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Ed intanto gli aerei continuano a cadere....

ciaca

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #30 il: Novembre 04, 2015, 20:48:23 pm »
Come ebbi già modo di dirti per ribattere alle colossali idiozie che semini qua e la in modo quasi casuale non serve alcuna competenza, basta il minimo sindacale di buon senso di una persona mediamente istruita. :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #31 il: Novembre 04, 2015, 20:52:11 pm »
Colossali idiozie ....mamma mia ! Sei spietato !! :'( :'( :'(

Per non esserci mai visti e conosciuti nemmeno da lontano spari sentenze che a volte potrebbero risultare almeno fastidiose , no ?! :)

Grazie a te per essere qui e salvarci da noi stessi con la tua media sindacale sapienza ... 8)

mbelt

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #32 il: Novembre 04, 2015, 20:52:17 pm »
Non sono d'accordo con quasi nulla di quello che ho letto, ma tant'è.
Rilevo solo che la macchina non era in crociera, tutti i dati disponibili pubblicamente la danno in salita.
Sono passati pochi giorni e i registratori sono in analisi, prima di scrivere minchiate come i giornalisti gli organi di investigazioni (multi nazionali) giustamente ci pensano 3 volte e la sicurezza richiede analisi fatte con calma. Sembrerà strano ma per definire la sorte di 200 persone possono volerci più di 24  ore. Se vi leggete i report dell'ntsb troverete indagini durate anni, senza complotti alieni ma semplicemente perché è una materia complessa.
Chiudo dicendo a chi dice che gli aerei non si spaccano in volo da soli: di solito è vero ma è capitato. Addirittura molti giornali idioti hanno riportato l'analogia col volo JAL. Aveva subito un tail strike ed era stato aggiustato con procedure non completamente aderenti allo standard richiesto. Dopo 7 anni si è frantumato in volo. Bene, questa macchina ha subito lo stesso danno in passato picchiando duro per un problema di avionica, ed anche questo è stato riparato proprio nella sezione di coda, sul limitare della sezione in pressione. E una decompressione esplosiva non lascia il tempo di fare la chiamata in radio.
Prima di complotti e terroristi lascerei lavorare gli specialisti, molto meno fascino ma più razionalità.
Infatti una delle stranezze di questi incidenti è che le autorità forniscono troppo in fretta spiegazioni improbabili, il pilota suicida su cui era uscito di tutto, il cedimento strutturale evento praticamente inesistente....che una grande compagnia ripari male gli aerei fino al cedimento strutturale è una follia da ipotizzare . Poi anche fosse rimarrebbe il mistero degli altri incidenti , comunque. Non sono io a fare ipotesi precoci ma le autorità, e sono le più improbabili. L'aereo era in salita? Ok, ma a che quota? Da tutto quello che si legge era ad alta quota, quindi il fatto che fosse quasi a quot di crociera o a quota di crociera non cambia nulla ai fini dell'incidente. Se c'è un problema, a meno che non sia il fantomatico ed improbabilissimo cedimento strutturale vi è tutto il tempo per atterrare. Allora cosa è successo a questo ennesimo aereo sfortunato?
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #33 il: Novembre 04, 2015, 20:55:04 pm »
Come dicevo sopra ci saranno indagine approfondite immagino e sapremo fra mesi /anni forse la causa .

Forse Ciaca pero' la ha gia intuita , avendo una media istruzione ... o magari è un ispettore della NTSB in incognito qui ?? :o 8) 8)

ciaca

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #34 il: Novembre 04, 2015, 20:55:16 pm »
Anche questo è vero, per esempio la conclusione definitova dell'indagine sul volo sopra i cieli ucraini è arrivata a meno di un anno dall'evento, una tempistica certamente non allineata alla media già citata di diversi anni.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #35 il: Novembre 04, 2015, 21:00:01 pm »
ComunqUe la vedo dura a due giorni di distanza anche solo sparare ipotesi assurde su cause di qualsivoglia natura ... Tutti d'accordo ?  8)

Quindi argomento e pareri tutti sterili e fuori luogo .

