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Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale

ciaca

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #60 il: Aprile 18, 2016, 15:38:37 pm »
Io se avessi un pozzo di soldi una lunga lista riuscirei a compilarla ancora oggi :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #61 il: Ottobre 01, 2016, 09:11:43 am »
Torno sul topic per evidenziare che da qualche giorno mi sono deciso ufficialmente a cedere il perpetuo AP che utilizzavo molto poco(nonostante sia un orologio che mi piace parecchio) e col ricavato mettermi alla ricerca proprio di un 1815 manuale, come ho specificato sull'annuncio nel mercatino.


Gradirei un vostro commento alla cosa visto che sto dando via un orologio di pregio e complessità maggiori per prenderne uno più semplice anche se ben fatto (ma comunque costoso).
Lo stile minimal, la semplicità e la fruibilità del Lange 1815 però credo sia davvero esemplare e ritengo possa essere un orologio da poter indossare molto spesso e in molte occasioni, ancor di più nelle versioni in oro bianco e platino.


Ho paura che mi pentirò un pò stavolta della cessione eccellente, ma la scheggia per il Lange in oggetto mi ha trafitto e non mi molla di un centimetro.
Voi avete fatto cessioni eccellenti a volte per gli stessi motivi? Così tanto per sentirmi confortato da altre eventuali esperienze simili... :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Errol

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #62 il: Ottobre 01, 2016, 10:25:19 am »
Io non cambierei e lo dico da grande amante Lange
        

Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #63 il: Ottobre 01, 2016, 10:39:16 am »
Io non cambierei e lo dico da grande amante Lange


Proprio tu però dal canto tuo hai cambiato il perpetuo Genta col Breguet 5207. Io direi che siamo li e che anche tu hai fatto esattamente la stessa cosa, hai dato via un orologio complicato che per qualche ragione indossavi poco per prenderne un altro che avresti indossato ed apprezzato maggiormente, ma assai più semplice e meno pregiato, stessa cosa.
Da che pulpito… sto solo seguendo la voce del cuore, come hai fatto tu. ;)
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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #64 il: Ottobre 01, 2016, 11:33:33 am »
A me piace cambiare spesso segnatempo....fai lo swap.....se un domani rivolessi un calendario perpetuo, di scelta ce ne è tanta...io sono per il valutare e provare altre tipologie di orologi....compra...vendi...ricompra...tanto alla fine è quello che facciamo o no?
Alessandro

Errol

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #65 il: Ottobre 01, 2016, 12:05:41 pm »
Io non cambierei e lo dico da grande amante Lange


Proprio tu però dal canto tuo hai cambiato il perpetuo Genta col Breguet 5207. Io direi che siamo li e che anche tu hai fatto esattamente la stessa cosa, hai dato via un orologio complicato che per qualche ragione indossavi poco per prenderne un altro che avresti indossato ed apprezzato maggiormente, ma assai più semplice e meno pregiato, stessa cosa.
Da che pulpito… sto solo seguendo la voce del cuore, come hai fatto tu. ;)

Non la vedrei in questi termini, piuttosto io ho venduto un orologio complicato per uno meno complicato ma più bello.... Puoi dire la stessa cosa per il cambio che vorresti fare??? 
        

gidi_34

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #66 il: Ottobre 01, 2016, 13:23:21 pm »
Se a lui non piace più si entra nel soggettivo

Istaro

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #67 il: Ottobre 01, 2016, 15:02:44 pm »
Io non condivido molto lo "scambio"...

L'AP perpetuo è uno splendido orologio, perfetto per disegno e proporzioni, con un calibro di pregio (che ha l'unico difettuccio, a mio avviso, della macchinosità nell'aggiornamento della data).

Il Lange 1815 è bello sì, ma non più dell'AP (anzi, io sono tra quelli che lo trova un po' freddino, ma è questione di sfumature) e costa troppo (in rapporto all'AP) per essere un solo tempo.

