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F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue

ciaca

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Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #135 il: Settembre 11, 2016, 01:23:29 am »
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
« Ultima modifica: Settembre 11, 2016, 01:35:37 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #136 il: Settembre 11, 2016, 08:15:13 am »
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)

"Amore mio" (con rispetto parlando  ;D) i panegirici sono una risposta ad una tua affermazione che recitava (incredibilmente aggiugerei) "ma perche PP e AP dovrebbero dopo 50 anni, tirar fuori un nuovo calibro?"

Se vuoi rimanere -ancora- in topic, e cioè il confronto tra i 2 orologi, il titolo è chiaro, qual'é il migliore tra i 2 orologi, ed il risultato é imbarazzante 15 a 3.... dei 3:
tu che giustamente hai apprezzato sinceramente l'orologio tanto da comprarlo.
Dario che ha troppo spesso fatto intendere che blasone e rivendibiita possono esser più importanti del valore intrinseco dell'orologio e quindi cosi dicendo anche la Jesus watch perde con PP  ;D
E Planar che ha detto non aver mai apprezzato il CB ed aver invece preso il predecessore del 6000.

Dici non si fanno calibri migliori di quanto si facesse 50 anni fa ma non è vero Angelo, forse non li fanno le grandi Maisons perche hanno ben valutato non gli conviene farli dal momento il grosso della clientela non li cerca ma tutti i calibri di Journe (manuale, automatico e le diverse complicazioni crono, tourbillon e saltarello) sono migliori di quelli di 50 anni fa, il manuale di Voutilainen, il Turbo 2 minuti di Roth, l'incredibile perpetuale di halter, per non dire l'ultimo fantastico di MB&F ma anche alcune Maison che non potevano cullarsi sugli allori come Lange, Moser e tanti altri che non vendendo solo per il marchio si danno da fare.

mbelt

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Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #137 il: Settembre 11, 2016, 08:22:24 am »
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
d

"Amore mio" (con rispetto parlando  ;D) i panegirici sono una risposta ad una tua affermazione che recitava (incredibilmente aggiugerei) "ma perche PP e AP dovrebbero dopo 50 anni, tirar fuori un nuovo calibro?"

Se vuoi rimanere -ancora- in topic, e cioè il confronto tra i 2 orologi, il titolo è chiaro, qual'é il migliore tra i 2 orologi, ed il risultato é imbarazzante 15 a 3.... dei 3:
tu che giustamente hai apprezzato sinceramente l'orologio tanto da comprarlo.
Dario che ha troppo spesso fatto intendere che blasone e rivendibiita possono esser più importanti del valore intrinseco dell'orologio e quindi cosi dicendo anche la Jesus watch perde con PP  ;D
E Planar che ha detto non aver mai apprezzato il CB ed aver invece preso il predecessore del 6000.

Dici non si fanno calibri migliori di quanto si facesse 50 anni fa ma non è vero Angelo, forse non li fanno le grandi Maisons perche hanno ben valutato non gli conviene farli dal momento il grosso della clientela non li cerca ma tutti i calibri di Journe (manuale, automatico e le diverse complicazioni crono, tourbillon e saltarello) sono migliori di quelli di 50 anni fa, il manuale di Voutilainen, il Turbo 2 minuti di Roth, l'incredibile perpetuale di halter, per non dire l'ultimo fantastico di MB&F ma anche alcune Maison che non potevano cullarsi sugli allori come Lange, Moser e tanti altri che non vendendo solo per il marchio si danno da fare.
Fa ridere rimproverare Journe di non fare calibri sottili, visto che su diversi calibri complicati ha record di sottigliezza. Per Journe il calibro sottile, la cassa sottile , è una regola su tutta la gamma, non un optional fatto pagare a sangue di papa. A chi importa di battere un record di settanta anni fa su un orlogio di medio livello ( meglio ripeterlo) quando è evidente che con un nulla si potrebbero fare calibri più sottili robusti e migliori? A chi frega di questo record di sottigliezza del calibro? Tanto più con le tendenze estetiche degli ultimi anni? Quando qualcuno vuole fare calibri più sottili li fa senza problemi e batte RI record precedenti ( vedi Bulgari) non di poco ma di una misura enorme. Un vero conoscitore di orologerìa e non un tifoso di un calibro valuta un insieme di fattori: tecnologia, finiture, affidabilità, precisione di marcia, non prende a seconda delle discussioni un fattore singolo di volta in volta diverso e lo fa prevalere sugli altri. Vogliamo dire una volta per tutte cosa è questo calibro 240? Come se una Ferrari uscisse oggi con il motore non solo di una vettura di settanta anni fa, ma con un motore di una auto media di settanta anni fa, facendolo ovviamente pagare come una Ferrari. Sarebbe accettabile? Prendo atto che per molti è accettabile, per me no, manco per sogno.  Poi non si capisce neppure che record detenga il 240 visto che Piaget lo aveva già battuto negli anni 50.....
« Ultima modifica: Settembre 11, 2016, 08:31:42 am da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #138 il: Settembre 11, 2016, 08:54:37 am »
Gli sforzi per fare calibri piatti pare li abbia continuati a fare solo Piaget, anche se il suo Altiplano essendo da 38mm x 3,65mm sembra una focaccia al 12…
E Bvlgari col finissimo, ma stesso discorso di proporzioni e veste male, peggio dell'Octo normale e questo in un ultrapiatto è inconcepibile perchè nascevano proprio per avere la migliore indossabilità possibile.