ilcommesso

Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #36 il: Novembre 04, 2015, 21:17:30 pm »
Questo è ció che (purtroppo) può accadere quando i piloti sono costretti a prendere il controllo "manuale" dell'aereo in determinate circostanze, per esempio il normale malfunzionamento di un tubo di Pitot soggetto a congelamento. Volo Air France 447 da Parigi a Rio de Janeiro - Airbus A333, a me si gela il sangue nelle vene a leggere questa trascrizione con una sequenza incredibile di errori ed equivoci e a pensare ad un proiettile pieno di esseri umani che per svariati minuti non sta più "volando" ma semplicemente precipitando per inerzia nel vuoto senza che l'equipaggio riesca a rendersene minimamente conto unitamente al fatto che non sta più in alcun modo controllando e governando l'aereo. Altro che elettronica e avarie, ancora oggi l'elemento debole della catena è la fallibilità dell'essere umano. Una tragica sequenza di sfortuite coincidenze, incompetenze e inettitudini costata la vita a centinaia di persone. La tempesta, il ghiaccio, il comandante che lascia la cabina a due copiloti non adeestrati a quelle circostanze che a loro volta non lo richiamano in cabina ma prendono una serie di iniziative e decisioni funeste, e la tragedia è servita.

http://www.planecrashinfo.com/cvr090601.htm

NOn avevo mai letto il dettaglio, 93 nodi sono 185 km/h....dimostrazione di come siano progettati bene gli aerei.
I tubi di pitot pertanto funzionavano, dopo una prima avaria,  l'aereo era tornato operativo, doveva solo riacquistare velocità e quota, ma fatale è stata l'incomprensione dei co-piloti, che non hanno capito di essere in stallo.

Simulazione dello stallo di un ala d'aereo al museo della scienza e tecnica di Berlino.
La fettuccia rossa si distacca dall'ala in condizioni di stallo e rimane aderente in condizioni di volo
https://www.youtube.com/watch?v=adhV-c6uh_Q

mbelt

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #37 il: Novembre 04, 2015, 21:24:46 pm »
Questo è ció che (purtroppo) può accadere quando i piloti sono costretti a prendere il controllo "manuale" dell'aereo in determinate circostanze, per esempio il normale malfunzionamento di un tubo di Pitot soggetto a congelamento. Volo Air France 447 da Parigi a Rio de Janeiro - Airbus A333, a me si gela il sangue nelle vene a leggere questa trascrizione con una sequenza incredibile di errori ed equivoci e a pensare ad un proiettile pieno di esseri umani che per svariati minuti non sta più "volando" ma semplicemente precipitando per inerzia nel vuoto senza che l'equipaggio riesca a rendersene minimamente conto unitamente al fatto che non sta più in alcun modo controllando e governando l'aereo. Altro che elettronica e avarie, ancora oggi l'elemento debole della catena è la fallibilità dell'essere umano. Una tragica sequenza di sfortuite coincidenze, incompetenze e inettitudini costata la vita a centinaia di persone. La tempesta, il ghiahyccio, il comandante che lascia la cabina a due copiloti non adeestrati a quelle circostanze che a loro volta non lo richiamano in cabina ma prendono una serie di iniziative e decisioni funeste, e la tragedia è servita.

http://www.planecrashinfo.com/cvr090601.htm

NOn avevo mai letto il dettaglio, 93 nodi sono 185 km/h....dimostrazione di come siano progettati bene gli aerei.
I tubi di pitot pertanto funzionavano, dopo una prima avaria,  l'aereo era tornato operativo, doveva solo riacquistare velocità e quota, ma fatale è stata l'incomprensione dei co-piloti, che non hanno capito di essere in stallo.

