
Ma credo sia normale avere ogni tot di anni un salto diciamo epocale, in questo caso in meglio.
Ma tra la 488 la 599 l'Italia etc quante ne verranno ricordate tra 50 anni?
Quale potrà assurgere ad icona più dei Testarossa-BB-Dino? La Enzo, forse.
Allora in questa ottica io ci vedo un parallelo ad es con PP.
Sui numeri io sono in accordo con Alessandro, ad oggi premia la quantità, con un malaugurato calo della qualità, premia dal lato aziendale: si sono aperti mercati inimmaginabili per le vendite negli anni 80-90-00, loro come tutti gli altri ci si sono buttati.
Quante Ferrari vendono in Europa e quante Nel Far East-America? Noi non siamo un mercato di riferimento per i grandi numeri.
Sono in accordo ovviamente con Gianluca, a me il PP postato piace molto, tra questo e il 130 prenderei il 130? Certo.
Per ultimo, gli investimenti: davvero siamo sicuri che un Lange tra 30 anni sarà sulla breccia? Cosa è accaduto a Blancplain?
« Ultima modifica: Agosto 28, 2015, 09:33:01 am da PESSOA67 »

ALAN FORD

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Re:Patek 5370
« Risposta #154 il: Agosto 28, 2015, 09:28:39 am »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?
« Ultima modifica: Agosto 28, 2015, 09:30:59 am da alanford »

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #155 il: Agosto 28, 2015, 09:29:38 am »
Citazione
A me questo sembra un discorso limitato e limitante.
Da un lato Patek deve accontentare le richieste di acquirenti con numeri elevati.
Dall'altro dovrebbe limitare quei numeri per salvaguardare i collezionisti che di quel Marchio hanno decretato la fortuna.
A me sembra che la politica della Casa rappresenti un giusto mezzo tra le due esigenze.
D'altro canto, se guardiamo ad es. Audemars e Vacheron, cosa stanno facendo di diverso?
Tu continui a parlare di "mercato:" senza però specificare quale, di quali acquirenti, mentre altri continuano a fare un discorso di percezione del brand, anche questa legata a quale mercato, e altri ancora mostrano perplessità sulla tenuta della strategia nel lungo periodo. Senza contare la qualità del prodotto scaduta enormemente che dovrebbe interessare a molti ma a conti fatti sembra interessare a pochi. Troppi discorsi troppo diversi da fare nello stesso topic, uno parla di pere e l'altro risponde di mele.

Patek ha aumentato si il suo mercato, già a partire dagli anni 80 e soprattutto nei 90, grazie a strategie volte ad attrarre acquirenti interessati alla tenuta del valore, alla vendita di rimbalzo a breve termine, alla piccola speculazione e ad altre dinamiche commerciali sul secondo polso che proprio negli anni 80 sono nate e nei 90 si sono consolidate e hanno attratto un'intera nuova generazione di utenti per tutto il settore. Ma tutto questo ha inevitabilmente i suoi effetti negativi sulla "percezione del marchio" e su quella clientela che non compra con queste motivazioni.

Di contro chi ha "investito" in Patek negli 80 e ha già capito che salvo rare eccezioni é una chimera, non ha più alcuna motivazione a perseverare. Sono tutti clienti volatili e irrimediabilmente persi.
Aumentano i bottegai, diminuiscono i conoisseurs e gli ultrà ricchi desiderosi di status, visto che oggi fa più status un Richard Mille di un qualunque Patek (per esempio).

Sicuramente la strategia ha portato utili, ma in un'ottica di lungo periodo a molti appare perdente, depaupera il prestigio e la percezione del marchio perché depaupera il target della propria clientela e la qualità del prodotto venduto.

Ap e VC per dinamiche differenti la stessa cosa è anzi peggio, ma non vedo cosa c'entrino in una discussione che verte su PP. Mal comune mezzo gaudio?!

P.s: Ale, ti rendi conto da solo che paragonare settori merceologici totalmente diversi non ha alcun senso?!
« Ultima modifica: Agosto 28, 2015, 09:39:01 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Patek 5370
« Risposta #156 il: Agosto 28, 2015, 09:59:21 am »
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

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guagua72

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Re:Patek 5370
« Risposta #157 il: Agosto 28, 2015, 10:01:47 am »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?

