Orologico Forum 3.0

Come va il lusso?

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #180 il: Agosto 24, 2016, 23:33:08 pm »
I reseller di secondo polso vanno bene
Sono i concessionari che sono quasi tutti nella Cacca
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #181 il: Agosto 25, 2016, 09:13:54 am »
I reseller di secondo polso vanno bene
Sono i concessionari che sono quasi tutti nella Cacca
Però è strano dopo un anno e mezzo di mercato in flessione anche i reseller dovrebbero risentirne a cascata. Dopotutto i reseller solitamente vivono con quei tre marchi e dieci referenze, gira che ti rigira sono sempre gli stessi orologi. Tengono i soliti marchi e le solite referenze insomma, però difficile pensare di fare mercato con quelle.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #182 il: Agosto 25, 2016, 10:04:11 am »
I reseller di secondo polso vanno bene
Sono i concessionari che sono quasi tutti nella Cacca
Però è strano dopo un anno e mezzo di mercato in flessione anche i reseller dovrebbero risentirne a cascata. Dopotutto i reseller solitamente vivono con quei tre marchi e dieci referenze, gira che ti rigira sono sempre gli stessi orologi. Tengono i soliti marchi e le solite referenze insomma, però difficile pensare di fare mercato con quelle.
Di reseller che vanno male io ne conosco. Gente che non riesce più a vendere gli orologi.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #183 il: Agosto 25, 2016, 21:09:12 pm »
Prendiamo il solito noto Romano del centro storico con la B. pare essere sempre in grande spolvero. poi i riccionesi, non hanno calato di un euro nonostante il crollo dei russi.....Boh. Qui dalle mie parti emiliane poi sembrano essere tutti poco preoccupati, per permettersi diversi mesi di vacanza, in tantissimi....

Re:Come va il lusso?
« Risposta #184 il: Agosto 26, 2016, 00:39:27 am »
Confermo la situazione a Torino.
Evidentemente per non paventsre il futuro , le cose non vanno poi così male.

Re:Come va il lusso?
« Risposta #185 il: Settembre 02, 2016, 12:08:21 pm »
Ciao a tutti,

Sono nuovo ma ho letto con interesse questa discussione sullo stato attuale dell'industria dell'orologio. Volevo sia dare il mio contributo (sebbene da profano) e chiedere ai più esperti (particolarmente interessanti i commenti di Mbelt, Ciaca e Guagua72) qualche delucidazione in merito.

Premetto che da profano mi limiterò a presentare soltanto i numeri pubblici di mercato e delle società, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i più esperti di questo blog.

Export di orologi svizzeri (ai rivenditori terzi): -11.4% da inizio 2016 (2015 aveva chiuso a -3.8%). Tra questi export vs HK -28% da inizio anno (2015 aveva chiudo a -23%). Europa -9% da inizio anno (anno scorso più che positiva x soddisfare domanda asiatica che acquistava qui x via del cambio); Orologi  da +3,000 -12 da inizio anno (2015 chiuso a -3%).

Swatch (Omega/breguet/Blancpain/Harry Winston/Longines/rada/Tissot/Balmain/Certina/Hamilton/Swatch) semestrale chiusa a Giugno 2016, ricavi -11%, utili operativi -52%

Richemont (Cartier, Piaget, Vacheron Constantin, Jeger-LeCoutre, IWC, Officine Panerai, Baume Mercier, Lange & Sohne, Roger Dubuis) a Maggio comunica che le vendite di Aprile viaggiano a -18% e comunica che la seconda parte del 2016 sarà ancora difficile.

Vendite dei rivenditori di orologi e gioielli ad Hong Kong -20% da inizio anno.

Non commento questi dati perché penso lo facciano già da soli.

- Sebbene mi sembra di capire che molti qui già avessero percepito l'imminente crisi che stava per abbattersi sul settore, che ne pensate di questi numeri?

- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?

- Qualcuno ha parlato che sul mercato ci sono 2 anni di invenduto per un totale di 5 miliardi euro, da dove vengono questi dati?

- Quando dite che stanno per arrivare gli invenduti dalla Russia, intendete dire che arriveranno in Italia o dove?

- Qualcuno è in grado di spiegarmi come funziona la distribuzione in questo settore? Ho sentito parlare di parallelisti. Chi sarebbero costoro?

- Qualcuno parla dei grandi marchi indipendenti. Sarebbero Patek Philippe, Rolex e Audemar Piguet, ho capito bene?

Grazie mille a chi avrà piacere e voglia di fare un po' di chiarezza nella mente confusa di un neofita che si sta approcciando a questo settore da pochissimo.