La fruibilità?
Il Lange non mi sembra più disinvolto dell'AP...
E soprattutto, nella tua collezione, va a sovrapporsi ad un altro orologio di tipologia simile, il Blancpain ultrapiatto.

Insomma, non è che la tua sia semplicemente una "voglia di Lange"?
Il desiderio di approcciarsi a quella marca è comprensibile, ma secondo me non stai muovendo le pedine giuste.  ;)

"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #68 il: Ottobre 01, 2016, 20:06:25 pm »
Io non condivido molto lo "scambio"...

L'AP perpetuo è uno splendido orologio, perfetto per disegno e proporzioni, con un calibro di pregio (che ha l'unico difettuccio, a mio avviso, della macchinosità nell'aggiornamento della data).

Il Lange 1815 è bello sì, ma non più dell'AP (anzi, io sono tra quelli che lo trova un po' freddino, ma è questione di sfumature) e costa troppo (in rapporto all'AP) per essere un solo tempo.

La fruibilità?
Il Lange non mi sembra più disinvolto dell'AP...
E soprattutto, nella tua collezione, va a sovrapporsi ad un altro orologio di tipologia simile, il Blancpain ultrapiatto.

Insomma, non è che la tua sia semplicemente una "voglia di Lange"?
Il desiderio di approcciarsi a quella marca è comprensibile, ma secondo me non stai muovendo le pedine giuste.  ;)


Gianni è tutto giusto e difatti ho detto che potrei pentirmene, ma credimi il perpetuo forse non è un orologio che fa per me, semplicemente trovo scomodo il doverlo regolare ogni volta che lo indosso o peggio lasciarlo inutilmente in movimento per mantenere carica ed informazioni corrette di calendario. Poi lo indosso davvero poco e questo non fa che peggiorare la cosa.
Preferisco orologi più pratici e meno impegnativi in tutti i sensi, sia da indossare, sia da dover rimettere.
Tu dici che ho un orologio che ne ha già le caratteristiche e che questo sarebbe il mio BP ultrapiatto, ma dai mi sa che scherzi perchè non ne vedo proprio le caratteristiche in comune. Il BP è assai elegante e molto compatto, è un automatico ultrapiatto, la cassa è molto classica ed un po' retrò, è anche un "bell'orologino" da 34mm da indossare ogni tanto con una camicia anche in jeans, ma la sua destinazione primaria è chiaramente l'abito e si capisce bene.
Il Lange è manuale con platina 3/4, risulta assai più casual e minimal, è un 36mm con proporzioni e stile che lo relegano ad un adattamento più "facile", è uno dei pochi orologi che anche in oro giallo o rosa lo vedrei bene con camicetta o polo estiva, proprio per la sua semplicità estetica e il suo quadrante che a molti appare(secondo me erroneamente) banale.
La mia poi più che voglia di Lange è voglia di 1815...
« Ultima modifica: Ottobre 01, 2016, 20:08:22 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
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Istaro

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #69 il: Ottobre 01, 2016, 20:57:38 pm »
il perpetuo forse non è un orologio che fa per me, semplicemente trovo scomodo il doverlo regolare ogni volta che lo indosso o peggio lasciarlo inutilmente in movimento per mantenere carica ed informazioni corrette di calendario. Poi lo indosso davvero poco e questo non fa che peggiorare la cosa.
Preferisco orologi più pratici e meno impegnativi in tutti i sensi, sia da indossare, sia da dover rimettere.

Se però tu lo indossassi più spesso, la "fatica" di aggiornare le informazioni sarebbe limitata!  :D

Per me i calendari (perpetuali o no) sono una delle tipologie classiche più fruibili, anche in oro giallo.
Però siamo nel campo delle sensibilità personali...