Ad ogni modo ho dimostrato che Vaucher F. fa un calibro a microrotore moderno, automatico e sottile all'atto pratico come il 66. Quindi qualcuno ancora li fa.
Il problema è che le case oggi non li fanno per 2 motivi. Uno di questi è l'investimento per un progetto, progetto che tra l'altro ha nella sua logica conseguenza che incassarli negli orologioni di oggi non ha senso alcuno visto che oggi gli orologi sono al 95% spessi e grossi ed è meglio un calibro grosso e più robusto, anche se ben costruito e quelli di Journe sono senz'altro tra i migliori, oltretutto sono calibri esclusivi montati solo sui suoi orologi, questo è un plus non da poco per me visto che altri continuano a riciclare vecchie glorie facendoteli pagare a peso d'oro.
Poi io sono il primo ad apprezzare gli orologi sottili ed attualmente l'orologio più spesso che ho è il Breguet crono da 10,5mm, quindi è un tutto dire ed è per questo(e non solo) che faccio difficoltà con gli orologi moderni, ma il fatto che non piacciano a me non rileva che molti siano di assoluto rilievo ed interesse per l'appassionato.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #139 il: Settembre 11, 2016, 09:05:02 am »
Gli sforzi per fare calibri piatti pare li abbia continuati a fare solo Piaget, anche se il suo Altiplano essendo da 38mm x 3,65mm sembra una focaccia al 12…
E Bvlgari col finissimo, ma stesso discorso di proporzioni e veste male, peggio dell'Octo normale e questo in un ultrapiatto è inconcepibile perchè nascevano proprio per avere la migliore indossabilità possibile.

Ad ogni modo ho dimostrato che Vaucher F. fa un calibro a microrotore moderno, automatico e sottile all'atto pratico come il 66. Quindi qualcuno ancora li fa.
Il problema è che le case oggi non li fanno per 2 motivi. Uno di questi è l'investimento per un progetto, progetto che tra l'altro ha nella sua logica conseguenza che incassarli negli orologioni di oggi non ha senso alcuno visto che oggi gli orologi sono al 95% spessi e grossi ed è meglio un calibro grosso e più robusto, anche se ben costruito e quelli di Journe sono senz'altro tra i migliori, oltretutto sono calibri esclusivi montati solo sui suoi orologi, questo è un plus non da poco per me visto che altri continuano a riciclare vecchie glorie facendoteli pagare a peso d'oro.
Poi io sono il primo ad apprezzare gli orologi sottili ed attualmente l'orologio più spesso che ho è il Breguet crono da 10,5mm, quindi è un tutto dire ed è per questo(e non solo) che faccio difficoltà con gli orologi moderni, ma il fatto che non piacciano a me non rileva che molti siano di assoluto rilievo ed interesse per l'appassionato.

Peccato non ci sia un'emoticon di un inchino o un applauso a scena aperta perche te lo meriteresti tutto  ;D

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #140 il: Settembre 11, 2016, 09:51:23 am »
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)

"Amore mio" (con rispetto parlando  ;D) i panegirici sono una risposta ad una tua affermazione che recitava (incredibilmente aggiugerei) "ma perche PP e AP dovrebbero dopo 50 anni, tirar fuori un nuovo calibro?"

Se vuoi rimanere -ancora- in topic, e cioè il confronto tra i 2 orologi, il titolo è chiaro, qual'é il migliore tra i 2 orologi, ed il risultato é imbarazzante 15 a 3.... dei 3:
tu che giustamente hai apprezzato sinceramente l'orologio tanto da comprarlo.
Dario che ha troppo spesso fatto intendere che blasone e rivendibiita possono esser più importanti del valore intrinseco dell'orologio e quindi cosi dicendo anche la Jesus watch perde con PP  ;D
E Planar che ha detto non aver mai apprezzato il CB ed aver invece preso il predecessore del 6000.

Dici non si fanno calibri migliori di quanto si facesse 50 anni fa ma non è vero Angelo, forse non li fanno le grandi Maisons perche hanno ben valutato non gli conviene farli dal momento il grosso della clientela non li cerca ma tutti i calibri di Journe (manuale, automatico e le diverse complicazioni crono, tourbillon e saltarello) sono migliori di quelli di 50 anni fa, il manuale di Voutilainen, il Turbo 2 minuti di Roth, l'incredibile perpetuale di halter, per non dire l'ultimo fantastico di MB&F ma anche alcune Maison che non potevano cullarsi sugli allori come Lange, Moser e tanti altri che non vendendo solo per il marchio si danno da fare.

che il blasone e la rivendibilità siano più importanti del pregio di un orologio me lo hai messo in bocca tu 😅
Ho solo detto che nella scelta di un orologio tali fattori possono influire.
Se avessi guardato alla rivendibilità e al blasone non mi ritroverei con tutta una serie di orologi che valgono un quinto di cosa li pagai , ma sono contento così perché sono prodotti che mi piacciono ! Il discorso valore è saltato fuori quando è stato detto che certi modelli di case blasonate valgono una miseria e per quella miseria li avreste acquistati. Li ho fatto notare che se fosse così , allora avrebbero dovuto avere valori ben differenti da quello che il mercato dice mentre invece ai valori detti da qualcuno di voi si compra la fibbia !
Ed è stato lì che è nata la discussione su valore e pregio asserendo che se per qualcuno certi orologi hanno maggior pregio e valore di altri blasonati è un controsenso il volerli pagare come le molliche di pane.
Per quanto riguarda il paragone con le auto , ha poco senso. È logico che un motore non possa restare quello di 50 anni fa perché cambiano le esigenze. Ma cosa potrà mai cambiare nella misurazione del tempo ? Se il calibro era preciso già 50 anni fa con del pregio , oggi tali movimenti saranno rivisti , perfezionati ... Ma mettersi a creare un qualcosa di nuovo per accantonare definitivamente quella che fu una eccellenza , un cavallo di battaglia, magari anche a fronte di nuovi investimenti ha poco senso e nessun interesse per le aziende.  Quante maison avrebbero tirato fuori con piacere milioni di euro per dotarsi di movimenti di manifattura se avessero potuto continuare a usare calibri Eta ?
Discorso differente è quello degli indipendenti che per ovvietà di cose hanno voluto dimostrare ed hanno dovuto dimostrare la loro bravura per imporsi nel mercato, facendo qualcosa di nuovo , realizzando calibri, realizzando complicazioni , curando le rifiniture ! Anche perché se non lo avessero fatto la gente avrebbe a parità di prodotto , comprato gli orologi delle case blasonate.
Un indipendente potrebbe anche usare un movimento vecchio , un qualcosa di esistente , ma lui stesso apporterà un valore aggiunto diverso all'orologio : eventualmente personalizzando il calibro , curando le rifiniture , curando i quadranti ... Insomma ogni indipendente cercherà di offrire qualcosa di diverso rispetto a quello che offre il consueto mercato orologier0. A volte riuscendo ad affermarsi con prodotti validi , altre volte sfornando obbrobri per stupire.
Quindi tornando all'oggetto del topic journe farà dei prodotti validi , ovviamente con movimenti rinnovati altrimenti con il piffero che saremmo qua a discutere di lui , e il CB rappresenta un suo prodotto identificativo del marchio e ad oggi produce 900 orologi che costano , magari non come PP le alte complication, anche perché non scordiamo che se uno deve buttare 400.000 euro su un orologio due calcoli se li fa sempre e c'è una unica e sola grande azienda che può permettersi di fare pagare queste cifre, per via di tutto quello che c'è dietro ma che ci si ostina a non vedere e a criticare. 
Journe se avesse maggiori richieste aumenterebbe la sua produzione come qualsiasi altro imprenditore dotato di senso per gli affari cercando di mantenere alto il prodotto offerto. D'altronde quanti altri indipendenti assieme a RM hanno così tante boutique in giro per il mondo ? Ricorso a finanziamenti privati e bancari per creare un maggior valore nell'immagine ed è sacrosanto farlo.
Ad oggi su alcuni modelli Journe è quello che apprezzo di più perché fa un'orologeria classica , con estetiche che non stancano e che saranno sempre attuali. Esattamente come saranno sempre attuali tutti i modelli di Patek Philippe. Il Calatrava 6000 ha una forma immortale , che nell'immagine collettiva rappresenta il top del top questo perché PP ha lavorato bene negli anni anche sull'aspetto marketing che non è mai stato "urlato" ma sempre con pubblicità di livello e grande classe come i suoi orologi.
Il CB e il 6000 per tipologia di prodotto non possono nemmeno essere paragonabili perché l'uno non esclude l'altro visto che sono orologi simili ma profondamente diversi entrambi con punti a favore ed entrambi con delle criticità , ma un appassionato non si mette lì a fare campagne denigratorie contro una azienda solo perché si è deciso che quei prodotti costano troppo, non valgono niente , o perché non piacciono. 

