Non a caso ti avevo scritto che sarebbe un perfetto "caso di scuola". Quando lo studiai per la prima volta l'anno scorso ne sono uscito davvero "provato" perchè è agghiacciante.
Purtroppo per quanto ci si sforzi di minimizzare il rischio e prevedere quanti più alberi degli eventi possibile, non si finisce mai di imparare e spesso lo si fa da tragedie come queste.
Altra cosa che mi sorprende: già sui bimotori dell'areo club di Bologna il tubo di Pitot è riscaldato proprio per impedire che si ghiacci. E su un aereo come quello come mai non è entrato in funzione il riscaldamento, o il pilota non lo ha messo in funzione? Anche questo è assurdo, se sei in mezzo ad un temporale ci sono operazioni per evitare che si ghiaccino le superfici dell'aereo, e peggio ancora i comandi di volo, così come anche per preservare il Pitot. E sto parlando di aerei non lussuosi o costosi, ma carrette del cielo. Poi a me , semplice pilota privato, non solo avevano spiegato, dimostrato, e fatto provare, lo stallo, sia in virata, che di potenza , che di velocità bassa senza motore. Anche a riconoscerlo non solo per il preventivo avvisatore acustico, ma anche per le sensazioni vivise e tattili...sul P66c dopo l'allarme prima dello stallo si avvertivano delle vibrazioni, il rumore diveniva diverso....capisco che certe cose su un aereo di linea non si sentono..