Tommy 8)

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #186 il: Settembre 02, 2016, 14:11:00 pm »
Ciao a tutti,

Sono nuovo ma ho letto con interesse questa discussione sullo stato attuale dell'industria dell'orologio. Volevo sia dare il mio contributo (sebbene da profano) e chiedere ai più esperti (particolarmente interessanti i commenti di Mbelt, Ciaca e Guagua72) qualche delucidazione in merito.

Premetto che da profano mi limiterò a presentare soltanto i numeri pubblici di mercato e delle società, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i più esperti di questo blog.

Export di orologi svizzeri (ai rivenditori terzi): -11.4% da inizio 2016 (2015 aveva chiuso a -3.8%). Tra questi export vs HK -28% da inizio anno (2015 aveva chiudo a -23%). Europa -9% da inizio anno (anno scorso più che positiva x soddisfare domanda asiatica che acquistava qui x via del cambio); Orologi  da +3,000 -12 da inizio anno (2015 chiuso a -3%).

Swatch (Omega/breguet/Blancpain/Harry Winston/Longines/rada/Tissot/Balmain/Certina/Hamilton/Swatch) semestrale chiusa a Giugno 2016, ricavi -11%, utili operativi -52%

Richemont (Cartier, Piaget, Vacheron Constantin, Jeger-LeCoutre, IWC, Officine Panerai, Baume Mercier, Lange & Sohne, Roger Dubuis) a Maggio comunica che le vendite di Aprile viaggiano a -18% e comunica che la seconda parte del 2016 sarà ancora difficile.

Vendite dei rivenditori di orologi e gioielli ad Hong Kong -20% da inizio anno.

Non commento questi dati perché penso lo facciano già da soli.

- Sebbene mi sembra di capire che molti qui già avessero percepito l'imminente crisi che stava per abbattersi sul settore, che ne pensate di questi numeri?

- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?

- Qualcuno ha parlato che sul mercato ci sono 2 anni di invenduto per un totale di 5 miliardi euro, da dove vengono questi dati?

- Quando dite che stanno per arrivare gli invenduti dalla Russia, intendete dire che arriveranno in Italia o dove?

- Qualcuno è in grado di spiegarmi come funziona la distribuzione in questo settore? Ho sentito parlare di parallelisti. Chi sarebbero costoro?

- Qualcuno parla dei grandi marchi indipendenti. Sarebbero Patek Philippe, Rolex e Audemar Piguet, ho capito bene?

Grazie mille a chi avrà piacere e voglia di fare un po' di chiarezza nella mente confusa di un neofita che si sta approcciando a questo settore da pochissimo.

Tommy 8)

Rispondo nell'ordine delle tue domande.

- dati assolutamente prevedibili e che alcuni di noi già prefiguravano piú di 6 anni fa quando le cose andavano a gonfie vele. Perché?! Perché era facile prevedere che il boom cinese non potesse durare in eterno e che un settore così sovraesposto su un solo mercato, per quanto importante, inevitabilmente si stava inflazionando.

- la storia di Cartier non la sapevo ma è una delle strategie che i colossi del lusso adottano spesso per sostenere l'immagine del proprio Brand. Il Che la dice lunga anche di quali siano i reali costi e la vera enorme marginalità su molti di questi prodotti fatti in serie.

- I dati vengono da un noto forumista ben inserito nel settore e sempre attendibile. Mi pare che anche alcuni report deloitte citavano i dati delle rimanenze di magazzino ma sono riferiti al primo semestre 2015 e parlavano di 6 mesi di invenduto (non ricordo se a livello globale o con riferimento ai soli commercianti di Hong Kong).

- gli invenduti sui mercati trainanti fino a poco tempo fa e che ora sono in crisi profonda rientrano nel circuito internazionale dei commercianti.
Gli operatori di settore che alle fiere internazionali come il wta di Monaco di Baviera acquistavano di tutto adesso alle stesse fiere vengono a vendere (anzi a svendere). Ciò che non si vende più su certi mercati può ancora essere venduto, se c'è il prezzo, su altri mercati.
Se un commerciante ha a magazzino uno stock di orologi acquistati a 100 e che non riesce a vendere può recarsi in una di queste fiere cercando di rivendere quello stock a 70 (limitando così la perdita) agli stessi operatori commerciali che precedentemente gli lo avevano venduto, per esempio.
Questi ultimi poi potranno sperare di collocare quello stock a 90 sul mercato al dettaglio di altri paesi. È un po' come la cessione dei crediti :)

- I parallelisti sono i commercianti che operano su un mercato "parallelo", ossia che non si riforniscono di merce dagli importatori/distributori ufficiali ma, per esempio, da concessionari o rivenditori che vendono all'ingrosso.
Un commerciante che va a rifornirsi di uno stock di orologi da un concessionario, per esempio, è un  parallelista.

- I grandi marchi indipendenti sono quelli la cui proprietà non è dei grandi gruppi del lusso (richemont, lvmh, swatch group i più grossi) ma nelle mani di un azionariato famigliare, proprio quelli che hai citato.

Benvenuto :)
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 14:15:25 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Come va il lusso?
« Risposta #187 il: Settembre 02, 2016, 14:31:59 pm »
...............
- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?
-............

La fonte quale sarebbe?
Ricomprare gli stock è una cosa, distruggerli un'altra.
Dubito che siano anche le ultime collezioni, visti gli sforzi di dotarsi di una manifattura; potrebbe essere sui quarzi e in misura minore per gli ETA, quella sì roba che costa solo per l'acciaio e poco altro.

Re:Come va il lusso?
« Risposta #188 il: Settembre 02, 2016, 15:22:33 pm »
...............
- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?
-............

La fonte quale sarebbe?
Ricomprare gli stock è una cosa, distruggerli un'altra.
Dubito che siano anche le ultime collezioni, visti gli sforzi di dotarsi di una manifattura; potrebbe essere sui quarzi e in misura minore per gli ETA, quella sì roba che costa solo per l'acciaio e poco altro.


Ciao IlCommesso,

La mia fonte sono gli articoli apparsi sulla stampa internazionale all'indomani della comunicazione dei risultati annuali di Richemont. Immagino la notizia sia emersa durante la conferenza stampa che segue tale comunicazione.

Comunque questa è la fonte dove ho letto la notizia: http://www.ft.com/cms/s/0/b7890250-1e61-11e6-a7bc-ee846770ec15.html

Immagino che sulla parte che intenderanno distruggere riutilizzeranno i materiali per fare pezzi nuovi. E forse come dici tu, perlopiù sugli ETA (che sono quelli più pregiati, giusto?).

Scusa la banalità della domanda, ma Cartier produce tipicamente più ETA o più quarzo?


ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #189 il: Settembre 02, 2016, 15:30:13 pm »
Cartier oggi non produce più orologi con movimenti ETA. Produce comunque più quarzi che meccanici perché è molto forte sull'orologeria per donna.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Come va il lusso?
« Risposta #190 il: Settembre 02, 2016, 15:55:08 pm »
Ciao a tutti,

Sono nuovo ma ho letto con interesse questa discussione sullo stato attuale dell'industria dell'orologio. Volevo sia dare il mio contributo (sebbene da profano) e chiedere ai più esperti (particolarmente interessanti i commenti di Mbelt, Ciaca e Guagua72) qualche delucidazione in merito.

Premetto che da profano mi limiterò a presentare soltanto i numeri pubblici di mercato e delle società, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i più esperti di questo blog.

- Sebbene mi sembra di capire che molti qui già avessero percepito l'imminente crisi che stava per abbattersi sul settore, che ne pensate di questi numeri?

- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?

- Qualcuno ha parlato che sul mercato ci sono 2 anni di invenduto per un totale di 5 miliardi euro, da dove vengono questi dati?

- Quando dite che stanno per arrivare gli invenduti dalla Russia, intendete dire che arriveranno in Italia o dove?

- Qualcuno è in grado di spiegarmi come funziona la distribuzione in questo settore? Ho sentito parlare di parallelisti. Chi sarebbero costoro?

- Qualcuno parla dei grandi marchi indipendenti. Sarebbero Patek Philippe, Rolex e Audemar Piguet, ho capito bene?

Grazie mille a chi avrà piacere e voglia di fare un po' di chiarezza nella mente confusa di un neofita che si sta approcciando a questo settore da pochissimo.

Tommy 8)

Rispondo nell'ordine delle tue domande.
............................................................................

- gli invenduti sui mercati trainanti fino a poco tempo fa e che ora sono in crisi profonda rientrano nel circuito internazionale dei commercianti.
Gli operatori di settore che alle fiere internazionali come il wta di Monaco di Baviera acquistavano di tutto adesso alle stesse fiere vengono a vendere (anzi a svendere). Ciò che non si vende più su certi mercati può ancora essere venduto, se c'è il prezzo, su altri mercati.
Se un commerciante ha a magazzino uno stock di orologi acquistati a 100 e che non riesce a vendere può recarsi in una di queste fiere cercando di rivendere quello stock a 70 (limitando così la perdita) agli stessi operatori commerciali che precedentemente gli lo avevano venduto, per esempio.
Questi ultimi poi potranno sperare di collocare quello stock a 90 sul mercato al dettaglio di altri paesi. È un po' come la cessione dei crediti :)

- I parallelisti sono i commercianti che operano su un mercato "parallelo", ossia che non si riforniscono di merce dagli importatori/distributori ufficiali ma, per esempio, da concessionari o rivenditori che vendono all'ingrosso.
Un commerciante che va a rifornirsi di uno stock di orologi da un concessionario, per esempio, è un  parallelista.