Simulazione dello stallo di un ala d'aereo al museo della scienza e tecnica di Berlino.
La fettuccia rossa si distacca dall'ala in condizioni di stallo e rimane aderente in condizioni di volo
https://www.youtube.com/watch?v=adhV-c6uh_Q
Quando un aereo precipita, non vola, vuol dire che è in stallo ( se il velivolo è intero). Ma lo stallo mai è la causa prima è vera di un incidente soprattutto ad un aereo di linea. Spesso lo stallo accade come ultimo fattore di una serie di problemi precedenti. Torno ad esempio sull" assurdità di un cedimento strutturale. Io posso capire che un aereo possa cedere strutturalmente ma seè sottoposto ad accelerazioni positive o negative che superino i fattori di carico. Certo in salita il vi è una accelerazione positiva, ma debolissima, soprattutto sugli aerei di linea. Poi lo stallo è rimediabilissimo se si è in quota . Io l'unica volta che ho avuto veramente terrore è stato per l'innesco di una vite. Una vite è provocata dallo stallo di una sola delle due semiali, e la perdita di quota è molto più veloce. Ma rimettere da una vite è facile, ancora più semplice da uno stallo. Se c'è quota. Se i comandi di volo funzionano. Se c'è potenza. Lo stallo di entrambe le semiali è molto dolce nel manifestarsi almeno sul mio ex piccolo aereo. Ogni volta che si atterrà si stalla, ma si stalla a qualche metro dalla pista. E a seconda dall'altezza da cui si fa lo stallo finale l'atterraggio è più o meno duro, brusco. Più sei basso più è dolce.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2015, 21:34:03 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #38 il: Novembre 04, 2015, 21:49:43 pm »
Questo è ció che (purtroppo) può accadere quando i piloti sono costretti a prendere il controllo "manuale" dell'aereo in determinate circostanze, per esempio il normale malfunzionamento di un tubo di Pitot soggetto a congelamento. Volo Air France 447 da Parigi a Rio de Janeiro - Airbus A333, a me si gela il sangue nelle vene a leggere questa trascrizione con una sequenza incredibile di errori ed equivoci e a pensare ad un proiettile pieno di esseri umani che per svariati minuti non sta più "volando" ma semplicemente precipitando per inerzia nel vuoto senza che l'equipaggio riesca a rendersene minimamente conto unitamente al fatto che non sta più in alcun modo controllando e governando l'aereo. Altro che elettronica e avarie, ancora oggi l'elemento debole della catena è la fallibilità dell'essere umano. Una tragica sequenza di sfortuite coincidenze, incompetenze e inettitudini costata la vita a centinaia di persone. La tempesta, il ghiaccio, il comandante che lascia la cabina a due copiloti non adeestrati a quelle circostanze che a loro volta non lo richiamano in cabina ma prendono una serie di iniziative e decisioni funeste, e la tragedia è servita.

http://www.planecrashinfo.com/cvr090601.htm

NOn avevo mai letto il dettaglio, 93 nodi sono 185 km/h....dimostrazione di come siano progettati bene gli aerei.
I tubi di pitot pertanto funzionavano, dopo una prima avaria,  l'aereo era tornato operativo, doveva solo riacquistare velocità e quota, ma fatale è stata l'incomprensione dei co-piloti, che non hanno capito di essere in stallo.

Simulazione dello stallo di un ala d'aereo al museo della scienza e tecnica di Berlino.
La fettuccia rossa si distacca dall'ala in condizioni di stallo e rimane aderente in condizioni di volo
https://www.youtube.com/watch?v=adhV-c6uh_Q

Non soltanto non hanno mai compreso di essere in stallo, se non il comandante nelle ultime frazioni prima dell'impatto, ma anche che irrazionalmente continuando a tirare a se la cloche come a voler recuperare quota per tutti i lunghissimi 4 minuti di fatto stavano continuando ad impedire all'aereo di recuperare velocità e quindi portanza sulle ali avendo anche angoli incompatibili con qualunque tipo di assetto. Solo all'ultimo il comandante si accorge che per tutto il tempo il copilota aveva tirato irrazionalmente a se la cloche e gli intima al contrario di abbassarla e puntare il naso dell'aereo verso il basso, il che gli avrebbe permesso (se fatto per tempo) di recuperare velocità e assetto per uscire dallo stallo. Di fatto, per oltre 4 lunghissimi minuti, questi sono precipitati in stallo con il naso all'insù come un grave fiondato a 800 km/h che ha progressivamente perso velocità a terra fino a 185 km/h e senza che nessuno avesse capito una emerita minchia di quello che stava accadendo, se non all'ultimo il solo comandante (l'unico con le competenze necessarie per affrontare quella situazione) rientrato dal pisolino che si era andato a fare e richiamato dal trambusto.
È a dir poco agghiacciante e dimostra come l'elemento umano sia ancora oggi, come è sempre stato, il principale fattore di rischio nei cieli.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2015, 21:53:38 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #39 il: Novembre 04, 2015, 21:55:46 pm »
Questo è ció che (purtroppo) può accadere quando i piloti sono costretti a prendere il controllo "manuale" dell'aereo in determinate circostanze, per esempio il normale malfunzionamento di un tubo di Pitot soggetto a congelamento. Volo Air France 447 da Parigi a Rio de Janeiro - Airbus A333, a me si gela il sangue nelle vene a leggere questa trascrizione con una sequenza incredibile di errori ed equivoci e a pensare ad un proiettile pieno di esseri umani che per svariati minuti non sta più "volando" ma semplicemente precipitando per inerzia nel vuoto senza che l'equipaggio riesca a rendersene minimamente conto unitamente al fatto che non sta più in alcun modo controllando e governando l'aereo. Altro che elettronica e avarie, ancora oggi l'elemento debole della catena è la fallibilità dell'essere umano. Una tragica sequenza di sfortuite coincidenze, incompetenze e inettitudini costata la vita a centinaia di persone. La tempesta, il ghiaccio, il comandante che lascia la cabina a due copiloti non adeestrati a quelle circostanze che a loro volta non lo richiamano in cabina ma prendono una serie di iniziative e decisioni funeste, e la tragedia è servita.