guagua72

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Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #141 il: Settembre 11, 2016, 10:08:31 am »
Orologio semplicemente splendido (il rotore non è in oro n.d.r.) che a quelle cifre è praticamente regalato (mai trovati nos a 1000 euro e nemmeno a 2500 altrimenti ne avrei già una decina :) me potevi pure avvisa') e che dimostra come in termini di rapporti q/p QUALUNQUE orologio moderno pagato nuovo sia completamente fuori prezzo. Pure i Journe che, tra parentesi, tra 40 anni potrebbero valere quanto oggi vale un palerouter (per fortuna io non ci sarò) :D

....ma come ti chiamano: sciagura??!  :D :D
chiedimi dove ho le mani?  ;D

Sono d'accordo, mi piace molto il Polerouter, il NOS era a 2.5k bellissimo, ho chiesto consiglio a Ermanno per non prendere una fregatura, quando sono andato a opzionarlo lo avevano appena venduto in mattinata  :'( :'(
Che ne sapevo che t'interessava??
Dicono sempre tutti così, guardi l'ho venduto proprio stamattina......

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #142 il: Settembre 11, 2016, 10:24:47 am »
Orologio semplicemente splendido (il rotore non è in oro n.d.r.) che a quelle cifre è praticamente regalato (mai trovati nos a 1000 euro e nemmeno a 2500 altrimenti ne avrei già una decina :) me potevi pure avvisa') e che dimostra come in termini di rapporti q/p QUALUNQUE orologio moderno pagato nuovo sia completamente fuori prezzo. Pure i Journe che, tra parentesi, tra 40 anni potrebbero valere quanto oggi vale un palerouter (per fortuna io non ci sarò) :D

....ma come ti chiamano: sciagura??!  :D :D
chiedimi dove ho le mani?  ;D

Sono d'accordo, mi piace molto il Polerouter, il NOS era a 2.5k bellissimo, ho chiesto consiglio a Ermanno per non prendere una fregatura, quando sono andato a opzionarlo lo avevano appena venduto in mattinata  :'( :'(
Che ne sapevo che t'interessava??
Dicono sempre tutti così, guardi l'ho venduto proprio stamattina......

Beh il giorno prima c'era.... comunque sono stati scorretti perche mi avevano detto me lo avrebbero opzionato per 24 ore... alla faccia della serietà tedesca (e lo dico da mezzosangue deutsche)

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #143 il: Settembre 11, 2016, 11:07:09 am »