Tu dici che ho un orologio che ne ha già le caratteristiche e che questo sarebbe il mio BP ultrapiatto, ma dai mi sa che scherzi perchè non ne vedo proprio le caratteristiche in comune. Il BP è assai elegante e molto compatto, è un automatico ultrapiatto, la cassa è molto classica ed un po' retrò, è anche un "bell'orologino" da 34mm da indossare ogni tanto con una camicia anche in jeans, ma la sua destinazione primaria è chiaramente l'abito e si capisce bene.
Il Lange è manuale con platina 3/4, risulta assai più casual e minimal, è un 36mm con proporzioni e stile che lo relegano ad un adattamento più "facile", è uno dei pochi orologi che anche in oro giallo o rosa lo vedrei bene con camicetta o polo estiva, proprio per la sua semplicità estetica e il suo quadrante che a molti appare(secondo me erroneamente) banale.

Io trovo che il 1815 nasca esattamente come orologio da abito.

Non è un ultrapiatto come il tuo Blancpain (o come il Lange Saxonia); ha una "flessibilità" d'uso leggermente maggiore per i numeri arabi e lo chemin de fer.
Ma resta un solo tempo manuale di dimensioni abbastanza contenute (almeno per i parametri moderni), con un quadrante elegante ed essenziale (niente data né secondi centrali).

Non è adatto - magari - alla cerimonia o alla "cravatta nera".
Ma certamente ad abiti completi e a circostanze formali (lavorative e non). La "flessibilità" di cui parlavo, che lo rende adattabile a circostanze più disinvolte, non ne muta questa natura.

Per cui diciamo che non si sovrappone perfettamente al Blancpain, hai ragione.
Ma si tratta di due tipologie simili, direi "limitrofe".

Io riterrei una lacuna più grave, nella mia collezione, la mancanza di un calendario.
A meno che tu non abbia progetti futuri anche in quella direzione...  ;)
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S.M.

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #70 il: Ottobre 01, 2016, 21:19:27 pm »
il perpetuo forse non è un orologio che fa per me, semplicemente trovo scomodo il doverlo regolare ogni volta che lo indosso o peggio lasciarlo inutilmente in movimento per mantenere carica ed informazioni corrette di calendario. Poi lo indosso davvero poco e questo non fa che peggiorare la cosa.
Preferisco orologi più pratici e meno impegnativi in tutti i sensi, sia da indossare, sia da dover rimettere.

Se però tu lo indossassi più spesso, la "fatica" di aggiornare le informazioni sarebbe limitata!  :D

Per me i calendari (perpetuali o no) sono una delle tipologie classiche più fruibili, anche in oro giallo.
Però siamo nel campo delle sensibilità personali...


Tu dici che ho un orologio che ne ha già le caratteristiche e che questo sarebbe il mio BP ultrapiatto, ma dai mi sa che scherzi perchè non ne vedo proprio le caratteristiche in comune. Il BP è assai elegante e molto compatto, è un automatico ultrapiatto, la cassa è molto classica ed un po' retrò, è anche un "bell'orologino" da 34mm da indossare ogni tanto con una camicia anche in jeans, ma la sua destinazione primaria è chiaramente l'abito e si capisce bene.
Il Lange è manuale con platina 3/4, risulta assai più casual e minimal, è un 36mm con proporzioni e stile che lo relegano ad un adattamento più "facile", è uno dei pochi orologi che anche in oro giallo o rosa lo vedrei bene con camicetta o polo estiva, proprio per la sua semplicità estetica e il suo quadrante che a molti appare(secondo me erroneamente) banale.

Io trovo che il 1815 nasca esattamente come orologio da abito.

Non è un ultrapiatto come il tuo Blancpain (o come il Lange Saxonia); ha una "flessibilità" d'uso leggermente maggiore per i numeri arabi e lo chemin de fer.
Ma resta un solo tempo manuale di dimensioni abbastanza contenute (almeno per i parametri moderni), con un quadrante elegante ed essenziale (niente data né secondi centrali).

Non è adatto - magari - alla cerimonia o alla "cravatta nera".
Ma certamente ad abiti completi e a circostanze formali (lavorative e non). La "flessibilità" di cui parlavo, che lo rende adattabile a circostanze più disinvolte, non ne muta questa natura.

Per cui diciamo che non si sovrappone perfettamente al Blancpain, hai ragione.
Ma si tratta di due tipologie simili, direi "limitrofe".