Ma di cosa stiamo parlando? Le tue descrizioni non fanno altro che confermare quanto detto. Stante la tua quarantennale esperienza di imprenditore stai semplicemente dicendo che la fuffa vale più della sostanza, e su questo non ci piove, altrimenti cosa ci farebbero i pubblicitari ed esperti di marketing. Oltre a ciò, senza fare del disfattismo, senza prendere posizioni manichee, senza volere alterare alcun equilibrio, possiamo certamente affermare che Patek sia ancora un prodotto da "signori", ma che abbia in se le caratteristiche incontrastate del plus che appaga sia il magnate che il collezionista ce ne passa. Inoltre carissimo, come sono certo che in ogni collezione un Patek ci stia bene( ma non uno qualsiasi sia ben inteso)  non sono così certo che esista la figura del signorotto da te descritta che entri da Haussmann. Il Signor Veronesi di Bologna, che forse qualcuno conosce, da qualche decennio concessionario Patek , persona molto semplice, ce ne potrebbe dire delle belle sull'evoluzione del marchio.

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Re:Patek 5370
« Risposta #158 il: Agosto 28, 2015, 10:03:13 am »
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..
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S.M.

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Re:Patek 5370
« Risposta #159 il: Agosto 28, 2015, 10:36:55 am »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?
Praticamente stai dicendo la stessa cosa che dico io da pagine .....

Se ti domandano come è qualitativamente Tecnoarm o FAAC, tu da esperto cosa rispondi?
Nella norma, prodotti comuni, benché hanno un indubbio appeal sul consumatore comune e successo nelle vendite.

Ecco, Patek è la stessa cosa agli occhi degli appassionati attenti ed informati. Solo che in questo caso c'è l'aggravante che l'allarme costerebbe almeno il doppio o triplo degli altri.....

E cosa penseresti se in una rivendita di materiale elettrico illustrassero l'allarme Lince, poi il Logisty, poi xxxxxx ed alla fine il commesso dicesse: "poi se vuole il massimo, abbiamo Tecnoalarm al triplo del prezzo...."?
« Ultima modifica: Agosto 28, 2015, 10:51:30 am da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

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Re:Patek 5370
« Risposta #160 il: Agosto 28, 2015, 10:46:38 am »
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?

Ma di cosa stiamo parlando? Le tue descrizioni non fanno altro che confermare quanto detto. Stante la tua quarantennale esperienza di imprenditore stai semplicemente dicendo che la fuffa vale più della sostanza, e su questo non ci piove, altrimenti cosa ci farebbero i pubblicitari ed esperti di marketing. Oltre a ciò, senza fare del disfattismo, senza prendere posizioni manichee, senza volere alterare alcun equilibrio, possiamo certamente affermare che Patek sia ancora un prodotto da "signori", ma che abbia in se le caratteristiche incontrastate del plus che appaga sia il magnate che il collezionista ce ne passa. Inoltre carissimo, come sono certo che in ogni collezione un Patek ci stia bene( ma non uno qualsiasi sia ben inteso)  non sono così certo che esista la figura del signorotto da te descritta che entri da Haussmann. Il Signor Veronesi di Bologna, che forse qualcuno conosce, da qualche decennio concessionario Patek , persona molto semplice, ce ne potrebbe dire delle belle sull'evoluzione del marchio.

Forse anche Haussmann da qualche centinaio d'anni concessionario del marchio potrebbe dire la sua, io lo bazzico da una quarantina.
E comunque la mia tesi e quanto di più semplice possa esistere, da una parte ci sono gli esperti che guardano con il lentino gli anglage e capiscono che la qualità èoggettivamente calata, dall'altra ci sono le nuove generazioni ed i nuovi ricchi che gli orologi li guardano da fuori e per quello che c'è scritto sul quadrante , guardano i nuovi anglage e li trovano spaziali perché così il commesso glieli descrive.
Ecco Patek ha scelto i secondi, se ha torto o ragione lo sapremo tra 50 o 100 anni, io credo abbiano ragione perché i tempi stanno cambiando e ci si adatta a tutto compreso il buco nell'ozono di cui non si parla più! ;D

Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #161 il: Agosto 28, 2015, 10:50:03 am »
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D
        

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Re:Patek 5370
« Risposta #162 il: Agosto 28, 2015, 10:53:54 am »
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D

Dei Breguet (che io e te tanto amiamo..) ma anabolizzati...
« Ultima modifica: Agosto 28, 2015, 10:58:58 am da PESSOA67 »

Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #163 il: Agosto 28, 2015, 11:00:50 am »
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D

Dei Breguet (che io e te tanto amiamo..) ma anabolizzati...


io un Breguet che non mi piace ancora devo vederlo
        

Re:Patek 5370
« Risposta #164 il: Agosto 28, 2015, 11:28:59 am »
basta chiedere... ;D