Orologico Forum 3.0

Differenza tra automatico e manuale

Differenza tra automatico e manuale
« il: Novembre 08, 2009, 04:37:05 am »
Ciao a tutti!
Da appassionato che muove i primi passi verso l'orologeria seria ho un dubbio che sicuramente i tanti esperti qui presenti potranno risolvere:

la differenza tra un carica manuale ed un automatico stà solo nella carica da dare ogni giorno, oppure il manuale restituisce il "favore" con una maggiore precisione rispeto ad un automatico?
 

lupo

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Differenza tra automatico e manuale
« Risposta #1 il: Novembre 08, 2009, 10:03:47 am »
Non sono un esperto ma sulla tua domanda la penso così.L'orologio a carica manuale e automatico  sta che il manuale si deve ricaricare l'altro se messo costantamente al polso no.La carica come tanti altri parametri lo fa la qualità del movimento,la sua manutenzione e qualche altro fattore.Comunque qualcuno esperto ci illuminerà meglio

fabri5.5

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Differenza tra automatico e manuale
« Risposta #2 il: Novembre 08, 2009, 10:21:16 am »
la differenza sostanziale l'hai già de detta tu.[;)]
una delle cose che influisce sulla regolarità di marcia
è la forza erogata dalla molla motrice allo scappamento
che deve essere la più costante possibile.
con orologi automatici senza l'indicazione della coppia erogata o della riserva di carica non sapremo mai quanta energia c'è a disposizione,
con un manuale caricandolo circa ogni 24 ore possiamo tenere la forza erogata sotto controllo.
credo che il grafico ti permetterà di capire meglio.
la zona che va dal punto A al punto B è quella
dove l'orologio marcerà con la maggior precisione.



Immagine:

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« Ultima modifica: Novembre 08, 2009, 10:33:01 am da fabri5.5 »

belloriccoefamoso

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Differenza tra automatico e manuale
« Risposta #3 il: Novembre 08, 2009, 12:13:49 pm »
poi ci sono gli orologia carica manuale con 8 giorni di riserva di carica ma
ricordo ci sono sistemi studiati ed applicati
per mantenere il momento della forza di carica
all'interno di un range costante...

caludio

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« Risposta #4 il: Novembre 08, 2009, 14:29:18 pm »
come è stato detto la differenza tra manuale e automatico è sostanzialmente nel modo in cui viene data la carica alla molla...c'è da dire che il manuale, non avendo rotore, nella maggior parte dei casi è più "sottile", quindi si presta maggiormente per orologi stile classico, inoltre concede maggiori libertà per elaborazioni sulla durata.
Non ultimo, nei manuali, non essendoci rotori, il movimento può esser meglio ammirato, specialmente ad esempio in un bel calibro crono ( vedi speedmaster o quei bei venus di un tempo...[:D]

Claudio

fabri5.5

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« Risposta #5 il: Novembre 08, 2009, 15:33:57 pm »
caludio ha scritto:

come è stato detto la differenza tra manuale e automatico è sostanzialmente nel modo in cui viene data la carica alla molla...c'è da dire che il manuale, non avendo rotore, nella maggior parte dei casi è più "sottile", quindi si presta maggiormente per orologi stile classico, inoltre concede maggiori libertà per elaborazioni sulla durata.
Non ultimo, nei manuali, non essendoci rotori, il movimento può esser meglio ammirato, specialmente ad esempio in un bel calibro crono ( vedi speedmaster o quei bei venus di un tempo...[:D]

però Claudio un ingegnere potrebbe aiutarci
a capire meglio il momento elastico di una molla
e il perchè la sua erogazione della forza non è
omogenea dall'inizio alla fine.[:I][:I][:I]

caludio

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« Risposta #6 il: Novembre 08, 2009, 22:17:22 pm »
fabri5.5 ha scritto:

caludio ha scritto:

come è stato detto la differenza tra manuale e automatico è sostanzialmente nel modo in cui viene data la carica alla molla...c'è da dire che il manuale, non avendo rotore, nella maggior parte dei casi è più "sottile", quindi si presta maggiormente per orologi stile classico, inoltre concede maggiori libertà per elaborazioni sulla durata.
Non ultimo, nei manuali, non essendoci rotori, il movimento può esser meglio ammirato, specialmente ad esempio in un bel calibro crono ( vedi speedmaster o quei bei venus di un tempo...[:D]

però Claudio un ingegnere potrebbe aiutarci
a capire meglio il momento elastico di una molla
e il perchè la sua erogazione della forza non è
omogenea dall'inizio alla fine.[:I][:I][:I]

la spiegazione è molto semplice...ci hanno sempre insegnato che le mole possono essere idealizzate attraverso la loro costante elastica, che però non è proprio costante...
in teoria, una molla restituisce x kg per ogni mm per cui viene caricata, però quando iniziamo a caricare per prima cosa abbiamo un effetto elastico del materiale e successivamente degli snervamenti, che si mangiano nei due estremi dell'utilizzo parte del carico utile...
per rendervi conto della cosa, provate a prendere una classica molla ad elica, la misurate con un calibro scarica, schiacciatela a pacco un pò di volte e poi rimisuratela...la molla di sarà accorciata!!!
questo perchè l'avete snervata, ecco un buon motivo perchè i carica manuale non dovrebbero mai esser caricati troppo ( si rischia di snervarla e perdere durata), e perchè la durata di carica deve esser misurata dopo un periodo di rodaggio ( per dare modo alla molla di assestarsi)

