La mia prima e più grande passione è stata la musica e lo è tuttora.
Sono passato per la fase che dice Stefano, quando la discheria era una sorta di ritrovo nel quale malati di note scambiavano pareri e suggerimenti e quando il disco da comprare 99 volte su cento te lo suggeriva l'oste. Una breve strisciata sulla puntina, 1 due minuti al massimo, per decidere se era roba buona o meno.
Poi sono arrivati gli anni 90, gli mp3, audiogalaxy e il p2p, la musica "liquida" da consumare come uno snack, a 200 all'ora, ed è cambiato tutto.
Ma sono anche gli anni in cui le cassandre dicevano che il rock era morto, e invece sono arrivati i Nirvana, i Pearl Jam, Chris Cornell e i soundgarden con tutta la scena grundge di Seattle appresso. In mp3, liquida, ma non meno entusiasmante.
Sembrava finita la scena musicale negli anni 80 con The final Cut e le mille canzonette fatte dei primordiali synth e batterie elettroniche, ma quando tutto sembrava finito escono dischi come Unforgettable Fire degli U2 (prodotto e arrangiato da Brian Eno, per restare vagamente in tema Bowie), Misplaced Childhood dei Marillion, breakfast in The Field di Michael Hedges e Gone to earth di David Sylvian, e si aprono filoni nuovi e tutti da scoprire. Compreso l'hard rock dei primi Iron Maiden o le fusioni di Pat Metheny (per esempio), il pop rock dei simple minds e il post punk dei Cult.
Ascoltavo i Pink floyd già da bambino visto che mio papà ne era fan sfegatato, a dodici anni avevo già consumato meedle mentre i compagni di scuola canticchiavano i like chopin, ma se ancora oggi dovessi fermarmi al magico binomio Bsttisti-Pink Floyd avrei già appeso le cuffie al chiodo da anni.
Ogni epoca ha i suoi "eroi", alcuni popolari e altri molto meno. E se i 60/70 - il ventennio più prolifico nella storia della musica pop - ne hanno avuti tantissimi del primo tipo e ancor di più del secondo, non significa che dopo non ne siano arrivati altri.
P.s: xfactor? Va di moda tra gli snob denigrare il talent ma io la più bella Cover (l'unica) di impressioni di settembre l'ho sentita cantare ad Enrico Nordio durante la prima edizione di xfactor Italia, una delle cose più belle mai sentite l'ho ascoltata da Susan Boyle in una delle ultime edizioni di xfactor UK (Cover di enjoy The silence dei Depeche mode) e un talento vocale enorme come quello di Mengoni se non era per xfactor probabilmente stava dietro alla cassa di qualche supermercato