che il blasone e la rivendibilità siano più importanti del pregio di un orologio me lo hai messo in bocca tu 😅
Ho solo detto che nella scelta di un orologio tali fattori possono influire.
Se avessi guardato alla rivendibilità e al blasone non mi ritroverei con tutta una serie di orologi che valgono un quinto di cosa li pagai , ma sono contento così perché sono prodotti che mi piacciono ! Il discorso valore è saltato fuori quando è stato detto che certi modelli di case blasonate valgono una miseria e per quella miseria li avreste acquistati. Li ho fatto notare che se fosse così , allora avrebbero dovuto avere valori ben differenti da quello che il mercato dice mentre invece ai valori detti da qualcuno di voi si compra la fibbia !
Ed è stato lì che è nata la discussione su valore e pregio asserendo che se per qualcuno certi orologi hanno maggior pregio e valore di altri blasonati è un controsenso il volerli pagare come le molliche di pane.
Per quanto riguarda il paragone con le auto , ha poco senso. È logico che un motore non possa restare quello di 50 anni fa perché cambiano le esigenze. Ma cosa potrà mai cambiare nella misurazione del tempo ? Se il calibro era preciso già 50 anni fa con del pregio , oggi tali movimenti saranno rivisti , perfezionati ... Ma mettersi a creare un qualcosa di nuovo per accantonare definitivamente quella che fu una eccellenza , un cavallo di battaglia, magari anche a fronte di nuovi investimenti ha poco senso e nessun interesse per le aziende.  Quante maison avrebbero tirato fuori con piacere milioni di euro per dotarsi di movimenti di manifattura se avessero potuto continuare a usare calibri Eta ?
Discorso differente è quello degli indipendenti che per ovvietà di cose hanno voluto dimostrare ed hanno dovuto dimostrare la loro bravura per imporsi nel mercato, facendo qualcosa di nuovo , realizzando calibri, realizzando complicazioni , curando le rifiniture ! Anche perché se non lo avessero fatto la gente avrebbe a parità di prodotto , comprato gli orologi delle case blasonate.
Un indipendente potrebbe anche usare un movimento vecchio , un qualcosa di esistente , ma lui stesso apporterà un valore aggiunto diverso all'orologio : eventualmente personalizzando il calibro , curando le rifiniture , curando i quadranti ... Insomma ogni indipendente cercherà di offrire qualcosa di diverso rispetto a quello che offre il consueto mercato orologier0. A volte riuscendo ad affermarsi con prodotti validi , altre volte sfornando obbrobri per stupire.
Quindi tornando all'oggetto del topic journe farà dei prodotti validi , ovviamente con movimenti rinnovati altrimenti con il piffero che saremmo qua a discutere di lui , e il CB rappresenta un suo prodotto identificativo del marchio e ad oggi produce 900 orologi che costano , magari non come PP le alte complication, anche perché non scordiamo che se uno deve buttare 400.000 euro su un orologio due calcoli se li fa sempre e c'è una unica e sola grande azienda che può permettersi di fare pagare queste cifre, per via di tutto quello che c'è dietro ma che ci si ostina a non vedere e a criticare. 
Journe se avesse maggiori richieste aumenterebbe la sua produzione come qualsiasi altro imprenditore dotato di senso per gli affari cercando di mantenere alto il prodotto offerto. D'altronde quanti altri indipendenti assieme a RM hanno così tante boutique in giro per il mondo ? Ricorso a finanziamenti privati e bancari per creare un maggior valore nell'immagine ed è sacrosanto farlo.
Ad oggi su alcuni modelli Journe è quello che apprezzo di più perché fa un'orologeria classica , con estetiche che non stancano e che saranno sempre attuali. Esattamente come saranno sempre attuali tutti i modelli di Patek Philippe. Il Calatrava 6000 ha una forma immortale , che nell'immagine collettiva rappresenta il top del top questo perché PP ha lavorato bene negli anni anche sull'aspetto marketing che non è mai stato "urlato" ma sempre con pubblicità di livello e grande classe come i suoi orologi.
Il CB e il 6000 per tipologia di prodotto non possono nemmeno essere paragonabili perché l'uno non esclude l'altro visto che sono orologi simili ma profondamente diversi entrambi con punti a favore ed entrambi con delle criticità , ma un appassionato non si mette lì a fare campagne denigratorie contro una azienda solo perché si è deciso che quei prodotti costano troppo, non valgono niente , o perché non piacciono.


Dario mi spieghi il perchè di questo pistolotto.
Ma credi che chi compra e può permettersi un Patek da 400k lo fa solo per pura passione?
Forse l'1%... ma chi può spendere tutti quei soldi mira ad una rivalutazione ed al prestigio nei salotti dell'alta società, e credo al 99% e al massimo è stato pilotato da qualche venditore che gli avrà fatto i discorsi stucchevoli come si fanno sui Rolex dove di recente ho aperto un topic sul venditore che le spara a raffica e che invece di parlare degli orologi dei quali non sa evidentemente una ceppa, parla d'altro e che con l'orologio e i suoi pregi in se non c'entrano nulla e l'appassionato che studia e si informa non può tenere in seria considerazione quello che un marchio rappresenta in una immagine collettiva, se no i Rolex sono stati, sono e saranno i migliori orologi mai prodotti, visto che lo sono per la gente nel 99& dei casi. Bisogna ragionare e valutare con la propria testa, no?
L'appassionato ricco (ma autentico), con 400k ci compra 2 Voutilainen, 1 Dufour, 4 Journe, magari un Asaoka e gli avanzano anche per qualche braccialato di lusso per l'estate. :)
Di orologi belli è pieno il mondo è che non si conoscono, non si approfondisce , non interessa studiarli e perderci tempo e allora la passione non vedo cosa c'entri.
E poi l'appassionato vero deve andare a fondo secondo me, e valutare anche il calibro, il pregio e lo studio che c'è dietro un dato oggetto, anche la sua storia e ciò che significa, perchè no, la cultura della materia fa parte del succo e del piacere, altrimenti se non approfondiamo nulla, non ci interessano ne i calibri, ne i pregi, ne perfino le crude rivalutazioni, non vedo differenze nel comprare braccialetti al posto degli orologi, magari pregiati e firmati, ma sempre braccialetti.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ilcommesso

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #144 il: Settembre 11, 2016, 11:16:27 am »
......................
Quindi tornando all'oggetto del topic journe farà dei prodotti validi , ovviamente con movimenti rinnovati altrimenti con il piffero che saremmo qua a discutere di lui , e il CB rappresenta un suo prodotto identificativo del marchio e ad oggi produce 900 orologi che costano , magari non come PP le alte complication, anche perché non scordiamo che se uno deve buttare 400.000 euro su un orologio due calcoli se li fa sempre e c'è una unica e sola grande azienda che può permettersi di fare pagare queste cifre, per via di tutto quello che c'è dietro ma che ci si ostina a non vedere e a criticare. 
....................

Per quale motivo AP e VC, le storiche antagoniste di PP per blasone e capacità tecniche, non dovrebbero e potrebbero chiedere lo stesso prezzo, o magari di più?
Solo perchè PP in asta raggiunge cifre più alte?

mbelt

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Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #145 il: Settembre 11, 2016, 11:17:18 am »
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)
Citazione
mai detto che sono robetta e mai potrei dirlo dopo 50 anni di onorata carriera ed il punto non è nemmeno se i nuovi sono migliori bensì che, è giusto che, se  c'è progresso, se un futuro dev'esserci nel settore, si deve andar avanti e tentare di far calibri nuovi, migliori, più performanti e qualitativi, altrimenti chiamiamoli con il loro vero nome: RESTYLING, non nuovi modelli.

