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Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition

Patrizio

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #180 il: Aprile 09, 2018, 12:39:46 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.
- Homo sapiens non urinat in ventum -


Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #181 il: Aprile 09, 2018, 12:40:07 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

Diciamo sempre che noi appassionati siamo in fondo quattro gatti.
Quando questa chermesse sarà finita non vedo l'ora di conoscere i numeri dei visitatori e specialmente capire quale è la città con più appassionati.

E' vero Ale, noi appassionati in generale siamo quattro gatti, e qui poi siamo quattro gatti di quattro gatti ma... ognuno di noi conosce tante persone e quelle persone hanno altrettante conoscenze ecc...

ALAN FORD

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #182 il: Aprile 09, 2018, 15:15:12 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.

In fondo è figlio di Orologico! ;)

PESSOA67

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #183 il: Aprile 09, 2018, 15:16:28 pm »
Una volta spenti i riflettori come in tutti gli spettacoli, nel senso alto del termine, si aprirà il tempo per ragionare su quanto visto vissuto ed accaduto.
Se anche le cose  non dovessero cambiare e fosse stato un evento a sè stante  sarà già un successo per l'eco avuta, per aver catalizzato una passione che accomuna non i grandi numeri e per aver segnato un confine tra il bello, l'arte la tecnica ed il mercato dei buoi.
Perchè sinceramente, quanto sono stufo di sentire che XX e YY hanno raggiunto 15k 30k 50k....
L'eccellenza pur avendo un prezzo è qualcosa di diverso, è uno spirito che ha una sua vita, che parla di persone e luoghi, che unisce gli uomini sotto il comun denominatore della bellezza.
Bravo Claudio e tutti quelli che hanno reso possibile l'evento.
E voi potrete dire, io c'ero...
 :)

Roberto
 

Istaro

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Re:Watchmakers
« Risposta #184 il: Aprile 09, 2018, 15:26:41 pm »
L’organizzazione mi sembra che abbia fatto il massimo sforzo per dare la migliore cornice alla prima tappa della mostra, quella romana: una delle sedi espositive migliori che si possano ipotizzare, il Maxxi; la copertura di tutte le più importanti testate generaliste e di settore.

Il successo dell’evento a livello mediatico penso sia stato già conseguito, e con esso l’obiettivo primario di lanciare un segnale forte nell’ambiente dell’orologeria a livello internazionale. I prossimi mesi ci faranno di capire il reale impatto di questo segnale.

Gli occhi degli addetti ai lavori, però, sono puntati anche su un aspetto ulteriore: la ricaduta di questo sforzo organizzativo nelle singole “piazze” dove l’evento è stato allestito.

La “piazza” romana - e italiana - avrà saputo tributare la necessaria attenzione all’evento? E quindi meriterà ulteriori sforzi organizzativi in futuro (non solo da parte di Claudio, ma anche da parte dei suoi partner internazionali: sia quelli che lo hanno già supportato sia quelli che sono alla finestra per capire se vale la pena entrare in gioco)?
I Maestri orologiai – sia quelli che hanno partecipato sia quelli che hanno preferito presenziare ad altre tappe - riterranno in futuro che varrà la pena tornare/venire in Italia e a Roma per iniziative del genere?

Siamo sì “quattro gatti”, perché l’orologeria di lusso è un settore di nicchia e l’orologeria indipendente una nicchia ulteriore al suo interno.
Ma se un Maestro si trova a presentare il suo lavoro davanti a “otto” gatti, anziché quattro (per dire: a venti persone anziché dieci), l’effetto è già completamente diverso...

Questo significa che anche il nostro piccolo impegno nel presenziare alla mostra nei prossimi giorni (soprattutto martedì e giovedì), o nel sollecitare la partecipazione di qualche amico, può avere un impatto importante.
Se vogliamo rivedere eventi del genere in futuro.

(A parte il piacere di ascoltare Klings di persona, che ovviamente è l'attrattiva principale  :) )
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bertroo

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #185 il: Aprile 09, 2018, 15:53:17 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

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Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.

Si, tranne per il fatto che 2 su 3 di O&P, mi hanno fatto prenotare anche per loro il ristorante per poi dare buca alla cena all’ultimo senza neanche dirmelo. Lasciamo perdere va che è meglio....

Patrizio

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #186 il: Aprile 09, 2018, 16:44:43 pm »
Stai sempre a guardare il capello tu
- Homo sapiens non urinat in ventum -


ALAN FORD

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #187 il: Aprile 09, 2018, 16:50:58 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
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Si, tranne per il fatto che 2 su 3 di O&P, mi hanno fatto prenotare anche per loro il ristorante per poi dare buca alla cena all’ultimo senza neanche dirmelo. Lasciamo perdere va che è meglio....