Claudio

fabri5.5

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« Risposta #7 il: Novembre 09, 2009, 00:48:10 am »
caludio ha scritto:

fabri5.5 ha scritto:

caludio ha scritto:

come è stato detto la differenza tra manuale e automatico è sostanzialmente nel modo in cui viene data la carica alla molla...c'è da dire che il manuale, non avendo rotore, nella maggior parte dei casi è più "sottile", quindi si presta maggiormente per orologi stile classico, inoltre concede maggiori libertà per elaborazioni sulla durata.
Non ultimo, nei manuali, non essendoci rotori, il movimento può esser meglio ammirato, specialmente ad esempio in un bel calibro crono ( vedi speedmaster o quei bei venus di un tempo...[:D]

però Claudio un ingegnere potrebbe aiutarci
a capire meglio il momento elastico di una molla
e il perchè la sua erogazione della forza non è
omogenea dall'inizio alla fine.[:I][:I][:I]

la spiegazione è molto semplice...ci hanno sempre insegnato che le mole possono essere idealizzate attraverso la loro costante elastica, che però non è proprio costante...
in teoria, una molla restituisce x kg per ogni mm per cui viene caricata, però quando iniziamo a caricare per prima cosa abbiamo un effetto elastico del materiale e successivamente degli snervamenti, che si mangiano nei due estremi dell'utilizzo parte del carico utile...
per rendervi conto della cosa, provate a prendere una classica molla ad elica, la misurate con un calibro scarica, schiacciatela a pacco un pò di volte e poi rimisuratela...la molla di sarà accorciata!!!
questo perchè l'avete snervata, ecco un buon motivo perchè i carica manuale non dovrebbero mai esser caricati troppo ( si rischia di snervarla e perdere durata), e perchè la durata di carica deve esser misurata dopo un periodo di rodaggio ( per dare modo alla molla di assestarsi)

per prima cosa ti ringrazio,[;)][:D]
il fatto dello snervamento non lo avevo minimamente considerato,
perchè davo per scontato che una molla che eroga una forza talmente ridotta subisse uno snervamento dopo decine di anni di ricarica.
mi ero fissato che più che altro la  costanza di marcia dipendesse
dalla lunghezza e dai giri di avvolgimento.

belloriccoefamoso

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Differenza tra automatico e manuale
« Risposta #8 il: Novembre 09, 2009, 01:53:27 am »
caludio grazie della spiegazione
ma penso che gli ingegneri che producono molle ci hahno pensato a questo creando quel sistema
che tempo fa aveva discusso cicci che impedisce lo scaricamento a zero della molla come il suo caricamento estremo...

Airangel

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« Risposta #9 il: Novembre 09, 2009, 08:17:55 am »
Claudio......ti adoro quando straparli....[:D][:o)][:D]




p.s.: scherzo.....grazie per la spiegazione....[:D][;)]

alanford

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« Risposta #10 il: Novembre 09, 2009, 08:21:17 am »
caludio ha scritto:

fabri5.5 ha scritto:

caludio ha scritto:

come è stato detto la differenza tra manuale e automatico è sostanzialmente nel modo in cui viene data la carica alla molla...c'è da dire che il manuale, non avendo rotore, nella maggior parte dei casi è più "sottile", quindi si presta maggiormente per orologi stile classico, inoltre concede maggiori libertà per elaborazioni sulla durata.
Non ultimo, nei manuali, non essendoci rotori, il movimento può esser meglio ammirato, specialmente ad esempio in un bel calibro crono ( vedi speedmaster o quei bei venus di un tempo...[:D]

però Claudio un ingegnere potrebbe aiutarci
a capire meglio il momento elastico di una molla
e il perchè la sua erogazione della forza non è
omogenea dall'inizio alla fine.[:I][:I][:I]

la spiegazione è molto semplice...ci hanno sempre insegnato che le mole possono essere idealizzate attraverso la loro costante elastica, che però non è proprio costante...
in teoria, una molla restituisce x kg per ogni mm per cui viene caricata, però quando iniziamo a caricare per prima cosa abbiamo un effetto elastico del materiale e successivamente degli snervamenti, che si mangiano nei due estremi dell'utilizzo parte del carico utile...
per rendervi conto della cosa, provate a prendere una classica molla ad elica, la misurate con un calibro scarica, schiacciatela a pacco un pò di volte e poi rimisuratela...la molla di sarà accorciata!!!
questo perchè l'avete snervata, ecco un buon motivo perchè i carica manuale non dovrebbero mai esser caricati troppo ( si rischia di snervarla e perdere durata), e perchè la durata di carica deve esser misurata dopo un periodo di rodaggio ( per dare modo alla molla di assestarsi)


Quindi faccio bene io che di mia iniziativa, il manuale con riserva di carica non lo carico mai al massimo ma a metà e ogni tre quattro ore gli ridò una caricatina?

fabri5.5

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« Risposta #11 il: Novembre 09, 2009, 10:19:47 am »
credo sia la cosa migliore.[;)]

Manu

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Differenza tra automatico e manuale
« Risposta #12 il: Novembre 09, 2009, 10:23:51 am »
ma polsando in modo regolare un automatico, come faccio io, tenendolo su sempre
in sostanza non abbiamo un orologio che "è carico" sempre uguale?


Bertroo

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« Risposta #13 il: Novembre 09, 2009, 10:24:14 am »
Tocca vedere se il "non essere caricata troppo" significa ce non la sidebba caricare tutta per poi caricarla più spesso o che la si deve caricare tutta e poi ricaricare una volta al dì o una volta ogni 2 giorni....

Airangel

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« Risposta #14 il: Novembre 09, 2009, 10:27:21 am »
manuele ha scritto:

ma polsando in modo regolare un automatico, come faccio io, tenendolo su sempre
in sostanza non abbiamo un orologio che "è carico" sempre uguale?




più o meno....non sempre uguale, perchè di notte resta fermo.