Ma che c'entra tutto questo col giudizio di pregio di un oggetto?
Siamo partiti dal valutare un orologio e quello che c'è dentro, che a tuo dire vale poco perché monta un calibro di 50 anni fá, per finire a questi panegirici sulle sorti dell'orologeria?
Famo Che t'é uscita male e stai ad abbozzá?! :D :P

Semplicemente ci sono cose che da 50 anni sono al vertice della loro tipologia e finché nessuno non riesce a/vuole fare di "meglio", piaccia o non piaccia ai cultori delle novità, restano al vertice con annesso pregio (che la lunga supremazia non deprime, semmai lo esalta).

Non si capisce poi perché si rimprovera di questa mancata innovazione chi queste cose ce le ha dentro. Perché non lo si rimprovera a Journe o a qualcun altro dei tanto celebrati indipendenti di fare un automatico più sottile e pregiato dei vari AP2120, PP240 o FP71 e Piaget 12P invece di certe Sacher torte?! :)

"Amore mio" (con rispetto parlando  ;D) i panegirici sono una risposta ad una tua affermazione che recitava (incredibilmente aggiugerei) "ma perche PP e AP dovrebbero dopo 50 anni, tirar fuori un nuovo calibro?"

Se vuoi rimanere -ancora- in topic, e cioè il confronto tra i 2 orologi, il titolo è chiaro, qual'é il migliore tra i 2 orologi, ed il risultato é imbarazzante 15 a 3.... dei 3:
tu che giustamente hai apprezzato sinceramente l'orologio tanto da comprarlo.
Dario che ha troppo spesso fatto intendere che blasone e rivendibiita possono esser più importanti del valore intrinseco dell'orologio e quindi cosi dicendo anche la Jesus watch perde con PP  ;D
E Planar che ha detto non aver mai apprezzato il CB ed aver invece preso il predecessore del 6000.

Dici non si fanno calibri migliori di quanto si facesse 50 anni fa ma non è vero Angelo, forse non li fanno le grandi Maisons perche hanno ben valutato non gli conviene farli dal momento il grosso della clientela non li cerca ma tutti i calibri di Journe (manuale, automatico e le diverse complicazioni crono, tourbillon e saltarello) sono migliori di quelli di 50 anni fa, il manuale di Voutilainen, il Turbo 2 minuti di Roth, l'incredibile perpetuale di halter, per non dire l'ultimo fantastico di MB&F ma anche alcune Maison che non potevano cullarsi sugli allori come Lange, Moser e tanti altri che non vendendo solo per il marchio si danno da fare.

che il blasone e la rivendibilità siano più importanti del pregio di un orologio me lo hai messo in bocca tu 😅
Ho solo detto che nella scelta di un orologio tali fattori possono influire.
Se avessi guardato alla rivendibilità e al blasone non mi ritroverei con tutta una serie di orologi che valgono un quinto di cosa li pagai , ma sono contento così perché sono prodotti che mi piacciono ! Il discorso valore è saltato fuori quando è stato detto che certi modelli di case blasonate valgono una miseria e per quella miseria li avreste acquistati. Li ho fatto notare che se fosse così , allora avrebbero dovuto avere valori ben differenti da quello che il mercato dice mentre invece ai valori detti da qualcuno di voi si compra la fibbia !
Ed è stato lì che è nata la discussione su valore e pregio asserendo che se per qualcuno certi orologi hanno maggior pregio e valore di altri blasonati è un controsenso il volerli pagare come le molliche di pane.
Per quanto riguarda il paragone con le auto , ha poco senso. È logico che un motore non possa restare quello di 50 anni fa perché cambiano le esigenze. Ma cosa potrà mai cambiare nella misurazione del tempo ? Se il calibro era preciso già 50 anni fa con del pregio , oggi tali movimenti saranno rivisti , perfezionati ... Ma mettersi a creare un qualcosa di nuovo per accantonare definitivamente quella che fu una eccellenza , un cavallo di battaglia, magari anche a fronte di nuovi investimenti ha poco senso e nessun interesse per le aziende.  Quante maison avrebbero tirato fuori con piacere milioni di euro per dotarsi di movimenti di manifattura se avessero potuto continuare a usare calibri Eta ?
Discorso differente è quello degli indipendenti che per ovvietà di cose hanno voluto dimostrare ed hanno dovuto dimostrare la loro bravura per imporsi nel mercato, facendo qualcosa di nuovo , realizzando calibri, realizzando complicazioni , curando le rifiniture ! Anche perché se non lo avessero fatto la gente avrebbe a parità di prodotto , comprato gli orologi delle case blasonate.
Un indipendente potrebbe anche usare un movimento vecchio , un qualcosa di esistente , ma lui stesso apporterà un valore aggiunto diverso all'orologio : eventualmente personalizzando il calibro , curando le rifiniture , curando i quadranti ... Insomma ogni indipendente cercherà di offrire qualcosa di diverso rispetto a quello che offre il consueto mercato orologier0. A volte riuscendo ad affermarsi con prodotti validi , altre volte sfornando obbrobri per stupire.
Quindi tornando all'oggetto del topic journe farà dei prodotti validi , ovviamente con movimenti rinnovati altrimenti con il piffero che saremmo qua a discutere di lui , e il CB rappresenta un suo prodotto identificativo del marchio e ad oggi produce 900 orologi che costano , magari non come PP le alte complication, anche perché non scordiamo che se uno deve buttare 400.000 euro su un orologio due calcoli se li fa sempre e c'è una unica e sola grande azienda che può permettersi di fare pagare queste cifre, per via di tutto quello che c'è dietro ma che ci si ostina a non vedere e a criticare. 
Journe se avesse maggiori richieste aumenterebbe la sua produzione come qualsiasi altro imprenditore dotato di senso per gli affari cercando di mantenere alto il prodotto offerto. D'altronde quanti altri indipendenti assieme a RM hanno così tante boutique in giro per il mondo ? Ricorso a finanziamenti privati e bancari per creare un maggior valore nell'immagine ed è sacrosanto farlo.
Ad oggi su alcuni modelli Journe è quello che apprezzo di più perché fa un'orologeria classica , con estetiche che non stancano e che saranno sempre attuali. Esattamente come saranno sempre attuali tutti i modelli di Patek Philippe. Il Calatrava 6000 ha una forma immortale , che nell'immagine collettiva rappresenta il top del top questo perché PP ha lavorato bene negli anni anche sull'aspetto marketing che non è mai stato "urlato" ma sempre con pubblicità di livello e grande classe come i suoi orologi.
Il CB e il 6000 per tipologia di prodotto non possono nemmeno essere paragonabili perché l'uno non esclude l'altro visto che sono orologi simili ma profondamente diversi entrambi con punti a favore ed entrambi con delle criticità , ma un appassionato non si mette lì a fare campagne denigratorie contro una azienda solo perché si è deciso che quei prodotti costano troppo, non valgono niente , o perché non piacciono.
Non so se te ne sei accorto ma il senso generale che colgo da questo tuo intervengo è che convieni con me che troppe grandi case dormono sugli allori e sfruttano il marchio. Malgrado abbiano potenzialmente molte più risorse da investire. Se questo per te è un comportamento lodevole libero di pensarlo io penso al contrario sia molto biasimevole. Ma andiamo avanti. Scrivi : " i motori non potrebbero essere gli stessi..." Perché mai? Le auto andavano anche settanta anni fa. Certo andavano peggio. Ma anche quello dell'auto era un settore maturo già settanta anni fa . A parte gli aspetti normativi che sono fattori esogeni e che hanno obbligato all'innovazione, l'innovazione è stata obbligata dalla concorrenza spietata tra le case che automobilistiche che non esiste tra i costruttori di orologi: vi è concorrenza ma a bassa intensità, come se le principali case avessero fatto un cartello per guadagnare di più. Quindi ogni oggetto prodotto dall'uomo può essere migliorato in modo quasi infinito: basterebbe pensare a quello che consente la progettazione CAD, senza la quale certi miracoli di complicazioni oggi possibili non esisterebbero neppure, come dichiara chi li ha progettati, ma anche alle tolleranze ridotte, ai nuovi materiali ( che non sono solo il silicio), alla possibilità ti produrre componenti piccole con massima precisione ed una certa economia...tutto migliora. Questo era molto chiaro a questo industria quando era un industria vera non un surrogato per persone ricche. Al fatto che comunque ci sono milioni di strade non percorse nella tecnica orologera. Non ha senso dire : ma tanto devono indicare l'ora a l'ora la indicavano anche settanta anni fa! Anche novanta anni fa indicavano l'ora ma fino alla fine degli anni sessanta gli orologi si evolvevano meccànicamente e pure esteticamente.
Quindi? Quindi innovare o meno è solo una delle scelte aziendali possibili. È una scelta che non ha nessun grado di necessità come invece si cerca di spacciare per difendere l'indifendibile.
« Ultima modifica: Settembre 11, 2016, 11:19:41 am da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #146 il: Settembre 11, 2016, 11:31:35 am »


