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Roger Dubuis cronografo "la monègasque"

Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #30 il: Agosto 12, 2015, 17:37:32 pm »
fabri 5.5 ha ragione, anche a me sembra proprio verticale.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #31 il: Agosto 12, 2015, 17:46:10 pm »
Infatti lo é, sono corso a ripassare :D
la cosa devo dire mi entusiasma assai perché ha un'architettura molto elegante (tanto da avermi inizialmente ingannato) per nulla comune su questa tipologia di cronografi. Nulla a che vedere con il piuttosto brutto FP1185, tanto per intendersi.
È un dettaglio che ne lo rende ancor più interessante :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #32 il: Agosto 12, 2015, 17:57:16 pm »
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.

ciaca

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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #33 il: Agosto 12, 2015, 19:10:40 pm »
La spiegazione infatti é una delle tante sciocchezze che i commercianti sono soliti raccontare :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #34 il: Agosto 12, 2015, 19:11:52 pm »
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.
Penso che ti abbia detto una cosa eccessiva il tuo orologiaio, nel senso che casi di microrotore che funzionano bene ci sono (fra questi non il Patek 240....). Sul vecchio crono di manifattura RD che aveva rigorosamente l'innesto laterale, e che era molto più bello e più rifinito come calibro di questo, il microrotore andava bene. Non andava bene invece la versione rattrapante che alle volte con la rattrapante in funzione si fermava per mancanza di energia. D'altro canto era molto ambizioso far funzionare un rattrapante che assorbe moltissima energia con un microrotore.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #35 il: Agosto 12, 2015, 19:19:05 pm »
Stavo guardando il Bullhead in serie limitata per le olimpiadi di Rio e quando ho letto il prezzo (8.000) euro ripensando al monegasque di che trattasi ho sorriso....😁
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #36 il: Agosto 12, 2015, 20:21:23 pm »
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.
Penso che ti abbia detto una cosa eccessiva il tuo orologiaio, nel senso che casi di microrotore che funzionano bene ci sono (fra questi non il Patek 240....). Sul vecchio crono di manifattura RD che aveva rigorosamente l'innesto laterale, e che era molto più bello e più rifinito come calibro di questo, il microrotore andava bene. Non andava bene invece la versione rattrapante che alle volte con la rattrapante in funzione si fermava per mancanza di energia. D'altro canto era molto ambizioso far funzionare un rattrapante che assorbe moltissima energia con un microrotore.

Il mio va alla grande, mai ricaricato da quando ce l'ho.

Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #37 il: Agosto 12, 2015, 21:01:30 pm »
Anche il mio sull'UG 66 carica bene, grazie... ;D
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #38 il: Agosto 12, 2015, 21:23:39 pm »
Ho solo un auspicio, che tutti gli orologi brutti, siano brutti, malamente rifiniti e poco curati come questo.


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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #39 il: Agosto 12, 2015, 22:20:09 pm »
Recentemente ho avuto modo di visionare uno di questi orologi che trovo abbiano uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sul nuovo tenendo conto di sconti davvero molto importanti sul prezzo di listino (50%).



Il calibro 680, sebbene versione "semplificata" e meno rifinita del vecchio 78, mi pare una bella macchina, pregiata, ben rifinita, con il suo caratteristico micro rotore di cui RD ha fatto un proprio emblema e verso il quale nutro sempre una certa ammirazione.



L'orologio ha praticamente le dimensioni e l'aspetto di un Panerai, ma anche lo stile sbarazzino e casual di un orologio alla moda di questi tempi, nel complesso l'ho trovato gradevole al polso.
L'unico RD, insieme ad alcuni della serie hommage, per il quale abbia avuto una reale tentazione all'acquisto.