http://www.planecrashinfo.com/cvr090601.htm

NOn avevo mai letto il dettaglio, 93 nodi sono 185 km/h....dimostrazione di come siano progettati bene gli aerei.
I tubi di pitot pertanto funzionavano, dopo una prima avaria,  l'aereo era tornato operativo, doveva solo riacquistare velocità e quota, ma fatale è stata l'incomprensione dei co-piloti, che non hanno capito di essere in stallo.

Simulazione dello stallo di un ala d'aereo al museo della scienza e tecnica di Berlino.
La fettuccia rossa si distacca dall'ala in condizioni di stallo e rimane aderente in condizioni di volo
https://www.youtube.com/watch?v=adhV-c6uh_Q

Non soltanto non hanno mai compreso di essere in stallo, se non il comandante nelle ultime frazioni prima dell'impatto, ma anche che irrazionalmente continuando a tirare a se la cloche come a voler recuperare quota per tutti i lunghissimi 4 minuti di fatto stavano continuando ad impedire all'aereo di recuperare velocità e quindi portanza sulle ali avendo anche angoli incompatibili con qualunque tipo di assetto. Solo all'ultimo il comandante si accorge che per tutto il tempo il copilota aveva tirato irrazionalmente a se la cloche e gli intima al contrario di abbassarla e puntare il naso dell'aereo verso il basso, il che gli avrebbe permesso (se fatto per tempo) di recuperare velocità e assetto per uscire dallo stallo. Di fatto, per oltre 4 lunghissimi minuti, questi sono precipitati in stallo con il naso all'insù come un grave fiondato a 800 km/h che ha progressivamente perso velocità a terra fino a 185 km/h.
È a dir poco agghiacciante e dimostra come l'elemento umano sia ancora oggi, come è sempre stato, il principale fattore di rischio nei cieli.
Si è vero. Ma è più frequente l'errore da interazione per rimediare ad un imprevisto. Cioè non è un semplice fattore umano, una persona che sbaglia. Sbaglia perché ci si fa prendere dal panico, perché magari non si comprendono i messaggi della sofisticata strumentazione, perché si interagisce male con il copilota in in una situazione non standard. Sui voli di linea questo è il fattore umano. Tanti studi hanno portato a migliorare la formazione del personale di volo e l'ergonomia di strumentazioni e comandi. E hanno studiato metodi per ridurre la probabilità di errori da interazione in caso di emergenza. Ma ci saranno sempre.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #40 il: Novembre 04, 2015, 22:17:35 pm »
Citazione
Si è vero. Ma è più frequente l'errore da interazione per rimediare ad un imprevisto.

Verissimo, non a caso nessuno dei due copiloti in cabina aveva una preparazione e un addestramento specifico per affrontare quella particolare situazione e l'unico che l'aveva, il comandante, arriva in cabina e percepisce il problema troppo tardi.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2015, 22:19:08 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #41 il: Novembre 04, 2015, 22:31:20 pm »
Citazione
Si è vero. Ma è più frequente l'errore da interazione per rimediare ad un imprevisto.

