Perché non ci mostrate le vostre leggiadre ed eleganti figure con al polso i vostri orologi da 30 mm?
Facile mostrate attori di Hollywood...
Il mio esempio c'entra molto più delle vostre inutili foto di un 70 anni fa, visto che si parla di droz, non dei vostri preconcetti su cosa sia elegante o no.
No, guarda, e te lo dico con simpatia: il tuo esempio non c'entra, perché non ti sei preso la briga di capire che cosa intendessimo (eppure mi sembrava che fosse abbastanza chiaro).
Se qualcuno avesse detto (scritto):
"Per essere veri uomini bisogna indossare orologi di piccolo diametro!",
postando a corredo foto con omaccioni di cinquanta (o quaranta) anni fa, avresti potuto pensare di replicare con qualche foto di tenore diverso.
Però io (e penso anche altri)
non intendevo stabilire quale sia l'orologio da "veri uomini".
Non intendevo proporre esempi di virilità cui ispirarsi (io non mi ispiro agli attori, di ieri o di oggi, così come spero che tu non ti ispiri agli atleti).
Intendevo semplicemente contraddire il luogo comune banalotto sugli "orologini da donna".
E penso che le foto postate siano abbastanza esplicite: quegli attori, icone maschili, anche ai nostri occhi di oggi
non hanno un aspetto effeminato con quegli orologi al polso (peraltro erano anche intenditori di orologi. Gable aveva parecchi pezzi di pregio, Delon un'intera collezione che ha messo all'asta nel 2012).
Quegli orologi non solo non li sviliscono, ma si inseriscono benissimo nella loro figura.
Vale per loro, come per qualsiasi altra persona: un orologio di dimensioni contenute visto al polso non rende una figura più femminile (un effetto diverso, ad esempio, potrebbe farlo un orologio pieno di brillocchi...).
In che modo Jordan con un orologione sportivo contraddice questa banale considerazione?
Non ho neanche sostenuto che solo i 32/34 mm sono eleganti (queste misure non le ho tirate in ballo io, ma le tira in ballo chi, volendo "difendere" orologi sovradimensionati, sente il bisogno di estremizzare il confronto). Non mi sono atteggiato ad
arbiter elegantiae.
Ho semplicemente ricordato, come annotazione storica e di costume, che qualche decennio fa le mode dei grandi diametri - che si sono periodicamente affacciate - non hanno attecchito perché esisteva un certa visione dell'eleganza, uno stile (che non era moda, perché resisteva alle mode), che oggi non esiste più. Anzi, possiamo tutti constatare - mi pare osservazione facilmente condivisibile - che si è perso proprio il concetto di eleganza, perché nessuno sa più che significa, e il solo evocare il termine provoca attacchi di orticaria.
Non sto rimpiangendo tempi passati, non sto lanciando strali contro gli ineleganti, ecc. Mi limito a constatare che, in assenza di questo "freno", le case produttrici hanno avuto buon gioco a imporre stilemi diversi, o ad assecondare fasce di utenza particolare (nuovi ricchi in cerca di esibizione).
Possono ben esserci - l'ho scritto e lo riscrivo - persone che amano i diametri esagerati per gusto personale, senza essere esibizionisti. Ma io non sto giudicando le motivazioni personali, sto analizzando un
trend di costume.
Questo è quanto, e mi spiace se tu te la prenda per un semplice fraintendimento.
Se vogliamo, potrei aggiungere un paio di considerazioni:
1) come modello di "virilità" mi ero premurato di escludere i palestrati/depilati...
Jordan splendido atleta, ma si può - si deve... - essere "uomini " anche senza essere alti due metri, senza passare le proprie giornate in palestra e senza far ricorso ad aiutini farmacologici.
2) Il diametro di un orologio non influisce, per quanto detto, sulla "mascolinità".
Ma se proprio dovessi indicare una tipologia di orologi che la avvilisce, io direi proprio i grandi diametri: un orologio grosso su un qualsiasi polso normale rischia di sembrare l'orologio del papà, o quello che avevi acquistato prima di ammalarti...
3) Perché, se critico un orologio dicendo che è grande (o per altri motivi), qualcuno dovrebbe sentirsi offeso?
Se la critica non è offensiva o provocatoria, esiste e deve esistere un
diritto di critica su oggetti od opinioni. A cui sarà sempre possibile replicare.
Il rifiuto della critiche (garbate) rischia di denotare eccessiva permalosità (o di sconfinare nella scarsa tolleranza...).
Se uno critica un orologio che mi piace, definendolo "da donna", io cerco di non avere reazioni isteriche e di non denunciare l'attentato alla mia virilità... Rispondo e spiego.
Se uno mi dice che ho "chiuso" il cervello a vent'anni fa, qui la critica si fa un po' più sommaria e arrogantella. Io potrei rispondere che un cervello troppo "aperto" è... ma preferisco sorvolare.