Orologico Forum 3.0

Come va il lusso?

Patrizio

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Come va il lusso?
« il: Agosto 19, 2016, 11:35:14 am »
ecco alcuni dati freschi dal sole 24 ore di oggi

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/08/18/la-classifica-delle-societa-del-lusso/

emergono cosette interessanti
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Bertroo

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #1 il: Agosto 19, 2016, 12:28:56 pm »
Beh...l'orologeria non va un gran che bene...

Patrizio

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #2 il: Agosto 19, 2016, 12:52:09 pm »
quando è sola si, quando il gruppo ha anche altri prodotti no...
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Bertroo

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #3 il: Agosto 19, 2016, 13:02:33 pm »
Eh sì....ma bisogna vedere quanto portano in percentuale si grandi gruppi...non credo tanto...

Re:Come va il lusso?
« Risposta #4 il: Agosto 19, 2016, 13:21:51 pm »
Con quei dati diventa difficile trarre delle risposte certe.
So per sentito dire che l'orologeria attualmente non naviga in buone acque. La crisi europea e orientale soprattutto non ha aiutato. Ma in Cina gli stessi commercianti esteri non sono poi così spaventati in quanto là , la testa la rialzano velocemente e troveranno qualche escamotage per sgusciare tra le reti della nuova normativa fiscale.
Qualcuno ha dei dati riguardanti i risultati d'esercizio delle singole case ?

Bertroo

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #5 il: Agosto 19, 2016, 14:07:48 pm »
Quelli sarebbero l'ideale.

range

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #6 il: Agosto 19, 2016, 14:56:26 pm »
Più che come va sarei curioso di sapere DOVE va...  8)

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #7 il: Agosto 19, 2016, 15:14:03 pm »
A ramengo :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Come va il lusso?
« Risposta #8 il: Agosto 19, 2016, 16:37:15 pm »
Credo che il lusso di salverà sempre.
Forse la ricchezza si concentrerà ulteriormente in un numero minore di persone ma queste avranno ancora più capacità di spesa.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #9 il: Agosto 19, 2016, 20:42:33 pm »
Come ieri avevo scritto a chi non sapendo nulla del mercato inventava che c'era una crisi generale del lusso, la crisi è invece specifica del settore orologiero, ed è ancora più tipica della fascia più alta degli orologi di lusso. Ed è una crisi di dimensioni galattiche, con fabbriche e operai chiusi e licenziati. E dipende anche dal fatto che non sono stai fatti investimenti sul prodotto e sul serivizio, come ora, ma solo ora, i sindacati rinfacciano giustamente anche a Patek Philippe. Errori gestionali, sprechi di denaro pazzeschi, disattenzione ai clienti europei nel periodo post 2008 (tanto si vende agli asiatici, loro sono sempre più ricchi, non capendo che non è che i ricchi debbano per forza comprare orologi di lusso). Poi il mercato è crollato. E' partito dai mercati principali, poi è arrivato alla Russia, USA, Paesi arabi,.Giappone....Peraltro segnalo che stanno iniziando ora ad arrivare sul mercato gli orologi in stock, quelli inveduti, per ora dalla Russia, arrivi molto ingenti a prezzi scontatissimi. E sono nuovi, ovviamente. Ce ne è per tutti i gusti. Da tantissimi Patek Philippe anche complicati, a qualche MDT CH3, o CH2. Ma ci sono tutti i marchi....quindi addio ai prezzi  alti-
E a chi ieri scioccamente sprecava parole per cercare di spiegare che il settore era maturo e che pertanto non contava la evoluzione tecnologica, vorrei rammentare che per quanto un settore possa essere maturo l'evoluzione tecnologica, l'evoluzione del prodotto, gli investimenti, sono necessari sempre, anche se il settore avesse 500 anni, come sa qualunque economista. Ma visto il livello generale di ignoranza di alcuni è bene spiegare il percheé: 1) ci sono sul mercato splendidi vintage a prezzi da svendita di ogni marca (eccetto le recenti), per cui se il prodotto nuovo non è diverso non solo nelle dimensioni alla fine non si vende (gli orologi a differenza delle auto hanno un mercato di sostituzione ridottissimo, quelli di pregio); 2) la tecnologia evolve alla velocità della luce, e anche chi compra un orologio meccanico, a meno che non abbia la mente ottenebrata da qualche suo incubo od ossessione, come capita a qualcuno qui, si aspetti prodotti tecnologicamente aggiornati, e non li trovano, e quindi si chiedono se valga la pensa pagare solo per un marchio un po' più grosso sul quadrante (ma per orologi peggiori).
La via dell'orologeria meccanica sarebbe stata difficile comunque, ma così si è scavata la fossa con le sue stesse mani.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 20:52:15 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #10 il: Agosto 19, 2016, 21:45:59 pm »
Premetto e mi scuso per l'entrata a gamba tesa ma quella classifica nel suo insieme è pura follia, quel minestrone che confronta porsche con accor hotels o con diageo è un insulto alla scienza dell'Economia, Hermes con Daimler. ma cosa ci dice del mercato del lusso quel minestrone? Poi Eva e Ricavi. Siamo all'insulto più completo. Come si può vedere  ci sono aziende con Eva elevatissima ma non hanno proiezione alcuna. Ad esempio Pandora risulta più avanti di Swatch Group, senza tenere conto degli investimenti valorizzati in termini attuali, delle immobilizzazioni materiali e immateriali, del valore dei marchi. Questa è pura follia. Ma come si fa a classificare le aziende solamente attraverso un solo indicatore, che parte dal presupposto della creazione di valore. Parametro che peraltro potrebbe essere fuorviato dalla quantità di capitale investito. Siamo alla follia pura. Sebbene le altre colonne indichino anche variazioni di fatturato trovo ridicola questa classifica. Creazione di ricchezza non sta a significare nulle se non contestualizzata e associata ad altri parametri. Non commentabile.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 21:50:28 pm da guagua72 »