Io riterrei una lacuna più grave, nella mia collezione, la mancanza di un calendario.
A meno che tu non abbia progetti futuri anche in quella direzione...  ;)
Riflessioni interessanti che mi sento di condividere.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #71 il: Ottobre 01, 2016, 21:37:22 pm »
il perpetuo forse non è un orologio che fa per me, semplicemente trovo scomodo il doverlo regolare ogni volta che lo indosso o peggio lasciarlo inutilmente in movimento per mantenere carica ed informazioni corrette di calendario. Poi lo indosso davvero poco e questo non fa che peggiorare la cosa.
Preferisco orologi più pratici e meno impegnativi in tutti i sensi, sia da indossare, sia da dover rimettere.

Se però tu lo indossassi più spesso, la "fatica" di aggiornare le informazioni sarebbe limitata!  :D

Per me i calendari (perpetuali o no) sono una delle tipologie classiche più fruibili, anche in oro giallo.
Però siamo nel campo delle sensibilità personali...


Tu dici che ho un orologio che ne ha già le caratteristiche e che questo sarebbe il mio BP ultrapiatto, ma dai mi sa che scherzi perchè non ne vedo proprio le caratteristiche in comune. Il BP è assai elegante e molto compatto, è un automatico ultrapiatto, la cassa è molto classica ed un po' retrò, è anche un "bell'orologino" da 34mm da indossare ogni tanto con una camicia anche in jeans, ma la sua destinazione primaria è chiaramente l'abito e si capisce bene.
Il Lange è manuale con platina 3/4, risulta assai più casual e minimal, è un 36mm con proporzioni e stile che lo relegano ad un adattamento più "facile", è uno dei pochi orologi che anche in oro giallo o rosa lo vedrei bene con camicetta o polo estiva, proprio per la sua semplicità estetica e il suo quadrante che a molti appare(secondo me erroneamente) banale.

Io trovo che il 1815 nasca esattamente come orologio da abito.

Non è un ultrapiatto come il tuo Blancpain (o come il Lange Saxonia); ha una "flessibilità" d'uso leggermente maggiore per i numeri arabi e lo chemin de fer.
Ma resta un solo tempo manuale di dimensioni abbastanza contenute (almeno per i parametri moderni), con un quadrante elegante ed essenziale (niente data né secondi centrali).

Non è adatto - magari - alla cerimonia o alla "cravatta nera".
Ma certamente ad abiti completi e a circostanze formali (lavorative e non). La "flessibilità" di cui parlavo, che lo rende adattabile a circostanze più disinvolte, non ne muta questa natura.

Per cui diciamo che non si sovrappone perfettamente al Blancpain, hai ragione.
Ma si tratta di due tipologie simili, direi "limitrofe".

Io riterrei una lacuna più grave, nella mia collezione, la mancanza di un calendario.
A meno che tu non abbia progetti futuri anche in quella direzione...  ;)
Riflessioni interessanti che mi sento di condividere.


Le mie o quelle di Gianni? ;)


In effetti la mancanza di un calendario la potrei sentire. Quando ho venduto il 15300 AP, ho poi sentito la necessità di un ultrapiatto sportivo e sono arrivato all'8010 e ne sono contento. Magari un domani penserò ad un altro calendario, non lo so e non prevedo il futuro, posso solo immaginarlo per come mi sento ora.
A volte spero di non trovare un compratore interessato e di essere costretto a tenerlo, vah che la mente è strana forte eh... :)
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S.M.

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #72 il: Ottobre 02, 2016, 07:37:11 am »
il perpetuo forse non è un orologio che fa per me, semplicemente trovo scomodo il doverlo regolare ogni volta che lo indosso o peggio lasciarlo inutilmente in movimento per mantenere carica ed informazioni corrette di calendario. Poi lo indosso davvero poco e questo non fa che peggiorare la cosa.
Preferisco orologi più pratici e meno impegnativi in tutti i sensi, sia da indossare, sia da dover rimettere.