che il blasone e la rivendibilità siano più importanti del pregio di un orologio me lo hai messo in bocca tu 😅
Ho solo detto che nella scelta di un orologio tali fattori possono influire.
Se avessi guardato alla rivendibilità e al blasone non mi ritroverei con tutta una serie di orologi che valgono un quinto di cosa li pagai , ma sono contento così perché sono prodotti che mi piacciono ! Il discorso valore è saltato fuori quando è stato detto che certi modelli di case blasonate valgono una miseria e per quella miseria li avreste acquistati. Li ho fatto notare che se fosse così , allora avrebbero dovuto avere valori ben differenti da quello che il mercato dice mentre invece ai valori detti da qualcuno di voi si compra la fibbia !
Ed è stato lì che è nata la discussione su valore e pregio asserendo che se per qualcuno certi orologi hanno maggior pregio e valore di altri blasonati è un controsenso il volerli pagare come le molliche di pane.
Per quanto riguarda il paragone con le auto , ha poco senso. È logico che un motore non possa restare quello di 50 anni fa perché cambiano le esigenze. Ma cosa potrà mai cambiare nella misurazione del tempo ? Se il calibro era preciso già 50 anni fa con del pregio , oggi tali movimenti saranno rivisti , perfezionati ... Ma mettersi a creare un qualcosa di nuovo per accantonare definitivamente quella che fu una eccellenza , un cavallo di battaglia, magari anche a fronte di nuovi investimenti ha poco senso e nessun interesse per le aziende.  Quante maison avrebbero tirato fuori con piacere milioni di euro per dotarsi di movimenti di manifattura se avessero potuto continuare a usare calibri Eta ?
Discorso differente è quello degli indipendenti che per ovvietà di cose hanno voluto dimostrare ed hanno dovuto dimostrare la loro bravura per imporsi nel mercato, facendo qualcosa di nuovo , realizzando calibri, realizzando complicazioni , curando le rifiniture ! Anche perché se non lo avessero fatto la gente avrebbe a parità di prodotto , comprato gli orologi delle case blasonate.
Un indipendente potrebbe anche usare un movimento vecchio , un qualcosa di esistente , ma lui stesso apporterà un valore aggiunto diverso all'orologio : eventualmente personalizzando il calibro , curando le rifiniture , curando i quadranti ... Insomma ogni indipendente cercherà di offrire qualcosa di diverso rispetto a quello che offre il consueto mercato orologier0. A volte riuscendo ad affermarsi con prodotti validi , altre volte sfornando obbrobri per stupire.
Quindi tornando all'oggetto del topic journe farà dei prodotti validi , ovviamente con movimenti rinnovati altrimenti con il piffero che saremmo qua a discutere di lui , e il CB rappresenta un suo prodotto identificativo del marchio e ad oggi produce 900 orologi che costano , magari non come PP le alte complication, anche perché non scordiamo che se uno deve buttare 400.000 euro su un orologio due calcoli se li fa sempre e c'è una unica e sola grande azienda che può permettersi di fare pagare queste cifre, per via di tutto quello che c'è dietro ma che ci si ostina a non vedere e a criticare. 
Journe se avesse maggiori richieste aumenterebbe la sua produzione come qualsiasi altro imprenditore dotato di senso per gli affari cercando di mantenere alto il prodotto offerto. D'altronde quanti altri indipendenti assieme a RM hanno così tante boutique in giro per il mondo ? Ricorso a finanziamenti privati e bancari per creare un maggior valore nell'immagine ed è sacrosanto farlo.
Ad oggi su alcuni modelli Journe è quello che apprezzo di più perché fa un'orologeria classica , con estetiche che non stancano e che saranno sempre attuali. Esattamente come saranno sempre attuali tutti i modelli di Patek Philippe. Il Calatrava 6000 ha una forma immortale , che nell'immagine collettiva rappresenta il top del top questo perché PP ha lavorato bene negli anni anche sull'aspetto marketing che non è mai stato "urlato" ma sempre con pubblicità di livello e grande classe come i suoi orologi.
Il CB e il 6000 per tipologia di prodotto non possono nemmeno essere paragonabili perché l'uno non esclude l'altro visto che sono orologi simili ma profondamente diversi entrambi con punti a favore ed entrambi con delle criticità , ma un appassionato non si mette lì a fare campagne denigratorie contro una azienda solo perché si è deciso che quei prodotti costano troppo, non valgono niente , o perché non piacciono.


