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Regolazione "a campione" o a casaccio?

Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #30 il: Maggio 02, 2016, 08:39:09 am »
Una piccola testimonianza mia.
Ho acquistato un Hamilton con Eta 2804 manuale. L'orologio era regolato(se era regolato...) malissimo ed anticipava ben 20/25 secondi al giorno. Tante volte alla gente viene erroneamente in mente che l'orologio costa poco ed è meno preciso di quelli più costosi. Ovviamente il più delle volte non è vero, perchè regolandomelo da solo (ci ho messo mano un paio di volte)ora l'orologio è molto accurato e fa costantemente +2/+3 sec. gg. oramai da oltre un anno.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ALAN FORD

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #31 il: Maggio 02, 2016, 08:50:43 am »
Io dico che se la filiera di produzione rispetta tutte le fasi,dalla severità nell'accettazione dei metalli, dal rispetto di tutte le fasi di produzione e dalla severità del collaudo a campione dei componenti, credo che una produzione severa non abbia alcun bisogno di messa a punto.
Penso eh non ho alcuna certezza.

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #32 il: Maggio 02, 2016, 11:56:13 am »
Citazione
Sto arrivando all'imbarazzante conclusione che al netto degli anglage e dei cote  de  geneve, parlando di sana orologeria industriale, Rolex non è la più grande perché ci sono i tifosi Rolex ma ci sono i tifosi Rolex perché è la migliore e la più seria.

Perché imbarazzante?
Che Rolex sia una casa seria, secondo me la più seria per molti aspetti nel campo della produzione industriale di grande serie, mi pare dimostrarlo il prodotto. Che negli ultimi anni è nettamente migliorato da tutti i punti di vista, che è fatto bene  (checché se ne dica anche molto meglio di altri prodotti di pari categoria) e che non delude mai (per robustezza, affidabilità, cronometria, durevolezza, praticità ed assenza di qualsivoglia difetto macroscopico). Costa uno sproposito, ma questo è vero per tutta lorologeria svizzera griffata.

L'imbarazzo semmai è per quelle case di gran nome che una volta facevano alta orologeria in piccola serie con la cura dovuta e che dagli anni 80 in poi si sono messe a fare quello che fa Rolex, seppur in quantità nemmeno paragonabili, senza nemmeno saperlo fare bene come lo fa Rolex. Che farà si tre calibri elementari e un cronografo, ma che quello che fa lo fa bene e sempre meglio, con rispetto di sé e quindi anche del cliente che paga.

Case che producono a ritmi forsennati senza essere attrezzate per farlo, che dalla perfezione del dettaglio più  nascosto sono passate al grossolano assemblaggio e a volte anche di autentiche porcherie; quadranti disegnati e spesso montati coi piedi, indici storti o male allineati, movimenti poco rifiniti che a volte neanche funzionano bene, bracciali e chiusure difettose, regolazioni a casaccio, una gran confusione organizzativa e la pressoché totale assenza di cura del cliente che abbia la sventura di dover passare dalla loro assistenza, il tutto a prezzi da autentica rapina.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #33 il: Maggio 02, 2016, 12:23:37 pm »
A me sembra che Rolex sia più seria di altre case, e ci vuole poco, peraltro. Ma non di tutte le case. Credo che il punto forse su cui ha più forza sia l'assistenza. Ma anche in questo caso non va dimenticato che ha scelto una via facile. Ed ecco perché non sono molto d'accordo quando leggo tanti elogi: perché io vorrei dire: ma con la produzione standardizzata che hanno (e quando dico che hanno tre calibri intendo il solo tempo, ll cronografo, e lo Yacht Master II, al limite dovremmo mettere anche lo SkyDweller) pensa se non funzionassero neppure cosa si dovrebbe scrivere. Cioè vorrei anche vedere che non funzionassero. Poi sul fatto che pochi si lamentano della cronometria Rolex vorrei anche dire che la tipologia di orologio è tale e la sua diffusione è tale per cui mi sembra ancora meno probabile che la stragrande maggioranza dei clienti Rolex ci faccia caso: già sono pochissimi quelli che ci fanno caso come il sottoscritto su orologi molto più impegnativi e da appassionati dei Rolex, figurati sui Rolex. Poi io di lamentele su corone storte, difettini di montaggio ne leggo, e ce ne sono.
E' una casa che ha scelto di evitare alcuni difetti dell'orologeria non facendola. Voglio dire che neppure ci prova a fare qualcosa di diffiicile e così è tutto più facile. Possibile, ma se tutte le case scegliessero quella via a me gli orologi non interesserebbero affatto e non mi sarei mai avvicinato al settore. A me vedere questo conservatorismo sino allo stremo, per cui persino il titanio è vietato, per cui si grida al miracolo per il colore di una ghiera e una ghiera in ceramica, beh, mette una tristezza infinita. Rolex è tanto brava...nel non fare.
« Ultima modifica: Maggio 02, 2016, 12:27:17 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #34 il: Maggio 02, 2016, 12:36:07 pm »
Ma perché Panerai che orologeria fa?!
E Zenith che con 4 El primero in croce uno su due ha problemi alla rimessa rapida della data?!
E la stessa AP che per il 70% della sua produzione fa solo trattori e crono modulari, con l'eccezione di pochi pezzi complicati, che fa?!
Lo stesso dicasi per PP e chissà quanti altri.

Qua parliamo di montare due indici dritti o un calibro di 50 anni fa che per 40 anni non ha avuto difetti finché l'ha fatto (e regolato) JLC.