Verissimo, non a caso nessuno dei due copiloti in cabina aveva una preparazione e un addestramento specifico per affrontare quella particolare situazione e l'unico che l'aveva, il comandante, arriva in cabina e percepisce il problema troppo tardi.
Ho letto tutto il caso di cui hai fornito il link del Vcr. Devo dire che ne ho letti diverse di queste catastrofiche relazioni ma questa è veramente molto particolare. Mi pongo tante domande. Forse erano usciti stravolti dal temporale, ma che un semplice congelamento del tubo di Pitot porti ad una sequenza disastrosa come questa è davvero pazzesco. Poi siamo nel 2009, e la mia sorpresa aumenta. Inspiegabili nel 2009 la mancanza di addestramento. L'altra cosa che mi sorprende è il comodante che arriva troppo tardi. Non si è accorto prima di quello che stava succedendo? Io penso che un comandante si accorge che l'aereo ha successivi stalli, sente se sta perdendo violentemente quota. Ripeto ne ho letti di dialoghi ed interazioni che precedono il disastro ma in genere sono più comprensibili, gli errori sono più sottili, almeno all'inizio, poi alla fine probabilmente il panico prevale.
« Ultima modifica: Novembre 04, 2015, 22:34:44 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #42 il: Novembre 04, 2015, 22:46:19 pm »
Non a caso ti avevo scritto che sarebbe un perfetto "caso di scuola". Quando lo studiai per la prima volta l'anno scorso ne sono uscito davvero "provato" perchè è agghiacciante.
Purtroppo per quanto ci si sforzi di minimizzare il rischio e prevedere quanti più alberi degli eventi possibile, non si finisce mai di imparare e spesso lo si fa da tragedie come queste.
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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #43 il: Novembre 04, 2015, 22:56:10 pm »
Non a caso ti avevo scritto che sarebbe un perfetto "caso di scuola". Quando lo studiai per la prima volta l'anno scorso ne sono uscito davvero "provato" perchè è agghiacciante.
Purtroppo per quanto ci si sforzi di minimizzare il rischio e prevedere quanti più alberi degli eventi possibile, non si finisce mai di imparare e spesso lo si fa da tragedie come queste.
Altra cosa che mi sorprende: già sui bimotori dell'areo club di Bologna il tubo di Pitot è riscaldato proprio per impedire che si ghiacci. E su un aereo come quello come mai non è entrato in funzione il riscaldamento, o il pilota non lo ha messo in funzione? Anche questo è assurdo, se sei in mezzo ad un temporale ci sono operazioni per evitare che si ghiaccino le superfici dell'aereo, e peggio ancora i comandi di volo, così come   anche per preservare il Pitot. E sto parlando di aerei non lussuosi o costosi, ma carrette del cielo. Poi a me , semplice pilota privato, non solo avevano spiegato, dimostrato, e fatto provare, lo stallo, sia in virata, che di potenza , che di velocità bassa senza motore. Anche a riconoscerlo non solo per il preventivo avvisatore acustico, ma anche per le sensazioni vivise e tattili...sul P66c dopo l'allarme prima dello stallo si avvertivano delle vibrazioni, il rumore diveniva diverso....capisco che certe cose su un aereo di linea non si sentono..
« Ultima modifica: Novembre 04, 2015, 23:02:07 pm da mbelt »
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Re:Ed intanto gli aerei continuano a cadere....
« Risposta #44 il: Novembre 04, 2015, 23:10:18 pm »
Infatti, l'interazione tra uomo e macchina, su un aereo di linea e ancor più su un fly-by-wire come l'airbus credo sia uno degli aspetti su cui è più difficoltoso concentrare l'addestramento.
Comunque se leggi la trascrizione all'inizio vedrai che i co piloti attivano l'anti icing system. Forse in ritardo, o forse non è efficace al 100% e in alcune particolari condizioni non riesce a prevenire il fenomeno, non so.
So però che di fronte a rilevazioni incoerenti delle velocità dell'aria il sistema computerizzato passa in modalità manuale proprio perchè non dispone più di tutti i parametri per governare in modo coerente il volo, ed è li che inizia la tragedia perchè i due copiloti non hanno l'addestramento idoneo a pilotare con rilevazioni inaffidabili delle velocità dell'aria ed entrano nel panico.
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