Esteticamente i maggiori limiti li trovo sul quadrante, dove la scala tachimetrica in rosso balza agli occhi come la nota più stonata (al punto che in certe condizioni di luce si fa anche fatica a leggerla)



insieme alla posizione dei compax un po' troppo accentrati, anche se non in misura grottesca come su altri orologi, come risultato di un calibro forse un po' sottodimensionato rispetto all'ampiezza della cassa.



La visione del fondello è comunque uno spettacolo tutt'altro che trascurabile, ai miei occhi.



I prezzi su strada per il modello in acciaio, l'unico davvero interessante, si aggirano intorno ai 10k euro e mi sembrano davvero allettanti, confesso di averci fatto più di un pensiero.

Che ve ne pare? Vi piace? Quale ritenete sia l'ordine di prezzo al quale sareste disposti a comprarlo nel caso fosse di vostro gradimento?
Il fondello con questo bel calibro con microrotore è una bellezza, ma a mio gusto l'apprezzamento finisce qui. Quella cassa a cuscino ha un sapore anni '70 che non mi è mai piaciuto sugli orologi dell'epoca, figuriamoci su quelli che ne ripropongono gli stilemi. Il quadrante forse visto dal vivo ne guadagna.

ciaca

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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #40 il: Agosto 13, 2015, 13:03:53 pm »
In questa foto si vede bene il sistema a frizione verticale con la ruota pilota del cronografo (A) sovrapposta alla ruota secondi del treno del tempo (B). Il sistema funziona concettualmente come la frizione di un'auto, la trasmissione del moto dalla B alla A avviene lungo l'asse verticale.



a differenza dei cronografi ad innesto laterale dove l'accoppiamento tra la ruota pilota e la ruota dei secondi avviene per mezzo di una ruota intermedia spostata lateralmente da un'apposita bascula.
« Ultima modifica: Agosto 13, 2015, 13:12:25 pm da ciaca »
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #41 il: Agosto 13, 2015, 15:58:47 pm »
Un bella rottura in più per l'orologiaio che un domani ci metterà le mani... :D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #42 il: Agosto 13, 2015, 16:06:44 pm »
Dicono che sui calibri più economici si getta via in blocco e si sostituisce con uno nuovo :D
Tenendo conto di quanto effettivamente si aziona il cronografo direi che il "domani" possa non riguardarmi direttamente  :-[
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #43 il: Agosto 13, 2015, 16:26:12 pm »
Dicono che sui calibri più economici si getta via in blocco e si sostituisce con uno nuovo :D
Tenendo conto di quanto effettivamente si aziona il cronografo direi che il "domani" possa non riguardarmi direttamente  :-[
So che non ti interessi alla cronometria, ma se vorrai avere una buona prestazione dovrai tenere il cronografo sempre in funzione. Gli orologi ad innesto verticale sono fatti esattamente per questo, e sono regolati così. Il che non significa che stresserai la frizione. E' vero poi che si cambia l'insieme.
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Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
« Risposta #44 il: Agosto 13, 2015, 16:34:26 pm »
Devo in parte correggerti perché per come l'hai formulata é parzialmente inesatta: non é infatti vero che per avere una "buona" prestazione cronometrica il cronografo "deve" essere tenuto in funzione, É vero semmai che con il cronografo in funzione l'assorbimento di energia dovuto al caricamento della molla posta dietro la ruota d'innesto é minore che a cronografo disattivato, il che non é detto che si traduca ne in un minore assorbimento complessivo di energia (per effetto di tutti gli attriti e masse in movimento a cronografo azionato) ne in una migliore cronometria ne, tanto meno, che l'eventuale migliore cronometria a cronografo inserito presupponga una scadente cronometria a cronografo disinserito, se il tutto é stato progettato e dimensionato correttamente.

Per altro la cosa dipende molto anche dall'architettura con cui é concepito il sistema, per esempio i FP1185 non soffrono di questo effetto invertito, ossia l'assorbimento di energia a crono inserito é superiore a quello a crono disinserito.
« Ultima modifica: Agosto 13, 2015, 16:47:30 pm da ciaca »
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