Dario mi spieghi il perchè di questo pistolotto.
Ma credi che chi compra e può permettersi un Patek da 400k lo fa solo per pura passione?
Forse l'1%... ma chi può spendere tutti quei soldi mira ad una rivalutazione ed al prestigio nei salotti dell'alta società, e credo al 99% e al massimo è stato pilotato da qualche venditore che gli avrà fatto i discorsi stucchevoli come si fanno sui Rolex dove di recente ho aperto un topic sul venditore che le spara a raffica e che invece di parlare degli orologi dei quali non sa evidentemente una ceppa, parla d'altro e che con l'orologio e i suoi pregi in se non c'entrano nulla e l'appassionato che studia e si informa non può tenere in seria considerazione quello che un marchio rappresenta in una immagine collettiva, se no i Rolex sono stati, sono e saranno i migliori orologi mai prodotti, visto che lo sono per la gente nel 99& dei casi. Bisogna ragionare e valutare con la propria testa, no?
L'appassionato ricco (ma autentico), con 400k ci compra 2 Voutilainen, 1 Dufour, 4 Journe, magari un Asaoka e gli avanzano anche per qualche braccialato di lusso per l'estate. :)
Di orologi belli è pieno il mondo è che non si conoscono, non si approfondisce , non interessa studiarli e perderci tempo e allora la passione non vedo cosa c'entri.
E poi l'appassionato vero deve andare a fondo secondo me, e valutare anche il calibro, il pregio e lo studio che c'è dietro un dato oggetto, anche la sua storia e ciò che significa, perchè no, la cultura della materia fa parte del succo e del piacere, altrimenti se non approfondiamo nulla, non ci interessano ne i calibri, ne i pregi, ne perfino le crude rivalutazioni, non vedo differenze nel comprare braccialetti al posto degli orologi, magari pregiati e firmati, ma sempre braccialetti.

Ci sono appassionati che vivono le loro passioni in un certo modo, altri che la vivono in un altro modo.
Solo perché uno prende il lentino guarda le rifiniture, studia i movimenti ecc, è più appassionato di uno che compra ciò che gli piace e si bea nel indossare una certa tipologia di orologi ?
Tu che ammiri le rifiniture e gli anglage , sei più appassionato di me che mi limito a ricercare i Paberai più attinenti con la storia , con i quadranti più belli, gli indici più grossi, i trizi più cremosi , la perfezione della cassa , i fondelli intonsi, i pezzi più particolari prodotti solo per un breve tempo ? Che faccio ricerca da anni, che forse mai completerò la collezione perché non trovo determinate referenze di cassa?
Le tue osservazioni mi sanno un po di spocchioso , ma avendoti conosciuto suppongo che hai sbagliato ad esprimere il tuo concetto.

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #147 il: Settembre 11, 2016, 11:37:06 am »
Dario mi spieghi il perchè di questo pistolotto.
Ma credi che chi compra e può permettersi un Patek da 400k lo fa solo per pura passione?
Forse l'1%... ma chi può spendere tutti quei soldi mira ad una rivalutazione ed al prestigio nei salotti dell'alta società, e credo al 99% e al massimo è stato pilotato da qualche venditore che gli avrà fatto i discorsi stucchevoli come si fanno sui Rolex dove di recente ho aperto un topic sul venditore che le spara a raffica e che invece di parlare degli orologi dei quali non sa evidentemente una ceppa, parla d'altro e che con l'orologio e i suoi pregi in se non c'entrano nulla e l'appassionato che studia e si informa non può tenere in seria considerazione quello che un marchio rappresenta in una immagine collettiva, se no i Rolex sono stati, sono e saranno i migliori orologi mai prodotti, visto che lo sono per la gente nel 99& dei casi. Bisogna ragionare e valutare con la propria testa, no?
L'appassionato ricco (ma autentico), con 400k ci compra 2 Voutilainen, 1 Dufour, 4 Journe, magari un Asaoka e gli avanzano anche per qualche braccialato di lusso per l'estate. :)
Di orologi belli è pieno il mondo è che non si conoscono, non si approfondisce , non interessa studiarli e perderci tempo e allora la passione non vedo cosa c'entri.
E poi l'appassionato vero deve andare a fondo secondo me, e valutare anche il calibro, il pregio e lo studio che c'è dietro un dato oggetto, anche la sua storia e ciò che significa, perchè no, la cultura della materia fa parte del succo e del piacere, altrimenti se non approfondiamo nulla, non ci interessano ne i calibri, ne i pregi, ne perfino le crude rivalutazioni, non vedo differenze nel comprare braccialetti al posto degli orologi, magari pregiati e firmati, ma sempre braccialetti.