Uno aveva mal di schiena causa buca sul motorino del Falegname quindi è giustificato!  ;)

S.M.

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #188 il: Aprile 09, 2018, 18:18:46 pm »
Mi trovo d'accordo con tutto quello che avete scritto.

Però voglio porre un piccolo interrogativo, o spunto di riflessione se volete.
.....Bisognerebbe dare più risalto ad eventi come questo.... bisognerebbe cercare di riscoprire la vera orologeria..... premiare chi si sforza per eccellere nel prodotto e non nel marketing.... chi innova, sperimenta.....ecc. ecc....
Ok, ammettiamo ora di riuscire nel nostro intento e risvegliare in molti la passione per il "fatto bene" e per il lavoro di questi (e di altri) Maestri.
Ma se le produzioni sono talmente limitate da risultare già tutte prenotate e vendute per i prossimi anni, come possono questi Artigiani soddisfare l'incremento delle richieste?
Perchè se aumenta la platea di interessati, ci sarà anche una ovvia conseguente maggiore richiesta di orologi.

Io ad esempio, sarei interessato a farmi fare un preventivo per un orologio personalizzato (scegliere cioè quadrante, sfere e metallo) da alcuni tra quelli presenti alla mostra, ma ho timore oltre che del prezzo, anche dei tempi di realizzazione.

Voglio dire, non è che in questo modo, aumentando la visibilità comprometteremmo in qualche modo l'artigianalità?
Non è che se aiutassimo ad incrementare il giro d'affari, poi ci ritroveremmo con la stessa evoluzione negativa di Vacheron, Patek, AP, IWC e via dicendo?
« Ultima modifica: Aprile 09, 2018, 18:20:21 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

S.M.

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #189 il: Aprile 09, 2018, 18:27:54 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.

Si, tranne per il fatto che 2 su 3 di O&P, mi hanno fatto prenotare anche per loro il ristorante per poi dare buca alla cena all’ultimo senza neanche dirmelo. Lasciamo perdere va che è meglio....

Senti, io sono l'antitesi del conformismo, però tolti Daniele e Vittorio (che tra l'altro scrive anche qui), quei quattro rappresentanti di O&P, mi sono sembrati alquanto spocchiosi e riservati.
Saluti (molto freddini) a parte, non hanno tentato minimamente di legare, perlomeno con me o con quelli che erano con me. Hanno fatto un circoletto per i fatti loro e si sono piano piano allontanati.

Probabilmente stavano discutendo sulle quotazioni dei vecchi BLNR scritta rossa Hulk fat four.

Per me hanno solo confermato la mia impressione.......
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Lego

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #190 il: Aprile 09, 2018, 22:07:38 pm »
Aggiungo che mi ha fatto molto piacere conoscere diversi personaggi del forum, grazie ovviamente all'evento.
Mi riferisco a Patrizio, a Lego a Corrado71 a fansie ed altri, ovviamente il piacere di rivedere anche tutti gli amici che invece frequento più spesso radunati li tutti insieme non ha prezzo.

Mi unisco al post di Leandro: è stato un vero piacere incontrarti di persona, così come per tanti altri appassionati con cui c'erano state occasioni di sentirsi in "telematico": Mauro, Corrado, Stefano, Ermanno e sulle pagine dei Fora: Roberto (grazie per il contributo all'organizzazione, non solo della cena), Federico (grazie per il passaggio e per il vino), Michele, Severo, Gianluca, Alessandro, Sandro, Marco ..
Qualcuno avrò dimenticato, scusate ..

fansie

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #191 il: Aprile 09, 2018, 22:16:09 pm »
Lego, ti ho fatto camminare!!!  :D :D :D ho sbagliato cancello, gli ho fatto fare tutto il giro dell'isolato..  :D

Mi dispiace che ho capito solo dopo chi era Errol Gianluca, non l'ho salutato.
Federico

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #192 il: Aprile 09, 2018, 22:32:31 pm »
Lego, ti ho fatto camminare!!!  :D :D :D ho sbagliato cancello, gli ho fatto fare tutto il giro dell'isolato..  :D

Mi dispiace che ho capito solo dopo chi era Errol Gianluca, non l'ho salutato.

Tranquillo, me lo scordo pure io che lo conosco... 😂
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #193 il: Aprile 09, 2018, 23:02:13 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.