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #11 il: Agosto 19, 2016, 22:27:15 pm »
Però qualche deduzione interessante si può comunque fare, per esempio i gruppi che arretrano sono quelli nei quali l'orologeria é predominante, come Richemont e Swatch, al contrario di LVMH Che nell'orologeria ha solo una parte minoritaria del suo business.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #12 il: Agosto 19, 2016, 23:03:43 pm »
E a chi ieri scioccamente sprecava parole per cercare di spiegare che il settore era maturo e che pertanto non contava la evoluzione tecnologica, vorrei rammentare che per quanto un settore possa essere maturo l'evoluzione tecnologica, l'evoluzione del prodotto, gli investimenti, sono necessari sempre, anche se il settore avesse 500 anni, come sa qualunque economista.

Già...  ::)
"Qualunque economista" (se ogni tanto tu avessi occasione di consultarne uno o di leggere qualcosa di serio) ti farebbe notare che non esiste nessun settore in vita da 500 anni (forse le stoviglie?)... Perché quando un settore è cotto si smette di fare innovazione e lo si abbandona.


Ma visto il livello generale di ignoranza di alcuni

Qui siamo d'accordo...



2) la tecnologia evolve alla velocità della luce, e anche chi compra un orologio meccanico, a meno che non abbia la mente ottenebrata da qualche suo incubo od ossessione, come capita a qualcuno qui, si aspetti prodotti tecnologicamente aggiornati, e non li trovano, e quindi si chiedono se valga la pensa pagare solo per un marchio un po' più grosso sul quadrante (ma per orologi peggiori).

Qui confondi, come ho già scritto, i tuoi personalissimi desideri (non li definisco "incubi od ossessioni"...) con la realtà.

La gente vuole prodotti tecnologicamente aggiornati"? Certo!
Infatti si sta buttando sugli smartwatches !  Che sono figli di una tecnologia in evoluzione - l'informatica - ed esprimono la potenzialità di sviluppi - in funzionalità utili - inaccessibili agli orologi meccanici.

Quanti orologi meccanici si vendono ogni anno? Otto milioni, mi sembra.
E quanti, tra questi, sono quelli "anticonvenzionali"? Cinquecento? Mille? Lo 0,02%?

Secondo te l'orologeria meccanica dovrebbe salvarsi potenziando la nicchia dello 0,02%?
Io non ti darei in mano neanche la gestione del triciclo di mia figlia...