- I grandi marchi indipendenti sono quelli la cui proprietà non è dei grandi gruppi del lusso (richemont, lvmh, swatch group i più grossi) ma nelle mani di un azionariato famigliare, proprio quelli che hai citato.

Benvenuto :)

Ciao Ciaca,

Grazie mille per i chiarimenti. Davvero utili.

Ancora una cosa sulla distribuzione. Non mi è chiara la differenza tra distributore/importatore ufficiale e concessionario (immagino il grossista). Entrambi comprano dalla casa produttrice?

Tommy

Re:Come va il lusso?
« Risposta #191 il: Settembre 02, 2016, 16:02:27 pm »
Cartier oggi non produce più orologi con movimenti ETA. Produce comunque più quarzi che meccanici perché è molto forte sull'orologeria per donna.

Il motivo per cui Cartier non sta andando più benissimo negli orologi (nella gioielleria, credo forse un po' meglio) è per questa ragione del quarzo o ci sono altri motivi secondo te?

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #192 il: Settembre 02, 2016, 16:25:34 pm »
Distributore/importatore è la stessa cosa, di fatto è il soggetto al quale l'azienda si affida per la distribuzione dei suoi prodotti su un dato mercato. Poi dipende da Come ciascuna azienda concepisce la propria rete di vendita su ciascun mercato, a volte è anche un venditore al dettaglio (concessionario del marchio), altre volte no.
Il concessionario è appunto il commerciante al dettaglio che ha una concessione dell'azienda a vendere i prodotti del suo marchio, ad esporre in vetrina il logo e a beneficiare delle campagne di marketing e pubblicità Che l'azienda sostiene periodicamente e a garantire l'assistenza post vendita al cliente. Al contrario del rivenditore, che non ha nessun rapporto con la casa e si approvigiona di merce sul mercato parallelo (generalmente dagli stessi concessionari).

Cartier va male nell'orologeria da uomo perché non ha saputo rinnovare il prodotto e renderlo sufficientemente coerente con le mode, né ha saputo consolidare l'immagine del suo marchio. Cartier negli anni 80 era uno dei marchi più forti proprio perché alcuni suoi modelli erano molto alla moda e il suo marchio uno status symbol. Con il passare del tempo non è più stato così è le vendite ne hanno sofferto. Anche ETA ha avuto un ruolo determinante perché parte della moda del tempo per rafforzare l'immagine del marchio è divenuta la produzione un proprio di movimenti (comunemente detta "manifattura"), treno sul quale Cartier è salita troppo tardi e quando aveva già perso buona parte del suo appeal.
Sul femminile vanno sempre bene perché il quarzo non rileva (e fa fare margini altissimi) ma l'orologeria femminile è comunque un business relativamente marginale, le donne guardano all'orologio come l'ultimo dei gioielli di loro interesse mentre per gli uomini l'orologio é in molti casi l'unico gioiello concesso.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

tick

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #193 il: Settembre 22, 2016, 10:50:02 am »
Valutazione che non aggiunge molto alla situazione
https://www.hodinkee.com/articles/fh-monthly-report-august-2016
The quieter you become, the more you can hear

Re:Come va il lusso?
« Risposta #194 il: Settembre 22, 2016, 11:29:39 am »
...............
- Che ne pensate di Cartier che sembra stia riacquistando gli invenduti ad Hong Kong per distruggerli e fare pezzi nuovi?
-............

La fonte quale sarebbe?
Ricomprare gli stock è una cosa, distruggerli un'altra.
Dubito che siano anche le ultime collezioni, visti gli sforzi di dotarsi di una manifattura; potrebbe essere sui quarzi e in misura minore per gli ETA, quella sì roba che costa solo per l'acciaio e poco altro.

http://www.retailappointment.co.uk/news/richemont-destroys-stock-following-weaker-sales

https://www.hodinkee.com/articles/richemont-annual-general-meeting-five-month-earnings-summer-2016

http://www.marketwatch.com/story/what-to-watch-in-richemont-earnings-2016-09-12

è cosa nota ma passata sotto silenzio...si parla anche di Montblanc...e qui sarei curioso a cosa si riferiscono...agli orologi ?? alle penne...? agli altri "gadget" prodotti...?
« Ultima modifica: Settembre 22, 2016, 11:32:13 am da incursore61 »