Super.. quotone! E sono 2 oggi, ora basta però altrimenti mi tocca pagarti il pranzo


Non so se te ne sei accorto ma il senso generale che colgo da questo tuo intervengo è che convieni con me che troppe grandi case dormono sugli allori e sfruttano il marchio. Malgrado abbiano potenzialmente molte più risorse da investire. Se questo per te è un comportamento lodevole libero di pensarlo io penso al contrario sia molto biasimevole. Ma andiamo avanti. Scrivi : " i motori non potrebbero essere gli stessi..." Perché mai? Le auto andavano anche settanta anni fa. Certo andavano peggio. Ma anche quello dell'auto era un settore maturo già settanta anni fa . A parte gli aspetti normativi che sono fattori esogeni e che hanno obbligato all'innovazione, l'innovazione è stata obbligata dalla concorrenza spietata tra le case che automobilistiche che non esiste tra i costruttori di orologi: vi è concorrenza ma a bassa intensità, come se le principali case avessero fatto un cartello per guadagnare di più. Quindi ogni oggetto prodotto dall'uomo può essere migliorato in modo quasi infinito: basterebbe pensare a quello che consente la progettazione CAD, senza la quale certi miracoli di complicazioni oggi possibili non esisterebbero neppure, come dichiara chi li ha progettati, ma anche alle tolleranze ridotte, ai nuovi materiali ( che non sono solo il silicio), alla possibilità ti produrre componenti piccole con massima precisione ed una certa economia...tutto migliora. Questo era molto chiaro a questo industria quando era un industria vera non un surrogato per persone ricche. Al fatto che comunque ci sono milioni di strade non percorse nella tecnica orologera. Non ha senso dire : ma tanto devono indicare l'ora a l'ora la indicavano anche settanta anni fa! Anche novanta anni fa indicavano l'ora ma fino alla fine degli anni sessanta gli orologi si evolvevano meccànicamente e pure esteticamente.
Quindi? Quindi innovare o meno è solo una delle scelte aziendali possibili. È una scelta che non ha nessun grado di necessità come invece si cerca di spacciare per difendere l'indifendibile.

Giornata di quotazioni.... avevo cercato di dire più o meno lo stesso ma, come lo hai scritto tu qui, sembra più comprensibile

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #148 il: Settembre 11, 2016, 11:48:13 am »
Dario mi spieghi il perchè di questo pistolotto.
Ma credi che chi compra e può permettersi un Patek da 400k lo fa solo per pura passione?
Forse l'1%... ma chi può spendere tutti quei soldi mira ad una rivalutazione ed al prestigio nei salotti dell'alta società, e credo al 99% e al massimo è stato pilotato da qualche venditore che gli avrà fatto i discorsi stucchevoli come si fanno sui Rolex dove di recente ho aperto un topic sul venditore che le spara a raffica e che invece di parlare degli orologi dei quali non sa evidentemente una ceppa, parla d'altro e che con l'orologio e i suoi pregi in se non c'entrano nulla e l'appassionato che studia e si informa non può tenere in seria considerazione quello che un marchio rappresenta in una immagine collettiva, se no i Rolex sono stati, sono e saranno i migliori orologi mai prodotti, visto che lo sono per la gente nel 99& dei casi. Bisogna ragionare e valutare con la propria testa, no?
L'appassionato ricco (ma autentico), con 400k ci compra 2 Voutilainen, 1 Dufour, 4 Journe, magari un Asaoka e gli avanzano anche per qualche braccialato di lusso per l'estate. :)
Di orologi belli è pieno il mondo è che non si conoscono, non si approfondisce , non interessa studiarli e perderci tempo e allora la passione non vedo cosa c'entri.
E poi l'appassionato vero deve andare a fondo secondo me, e valutare anche il calibro, il pregio e lo studio che c'è dietro un dato oggetto, anche la sua storia e ciò che significa, perchè no, la cultura della materia fa parte del succo e del piacere, altrimenti se non approfondiamo nulla, non ci interessano ne i calibri, ne i pregi, ne perfino le crude rivalutazioni, non vedo differenze nel comprare braccialetti al posto degli orologi, magari pregiati e firmati, ma sempre braccialetti.

Super.. quotone! E sono 2 oggi, ora basta però altrimenti mi tocca pagarti il pranzo


Non so se te ne sei accorto ma il senso generale che colgo da questo tuo intervengo è che convieni con me che troppe grandi case dormono sugli allori e sfruttano il marchio. Malgrado abbiano potenzialmente molte più risorse da investire. Se questo per te è un comportamento lodevole libero di pensarlo io penso al contrario sia molto biasimevole. Ma andiamo avanti. Scrivi : " i motori non potrebbero essere gli stessi..." Perché mai? Le auto andavano anche settanta anni fa. Certo andavano peggio. Ma anche quello dell'auto era un settore maturo già settanta anni fa . A parte gli aspetti normativi che sono fattori esogeni e che hanno obbligato all'innovazione, l'innovazione è stata obbligata dalla concorrenza spietata tra le case che automobilistiche che non esiste tra i costruttori di orologi: vi è concorrenza ma a bassa intensità, come se le principali case avessero fatto un cartello per guadagnare di più. Quindi ogni oggetto prodotto dall'uomo può essere migliorato in modo quasi infinito: basterebbe pensare a quello che consente la progettazione CAD, senza la quale certi miracoli di complicazioni oggi possibili non esisterebbero neppure, come dichiara chi li ha progettati, ma anche alle tolleranze ridotte, ai nuovi materiali ( che non sono solo il silicio), alla possibilità ti produrre componenti piccole con massima precisione ed una certa economia...tutto migliora. Questo era molto chiaro a questo industria quando era un industria vera non un surrogato per persone ricche. Al fatto che comunque ci sono milioni di strade non percorse nella tecnica orologera. Non ha senso dire : ma tanto devono indicare l'ora a l'ora la indicavano anche settanta anni fa! Anche novanta anni fa indicavano l'ora ma fino alla fine degli anni sessanta gli orologi si evolvevano meccànicamente e pure esteticamente.
Quindi? Quindi innovare o meno è solo una delle scelte aziendali possibili. È una scelta che non ha nessun grado di necessità come invece si cerca di spacciare per difendere l'indifendibile.

Giornata di quotazioni.... avevo cercato di dire più o meno lo stesso ma, come lo hai scritto tu qui, sembra più comprensibile

Allora anche per te uno che usa il lentino per vedere le rifiniture, che compra solo determinate cose, che si interessa ai movimenti, è più appassionato di uno che vive la sua passione ricercando altri aspetti.
Appassionati di serie A e appassionati di serie B !
Se ne impara sempre una nuova leggendovi !

ilcommesso

Re:F.P.Journe Chronometre Bleu Vs. Patek Philippe 6000g Blue
« Risposta #149 il: Settembre 11, 2016, 11:51:05 am »
No, uno è appassionato di orologi, l'altro dei soldi.
Sempre passioni sono, ma con differenti motivazioni  ;)