Il che non significa - ripeto quanto scritto in altro topic, se come tuo solito non lo hai letto fino in fondo - che non debba essere fatta innovazione, anche spinta (tralasciando la considerazione che l'orologeria meccanica è risorta negli anni Ottanta principalmente grazie al suo reinventarsi come bene di lusso).
Significa soltanto che le risorse destinate all'innovazione devono essere commisurate alla possibile redditività.
L'innovazione principale che dovrebbe esserci, e che le case hanno colpevolmente trascurato, è quella sulla qualità del prodotto.
Le innovazioni spinte, di nicchia, sono legittime, apprezzabili, ma non hanno nulla a che vedere con la salute generale del settore.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 23:11:16 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #13 il: Agosto 19, 2016, 23:06:26 pm »
Però qualche deduzione interessante si può comunque fare, per esempio i gruppi che arretrano sono quelli nei quali l'orologeria é predominante, come Richemont e Swatch, al contrario di LVMH Che nell'orologeria ha solo una parte minoritaria del suo business.
Per l'economista Istaro è solo una coincidenza.
Peraltro, anche sui settori saturi, non potrebbe mai essere saturo un settore relativo ad un oggetto meccanico, perché oltre all'elettronica anche la meccanica è in continua evoluzione. i miglioramenti enormi nella meccanica, e persino nei processi produttivi, consentirebbero oggi prodezze meccaniche incredibili o quasi. Ma bisogna investirci.Diventa un settore da abbondonare se le aziende che hanno i mezzi non investono, come è accaduto qui. E ora ci siamo.
E se proprio insisti, se si conoscesse l'orologeria meccanica di oggi, cosa che non conosci, sapresti che pochissime aziende vanno molto molto bene, e crescono a doppia cifra. Poi certo essendo piccole alla fine verranno travolte anche loro dal disastro. Ma indovina un po' quali sono quelle che crescono a doppia cifra pur con il mercato in contrazione netta? E indovina il perché? Anzi, prova a studiare per una volta che ti farebbe bene. Anche perché è facile riportare le cifre, ma poi vanno lette e capite. E qui cominciano i problemi. Perché - per fare un solo esempio - certo che l'hitech da 100 mila euro è marginale e sarebbe comunque marginale...ma infatti nei sistemi in cui si investe l'innovazione di prodotto o di processo non parte mai dalla base, ma dall'alto....dai, non mi constringere a spiegarti il perché almeno qui ci potresti (?) arrivare da solo....ma forse no.
Comunque l'investimento che avrebbero dovuto fare e che tu dici, cioè il miglioramento della qualità del prodotto, sarebbe stato importante, anzi vitale. Ma non sarebbe stato sufficiente a motivare il denaro che viene chiesto per comprare un orologio nuovo oggi. Anche perché temo che al giovane dell'anglage non importi molto, se non è inserito in un sistema di innovazione di miglioramento anche funzionale del prodotto.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 23:24:55 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #14 il: Agosto 19, 2016, 23:28:54 pm »
Però qualche deduzione interessante si può comunque fare, per esempio i gruppi che arretrano sono quelli nei quali l'orologeria é predominante, come Richemont e Swatch, al contrario di LVMH Che nell'orologeria ha solo una parte minoritaria del suo business.
Per l'economista Istaro è solo una coincidenza.
Peraltro, anche sui settori saturi, non potrebbe mai essere saturo un settore relativo ad un oggetto meccanico, perché oltre all'elettronica anche la meccanica è in continua evoluzione. i miglioramenti enormi nella meccanica, e persino nei processi produttivi, consentirebbero oggi prodezze meccaniche incredibili o quasi. Ma bisogna investirci.Diventa un settore da abbondonare se le aziende che hanno i mezzi non investono, come è accaduto qui. E ora ci siamo.
E se proprio insisti, se si conoscesse l'orologeria meccanica di oggi, cosa che non conosci, sapresti che pochissime aziende vanno molto molto bene, e crescono a doppia cifra. Poi certo essendo piccole alla fine verranno travolte anche loro dal disastro. Ma indovina un po' quali sono quelle che crescono a doppia cifra pur con il mercato in contrazione netta? E indovina il perché? Anzi, prova a studiare per una volta che ti farebbe bene. Anche perché è facile riportare le cifre, ma poi vanno lette e capite. E qui cominciano i problemi. Perché - per fare un solo esempio - certo che l'hitech da 100 mila euro è marginale e sarebbe comunque marginale...ma infatti nei sistemi in cui si investe l'innovazione di prodotto o di processo non parte mai dalla base, ma dall'alto....dai, non mi constringere a spiegarti il perché almeno qui ci potresti (?) arrivare da solo....ma forse no.

Non la fare tanto lunga: ci sono innovazioni che hanno una possibile ricaduta sulla produzione di serie (e le ha esemplificate Stefano), ed altre che sono fini a se stesse, per la loro stessa natura e vocazione (che è quella di stupire ed essere originali, non di migliorare e rendere più funzionale il prodotto). 

Quelle fini a se stesse possono essere affascinanti e meritevoli d'acquisto, per la nicchia ristrettissima - e rispettabilissima - di chi le apprezza. Ma non hanno nulla a che vedere con la salute del settore, presente e futura.


Comunque l'investimento che avrebbero dovuto fare e che tu dici, cioè il miglioramento della qualità del prodotto, sarebbe stato importante, anzi vitale. Ma non sarebbe stato sufficiente a motivare il denaro che viene chiesto per comprare un orologio nuovo oggi. Anche perché temo che al giovane dell'anglage non importi molto, se non è inserito in un sistema di innovazione di miglioramento anche funzionale del prodotto.

Dell'anglage importa poco, ma anche - purtroppo - del co-axial...

Interessano precisione, resistenza, impermeabilità, riparabilità,  "preziosità", estetica (come ci si arriva interessa meno).
Ad alcuni - una minoranza consistente - l'esclusività, che non sconfini nell'eccentricità.
(Tralasciamo la questione dell'orologio-investimento, non rilevante in questo discorso)

Su queste basi si possono fare i numeri (almeno finché reggerà l'immagine dell'orologio meccanico come status symbol), che consentono però agli "intenditori" col palato più fine di soddisfare esigenze più particolari.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 23:38:11 pm da Istaro »
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