Se però tu lo indossassi più spesso, la "fatica" di aggiornare le informazioni sarebbe limitata!  :D

Per me i calendari (perpetuali o no) sono una delle tipologie classiche più fruibili, anche in oro giallo.
Però siamo nel campo delle sensibilità personali...


Tu dici che ho un orologio che ne ha già le caratteristiche e che questo sarebbe il mio BP ultrapiatto, ma dai mi sa che scherzi perchè non ne vedo proprio le caratteristiche in comune. Il BP è assai elegante e molto compatto, è un automatico ultrapiatto, la cassa è molto classica ed un po' retrò, è anche un "bell'orologino" da 34mm da indossare ogni tanto con una camicia anche in jeans, ma la sua destinazione primaria è chiaramente l'abito e si capisce bene.
Il Lange è manuale con platina 3/4, risulta assai più casual e minimal, è un 36mm con proporzioni e stile che lo relegano ad un adattamento più "facile", è uno dei pochi orologi che anche in oro giallo o rosa lo vedrei bene con camicetta o polo estiva, proprio per la sua semplicità estetica e il suo quadrante che a molti appare(secondo me erroneamente) banale.

Io trovo che il 1815 nasca esattamente come orologio da abito.

Non è un ultrapiatto come il tuo Blancpain (o come il Lange Saxonia); ha una "flessibilità" d'uso leggermente maggiore per i numeri arabi e lo chemin de fer.
Ma resta un solo tempo manuale di dimensioni abbastanza contenute (almeno per i parametri moderni), con un quadrante elegante ed essenziale (niente data né secondi centrali).

Non è adatto - magari - alla cerimonia o alla "cravatta nera".
Ma certamente ad abiti completi e a circostanze formali (lavorative e non). La "flessibilità" di cui parlavo, che lo rende adattabile a circostanze più disinvolte, non ne muta questa natura.

Per cui diciamo che non si sovrappone perfettamente al Blancpain, hai ragione.
Ma si tratta di due tipologie simili, direi "limitrofe".

Io riterrei una lacuna più grave, nella mia collezione, la mancanza di un calendario.
A meno che tu non abbia progetti futuri anche in quella direzione...  ;)
Riflessioni interessanti che mi sento di condividere.


Le mie o quelle di Gianni? ;)


In effetti la mancanza di un calendario la potrei sentire. Quando ho venduto il 15300 AP, ho poi sentito la necessità di un ultrapiatto sportivo e sono arrivato all'8010 e ne sono contento. Magari un domani penserò ad un altro calendario, non lo so e non prevedo il futuro, posso solo immaginarlo per come mi sento ora.
A volte spero di non trovare un compratore interessato e di essere costretto a tenerlo, vah che la mente è strana forte eh... :)
In questo caso quelle di Gianni.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #73 il: Ottobre 02, 2016, 18:32:31 pm »
Non cambierei mai un perpetuo per un solo tempo. Fermo restando che mi devono piacere entrambi.
Sinceramente il L&S non mi fa impazzire, così come non mi fa impazzire l'AP, ma tra i 2 mi tengo il perpetuo.

Re:Pensieri su un orologio: Lange 1815 manuale
« Risposta #74 il: Ottobre 02, 2016, 19:08:11 pm »
....personalmente credo dipenda dal perpetuo e dal solo tempo, se vogliamo vederla dal punto di vista delle quotazioni sono a favore del Lange e se poi anche il gusto personale di Leo pende per quest'ultimo allora...
Io non ridurrei tutto alla complicazione perchè molto dipende dall'attualità del segna tempo, la qualità nel complesso degli orologi, il movimento e non ultimo la soggettiva gradevolezza estetica.
Se così non fosse dovremmo dire che il cambio non lo faremmo nemmeno con un Vinght-8 di Voutilainen, il Gallet di Ferrier e il CB di Journe, così come i vari Nautilus, Royal Oak ecc...

Anch'io tra i 2 orologi sceglierei il Lange.