Si, tranne per il fatto che 2 su 3 di O&P, mi hanno fatto prenotare anche per loro il ristorante per poi dare buca alla cena all’ultimo senza neanche dirmelo. Lasciamo perdere va che è meglio....

Senti, io sono l'antitesi del conformismo, però tolti Daniele e Vittorio (che tra l'altro scrive anche qui), quei quattro rappresentanti di O&P, mi sono sembrati alquanto spocchiosi e riservati.
Saluti (molto freddini) a parte, non hanno tentato minimamente di legare, perlomeno con me o con quelli che erano con me. Hanno fatto un circoletto per i fatti loro e si sono piano piano allontanati.

Probabilmente stavano discutendo sulle quotazioni dei vecchi BLNR scritta rossa Hulk fat four.

Per me hanno solo confermato la mia impressione.......

Bastava avvisare che non sarebbero più potuti essere alla cena, ma vabbè...signori si nasce.
Caso contrario per Vittorio. Piacere davvero di averti conosciuto, ne sono stato molto contento.   :)

Bertroo

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #194 il: Aprile 09, 2018, 23:05:23 pm »
Complimenti Claudio, dunque un grande sforzo che ha raccolto il meritato successo  :)
speriamo che lasci un solco anche per il futuro, per ragionarci a mente fredda, per illuminare un settore che non ha le luci delle grandi Maisons; e speriamo per ricordare ai grandi che lo spirito vero della passione ancora è ben presente tra i veri appassionati.
Chapeau

Roberto

L'intento principale Roberto era proprio questo, naturalmente per aver successo abbiamo la necessità della collaborazione di tutti, Watchmakers/istituzioni del settore/personaggi di rilievo/grandi collezionisti/media/sponsor/appassionati.
Come vedi sono tanti protagonisti, tutti indispensabili, affinchè nasca un vero e proprio "movimento culturale della buona orologeria".

Questo che stiamo facendo con Watchmakers è un -po- di rumore, così da poter far voltare qualcuno e spingerlo a chiedere: "cosa sta succedendo qui?".
Sino ad oggi ci sono stati circa 40 articoli diversi di magazine e giornali di tutte le parti del mondo, ha sottolineato l'importanza dell'evento la FHH, l'AHCI, i maggiori Magazine internazionali, ha scritto dell'evento Forbes, ci sostiene la casa d'aste del settore più importante del mondo, l'uomo del mercato più rilevante, il giornalista più autorevole, i Watchmakers più celebri, in Italia hanno già scritto: Il Corriere della Sera, Messaggero, La Stampa, l'Ansa, ecc.... e molti ne parleranno e scriveranno ancora nei prossimi 3 mesi ma.... ciò sono convinto non basterà perchè a questo è il pubblico che deve reagire.

Voi tutti in questo potete aiutarci molto, ognuno a suo modo, partecipando, parlandone con chi può aiutare e contribuire, facendo pubblicità, sostenendo eventi simili e i Watchmakers.
Quando Phillips mi diceva che la mostra doveva aprire in una delle altre piazze perchè avrebbe avuto maggiore successo di pubblico, non è che io non gli credessi anzi, ho insistito per Roma perchè in cuor mio ho sperato (e spero ancora) che tutti coloro che non sopportano più di vedere un'orologeria omologata e uniformata fatta di solo marketing e griffe, potessero aiutarci a portare attenzione, pubblico e partecipazione anche nella città che oramai all'estero definiscono tristemente "Daytona City".

Ad esempio, martedì e giovedì, quando verrà Klings, sarebbe importantissima la vs partecipazione, far sentire all'orologiaio il vs interesse. Klings ha lavorato moltissimo per esser presente a questa mostra, ha superato prove difficili e un momento della vita anche personalmente drammatico ma ha stretto i denti per offrire alla vs valutazione il suo lavoro, per esporre al vs cospetto un'orologeria non urlata ma raffinata, fatta di contenuti e tanto sudore.

e anche i forum. non dimentichiamo i forum che volenti o nolenti sono guardati da qualche migliaio di persone al giorno.
Mi ha fatto piacere la "contaminazione" tra OP e Orologico. A ribadire che non ci sono steccati ma una comune passione.
Mi avrebbe fatto piacere poter venire in settimana ma sono fuori italia.

Si, tranne per il fatto che 2 su 3 di O&P, mi hanno fatto prenotare anche per loro il ristorante per poi dare buca alla cena all’ultimo senza neanche dirmelo. Lasciamo perdere va che è meglio....

Uno aveva mal di schiena causa buca sul motorino del Falegname quindi è giustificato!  ;)


Ale bastava avvisare. Non andar via senza dir nulla. E sopratutto non era uno solo.