Ma se non sono nemmeno più capaci di fare il minimo sindacale per tirare fuori roba esente da macroscopici difetti, altro che anglage, i prezzi che si fanno pagare che senso hanno? Che ancora nel 2016 non sono stati capaci di fare una deployante appena dignitisa con un minimo di regolazione e anzi l'anno costantemente imbruttita e appesantita al punto da far rimpiangere pure le deplo in lamiera dei 5402!

Se poi neanche sono in grado di regolarli non dico per passare i test del cosc ma anche solo per evitare che chi li compra possa accorgersene anche senza la sfera dei secondi, allora quello che scrivono sui ponti che è?! Un habillage al pari di perlage e Cotes de Geneve. Siamo alla farsa.

E sarebbe più difficile farlo su 40.000 orologi piuttosto cHe su un milione?
Di fronte all'evidenza si può solo tirare giù il cappello di fronte ad una casa seria che lavora ancora bene nonostante potrebbe vendere pure le rane dentro le casse col marchio forte che ha, e avere tutto il biasimo possibile nei confronti di chi pensa di poter vendere rane spacciandole per orologi di gran pregio.
« Ultima modifica: Maggio 02, 2016, 13:05:42 pm da ciaca »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #35 il: Maggio 02, 2016, 14:32:55 pm »
La premessa è che non possiedo Rolex e nemmeno mi piacciono.
Senza entrare in tecnicismi e senza chiamare in causa le leggi che muovono le grandi aziende, la domanda che pongo è elementare.
Posso comprare un solotempo in acciaio pagandolo 20k e scoprire che non viene regolato perchè costerebbe troppo o perchè ci sono state semplificazioni nel processo produttivo?
E' una presa per i fondelli, per fortuna ci sono i forum, si comunica ed i problemi adesso sono noti.
Un tempo quando compravi il meglio avevi il massimo.
Adesso compri il lusso cioè spendi, non compri.
Per fortuna non posso permettermi 20k di orologio :D
« Ultima modifica: Maggio 02, 2016, 17:11:32 pm da Frank_Lunare »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #36 il: Maggio 02, 2016, 14:38:46 pm »
É così, siamo alla farsa, e quando penso agli indici del 5712 che non sanno montare correttamente neanche quando intervengono per correggere il difetto di allineamento, e poi vado a rileggere le farneticazioni di Therry Stern che se la prende col crono turbo di TAG perché a suo dire rischia di banalizzare il "pregio artigianale" della manifattura svizzera, non so se ridere o piangere.
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #37 il: Maggio 02, 2016, 16:34:58 pm »
Therry fa ridere, io proprio non riesco a piangere. Quando vedo quel suo faccione nella pubblicità del Grand Master Chime e di come guarda il vetro con l'aria saccente, col genio illuminato e poi si mette a disegnarlo... Fantastico. :D :D :D
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #38 il: Maggio 02, 2016, 16:51:38 pm »
Il nuovo Leonardo da Vinci insomma :D
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #39 il: Maggio 02, 2016, 17:24:54 pm »
Io dico che ogni casa fa quel che decide di fare ma che faccia ripetizioni o solo tempo deve farlo bene in maniera seria e professionale, gli orologi debbono innanzi tutto segnare l'ora esatta e se un orologio che esce dalla fabbrica sbaglia più di tre secondi al giorno con le tecnologie, i metalli ed i lubrificanti attuali forse è meglio che cambia mestiere.

Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #40 il: Maggio 02, 2016, 17:36:19 pm »
Io dico che ogni casa fa quel che decide di fare ma che faccia ripetizioni o solo tempo deve farlo bene in maniera seria e professionale, gli orologi debbono innanzi tutto segnare l'ora esatta e se un orologio che esce dalla fabbrica sbaglia più di tre secondi al giorno con le tecnologie, i metalli ed i lubrificanti attuali forse è meglio che cambia mestiere.
Quoto Alessandro
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #41 il: Maggio 02, 2016, 19:31:11 pm »
Al netto dei 3 sec. (Per me vanno già più che bene anticipi e ritardi nel campo accettato dal cosc) sono d'accordo anche io.
Qualunque cosa tu decida di fare, o la fai bene, o non sei serio.
Soprattutto se hai la pretesa di fartela pagare cifre spropositate.
Già il rifinire i calibri senza alcuna particolare cura è un segnale evidente di poca serietà, ma se inizi a fare cose che non funzionano o funzionano male, che marciano peggio di cianfrusaglie da 4 soldi perché neanche li regoli, o peggio con macroscopici difetti su quadranti e bracciali, allora non è più neanche un discorso di serietà, sei proprio una farsa.
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #42 il: Maggio 02, 2016, 19:42:12 pm »
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...

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Bonimba

Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #43 il: Maggio 02, 2016, 21:43:52 pm »
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...
Eh già.... :)
Ho un Seiko Samurai con Cal 7s26 , entry level di Seiko , automatico senza possibilità di ricarica manuale che , a parte le prime due/tre ore , poi spacca il secondo .
Di giorno quasi un quarzo , di notte pure se lo tieni con corona su.
Con dial su galoppa un po' , ma è pur sempre un calibro da qualche decina di Euro ( se non meno) , non regolato nelle varie posizioni.
Ho pure un Seiko Sarb 15 ( calibro poco meglio) che si comportava allo stesso modo prima che gli facessi fare un volo di qualche metro....
La precisione/regolarità di marcia di un orologio NON è un valore.
Ci deve essere a prescindere .
Figuriamoci per orologi che costano qualche k/decine di K, COSC o non COSC
Ma per favore !!

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #44 il: Maggio 02, 2016, 22:43:43 pm »
Mi piace che ora in tanti abbiano cambiato idea sull'importanza della cronometri. Perché mesi fa quando scrivevo la stessa cosa mi veniva risposto che per un meccanico era inutile. Tardi, ma ci siete arrivato.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre